C’è qualcosa che brucia nel petto
lo chiamano emozione, eppure non capisco
eppure non lo comprendo pienamente
L’amavo e solo questo sapevo
l’amavo ed era quello che volevo
ma avevo paura
si ha sempre terrore di qualcosa che non si è mai provato a fare
paura di qualcosa che non ci hanno mai detto
di una carezza mai ricevuta
di parole a metà.
Era notte
a volte giorno
a volte era qualcuno
a volte ero solo io
a volte lo chiamano dio.
il tramonto, poi le mani
stretti a guardare fuori dalla finestra
a sognare di volare.
un soffitto
poi fa caldo
i cuscini
stretti addosso
sul mio viso
manca il fiato
oggi è sempre notte
oggi è sempre giorno
a volte sono qualcuno
altre sono solo io
a volte sento l’odore di dio.
La mia bellezza
la tua violenza
la mia pelle
un gioco di dadi
e tremano
e piangono
poi si scordano già di me
Lui mi pensa la notte
lei lo fa di giorno
a volte maledicono qualcuno
a volte li maledico io
alle volte non credono in dio.
Nello stesso momento
amare ed abbandonare
godere e soffrire
toccare e cedere
ricordo che mancava il fiato
ricordo che lui respirava forte
e poi era buio e si fece notte
aspettai in silenzio e vidi la luce, ed allora percepì sulla mia pelle il giorno
sentivo piangere, credevo fosse lui, ma lui non mi pensava più, era qualcuno
credevo di esser circondata dalla luce e che quella fosse fatta da tante piccole lucciole, ma ero solo io.
forse è così che è il paradiso, forse è questo quello che sarò, forse è solo silenzio.