Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Hoolikidra    18/02/2012    0 recensioni
Kristy è una ragazzina che ha sempre sognato la grande mela, e di scappare via dai suoi genitori che non hanno mai creduto in lei.
Fin quando il fatidico giorno del suo diciottesimo compleanno non arriva e lei prende la sua grande decisione..
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Camminavo e cercavo di non pensare guardavo i miei piedi e ripetevo” Uno, Due” mi stavo abituando a quei suoni, a quei rumori sconosciuti alle mie orecchie, a quei odori così diversi ma accomunati da un qualcosa di familiare.

-:Ops, scusa..

Senza rendermene conto avevo travolto una ragazza facendole volare da mano una pila di fogli piene di scritte, avevo combinato un guaio e in quel momento volevo nascondermi dalla vergogna.

-:Non fa niente non preoccuparti..

-:No davvero scusami tanto, non ti ho proprio vista, chissà dove ho la testa oggi.

Cercavo di giustificarmi mentre la aiutavo a raccogliere il disastro che avevo combinato.
Conclusi il mio grande capolavoro di figuracce cadendo all’ indietro.
Mentre mi rialzavo con estrema fatica le dissi

-:Senti posso scusarmi offrendoti una tazza di caffè?

Feci un sorriso a trentadue denti e speravo tanto che lei avrebbe accettato.

-:Ma certo mi farebbe piacere.

Ricambiò il mio sorriso.
Mentre passeggiavamo, avemmo modo di conoscerci, la ragazzina bassina, dai capelli biondi, occhi verdi, voce stridula si chiamava Emily, lavorava per una pagina di moda in una rivista di gossip, quelle che si vedono molto facilmente passando davanti giornalai e cartolerie. Arrivammo da Susy, la feci accomodare accanto a uno dei tavolini, indossai velocemente la mia maglietta, e le portai un caffè fumante.

-:Grazie.

-:Di nulla.

Mi ringraziò, e si mise a lavoro, la osservavo mentre colorava alcuni disegni era immersa nel suo lavoro, le piaceva e si vedeva, alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise, la sua espressione però cambiò in una smorfia di curiosità quando alle mie spalle passò Susy, mi chiesi il perché ma lasciai cadere i miei dubbi lì, pura coincidenza.
All’ improvviso si alzò mi passò un pezzetto di carta con un numero e mi salutò

-:Scusami ma ora devo proprio andare, questo e il mio numero chiamami se ti va, mi ha fatto piacere conoscerti.

-:Oh anche a me, certo che ti chiamerò..

Fui avvolta dalla certezza della mie parole, avevo predetto il mio destino?
Mi avvicinai al bancone, pronta per un’ altra giornata monotona  quando una domanda inaspettata di Susy mi lasciò da pensare,

-:Dimmi la verità, ma tu in realtà cosa vuoi per il tuo futuro? Non dirmi che il tuo sogno è quello di lavorare in un bar malandato..

Mi sorrise e mi fece tornare il buon umore, le risposi con molta serietà,

-Il mio sogno è quello di scrivere libri, storie fantastiche, creare qualcosa per la gente insomma..

e le mostrai qualcosa che leggevo e rileggevo ogni volta che ne avevo bisogno erano bozze di quello che avrei voluto che fossero i miei libri, lei le prese in mano e iniziò a leggerle con molta attenzione, fra me e me pensavo “ Wow finalmente qualcuno sta leggendo qualcosa che non ho mai mostrato e quel qualcuno non sono io” al mio stesso pensiero sorrisi,

-:Sai dovresti farli leggere a qualcuno d’ importante le tue bozze sono molto interessanti.

-:Grazie..

Le risposi accennando appena un sorrisetto, quell’ emozione che tiravo fuori dalle sue parole, fu interrotta da una vibrazione che proveniva dalla mia tasca, presi il telefono e lessi il nome “Jason”..” Di nuovo” pensai accettai la telefonata, d’ altronde se non l’ avessi fatto avrei dato qualcosa su cui sospettare..

-:Pronto? Jason?

Accennai appena un saluto, per la prima volta, senza entusiasmo,

-:Hey Krtisty, sono a New York devo assolutamente vederti..

-:Che cosa?? Dove sei?

 Risposi in modo alterato gridando e credo che tutti in quella sala mi abbiano sentita, ero arrabbiata e furiosa con lui.

-:Sì hai capito bene, raggiungimi alla 16th Avenue, ti devo dire una cosa importantissima.

Chiuse la telefonata senza darmi tempo di rispondere, posai il mio iPhone in borsa e mi avviai alla 16th Avenue, cosa mi sarebbe aspettato? Cosa c’ era di tanto importante da dirmi da non poterlo fare per telefono?
 
 
[…]

Arrivai lì stremata dalla corsa, con il cuore a mille, per poco non inciampavo nei miei stessi piedi, lui però non c’ era,“ Se era uno scherzo giuro che lo ammazzo” iniziai a pensare mille e uno modi per vendicarmi se fosse stato uno scherzo, fin quando non mi sentì cingere i fianchi e abbracciata forte, mi voltai e mi trovai faccia a faccia con Jason, era alto e i suoi occhi erano ancora più blu di quanto mi ricordassi, lui era ancora più bello di quanto mi ricordassi, le nostre labbra stavano per sfiorasi, quando lui mi staccò da se e io ritornai con i piedi per terra.

-:Senti sono qui per dirti qualcosa che per telefono non avrei mai potuto fare?

-:A no? E perché?

Pensavo a tutto ciò che avrebbe potuto dirmi, pensai”Forse anche lui mi ama e vuole stare con me..o forse è qui per dirmi che è successo qualcosa di grave”

-:Tra poco più di un mese mi sposo e vorrei che tu venissi al mio matrimonio, sai sei la mia migliore amica senza di te non sarebbe lo stesso, ho conosciuto questa ragazza qualche mese fa e non l’ho detto a nessuno perché non mi sembrava nulla di serio ma quando tu te ne sei andata e sono crollato nella disperazione lei c’ era e c’ è sempre stata, mi ha aiutato a uscire dal baratro, e io mi sono reso conto che la amo.. LA AMO Kristy e non posso vivere senza di lei.
Fui sconvolta da quelle parole,LA AMAVA?? Avevo capito bene? Avevo sempre sperato che quelle parole fossero rivolte a me ma evidentemente mi sbagliavo.

-:Jason io non ci sarò al tuo matrimonio.

-:E perché no?

-:Insomma Jason, APRI GLI OCCHI! io sono innamorata di te, IO TI AMO, come potrei vederti sposare una ragazza se quella ragazza non sono io? Me lo spieghi? Io sono sempre stata
innamorata di te, ti ho amato dal primo giorno, sei stato un fulmine a ciel sereno, ogni volta che mi sei stato vicino ha peggiorato le cose, pensavo che tutto sarebbe passato ma la tua costante presenza non mi ha aiutato per niente, Jason IO TI AMO e se non posso averti preferisco chiudere qui.


Avevo parlato così velocemente che mi ero completamente dimenticata di respirare, stavo soffocando e la situazione in cui mi trovavo di certo non mi aiutava. Così mi avvicinai lentamente  a lui mi alzai sulla punta dei piedi e lo baciai come mai avevo fatto, fu il bacio più lungo e interminabile che avevo mai dato le nostre bocche combaciavano perfettamente, lui non si spostò anzi ricambiò il mio bacio, forse quello era un bacio d’ addio?
Mi staccai da lui, e mi voltai iniziai a correre, presi il telefono e composi il numero di Emily, non so perché ma lei era l’ unica persona che volevo sentire in questo momento.

-:Emily sono Kristy ci possiamo incontrare ora? Ho bisogno di parlarti.

-:Sì certo tra due minuti allo Starbucks

-:D’accordo.

Risposi tra le lacrime mentre mi avviavo al luogo d’ incontro.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Hoolikidra