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Autore: salasar18    24/09/2006    9 recensioni
Draco ha ormai tante responsabilità,una casa,un lavoro Themis...ma arriverà anche un gatto a complicare le cose...se cosi si può definire quello strano randagio con gli occhi verdi...il biondo capirà perchè odia gli animali...leggete,divertitevi e recensite!!bax...
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Ron Weasley, Sorpresa | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I personaggi non sono miei ma di J.K. ROWLING




Allora questa ff è una cosa che mi è balenata nella mente così...è una specie di esperimento.Spero vi piaccia e soprattutto che commenterete perchè è abbastanza particolare come cosa,apprezzerei davvero molto il vostro pensiero!! Avviso tutti che non si tratterà di una cosa lunga,al massimo quattro o cinque capitoli anche perchè ne ho altre 2 in attivo (se qualcuno non le ha mai lette andate!!!grr...hihih skerso...>__<) e non voglio fare capriole rotanti per far andare avanti ben 3 ff...non voglio morire voglio arrivare ai miei 20 anni!!Bene vi lascio alla lettura....fatemi sapere.Un bax.


Salasar18.



The unbeliveable story of a Malfoy,a child and a human cat.






Quel venerdì mattina di Dicembre fu scosso da una visione inaspettata:la neve aveva cominciato a cadere la notte precedente e aveva ora ricoperto come un manto silenzioso gran parte delle strade,dei tetti e dei lampioni che flebili illuminavano il viale ancora per pochi minuti.


Draco era in cucina a dirigere gli elfi per preparare una splendida colazione che avrebbe consumato come sempre in sala da pranzo con la persona più importante della sua vita. Dopo aver impartito le ultime direttive al capo degli elfi,il biondo percorse il lungo corridoio giungendo alla grande sala.Certo,non era lussuosa ed imponente come la sala da pranzo di Malfoy Manor,ma a lui andava bene così.Ormai aveva ventisei anni,il tempo di stare a giocare per casa con la mamma era finito da un pezzo.Ora aveva un’appartamento tutto suo nei pressi del centro di Londra,aveva una ditta tutta sua e un mucchio di responsabilità sulle spalle.L’appartamento che aveva acquistato non era molto grande,200 metri quadri tondi tondi suddivisi in due piani,il giusto spazio per lui e il suo piccolo.


Draco guardò l’orologio:le nove passate.Iniziò a tamburellare sul tavolo ben apparecchiato con le dita,finchè spazientito si alzò e si diresse dall’elfo che era appena entrato nella sala da pranzo trainando il carrello che portava il cibo.


“Beh?Lo avete chiamato stupidi?Sono le nove passate,se non si alza arriverà in ritardo!”


L’elfo,tirandosi su il brandello si vestito che indossava,con il capo chino rispose:


“S-si Signore,lo abbiamo chiamato cinque minuti fa.Aveva detto che sarebbe venuto subito.”


Draco sospirò,irritato.Con un gesto della mano fece proseguire il lavoro all’elfo.Con calma si voltò e torno a sedere sulla sedia di legno.La tavola era apparecchiata per due,ma quel moretto non accennava a scendere.Il tavolo era lungo,ma non come quello della sua vecchia casa dato che il biondo si rifiutava di avere ancora tutta quella distanza tra lui e chiunque decidesse fare di colazione con lui:si era sentito solo durante la sua infanzia,non voleva che questo accadesse di nuovo.Il padrone di casa sbuffò ancora una volta.


“Themis arriverai in ritardo se non ti muovi a scendere per mangiare la colazione!”Sbottò impaziente.


Subito dalla porta sbucò fuori una testolina nera come la pece.Gli occhi azzurri di Themis fissarono quelli grigi del biondo.


“Si,papà.”


Il bambino si avvicinò a Draco,ciabattando rumorosamente,si avvicinò al tavolo e con le ditina un po’ in carne mosse la sedia posta vicino a quella di Draco.Il mago nel frattempo aveva preso la Gazzetta del Profeta appoggiato al grande vaso pieno di gigli davanti al suo piatto. L’elfo domestico che aveva precedentemente avvertito Draco dell’arrivo del piccolo Themis si avvicinò e cominciò a servire la colazione.Dall’alto del giornale il padrone di casa osservava con un sorriso dolce il piccolo commensale.Si stupì di quanta dolcezza emanava quel piccolo moccioso. Faticava a credere che fosse figlio di Pansy e di Blaise.Quel sorriso fu presto rimpiazzato da un velo di tristezza:il ricordo di quel giorno riaffiorò violentemente.Anche quel giorno di cinque anni fa,durante la guerra contro il Signore Oscuro nevicava come oggi.Pansy e Zabini erano Mangiamorte più per paura di ribellarsi che per completa adesione alle idee di Voldemort.Lui invece…lui aveva abbandonato quella barricata e si era schierato dalla parte di Potter.Di sicuro non avrebbe mai pensato a una cosa simile durante il suo sesto anno,ma la consapevolezza di essere diventato schiavo del Signore Oscuro solo per imposizioni paterne fu un motivo più che plausibile per cambiare compagni.Dopotutto aveva visto tutto l’orrore e la tristezza che Colui-che-non-deve-essere-nominato aveva diffuso tra la gente,tra i maghi.


Il numero di Mangiamorte era precipitosamente calato dopo che i migliori seguaci,tra cui lo stesso Malfoy Senior,erano capitolati,ma contavano comunque una quarantina di persone.Sempre di più erano gli Auror in grado di contrastare figure come quelle di Bellatrix.Quando anche Pansy che aveva scoperto di aspettare un bambino da Blaise aveva deciso di voltare le spalle al Signore Oscuro,questi perse completamente il controllo,dando inizio alla vera Battaglia.Potter si sapeva,era il prescelto,ma in molti dubitavano della sua riuscita.Il campo da battaglia era diventato presto un’inferno,un’inferno da cui Pansy e Blaise non furono in grado di tornare.Ricordava ancora quando Pansy in punto di morte lo aveva implorato di occuparsi del bambino che aveva appena partorito,di vivere i momenti che lei non avrebbe mai potuto trascorrere con lui.E poi..poi la neve ricoprì tutto,il sangue,i morti.il ricordo di Voldemort,tutto.Dopotutto lui e Potter diventarono amici,per quanto il loro passato astio glielo permettesse.Da quel giorno non si videro più.


Draco si ritrovò a doversi occupare di un neonato,da solo,spaesato,confuso ma tuttavia deciso a mantenere la promessa che aveva fatto alla sua migliore amica e all’amico che non avrebbe mai rimpiazzato. I primi tempi erano stati duri,terrificanti tra biberon,pannolini e finte poppate,ma il biondo ce la fece e si affezionò a quel mostriciattolo dalle guance paffute come mai avrebbe creduto. Era per lui che ora Draco si dava da fare nel lavoro,era per lui che rientrava a casa il più presto possibile,era per lui che le vacanze si allungavano ogni volta,era per lui che Draco si ritrovava intriso di ansia quando gli era lontano.Insomma,per la prima volta il biondo stava amando qualcuno senza secondi fini.


“Assicurati di mangiare anche le carote!Lo sai che fanno bene alla vista.”Disse Malfoy.


“Ma a me non piacciono papà!”Si lamentò Themis mettendo il broncio.


“Themis…”Lo ammonì l’altro.


“Uffi…”Si arrese il piccolo guardando il biondo attraverso la frangia nera.


Con la manina il bimbo prese la forchetta e iniziò a mangiare i piccolo pezzi di carota che guarnivano l’uovo alla coche.Ogni volta che ingeriva un boccone il piccolo faceva una faccia disgustata.Themis fissava il suo piatto:c’erano ancora una decina di carote e il suo voltò si rabbuiò subito:le carote gli facevano davvero schifo.Si rassegnò e sospirando rialzò la forchetta.


Un’altra forchetta però apparve dal nulla e infilzò due pezzi di carota in una volta.Il piccolo alzò lo sguardo e vide Draco che masticava.


“Beh,che c’è?La vista mi è calata nell’ultimo periodo..”Disse facendogli l’occhiolino.


Il piccolo s’illuminò e sorrise di cuore mostrando tra i bianchi denti un piccolo spazio vuoto dove solitamente c’era un piccolo incisivo caduto giorni prima.


Draco riprese il giornale,scorrendo tra le righe alla ricerca di qualche notizia interessante.


“Papà,”Iniziò Themis titubante giocando nervosamente con le dita”lo sai che la gatta di Nicolas ha fatto sei gattini nella loro casa?”


Gli occhi azzurri e dolci di Themis fissavano la figura di Draco che da dietro il giornale aveva già intuito cosa il piccolo volesse domandargli.


“Themis..”


“La mamma di Nicolas ha chiesto se qualcuno vuole i gattini.Ecco..papà..”.


Gli occhi del piccolo Malfoy avevano assunto quella tipica aria da cerbiatto.A Draco cominiciarono a colare gocce di sudore freddo.


“Themis,quante volte ti ho detto che non possiamo avere animali in casa?Lo sai come la penso,sporcano,ingombrano e…”Con il tovagliolo Draco pulì la bocca al bimbo”..puzzano.”


“Ma i gattini di Clara non possono puzzare,lei profuma.E poi loro hanno il pedi,lo ha detto la mamma di Nicolas.”


“Si dice pedigree.”Draco sospirò con aria dolce.Odiava dover dire di no al suo moccioso,ma non poteva davvero avere un gattino per casa,sicuramente la bestiola avrebbe cagato nelle sue scarpe.Doveva trovare una scusa per declinare l’offerta di quella zecca della madre di Nicolas.


“E’ per questo.I gatti con il pedigree sono cattivi.Meglio quelli randagi.Ora su,vai all’asilo o farai tardi.”Gli disse il biondo cercando di cambiare argomento.


Themis si alzò,il labbro inferiore leggermente in fuori per sottolineare la sua delusione.Rimise a posto la sedia,prese il suo zainetto e si diresse verso il camino.Prese una manciata di polvere volante.Prima che potesse volatilizzarsi,Draco gli si avvicinò e aggiustandogli il nodo della cravatta chiese:


“Quando tornerai ti farò trovare quel buonissimo budino al cioccolato che ti piace tanto va bene?”


Themis si risollevò un poco e annuì felice.Pochi secondi dopo gridò il nome dell’asilo e sparì tra delle alte fiamme verdi.


Draco fissò il camino ancora per pochi secondi prima di decidere di impiegare quelle cinque o sei ore in cui Themis era all’asilo per rimettersi in pari con le ore perse al lavoro.



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“Themis che cavolo è quello?”Chiese sconvolto Draco.Gli effetti del sonno dovevano essere ancora su di lui,perché quello che vedeva non poteva essere vero.


“Ecco papà,questo gatto aveva freddo e ha fame…e poi quando gli ho detto che non posso avere gatto lui mi ha detto che è randagio e tu hai detto che possiamo avere solo i randagi!!Hai detto che ti piacciono i randagi.”Si giustificò Themis sorridendo e con l’aria di chi ha ricevuto la cosa più bella del mondo.


“Ma io non ho detto così.”


“Hai detto che sono meglio i randagi.”Ribadì il piccolo.


“Si,ma non…”


“Allora vuol dire che ti piacciono di più i randagi dei gatti con il pedi.”Disse semplicemente Themis guardandolo con gli occhini azzurri in modalità cerbiatto.


“Pedigree.Si l’ho detto ma…”


“Non ti preoccupare mi prenderò cura io di lui!”


“Non è questo il punto Themis.”Disse il biondo massaggiandosi le tempie.”Come cavolo fa quel ragazzo ad essere un gatto?”Gridò Draco indicando il suo vecchio conoscente.


Non poteva essere.Tutto quello doveva essere un’incubo.Amava Themis,ma in quel momento il rampollo Malfoy avrebbe voluto abbandonarlo sotto la neve.La cosa che gli prospettava davanti era q quantomeno assurda.


“Ma lui non è ‘quel ragazzo’,lui mi ha detto che si chiama Potty e che può trasformarsi in essere umano quando vuole.”Disse Themis agitando euforico le manine.Draco si spaventò…sembrava che suo figlio ci credesse davvero.Chiuse gli occhi mentre l’indice e il pollice si racchiusero all’altessa degli occhi.Sentiva che li a poco gli sarebbe venuto mal di testa.


“Potty può fare ringraziamenti come i gatti!Come questo!”


“Uhm?”Fece il biondo.


Prima che potesse rendersi conto di tutto,una lingua calda gli leccò il naso.Subitò il viso di Malfoy si tinse di rosso e il mago fece un balzo all’indietro coprendosi il naso.


Che cavolo stava facendo Potter?!


“Anche io!”Disse Themis.


Harry sorridendo si diresse verso il piccolo e gli leccò il nasino a patata.Il bimbo sorrise dolcemente.


“Themis non fatti leccare da lui…”


“Meow..”Fece l’ex Grifondoro strusciandosi contro il petto del biondo che si paralizzò e lo guardò negli occhi.Lo sguardo smeraldino del felino erano fissi su di lui,predatori.Sentiva le mani del gatto randagio sul torace e arrossì di nuovo.Di certo quel gattaccio non poteva sapere che Draco fosse un gay proclamatosi tale al mondo magico….o forse si?


“Anche io voglio le coccole,Potty!”


Harry accontentò di nuovo il piccolo Malfoy,si abbassò e si strusciò anche su di lui.


“Yaaaaaaaaaah!”Gridò contento Themis aggrappandosi al maglione nero del ‘gatto’.


“Possiamo tenerlo papà?”Chiese il bambino facendo uscire il labbro inferiore e con gli occhi da cerbiatto.


Draco sentiva che quel mal di testa era ormai prossimo.



Continua....





  
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