Libri > Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volar
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Autore: Kooskia    19/02/2012    1 recensioni
Fanfiction-crossover dedicata alla saga di Felidae, dell'autore Akif Pirincci, scarsamente nota in Italia. Ho scritto questa storia cercando di mantenere il più possibile lo stile di scrittura e i temi dell'autore, che sono caratterizzati da un uso della prima persona insieme a toni e tematiche complesse ed oscure in quella che è uno dei pochi libri con animali protagonisti al mondo a dare mostra di un thriller con dosi di horror ed eros. In questa storia ho realizzato una crossover con la ben più famosa Storia di una Gabbianella e del Gatto che le insegnò a volare di Luis Sepulveda. La trama si sviluppa in un periodo successivo a quello del libro di Sepulveda e la scena e le tematiche sono comunque incentrate su Francis, protagonista felino della saga di Felidae, che si ritrova costretto ad aiutare i gatti di Amburgo alle prese con una serie di misteriosi omicidi tra gatti.
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14 - Rinascita e morte

Correvo per le strade di quella città innevata con tutto il fiato che avevo in corpo, ma sapevo in cuor mio che sarei arrivato troppo tardi.
I miei timori si rivelarono fondati, e quando raggiunsi il capanno dove avrebbero dovuto trovarsi Dude e Niya, trovai solamente i corpi degli altri due gatti di guardia. Ad un rapido sguardo constatai come fossero stati uccisi rapidamente, le gole tagliate.
Non avevo tempo da perdere per pensare, non avevo tempo da perdere per ragionare.
Raggiunsi in poco tempo il tombino spalancato, i gatti di Amburgo erano già entrati nelle fognature, e una volta che mi calai nell'umida oscurità potei sentire le lontani grida di battaglia tra i gatti e i ratti delle fogne.
Chiusi gli occhi e cercai di concentrarmi sull'odore di Dude, non una cosa tanto facile.. ma nel mezzo di tutti gli odori che potevo avvertire in una fogna, riuscivo a percepire anche il suo.
Iniziai a districarmi con cautela in quel che si rivelò ben presto essere un labirinto, ma continuai a seguire quell'odore acuto, che rivelava ancora le tracce della vernice..
Ogni qual volta la sua traccia si faceva più forte, cercavo di fare una deviazione, infilarmi dentro un canale o un passaggio parallelo per evitare spiacevoli incontri.
Mentre attraversavo uno di questi, un guizzo nero attirò la mia attenzione.
Abbassai lo sguardo su di una grata arrugginita, sotto di me potevo vedere un corridoio più grande e dopo una manciata di secondi vidi una coppia di gatti neri muoversi rapidamente.
Li potei osservare per poco più che un istante, ma ero quasi sicuro che non si trattava dei gatti di Amburgo. Mi mossi con cautela un poco più avanti.. ma evidentemente non lo feci abbastanza silenziosamente.
Dopo pochi minuti sentii l'odore della vernice sul pelo di Dude svanire.. rimasi fermo un istante, incerto sul da farsi, quando avvertii un'ombra dietro di me. Fu una sensazione rapida, dopo di essa venne soltanto il dolore alla testa e la consapevolezza di essere quasi svenuto.
Rinvenni, anche se non del tutto.
-D…Dude…Dude…-
Ero vagamente consapevole del fatto di essere trascinato su di una superficie metallica ma non avvertivo né odori né suoni attorno a me.
Infine quando i miei occhi si aprirono nuovamente, il dolore alla testa mi trafisse come una pallottola sebbene la mia vista si fece sempre più chiara.
Dude era seduto esattamente di fronte a me, un'espressione un po' sorpresa e un po' soddisfatta sul volto, che non cercava di nascondere un sorriso.
-Ben svegliato Francis, devo dire che ti sei dimostrato ben oltre le mie aspettative.. non mi sarei aspettato che saresti venuto a farci visita così rapidamente, il tempo purtroppo non è dalla nostra.. ma muoio dalla voglia di sapere come sei giunto fin qui e perché facevi il mio nome un istante fa-
Raccogliendo le mie forze cercai di sollevarmi, ma immediatamente diverse zampe feline mi schiacciarono a terra, immobilizzandomi.. sentivo i loro artigli sfiorare la mia pelle ma fortunatamente i miei aguzzini li tenevano parzialmente retratti.
- Cloe… quella povera ragazza.. io.. io non avrei mai sospettato di te, ma ti sei tradito all'ultimo… nella tua fretta l'hai uccisa poco dopo esserti coperto di vernice, senza aspettare che si asciugasse o senza coprirne l'odore. E' stato trovando gocce di quella vernice che ho raggiunto la tua casa. ed è stato seguendo l'odore della vernice che ti ho trovato… anche se ora l'hai coperto in qualche modo-
Per un istante i freddi occhi di Dude fissarono i miei…
-Ti è piaciuto farti quella sgualdrina Francis? Cloe doveva pagare..-
Sollevai il capo, urlando la mia rabbia contro di lui - Pagare?? Era una gatta giovane, innocente e inesperta, ora capisco… tu usavi lei e altre come lei per adescare le vittime! Ognuno dei gatti uccisi poteva essere un formidabile avversario, e avrebbe ferito e lasciato tracce di sangue dei suoi assalitori… ma non se erano troppo impegnati a flirtare con delle femmine! Solo ora capisco.. avevi omesso di raccontarmi che tra le vittime non vi erano femmine, Pallino probabilmente credeva che tu me lo avessi detto.. –
Le mie parole vennero travolte da una furia ancora maggiore quando Dude parlò..
-Quella schifosa piccola troietta era andata oltre al suo compito.. accoppiarsi con un gatto di razza impura come te… mai avrei permesso che partorisse bastardi mezzosangue!! –
Dude abbassò il muso e si leccò una zampa, una smorfia di disgusto comparve sul suo volto..
- Ho sacrificato il mio splendido manto nero per infiltrarmi tra i gatti di Amburgo e diventare uno di loro, il contatto quotidiano con la vernice mi ha intossicato… ecco perché perdo pelo e sono magro e debole paragonato ad altri maschi della mia età. Mi resta molto poco da vivere e non posso nemmeno avere figli miei perché l'intossicazione mi a reso sterile… -
Il suo sguardo era velato da un'ombra di tristezza..
- Hai visto giusto Francis, io ho ucciso Cloe ma l'ho fatto per un bene, per un ideale superiore.. ho sacrificato la mia vita, il mio essere gatto per questo sogno.. se sei entrato in casa mia come hai detto, avrai scoperto di cosa si tratta … ed ora tu e Niya ne sarete muti spettatori..-
Sollevai debolmente il capo.. e vidi come non molto distante da me anche Niya era nella mia stessa identica situazione, prigioniera ma viva e cosciente..
Dude rise..
-Povera povera Niya.. credeva di essere furba.. pensavi fosse stata lei a uccidere Cloe, ma la nostra bellezza dorata qui si era semplicemente allontanata in preda alla gelosia. Sai.. credo che nonostante le apparenze si sia affezionata a te.. ma al contempo è sempre rimasta così ligia alla sua causa.
A tal punto da farsi catturare e farsi credere colpevole pur di potermi avere tra gli artigli.. peccato che un paio dei miei fossero pronti ad intervenire in una situazione come questa.. –
Guardai con sgomento i due gatti che trattenevano Niya, il loro lucido manto era bianco come la neve.. ma si vedeva chiaramente come anch'essi avessero tinto il loro pelo con della vernice.
Non da molto tempo però.. non a tal punto da subire il processo di intossicazione, e così erano rimasti sufficientemente forti per aiutare Dude e uccidere le guardie.
-Ma ora ammirate la nostra eredità !!! Ciò che la Società di Thule aveva mancato di realizzare, noi oggi lo porteremo a termine, Fratelli e Sorelle!!-
Volsi lo sguardo e contai dozzine di gatti tutt' intorno a noi..
Realizzai all'improvviso che dovevamo trovarci in uno snodo centrale della fognatura, ci trovavamo su di una piattaforma arrugginita e vi era spazio sufficiente per..
Per tre grosse strutture metalliche.. sembravano quasi uncini, erano chiaramente di costruzione umana, ma ne ignoravo la funzione..
Le tre braccia metalliche erano ricoperte di simboli, tuttavia potevo chiaramente notare come ognuna di esse fosse collegata a delle prese elettriche, evidentemente collegate alla rete elettrica cittadina.
Ma l'aspetto più inquietante di quell'affare era cosa si trovasse deposto in mezzo alla congiunzione esatta dei tre archi metallici.
Una montagnola di materiale organico, di natura indecifrabile….
Dude si mosse rapidamente di fronte al cumulo e volse lo sguardo di nuovo verso di me..
- Ci sei quasi Francis, guarda con attenzione…. mesi e mesi di fatiche e sangue. Cento cuori, Francis… cento cuori di nemici, palpitanti di vita e di passione. Ecco cosa necessitavamo, ecco cosa la Società di Thule non riuscì a realizzare. Essi erano umani dopotutto, e per questo imperfetti.. non avrebbero mai potuto realizzare il Grande Sogno ed erano destinati al fallimento fin da principio, ma oggi unendo la tecnologia umana, i Segreti di Thule e i cuori dei nostri nemici … -
I suoi occhi trafissero i miei….
- Cento cuori.. cento vite… per riportarne indietro una sola .. –
I gatti neri intorno a noi cominciarono a cantilenare una bassa litania.. e da un canale laterale altri gatti neri apparvero, scortandone al centro uno più piccolo.
Un giovane gattino, poco più che un cucciolo ma che doveva sfiorare la maturità... il suo volto era rapito in un'espressione trascendente e sognante..
Fu in quel frangente che all'improvviso, dal corridoio dal quale eravamo giunti, udimmo distintamente urla di gatti in battaglia.
Dude si voltò, il volto contratto dall'ira, e dal corridoio sbucò Pallino.. sanguinava leggermente da alcune ferite ma la sua espressione era trionfante e dietro di lui si accalcavano altri gatti di Amburgo..
-Tu!! Come diavolo ai fatto a trovarci !-
Pallino emise un leggera risata..
-Dovevi sceglierti meglio i tuoi alleati Dude.. mi è bastato arrivare al Grande Topo e minacciarlo di affilarmi gli artigli su di lui perché mi spifferasse tutto..-
Il suo sguardo calò sia su di me che su Niya..
-Ammetto che le sue indicazioni non erano molto precise… ma non c'è niente di più preciso e potente che l'odore di un maschio che cerca di salvare la sua femmina in pericolo di vita… -
Con un grido rabbioso Dude fece cenno ai suoi gatti di attaccare e la battaglia infuriò tutto intorno a noi… avvertii che i gatti che mi placcavano a terra stavano per calare le loro zanne su di me per finirmi, ma un lampo rosso-arancione urtò contro di loro, mandandoli a rotolare sulla grata.
Lo sguardo caldo di Pallino incontrò i miei occhi e mi slanciai con lui in battaglia.
Cercai di raggiungere Niya, ma la femmina si era già liberata di uno dei suoi aguzzini che giaceva morto con la pancia sventrata.. mi gettai addosso all'altro e rotolammo insieme per terra artigliandoci furiosamente..
Tuttavia ebbi il vantaggio della sorpresa e prima che potesse reagire affondai le zanne nel collo del gatto dal pelo dipinto di bianco. All'orribile sapore della vernice si aggiunse quello intenso del suo sangue. Un istante più tardi mi sollevai dal suo cadavere e Niya mi si avvicinò..
Stava per dirmi qualcosa quando di colpo l'oscurità della fognatura venne illuminata da una luce bluastra..
Tutti i gatti lì presenti si immobilizzarono, mentre un basso ronzio penetrò le nostre orecchie ..
Il macchinario era stato attivato e Dude era davanti ad esso, con lo sguardo raggiante..
All'improvviso le tre braccia metalliche emisero un raggio che polverizzò all'istante la montagnola dei cento cuori .. le ceneri si sparsero ovunque, ma nel punto dove prima c'era il cumulo, iniziò a generarsi un campo di raggi dai colori più disparati..
Senza che nessuno di noi ebbe la possibilità di intervenire, il giovane gatto con l'aria sognante si infilò sotto il raggio congiunto degli archi di metallo.
Per un istante il suo corpo venne sollevato da quelle energie misteriose e rimase sospeso a diversi centimetri da terra, quando improvvisamente l'energia degli archi venne meno.
La luce si spense, il ronzio cessò e il giovane gatto ricadde sulla grata.
Tutti noi, gatti neri e gatti di Amburgo, rimanemmo immobili e silenziosi.
L'unico a muoversi fu Dude..
Lentamente.. come un padre che si avvicini al suo gattino, Dude si accostò al giovane…
-Bentornato tra noi, mein Führer.. –
I miei occhi si aprirono dallo stupore e dallo sconcerto, mentre il volto di Pallino era contratto in una smorfia di rabbia e incredulità… Niya invece mantenne un'espressione concentrata..
- Ascoltatemi con attenzione, mein Führer, potreste non essere in grado di comprendere come far funzionare il vostro corpo… muovetevi con cautela e cercate di respirare lentamente…-
Il gattino parlò… la sua voce era acuta, esattamente come quella di un giovane gatto qualsiasi..
-D.. dove mi trovo? E..Eva dove sei? Non ti sento… io… Joseph.. cosa sta succedendo? I Russi stanno arrivando ma.. –
Dude mosse una zampa e accarezzò con tenerezza il gattino, cercando di scaldarlo e di mantenere un contatto fisico con lui…
-Mi ascolti attentamente mein Führer, sono passati molti anni dalla fine del conflitto e la vostra vita come quella della Signora Braun come quella del Ministro Goebbels era finita… tuttavia la Società di Thule, oramai scomparsa, aveva lasciato dietro di se la possibilità di riportarla tra noi e… -
Il giovane gatto improvvisamente sembrò discernere Dude con chiarezza, e lo sconcerto apparve sul suo volto…. –Un..un momento.. ma.. ma tu sei un gatto come ..come..-
Dude sorrise dolcemente..
- Credevate che fossimo solamente animali, ma non è così mein Führer, noi siamo i discendenti dei gatti di Josef Mengele, rammenta il suo sogno di creare individui in grado di mantenere i caratteri genetici dominanti? e trasmetterli tramite parti gemellari? Ebbene noi siamo quel sogno realizzato, la razza umana si è dimostrata incapace di realizzare l'Impero Millenario e la dottrina del Lebensraum si è dimostrata non realizzabile. Ma ora che lei è tornato a nuova vita come uno di noi, insieme potremo … -
Un'acuta risata risuonò nella sala…
Il giovane gatto si divincolò rapidamente tra le zampe di Dude, e zampettò allegramente tutto intorno a lui…
L'espressione di Dude era più che imbarazzata..
-Ma … mein Führer, questo non è il momento di …-
Colui che un tempo era stato un uomo di nome Adolf continuò imperterrito a gironzolare attorno a Dude con' espressione beata sul muso, ad un certo punto spiccò un balzo e rotolò sulla schiena..
-E'.. è fantastico! Odori, suoni… è indescrivibile !!! Posso sentire il battito dei cuore di un paio di topi sotto di noi, e posso dall'odore capire un sacco di cose su ognuno di voi…-
L'espressione di Dude si fece più seria..
-Mein Führer, mi ascolti attentamente, come noi siamo gli eredi del suo sogno, quegli altri gatti che stanno dinanzi a voi sono gli eredi dei vostri antichi nemici. Sono quanto più si avvicina a quei maledetti Bolscevichi che distrussero la nostra amata Berlino.. cento dei loro sono stati sacrificati per riportarla qui da noi, ed essi presto conosceranno la nostra furia, quando.. –
Il giovane gatto zampettò un po' più vicino a noi, pur mantenendosi a distanza di sicurezza egli ci adocchiò con uno sguardo curioso e cercò di annusarci da lontano..
-Pazzesco… gatti Rossi, chi l'avrebbe mai detto.. –
Poi mosse il capo lentamente verso Dude e per la prima volta parlò con un tono di voce leggermente arrogante e saccente..
-Conosco le procedure di reincarnazione della Società di Thule, poiché io stesso ne feci inizialmente parte, ti sono grato per avermi riportato in questa vita.. –
Il mio cuore si sentì pesante… cento vite erano state spente, spazzate via per riportarlo in vita, e non aveva fatto un minimo cenno o una minima manifestazione di emozione per esse…
Il giovane gatto parlò ancora..
- Tuttavia cosa ti fa credere che io voglia essere il tuo Führer, sei un gatto!! E inoltre… senza Eva al mio fianco, è come se se fossi ancora morto.. -
La sua voce era diventata improvvisamente triste.. sembrava che riuscisse a passare da un sentimento ad un altro in una manciata di secondi…
-Ma ...mio Führer, noi abbiamo fatto tutto questo per lei !! Insieme potremmo prendere il controllo di Amburgo, espandere la nostra razza, moltiplicarci e dominare sulle altre razze di gatti e…-
La voce del giovane gatto tornò allegra e squillante all'improvviso..
- E cosa ti fa credere che sia questo il mio desiderio ? Con un corpo come questo dovrei mettermi a parlare e a fare quello che feci nella mia vita passata ? Ma assolutamente no! Non voglio farlo ! Voglio chiudere gli occhi e annusare tutti gli odori di questo mondo! Voglio correre nei prati, libero di fare quel che mi pare, voglio dare la caccia e mangiarmi un bel topo ! Crudo, col sangue dolce a sporcarmi la bocca! Poi voglio dormire ore e ore senza preoccupazioni e poi magari mi troverò anche una bella femmina.. certo che voi gatti non nascondete mica certe cose con i vostri odori… -
Trottando con la coda ben alzata, il giovane gatto si mosse vicino a Niya…
-Tu per esempio… riesco a sentire che hai avuto un maschio poco tempo fa.. –
I suoi occhi scintillarono..
- Mi piacerebbe vedere i tuoi gattini quando nasceranno.. –
Pallino si mosse lentamente verso il giovane gatto, Dude era letteralmente paralizzato dallo shock causato dalle parole del giovane e gli altri gatti neri non sapevano cosa fare..
Pallino però sembrava avere qualcosa in mente.. il muso contratto dalla furia, la bella pelliccia striata di sangue non suo…
- Tu vuoi uccidermi, perchè?-
Il giovane sembrava più sorpreso che spaventato…
-Hai causato la morte di milioni di persone, hai spazzato via l'Europa, hai distrutto città, villaggi, hai fatto soffrire interi popoli.. credevi fosse un tuo diritto sterminare coloro che non ti andavano a genio, dopo tutti questi anni tu pagherai. –
Lo sguardo del giovane era triste, ma non rassegnato…
- Non rinnego nulla di quello che ho fatto, gatto dal pelo color del fuoco, ma ho intenzione di seppellire quel passato dietro di me. So bene che la vita di un gatto è breve rispetto a quella a cui ero abituato, mi è stato concesso di viverla e ho intenzione di farlo nel più naturale dei modi. Non sarò una minaccia per te e i tuoi gatti… ad essere sinceri, proprio non me ne importa un accidenti di chi siate o cosa vogliate -
La zampa di Niya si mosse lentamente e si posò su quella tesa di Pallino..
Gli occhi della gatta dorata raggiunsero quelli del leader senza paura ..
- Quell'uomo meritava di morire, meritava di soffrire… ma il gatto che hai dinanzi ha te è solo un'ombra dell'uomo che è stato. Cento Compagni sono morti per lui, ma egli non ne ha colpa diretta, lascia che viva, lascia che diventi un nuovo individuo.. non è più una minaccia per nessuno.-
L'urlo di Dude rimbombò nella sala, come una furia il gatto dal pelo tinto di giallo si scagliò sul giovane … - Traditore !!! Morirai per questo !!!!-
Dude cozzò direttamente contro il giovane gatto, scaraventandolo al di là della grata di metallo dove scorreva l'acqua delle fogne.
Agii d'istinto, e mi slanciai a mia volta contro Dude..
Vedevo ancora dinanzi a me il corpo squarciato di Cloe e degli altri gatti uccisi, vedevo i cento cuori che egli aveva strappato con la forza, vidi nella mia mente le immagini del Conflitto del secolo scorso, una guerra brutale che aveva flagellato la terra, gli uomini e anche il mondo animale. Dude voleva riportarci in quella barbarie per inseguire un sogno di purezza.
Rammentai il mio sogno.. cadaveri su cadaveri, umani ma con occhi da gatto, e in cima un gatto con occhi da umano. Che differenza c'era tra noi gatti e gli umani?
Vittime.. vittime e carnefici, a prescindere dalla nostra razza.
Quando mi avventai su di lui percepii immediatamente la debolezza fisica del mio avversario..
mesi di complotti e omicidi, la lenta intossicazione causata dalle vernici aveva distrutto quel corpo riducendolo ad un'ombra dello splendido gatto che avrebbe potuto essere..
I miei artigli scavarono dei solchi sui suoi fianchi ma la sua reazione fu estremamente debole, quasi come se non volesse battersi, come se avesse già perso tutto quello che sognava e desiderava.
L'urto del mio stesso attacco lo fece cadere oltre il bordo della piattaforma. Quando sporsi lo sguardo, vidi come il suo corpo trascinato dalla corrente fosse finito davanti all'imboccatura di un canale più stretto.. erano stati collocati degli spunzoni di metallo per raccogliere eventuali materiali galleggianti e impedire che entrassero nel canale..
Essi erano stati letali a Dude, e il suo corpo era lì… trafitto da quegli spunzoni, mentre il sangue tingeva di rosso l'acqua delle fogne.
Distolsi lo sguardo un instante… finchè sentii le parole di Niya …
-Lui… non c'è.. è sparito..-
Tornai a guardare… il giovane gatto non era lì, non era stato trafitto..
La voce affaticata di Pallino si fece strada nella mia mente ..
-Era più piccolo.. deve essere passato indenne tra due di quelle punte metalliche.. quella galleria è solo parzialmente piena d'acqua, se non sbaglio.. dovrebbe condurre direttamente ad uno scolo oltre la periferia della città.. in campagna… -
La sua voce si fermò un istante, ed acquisì maggior sicurezza…
- E' probabile che l'abbia scampata, se arriverà nella campagna e imparerà a cacciare.. ci sono buone possibilità che sopravviva. L'inverno è quasi finito e la primavera è alle porte.. –

Note.
Il capitolo con il climax finale conclusivo. I ratti e il Grande Topo sono ancora una citazione dalla Gabbianella e il Gatto.
Riguardo la procedura di re-incarnazione.. beh non c'è molto da spiegare nel dettaglio, in Felidae ne capitano di cose strane- semi-magiche -improbabili.
Il personaggio del giovane gattino nero è, come avrete immaginato, nientemeno che la reincarnazione di Adolf Hitler. Ho pensato a lungo alla sua reazione, ed ho deciso di basarmi per il suo carattere sull'Hitler degli ultimi giorni della sua vita, un pazzo sì.. ma un pazzo distrutto e spezzato, senza più desiderio o progetti. Le persone che cita nelle sue prime parole sono la sua amante-moglie Eva Braun, sposata poco prima che entrambi si tolgano la vita. L'altro è invece Joseph Goebbels, l'ultimo gerarca nazista al fianco di Hitler, nonché l'ultimo che gli fosse stato fedele durante la caduta. Ministro della Propaganda, egli si tolse la vita con la moglie, non prima di aver ucciso uno per uno tutti i loro sei figli, avvelenandoli con capsule di cianuro
Bisogna sottolineare che moltissimi dei più fidati uomini di Hitler, da Goering capo dell'aviazione, ad Albert Speer, fino al ferocissimo Himmler, probabilmente più nazista dello stesso Hitler lo avevano tutti abbandonato e tradito.
Hitler in questa storia è il mostro che ha perso se stesso e il desiderio di essere un mostro.
Ritrovandosi in un corpo come quello di gatto egli ci mostra tutto lo stupore e la meraviglia di un essere umano che all'improvviso dovesse ritrovarsi in un corpo da gatto.
Non c'è da stupirsi quindi che egli non desideri altro a questo punto, col disappunto di Dude.
Sono stato tremendamente combattuto sul suo destino in questa fanfiction.
Un finale prevedeva che sopravvisse e si integrasse coi Gatti di Amburgo, e anzi una delle scene finali prevedevano lui al fianco di Niya ma ho deciso categoricamente di scartarlo.
Un altro finale invece includeva la sua uccisione per mano di Dude, un altro ancora prevedeva la sua morte per mano di Francis, Niya o Pallino.
Alla fine ho optato per una scelta intermedia.
  
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