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Autore: GiuliaVengeance    18/02/2012    2 recensioni
Elise è una ventiquattrenne newyorkese che una sera,senza saperlo,realizza uno dei più grandi sogni della sua vita.
[Boh,è un esperimento,se piace continuo,se no,adios xD]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Syn richiuse la porta, si voltò verso Elise,la spinse delicatamente contro il muro e la baciò. Strano, uno da Synyster Gates si aspetta che ti spogli in zero virgola due secondi e che ti sbatti al muro con una violenza inesaudita,fregandosene altamente di chi si ritrovi davanti,preoccupato solo di sfogarsi e divertirsi. Anche Elise pensava fosse così,non ne era proprio convinta ma se lo immaginava così. Evidentemente si sbagliava. Le sue morbide e dolci labbra ora erano a contatto con le proprie,non si era mai sentita così,non aveva mai dato un valore così intenso ad un semplice bacio. Sentirlo così vicino,respirare il suo profumo,avere le sue mani addosso,mai pensato di poterlo vivere davvero,le stavano cedendo le gambe ma tentò di non svenire davanti a lui,raccolse tutte le sue forze e ci riuscì,riuscì a rimanere in piedi. Doveva cogliere ogni minimo particolare,sfruttare al massimo quella occasione,non aveva tempo di pensare,di riflettere,era arrivato il momento di seguire l’istinto,solo quello. Il bacio andava intensificandosi sempre più, come la passione che aumentava di secondo in secondo. Brian le tolse la maglietta,cominciando a baciarle il collo e il petto ma prima che potesse sganciarle il reggiseno,Elise gli slacciò la cinta dei pantaloni e glieli tolse. A quel punto si buttarono sul letto,precisamente lui buttò sul letto lei e poi ci si distese sopra,guardandola negli occhi,mentre le sfilava i pantaloni,notando con sorpresa che aveva un fisico assai migliore di come se lo era immaginato sotto quei vestiti. Lei fece lo stesso; in pochi minuti si ritrovarono entrambi completamente nudi,avvinghiati l’uno all’altra con la spropositata voglia di scoprirsi,in tutti i sensi.

Sentiva il calore del suo corpo contro il proprio,QUEL corpo che tanto aveva desiderato,sognato,ora era finalmente nelle sue mani,poteva accarezzarlo,baciarlo e lo avrebbe fatto finché non avrebbe più avuto energia,finché il corpo non le avesse richiesto una pausa. La stava baciando,mentre si muoveva energicamente su di lei,facendola ansimare insieme a lui. Ma ora toccava a lei assaporarlo,poggiare le labbra sulla sua pelle,godere e farlo godere come solo lei sapeva fare.
Si mise a cavalcioni sul suo bacino e sfiorò -in un modo o nell’altro- ogni centimetro della pelle che la sottostava,ricoperta di tatuaggi,deliziosamente perfetta per i suoi gusti. Affondò le dita nei suoi capelli,morbidi e leggermente mossi,che tanto amava da brava fan quale era,si chinò per mordergli il collo,decisamente e rigorosamente sexy,scendendo lentamente verso le parti più basse del busto del ragazzo,fino ad arrivare nella zona più ‘critica’,decisa a farlo impazzire,a sentirlo urlare di piacere,a sentire le sue mani che stringono le proprie come a trattenerla,voleva tutto questo,sarebbe stata una visione niente male da ricordare in futuro. Riuscì nel suo intento,esattamente quello che ambiva si avverò.

Ad un trattò si alzò,rivolse all’altro uno sguardo provocatorio e lo trascinò in bagno,sotto la doccia. ‘Non c’è cosa più bella che farsi la doccia insieme’ pensava sempre. Si posizionarono sotto il getto d’acqua tiepida e si insaponarono a vicenda;sembravano due perfetti innamorati,il modo in cui si guardavano e sfioravano,la dolcezza e la delicatezza utilizzate,inadatte per quella situazione,era tutto così troppo istintivo,innato. Le loro labbra bagnate venivano a contatto,sempre più bramate,sempre più ansiose di unirsi,le gambe di lei circondavano i fianchi di lui, si respirava passione,desiderio e si, forse anche amore. C’era una specie di attrazione tra loro,non era una scopata come tante,c’era qualcosa di più intenso,qualcosa che li accomunava o semplicemente che li intrigava,quel qualcosa di misterioso che rendeva il tutto più interessante.

Una volta asciutti,si gettarono a peso morto sul letto,mezzi vestiti,senza uno scopo preciso; erano entrambi stanchissimi dalla giornata precedente più la notte trascorsa ma di certo non avevano la minima intenzione di terminare lì,come si erano mentalmente promessi, o meglio,come Elise si era mentalmente promessa,dovevano godere di ogni singolo attimo,non fermarsi fino allo stremo delle forze e questo ‘stremo’ non era ancora arrivato. Dedicarono un po’ di tempo a coccolarsi,a scambiarsi sguardi e sorrisi spontanei di tanto in tanto, altra cosa parecchio stramba date le circostanze ma che per loro era totalmente normale o almeno sembrava. Inevitabilmente i loro corpi tornarono a sfregarsi,a sudare,ad emanare calore e passione,come poco prima.
Ormai esausti, verso le nove del mattino,caddero sfiniti sul materasso e si addormentarono,senza neanche accorgersi che non avevano poi tanto tempo per riposarsi,da lì a poco si sarebbero dovuti dividere per continuare ognuno la propria vita ma adesso non avevano proprio voglia di prestare attenzione al tempo o ai doveri,l’unica preoccupazione era dormire,anche se Elise aveva un’amica in trepidazione dalla sera prima e Brian doveva vedersi con i ragazzi a mezzogiorno.

11.37

“Caught here in a fiery blaze,won’t lose my will to stay..” la suoneria del cellulare della ragazza risuonò prepotente nella camera d’albergo,svegliandola; appena scoperto il mittente si infilò le mutande e la canottiera e con ancora il segno del cuscino stampato su una guancia,si mise a sedere sul letto,afferrò l’aggeggio squillante e rispose: “Pronto?”
“Oh! Ciao eh! Ma che fine hai fatto? Pensavo tornassi stamattina presto ma sei sparita,dove sei?”
“Eh.. secondo te? Che domande da Oscar,Meg” replicò seccata Elise.
“Sei ancora da lui? Ah beh,peggio per te,più tempo ci passi,più roba ti devi ricordare da raccontarmi” esclamò sarcastica l’altra.
“Si,vabbè, che vuoi?”
“Oh ‘mmazza quanto sei acida ma che c’hai? Il Gates ha fatto cilecca?” rise.
“No tesoro,è che mi hai svegliato anzi,CI hai svegliato dopo solo due ore di sonno.” Puntualizzò Elise dopo essersi accorta di un certo movimento alle sue spalle.
“Oh scusi signorina se l’ ho disturbata da una nottata di sesso estremo con il chitarrista più figo del Pianeta”
“Si Meg,sto tornando” e riagganciò. Quando iniziavano così,a meno che una delle due si arrendeva,non finivano più.
Si voltò in direzione di Syn che stava sdraiato a pancia in su a contemplare la finestra o qualcosa al di là da quella e gli stampò un leggero bacio sulla guancia,per poi sussurrargli nell’orecchio: “Sono stata benissimo” e terminare con un sorriso sincero,prima di alzarsi e recuperare i propri vestiti. “Anche io. Grazie” disse lui, non con quel tono superficiale che usava il più delle volte,tanto per dire qualcosa,per gratificare la tipa di turno,piuttosto quelle tre parole pronunciate erano uscite fuori dopo essere passate per il cervello,le aveva pensate davvero,davvero era stato bene con quella ragazza e sicuramente non voleva lasciarsela scappare. “A te” rispose affabile questa,mentre si rivestiva. “Me lo hai dato il tuo numero?” le chiese Syn,controllando sul telefono. “Che ci devi fare con il mio numero?” domandò sbigottita.
“Tu che ci fai con i numeri di telefono?”
“Ah.. Eh.. ma .. senti,non c’è bisogno che mi prendi per il culo,tanto lo so che non mi chiamerai mai,puoi benissimo buttarmi fuori da questa stanza senza un minimo di tatto,non mi offendo mica, preferisco così invece che far parte di una lista di povere illuse” sentenziò serafica. Gates nel frattempo la ascoltava divertito, la sua semplicità lo sconcertava parecchio. “Ma se io invece voglio chiamarti?”
“Vabbè,se proprio devi” sbuffò sorniona,strappandogli il cellulare di mano e componendovi il numero da salvare.
“Alla prossima,cara” la salutò Syn con un pizzico di malizia. “Ci vediamo!” concluse raggiante Elise,serrando la porta dietro di lei.
Sul suo volto era impresso un sorriso che difficilmente se ne sarebbe andato,camminava spedita verso l’uscita dell’hotel e pensava da dove avrebbe potuto cominciare a raccontare la fantastica esperienza alla sua migliore amica ma soprattutto cercava di capacitarsi del fatto che forse,questa fantastica esperienza,l’avrebbe ripetuta ‘over and over again’.

 

Note dell'autrice

:D Belle mieee! How are you? Eh,boh, mi andava di scrivere e ho tirato fuori 'sta roba qua :D Non lo so,magari più tardi lo modificherò,intanto ditemi se vi piace :3 A me sembra un po' insulso ma se uno non ha un cazzo da fare sembra persino piacevole da leggere! ^_^ Oook mie care,vi lascio, a presto! ;)
_Giuli :P 

 

  
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