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Autore: nals    18/02/2012    5 recensioni
Harry/Hermione| Fluff | Oneshot
“Non l'avevo notata.” mormorò Hermione, sorridendo...
Il soffio delicato del vento primaverile a scostargli i ciuffi scuri dagli occhi.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Mia prima Harmony. Sinceramente non riuscirei a ben definirla, quindi eviterò di farlo. Temo che i personaggi risultino leggermente OOC. Ma spero di non aver combinato troppi guai. ^^

 

 

 

 

 

Solo Harry.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un paio di dita – non tutta la mano, no – solo un paio di dita gli sfiorarono la fronte, leggere.

 

Il soffio delicato del vento primaverile a scostargli i ciuffi scuri dagli occhi.

 

“Non l'avevo notata.” mormorò Hermione, sorridendo.

 

Il mio, pensò Harry. Il mio sorriso.

 

“Uh?”

 

“La cicatrice. Non avevo notato la cicatrice, quella volta sul treno.” Sussurrò la ragazza, fissando lo sguardo oltre la gonfia coltre di nubi chiare traghettate verso nord. Lontano.

 

Harry ridacchiò, inclinando di poco il volto; lo sguardo chiaro fisso su di lei.

 

Ne studiò il profilo dolce per pochi secondi, prima di rispondere.

 

“Ne ero sicuro.”

 

Un soffio lieve. Odore di gerbere.

 

“Come?”

 

“Non te n’è mai interessato.”

 

“Co..? No, Harry. Sì che mi…Ma che…?!”

 

“Hai visto prima me, poi lei. Intendevo questo.”

 “Oh.” sussurrò Hermione, accennando ad una smorfia buffissima.

 

Harry strinse la mano di lei tra le sue. La tenne lì. Pelle su pelle.

 

 “Ho sbagliato?” bofonchiò, confusa, nascondendo più di metà viso dietro la sciarpa di lana.

 

Harry la fissò dubbioso per diverso tempo, quasi incredulo. Qualche manciata di secondi e iniziò a ridacchiare, intenerito.

 

Quella domanda lì non era da lei, o meglio, quella non era affatto una domanda.

 

Un sassolino. Era un sassolino lasciato cadere quasi inconsapevolmente a causa di una debolezza improvvisa.

 

Il tremore di una mano. Lo spasmo improvviso tra le costole. Il rossore sulle guance.

 

C’era solo insicurezza in quell’interrogativo, che interrogativo non era; insicurezza e paura. Paura di sbagliare, paura di osare, paura di aver sussurrato troppo. Perché con le parole di carta è tutto più semplice, basta ricordare, interpretare, giocarci, anche ; ma con le altre parole – quelle del cuore – è tutto un po’ più complicato ed incerto. Come il numero dei salti di un sassolino sulla superficie di un lago.

 

“Tu hai sempre visto solo me, Hermione.” Sussurrò Harry, strofinando la guancia sul maglione di lei.

 

 “Solo me, sempre. Solo Harry.”

 

Il tremore di una mano. Lo spasmo improvviso tra le costole. Il rossore sulle guance.

 

Gli occhi di lei si riempirono di lacrime e risata.

 

 “Ma tu sei Harry. Il mio Harry.”

 

Un altro soffio e il sassolino filò via, trascinato dal fiotto tiepido del vento; nel mentre un “grazie” fu imbrigliato tra due paia di labbra umide.

 

Pelle su pelle.

   
 
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