Questa Fanfiction si è classificata 'prima' al Flash Contest DNAuror organizzato dal gruppo Cercando chi dà la roba alla Rowling [Team Harry/Hermione]

Profumo di menta

La neve picchietta i tetti delle case come le setole morbide di un pennello, lasciando uno strato uniforme e morbido, che ne addolcisce i contorni.
Nella mia casa tutto è piuttosto silenzioso e buio, solo io sono rimasta sveglia, vicino alla finestra, a scrivere sul mio quaderno alla luce fioca di una lampada, cercando di non svegliare il mio fratellino che dorme sommessamente nel letto a poca distanza da me.
Ho sempre amato scrivere e raccontare, dal mio primo incantesimo alla mia lettera per Hogwarts, arrivata l’anno scorso.

“Rose, che ci fai ancora in piedi? Sono le due!”

Evidentemente la luce è filtrata sotto la porta e altrettanto evidentemente mia madre è ancora sveglia.
“Scrivevo”  le dico distrattamente, chiudendo con malagrazia il quaderno e scendendo dal davanzale dove mi sono rintanata a scrivere. “Il mio mondo”, così lo chiamo, perché vado lì quando voglio stare da sola, con i miei pensieri e con tutto il resto al di là di una finestra.
Mi guarda con la sua solita aria sospettosa, alzando il sopracciglio e improvvisamente mi accorgo, però, che ha uno sguardo strano, diverso. Sembra che abbia pianto, a giudicare dal naso rosso e le profonde occhiaie.
Papà se n’è andato ormai da qualche mese, ma avevo sempre visto la mamma forte, decisa, ma doveva essere crollata.

“Mamma, non riesco a dormire, ho troppi pensieri. Se ci facessimo una tisana?”

Le ho scoperte l’anno scorso da Helga Jackson, la mia compagna di stanza ad Hogwarts, e sono diventate indispensabili per me, mi rilassano, specie ora che papà è lontano, e mi manca.
Mi sorride e quasi sembra che la sua tristezza sia volata via, portando con sé anche i miei pensieri, le mie preoccupazioni.

“Certo tesoro, ma poi dritta a nanna!”

Si mette immediatamente ai fornelli, armeggiando con bollitore e acqua calda, mentre io mi siedo al tavolo, prendendomi la testa tra le mani.
Vorrei chiederle di papà, capire perché se n’è andato, ma so già che direbbe che sono troppo piccola, che comunque lui vuole molto bene sia a me, sia ad Hugo e che non mi devo preoccupare.

“Che tisana vuoi, tesoro?”

Mi risveglia dai miei pensieri, cogliendomi alla sprovvista.

“Ehm, non so, mamma, scegli tu.”

La vedo aprire l’anta della dispensa e guardare i vari barattolini con le essenze da tisana, soffermandosi su una in particolare.

“Direi che menta potrebbe andare”.

Lo dice più a se stessa che a me, ma non mi preoccupo; d’altra parte amo la tisana alla menta, specie il profumo della menta, che è sicuramente uno degli odori di erbe naturali che preferisco.
Verde brillante, fumante, calda.
La tazza di porcellana al contatto con le mie mani emana un dolce tepore e in breve sorseggio la mia tisana che mi scalda completamente e mi rilassa.

“Bene tesoro, ora è bene che vai a nanna”.

Mi bacia la fronte, teneramente, e mi stringe a sé per poi lasciarmi andare verso la mia stanza.
Sto quasi per addormentarmi quando avverto un rumore, un vociare sommesso, proveniente dalla cucina, ma non mi preoccupo troppo.
Dal timbro di voce riconosco lo zio Harry, che spesso viene a trovare la mamma, specie ora che è particolarmente giù.
Lo zio comprende perfettamente la mamma e penso che sia sempre stato in grado di farlo, anche quando avevano la mia età, sa cosa dirle, sa come tirarla su, sa come farla sorridere, specie ora che papà ha deciso di lasciare questa casa.
Nonostante sia passato del tempo, continuo a percepire l’aroma della tisana alla menta, quasi come ci fosse un qualche incantesimo permanente.
Nemmeno mi accorgo di addormentarmi, così come sono assuefatta da quel profumo che mi libera la mente e il cuore.
Al mattino mi sveglio di umore ottimo, soprattutto perché sento chiaramente mia madre canticchiare in cucina assieme a qualcuno. Lo zio è ancora qui.

“Zio Harry!”

Gli corro incontro, tuffandomi su di lui, che, anche se colto alla sprovvista, mi prende tra le sue braccia e mi solleva, stampandomi un bacio sulla guancia.

“Ah, buongiorno Rose!”

E allora capisco, semplicemente stando lì, a contatto con lui.
Lui fa stare bene la mamma , la fa cantare e sorridere anche col cuore.
E’ la sua tisana.
Verde brillante, fresca e rigenerante.
E al profumo di menta.