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Autore: Silvia_sic    19/02/2012    4 recensioni
Un collega fa visita a Tony Stark nella sua lussuosissima dimora, ma le cose non andranno nel migliore dei modi... Entrate turbolenti, piccoli battibecchi e parecchie incomprensioni porteranno l'intervento del nostro eroe corazzato! Una delle regole da seguire è quella di non irritare Iron Man...
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Phil Coulson, Sorpresa, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Iron Future'
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Capitolo 3: Piccolo fraintendimento

 

Tony passeggiava per i corridoi della casa diretto verso il laboratorio, tenendo tra le mani la bottiglietta di succo da portare al piccolo, che era momentaneamente impegnato nella creazione di un suo nuovo giochino.

 

Fece un giretto tanto per sgranchirsi le gambe, arrivando fino alla piccola palestra allestita in una delle tante stanze. Si perse a rimirare quella sala con tutti gli attrezzi in perfetto ordine.

 

Si avvicinò al ring dal tappeto bianco posto al centro della stanza, passò una mano lungo una delle resistenti corde rosse. Era da molto che non si allenava lì... ormai era abitudine addestrarsi insieme agli altri Vendicatori alla base, ma sinceramente gli mancavano un po' gli incontri improvvisati con Happy.

 

Gli era più volte passato per la mente di insegnare qualcosina al figlioletto, giusto per divertirsi un po'! Fortunatamente non era un pazzo, o almeno: non lo era più, e l'incolumità del piccolo Anthony era la cosa più importante, perciò avrebbe aspettato ancora qualche anno... Era vero che faceva qualunque cosa con il figlio, ma a tutto c'era un limite!

 

Guardò il centro del tappeto bianco per un paio di secondi come incantato e rapito dai ricordi del passato. Com'era cambiato in quegli anni, anche lui stesso faticava a crederci. Rise al pensiero di tutte quelle ragazzate che aveva fatto, ma alla fine l'eccentrico mustang era stato domato e Tony non si dispiaceva assolutamente di questo fatto.

 

Si poggiò di schiena al ring, osservando attentamente il resto della stanza. In un angolo poco illuminato c'era una teca che custodiva una delle tante armature Iron Man che aveva costruito nel corso degli anni.

 

Fece qualche passo verso la bacheca fino ad arrivare dinnanzi alla scintillante armatura dallo sguardo intimidatorio. Dovette ammettere a se stesso che quella corazza non aveva un aspetto molto amichevole, piuttosto sembrava minaccioso, ma d'altra parte doveva spaventare il nemico mica invitarlo ad una festa!

 

Con il passare degli anni era rimasto fedele a quel magnifico e luminoso rosso fuoco che, ormai, era un emblema indicativo per la sua immagine. Gli piaceva proprio tanto quel colore!

 

I suoi pensieri furono interrotti da uno scattante bagliore fuori dalla finestra, seguito a ruota da un rombo di tuono che squarciò il cielo.

 

Tony si avvicinò immediatamente alla vetrata per osservare il cielo. Era limpido come l'acqua di un ruscello. Come cavolo era possibile la comparsa improvvisa di un lampo seguito da un tuono?! Scosse il capo confuso, se c'erano cose che riuscivano a stupirlo erano proprio di questo tipo! Controllò nuovamente l'azzurro di quel cielo mattutino, non notò nulla di insolito, fece spallucce e si girò, dirigendosi verso l'uscita per andare in laboratorio.

 

Quello che accadde da lì ad un secondo dopo nessuno avrebbe potuto immaginarselo. Il rumore di vetro in frantumi, cocci che cadevano a terra con un tonfo sordo, una quantità indescrivibile di polvere che riuscì a coprire l'intero pandemonio per pochi secondi.

 

Tony riuscì a girarsi in tempo per vedere l'altezzoso e possente Dio del Tuono fare la sua entrata trionfale nella sala. Descriverla come entrata grandiosa era in parte corretto, peccato che, al posto della comune e più usata porta, aveva varcato la “soglia” del muro! Portandolo così alla sua più completa demolizione.

 

Era la prima volta che Tony era rimasto senza parole, non sapendo che dire o fare! Thor fece fluttuare nell'aria i suoi biondi, lucenti e lunghi capelli, scostandoseli dal poderoso volto, controllò e sistemò il suo inconfondibile mantello rosso, preoccupandosi di non averlo in qualche modo rovinato, tutto come se fosse usuale quel tipo di entrate!

 

E lì, al centro della stanza di casa Stark, stanziava l'immagine regale dell'asgardiano, vestito dalla lucente e ferrea armatura e saldo tra le mani reggeva l'oggetto che aveva originato quello scenario immondo, il magico martello Mjöllnir.

 

Dopo essersi preoccupato del suo aspetto esteriore, Thor notò la presenza dell'uomo che, appunto, era venuto a cercare.

 

-Dal cuore degli incontri dei componenti dei Vendicatori giunge qui Thor, figlio di Odino, Re di...- Non fece in tempo a finire la sua personale presentazione che Tony cominciò a urlargli contro.

 

-Ma cosa cazzo ti passa per quella testa da vichingo ignorante quanto pesi?!? Oddio! Maledetto figlio...- si può facilmente immaginare il linguaggio colorito di Tony in quel momento, che in meno di dieci secondi aveva ricoperto di insulti il Dio del Tuono; fortuna che il laboratorio era insonorizzato e il piccolo Anthony non avrebbe mai imparato quelle “troppo vivaci” paroline.

 

-Sono stato inviato da Coulson per annunciarti una cognizione, affinché tu possa essere presente in futuro all'evento!- sibilò Thor, mettendosi con le braccia incrociate al petto leggermente stizzito.

 

Tony smise di urlare per un secondo, guardandolo con occhio assassino, ma subito ricominciò -Ma parla come mangi! E poi hai mai sentito parlare di porte?!? Sai qui sulla terra di solito si usano per entrare in un abitazione! Non come te che sfondi muri perchè non sai che cavolo fare! E riferisci a Coulson che poteva chiamare! Non serviva mandarmi un pazzo, psicotico, egocentrico Dio da quattro soldi!-

 

-Come osi, tu, vile umano, a rivolgerti così a me, grande guerriero di Asgard!- ribatté l'altro, alzando anche lui il tono della voce.

 

-Come oso?!? Come oso!?! O mio caro, oso eccome! Ti rendi conto di che mi hai appena distrutto un muro? Oppure sei più stupido di quanto lo sei già?!?!- gridò ancora più forte Tony, passandosi le mani tra i capelli incredulo di cos'era appena successo.

 

-Tony! Cos'hai da urlare in quel modo?!- domandò la voce di Pepper, che, avendo sentito il tonfo e le urla del marito, si stava dirigendo da lui.

 

Varcando la soglia della stanza le si presentò dinnanzi lo scenario immondo che si era creato; da una parte della stanza c'era un uomo possente, vestito in un modo assurdo e dall'altra il suo compagno. Tony incrociò lo sguardo incredulo della donna, fece qualche passo cauto verso di lei con le mani avanti. -Va tutto bene... ti posso spiegare...-

 

Pepper guardò prima Tony, poi i resti del muro e il “distruttore” d'eccellenza, per poi rivolgere lo sguardo nuovamente sul compagno, sperando che quello che stava vedendo fosse solamente un brutto incubo.

 

-Intanto non è colpa mia!- affermò Tony, prima che la compagna se la prendesse con lui. -È difficile da spiegare... ma esistono ancora dei trogloditi che non... che non... che non usano le porte e preferiscono sfondare i muri!- disse, urlando l'ultima parte della frase volgendosi verso il Dio del tuono.

 

Pepper si girò verso l'ospite inatteso, non trovando plausibile che ciò fosse realmente accaduto, ma analizzando velocemente il portamento, le vesti e l'oggetto in possesso dell'uomo, dedusse che si trattava proprio di Thor.

 

Tony si avvicinò alla compagna con cautela e si rincuorò del fatto che non avesse ancora dato di matto! Poi continuò il discorsetto cominciato con il collega di lavoro: -Ora vedi di sistemare questo finimondo, mio bravo carpentiere! Hai un martello... Usalo!- esclamò con fare provocatorio, ma questo non sfiorò minimamente il Dio, che piuttosto era rimasto incantato, guardando verso la loro direzione.

 

-Per tutti gli Dei di Asgard.... o meglio: di Tutti i Mondi!- affermò Thor estasiato con sguardo affascinato. Tony alzò un sopracciglio non capendo assolutamente cosa gli fosse preso, si avvicinò di qualche passo verso di lui.

 

-Ehy? Testa quadra! Sto parlando con te!- Thor lo sorpassò, spostandolo da parte con un braccio.

 

-Meraviglia terrena... Musa ispiratrice di una bellezza pura... Io Thor figlio di Odino, Re di Asgard, mi inchino al tuo cospetto!- si avvicinò a Pepper, prendendole delicatamente una mano e baciandogliela con una sensibile mossa.

 

-Credo che mi abbia preso per qualcun'altra...- affermò Pepper leggermente in imbarazzo, sorridendo nervosamente e riprendendo possesso della sua mano.

 

-Mai! È cosa rara che Thor non riconosca la luce splendente e meravigliosa di una Dea!- esclamò, avvicinandosi ancora di più al viso della donna.

 

Tony sgranò gli occhi. Era una sua impressione o Thor ci stava provando con sua moglie?!

 

-Uoooh! Vedi di mantenere le distanze e mettere le mani in tasca!- affermò Tony, avvicinandosi e mettendosi in mezzo ai due per allontanare di qualche metro Thor, che lo guardò accigliato.

 

-Osi contrastare l'ascesa di questa meravigliosa Dea nel universo di Asgard?- Pepper sobbalzò stupita. Lei una Dea?

 

-Ascesa?!? Lei non va da nessuna parte! Piuttosto vedi di sparire alla svelta, non mi interessa nemmeno quello che hai da dirmi! Ti accompagno alla porta!- esclamò Tony, dirigendosi verso l'ingresso, credendo di essere seguito dal Dio del tuono.

 

Invece Thor, ignorando completamente le parole di Stark, ridiede la sua più completa attenzione a Pepper, avvicinandosi velocemente alla ragazza e cingendole i fianchi con un braccio. Pepper, accortasi di quel contatto così improvviso e inaspettato, divenne rossa per l'imbarazzo guardando gli occhi profondi di Thor.

 

-Perdona la sua testardaggine, ma non ha ancora capito l'importanza del nostro amore!- affermò Thor rivelando il suo affascinante sorriso.

 

La rossa sgranò gli occhi, incredula della situazione che si era andata a creare. Amore tra lei e quel biondone egocentrico?!? Mai e poi mai! Le bastava già Tony che aveva un caratterino abbastanza difficile da domare!

 

Thor stava progressivamente avvicinando sempre di più il suo volto a quello di lei che, imbarazzata e non sapendo proprio cosa fare, allontanava il viso di qualche centimetro ad ogni mossa dell'altro.

 

-Presto ti riporterò nel meraviglioso mondo degli Dei!- A quell'affermazione Pepper sorrise nervosamente, cercando con la cosa dell'occhio Tony che, non accortasi di nulla, si stava ancora dirigendo verso l'uscita della stanza.

 

-...Tony... Mi daresti un aiutino?- domandò la donna, non sapendo cosa rispondere al giovane Dio.

 

Tony fermò la sua camminata, voltandosi perplesso per la richiesta d'aiuto. Quello che vide non gli piacque per niente!

 

Thor. Pepper. Mano. Contatto.

 

Ora ne aveva la certezza: quel morboso Dio ci stava provando con sua moglie!

 

Questo non era per niente un buon segno... perchè Tony era smoderatamente ed eccessivamente possessivo! O meglio: era geloso!

 

Si avventò velocemente su Thor, scansandolo bruscamente e mettendosi davanti a Pepper. L'asgardiano, preso alla sprovvista, cadde a terra.

 

-Tony!- lo riprese Pepper, stupita ancora di più per quell'esagerata reazione.

 

-Che c'è?! Ti ha fatto male?- domandò lui preoccupato, specchiandosi nei suoi occhi cerulei.

 

-Assolutamente no! Ma che ti è preso? Serviva essere così bruschi e violenti?- chiese, indicando Thor che si ritrovava col sedere a terra.

 

Tony osservò prima il Dio che si rialzava e poi di nuovo la compagna. -È stato un riflesso automatico!- si giustificò, per poi rivolgersi a Thor: -Quanto a te... prova ancora una volta a toccarla o anche a sfiorarla e mi troverò costretto a spaccarti il naso!-

 

L'altro si rimise in piedi, cercando di mantenere la calma.

 

-Lei non ti appartiene! La condurrò con me nel suo vero mondo: Asgard!-

 

-Non mi appartiene? È mia moglie certo che mi appartiene!-

 

A quelle parole Pepper si stizzì un po': -Io ti appartengo?!?- Tony si maledì mentalmente per quello che aveva appena detto... -Io non appartengo proprio a nessuno! Non sono mica un oggetto!-

 

-Sì sì! Ma non intendevo in senso materiale! Sai di che parlo.- si giustificò, cercando in qualunque modo di correggersi. Le sue parole erano state mal interpretate, di certo non considerava sua moglie come un oggetto!

 

-Oh certo! Meglio per te che sia così!- affermò Pepper, incrociando le braccia al petto.

 

Scampata per un pelo!

 

-Moglie?!?- proferì Thor, per poi esplodere in una fragorosa risata.

 

I coniugi si guardarono interdetti, riposando poi lo sguardo sul Dio che si stava piegando in due dal ridere.

 

-Cos'è che ti fa ridere, testa quadra?!- gli domandò Tony, usando sempre qualche soprannome offensivo.

 

-Una Dea non può essere moglie di un semplice umano! Qualsiasi cosa vi unisca per me, potente guerriero e principe di Asgard, non ha alcun valore!-

 

Pepper constatò che quel tipo era davvero strano! Lei non era una Dea! -Mi dispiace deluderla, ma io non sono una Dea!- sostenne lei, credendo che quelle parole potessero bastare per convincerlo.

 

Thor rise di nuovo. -Non turbarti, luce dei miei occhi, ora puoi svelare il tuo segreto e io ti riporterò nel nostro regno!-

 

-Non capisco se sei sordo o più semplicemente duro di comprendonio! Pepper non è una Dea e, cosa più importante, non verrà con te!- esclamò Tony con fare indiscutibile.

 

-E chi sarà ad impedirlo?!?- domandò l'altro con un sorrisetto beffardo dipinto sul volto.

 

-Io!- rispose Tony. Thor smise di sorridere, puntando lo sguardo sul collega/nemico, che anche lui non aveva la benché minima intenzione di dargliela vinta!

 

-Ti opponi al mio volere?-

 

-Ora e per sempre!- rispose di rimando. Pepper cominciò a preoccuparsi, quella situazione non avrebbe portato nulla di buono. -Vuoi combattere per caso?- lo provocò Tony.

 

-No!- Pepper rispose al posto di Thor. -Qui non ci sarà nessun combattimento!-

 

-Ok!- disse Tony senza tentar di obbiettare ancora, conoscendo perfettamente l'opinione di Pepper riguardo combattimenti inutili... Era già tanto che permettesse a Tony di tenere in casa le armature! -Allora, mio caro, togli il disturbo! Puoi benissimo andartene da dove sei entrato! Ti faccio un po' di spazio per il decollo!- affermò Tony, avvicinandosi alla voragine nel muro e cominciando con i piedi a far da parte i detriti.

 

Thor, dal canto suo, non aveva minimamente ascoltato le parole dell'uomo, ma aveva trovato l''inconfutabile prova che Pepper fosse realmente una Dea!

 

Le si avvicinò e, guardandola costantemente negli occhi, con una mano sfiorò delicatamente la sua guancia, poi parlò: -Con la tua favella sei stata in grado di imporre il tuo volere a Stark e lui stesso non prende mai ordini da nessuno! Questa è la dimostrazione del tuo potere ultraterreno!-

 

E dire che Thor era stato avvertito... poteva evitare quella mossa! La reazione di Tony venne anticipata da alcuni rumori metallici e tecnologici, poi il suo pugno di ferro colpì in pieno volto il Dio del tuono, scaraventandolo alla base del piccolo ring.

 

-E non dirmi che non ti avevo avvertito!- affermò Tony con la voce alterata dal suono metallico.

 

Ebbene sì... Ora era Iron Man!

 

 

Continua...

 

 

 

NdA: Ciao!

Le cose cominciano a farsi più interessanti vero?! Ahah L'arrivo di Thor si è fatto attendere, ma per la vostra gioia è entrato (anche se non per la porta =D)

Comunque volevo avvertirvi che questo è il penultimo capitolo di questa piccola ficcy...

Ringrazio Ironmanup, mirianval, nicolettasole e ladymisteria per aver recensito lo scorso chappy e un doppio grazie a ladymisteria per aver aggiunto la storia alle seguite! =)

Alla prossima settimana per l'ultimo capitolo! Ditemi che ne pensate di qsto ;)

Sic

   
 
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