Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: Yami no Yoake    19/02/2012    3 recensioni
Vegeta ha sorella, una sorella di cui non ha parlato a nessuno, perché speciale e pericolosa. Perché lei è la leggendaria Sayan della Luna.
Nuove storie, nuovi personaggi e tanta azione in un mix perfetto (o no?).
Tranquilli, il romanticismo non mancherà;-)
Spero di avervi incuriosito.
Ciao
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 10

I primi ostacoli

A Lua il tempo passato camminando in quel castello malefico, che continuava a mutare a ogni passo, parevano ore. Il ciondolo le indicava la direzione da seguire, ma sapeva di non potersi fidare come al solito di quello che indicava, perché c’era la possibilità che Darkai lo alterasse con la sua magia.

E in più era preoccupata per la sua famiglia e i suoi amici.

-BASTAAAAAAAAAA!!!!- urlò, inferocita –DARKAI! LIBERA SUBITO I MIEI AMICI! E ME CHE VUOI, LORO LASCIALI FUORI!!!-

Quando la sua voce si spense, nel castello tornò il silenzio, però la principessa vide una forte luce provenire da uno dei corridoi davanti a lei.

Sapeva di non doversi fidare, però ormai era stanca di girare a vuoto e decise di imboccarlo, pur sapendo che era una trappola. Infatti giunse in una strana stanza, simile alla navicella di Babidy, che lei conosceva grazie ai ricordi del fratello. Appena mosse qualche passo, il vano da cui era entrata sparì dal muro, chiudendola dentro e la principessa seppe che doveva prepararsi a combattere.

 

Una scena molto simile si svolgeva contemporaneamente in un’altra ala del castello, dove tre Sayan correvano in giro ormai da un sacco di tempo, aprendo tutte le porte che trovavano, senza risulatato.

-Non ne posso più!- sbraitò Vegeta- sono ore che giriamo, e siamo ancora al punto di partenza!-

-Se solo riuscissimo a percepire l’aura di Lua o dei bambini potremmo raggiungerli col teletrasporto!- constatò Gohan.

-Giusto, genio! Peccato che non sentiamo nulla, come abbiamo già capito ore fa!- ribatté sgarbato Vegeta.

-Per di più io comincio ad avere fame!- si lamentò Goku, massaggiandosi lo stomaco brontolante.

-Pensi sempre a mangiare te, giusto!? Anche quando abbiamo problemi ben più gravi davanti!-

-emh lo so ma non ci posso fare niente e più forte di me-

-Inutile terza classe! Di tutti gli idioti babbei che potevo incontrare su questo pianeta mi è capitato il peggiore!- cominciò Vegeta, sempre più nervoso.

-Papà, Vegeta, guardate là!-urlò Gohan ad un tratto.

Davanti a loro c’era un’imponente scalone, in cima al quale s’intravedeva una luce.

-Magari è la sala da pranzo! Andiamo!- disse Goku, lanciandosi su per le scale.

-No, aspetta papà…-cominciò Goku, ma invano.

-Quello stupido!-

Ma Goku era già lontano, così non rimase altro che seguirlo.

Anche loro si trovarono in una stanza simile a quella dove, pochi minuti prima, era arrivata Lua e anche la loro porta sparì. Davanti a loro c’era però qualcosa di simile a un grosso Ki-blast verde, da cui uscirono tre figure scure e incappucciate. Si vedevano solo gli occhi rossi.

-Prepariamoci a combattere, non penso siano qui per intrattenerci con qualche spettacolo- disse Vegeta, trasformandosi in SSJ. Goku e Gohan lo imitarono e aspettarono che gli avversari facessero la loro prima mossa.

 

Anche i tre piccoli Sayan, una volta usciti da quella specie di prigione dove si erano svegliati, avevano cominciato a cercare i loro genitori in giro per il palazzo, usando il ciondolo di Trunks, che continuava a brillare, come riferimento.

Camminavano in silenzio, Sheran era troppo nervosa per parlare, Trunks troppo preoccupato e Goten troppo spaventato. Dopo essere entrati nell’ennesimo salone pieno di porte il ciondolo smise di guidarli e Sheran s’incupì.

-Cosa significa? Che siamo arrivati?- chiese Trunks.

-Temo di no. Penso solo che siamo arrivati non dove sono i nostri genitori, ma dove Darkai voleva che arrivassimo. Guardate!- e indicò una porticina aperta, da cui non proveniva luce, però si sentivano diversi suoni provenire dall’interno –dobbiamo entrare lì e superare una prova, almeno penso-

-Allora andiamo!- disse Trunks baldanzoso, ignorando i ruggiti che continuavano ad attraversare l’aria, i quali invece preoccupavano molto il piccolo Goten, che però segui gli amici senza protestare.

All’interno l’aria era calda e opprimente e c’era poca luce, sufficiente però per vedere un immensa scritta rossa sulla parete di fronte a loro e una gran quantità di oggetti sparsi in giro. I ruggiti si erano spendi non appena la porta da cui erano entrati era sparita, e all’interno non c’era anima viva.

-Sai cosa c’è scritto Sheran?- chiese Trunks alla cugina.

-No, è una lingua che ho già visto, però non so leggerla. Comunque, se mi metto d’impegno posso tradurla in mezz’ora circa- e si mise all’opera, scrivendo le parole sul suo computer man mano che riusciva a tradurle, sempre usando quel suo magico bracciale.

 

Una scena diversa si svolgeva nella camera dove erano rimasti chiusi Goku, Gohan e Vegeta. I tre esseri si erano lanciati all’attacco e sin da subito non si erano rivelati dei nemici facili. Inoltre la stanza era piccola, quindi i colpi energetici erano difficili da usare, e anche il combattimento corpo a corpo non si poteva condurre con facilità, perché si finiva di continuo addosso ai compagni. Invece i tre esseri non si trovavano per niente in difficoltà, sembravano fatti di fumo, si allargavano, sparivano, si ricomponevano, e ogni volta che ne avevano l’occasione si stringevano al loro avversario per svuotarlo dell’energia, la quale finiva direttamente nel corpo del loro padrone, Darkai.

Vegeta era seriamente preoccupato: se quelli erano solo burattini senza volontà e di poco conto, come avrebbero fatto contro dei nemici veri?

Esasperato, lanciò un Big Bang Attack contro l’essere impalpabile che gli volteggiava davanti, disintegrandolo completamente.

La stanza si allargò istantaneamente, e su uno dei muri si apri una piccola porta.

-Vegeta! Non dovevi usare un attacco così potente! Potevi fare arrosto pure noi!- disse Goku, cercando di tenere a distanza il suo avversario.

-A me non sembra che sia stata una cattiva idea! E poi se finivi arrosto non penso mi sarebbe dispiaciuto!-

-Spiritoso! Tanto lo so che non lo pensi più davvero-

-E tu che ne sai? Comunque vi conviene imitarmi, perché abbiamo perso troppe energie, non resisterete ancora a lungo-

Goku e Gohan dovettero riconoscere che Vegeta non aveva tutti i torti, così disintegrarono i loro avversari con un onda energetica ciascuno.

Quando il fumo che componeva quelli esseri si dissolse del tutto la stanza si illuminò e la porta raggiunse una dimensione accettabile.

-È aperta- disse Vegeta, oltrepassandola.

-Forse però dovremmo riposarci qualche minuto, come hai detto tu non ci restano più molte energie- propose Gohan.

Vegeta stava per protestare, voleva ritrovare moglie e figlio il prima possibile, però Gohan aveva ragione:-Ok, però usciamo da qui, questa stanza mi dà la nausea-

Nessuno protestò. Mentre però uscivano, una pietra azzurra incastonata sopra la porta s’illuminò e rimise perfettamente in sesto i nostri eroi.

-Qui c’è qualcosa che non va!- sussurrò Vegeta, sempre più guardingo.

-Puoi dirlo forte!- disse Goku –un castello così grande e non c’è una bella sala imbandita di leccornie!-

 

Altra stanza.

-Sheran, hai finito? È mezz’ora che aspettiamo, sono stufo!- protesto Trunks, non ne poteva più di restare chiuso lì.

-Smettila di lagnarti! Non è affatto facile! Comunque mancano solo le ultime parole-

-Finalmente!- urlò Goten.

-Sì, allora…in pratica è una specie di indovinello, in breve dice che dobbiamo distruggere l’unico oggetto che non dovrebbe trovarsi qui, abbiamo due ore di tempo, se non ci riusciamo rimarremo qui per sempre!-

-Cosa?!-urlò Goten.

-Ma allora è facile!- disse Trunks- dobbiamo solo distruggere tutto!-

-No, fermo, non…-

Ma Trunks aveva già lanciato un potente colpo energetico contro un gruppo di vasi in un angolo, disintegrandoli. Nello stesso istante si ritrovo sul pavimento, in preda alle convulsioni.

-Trunks!-

-Ve l’avevo detto di aspettare! Ogni volta che sbagliamo ci verrà succhiata via un po’ della nostra energia, inoltre perderemo dieci minuti di tempo-

-Allora che facciamo?- chiese Trunks, che era riuscito a rimettersi in piedi.

-Dobbiamo capire qual è il filo che collega tutti questi oggetti e distruggere l’unico diverso-

-Facile a dirsi! Sembra un negozio di antiquariato!-

-In realtà penso sia più facile del previsto- disse Sheran guardandosi intorno –tutti questi oggetti hanno a che fare con la magia, con quella nera a essere precisi. Perciò un oggetto diverso dagli altri potrebbe essere qualcosa privo di magia, oppure dotato di poteri benefici-

-Però noi come facciamo a capire qual è quello buono? L’unica qui che riconosce qualcosa sei tu!-

-I manufatti di magia nera hanno sempre qualcosa stampato sopra…cosa ha detto che era la mamma…a sì, una runa nera o rossa, come…quella!- e indico un disegno complicato che spiccava su una specie di lunga spada con l’elsa nera. ().

-Va bene, dividiamoci e cominciamo a cercare!-

-Però state attenti! Quelle convulsioni ci colpiranno ogni volta che sbagliamo, o che tocchiamo troppi oggetti o che passa troppo tempo-

Sheran non aveva torto. Spessissimo uno dei tre piccoli veniva colpito da convulsioni o scariche elettriche, che li lasciavano esausti e privi di forze.

Esaminarono dozzine di oggetti, senza trovare nessuno senza quella runa che diventava più minacciosa ogni minuto che passava. Ormai erano agli sgoccioli delle due ore.

Trunks e Goten non ce la facevano più ed erano anche molto spaventati. Anche Sheran cominciava a preoccuparsi. Pochi minuti prima dello scoccare delle due ore si accorse che improvvisamente stava bene, e anche Trunks e Goten si erano rialzati, carichi di energia.

-Questa cosa mi puzza- penso Sheran, perché gli aveva guariti?

-Sheran, guarda questa!- disse Goten, che dietro il cuscino aveva trovato una grossa pietra ovale, azzurra.

-Quella è una pietra di Luna, è benefica, presto distruggila!-

E cosi fece. Non appena la pietra fu disintegrata i muri intorno a i bambini si sbriciolò.

Trunks e Goten esultarono, e solo Sheran rimase nervosa.

 

Erano passate ore. La principessa dei Sayan era arcistufa di rimanere chiusa in quella stanza senza fare nulla, con la sua famiglia e i suoi amici la fuori in pericolo. Continuava ad osservare il ciondolo, che non aveva smesso di emettere una calda luce. Era molto preoccupata.

Per fortuna, quando ormai stava per spaccare tutto e uscire, si accorse che davanti a lei c’era una figura nera e incappucciata. Alla fine qualcosa era successo.

In un istante Lua svuotò la mente e si lanciò all’attacco. Il suo primo pugno colpì l’essere in pieno volto, e Lua ebbe una visione della sua piccola riversa sul pavimento, avvolta da scariche elettriche. Lo schok fu tale che rimase immobile per un istante, permettendo così all’essere di rifilarli un pugno nello stomaco, facendola piegare dal dolore.

Subito reagì con un calcio e una scarica di pugni, ma questa volta vide suo fratello ricoperto di ferite e il piccolo Trunks urlare di dolore, accanto ai corpi privi di vita di sua madre e degli altri ostaggi. Un altro calcio e poté vedere sua figlia morta.

La vista comincio a velarsi di rosso, sulla lingua sentiva già il sapore del sangue. Anche Lua urlò, cercando di ragionare in maniera lucida. Non poteva toccare quell’essere senza rischiare di perdere il controllo, ma dalle sue esperienze passate sapeva che un onda energetica l’avrebbe semplicemente attraversato. Come poteva farcela?

Le serviva un idea, e subito, perché quell’essere continuava ad attaccare e non poteva resistere in eterno.

-Forse potrei usare i miei poteri magici. Ma non lo mai fatto in combattimento- pensava –cosa posso fare? Ragiona, Lua, ragiona- per prendere tempo intanto sollevò, con un semplice incantesimo, un gran polverone che oscurò la vista. La principessa passo velocemente in rassegna tutti gli incantesimi che conosceva, e le venne un idea.

Quell’essere era una proiezione di sentimenti maligni, e Lua per sconfiggerlo doveva puntare sulla sua forza interiore e sulle forze positive. Conosceva una formula che poteva funzionare, in pratica un ki-blast che rifletteva ciò che una persona aveva dentro. Però le serviva del tempo per prepararlo, e lei non ne aveva. L’unico modo per averlo era usare un incantesimo complicato per bloccare il tempo. Le avrebbe prosciugato le energie, ma era l’unico modo. Recitare l’incantesimo fu complicato, ma ce la fece. Ora aveva cinque minuti in cui formare una sfera di energia positiva per annientare il suo avversario. La principessa si sedette e chiuse gli occhi, liberò la mente dall’odio e dalla rabbia che provava e si concentrò sull’amore per sua figlia e per il resto della sua famiglia, sul calore dell’amicizia, sulla bellezza della vita che aveva trovato sulla Terra, con persone che le volevano bene e non la temevano. Allo scadere dei cinque minuti, Lua si ritrovò tra le mani una grossa sfera rosa-oro cangiante. Pulsava leggermente, era calda e sembrava viva. Nell’attimo preciso in cui il tempo tornò a scorrere, prima che il mostro se ne rendesse conto, Lua gli scagliò la sua sfera contro, annientandolo.

La porta si aprì e lei la attraverso senza tentennamenti. Ma quel che vide dall’altra parte rischiò di farla svenire.

 

-Bene, bene, principessina- pensava Darkai, che aveva osservato tutto- Tu e i tuoi amici avete superato la prima prova, ma io ho assorbito molta energia e tu sei al limite. Da questo castello non uscirai viva, né tu, né le persone che cerchi di proteggere!- concluse con una risata malvagia.

 

Angolo dell’Autrice

Ecco il nuovo capitolo! Sono abbastanza soddisfatta, e spero sia all’altezza dei precedenti. Volevo annunciare che nel prossimo capitolo o massimo nel prossimo ancora volevo far nascere Bra. Mi rivolgo a voi perché ho intenzione di dotarla di una coda, ma non so se dargliela marrone, come pensavo all’inizio, o celeste, come si vede in molte fanart. Voi che ne pensate? Se avete preferenze esprimetele nei commenti, altrimenti deciderò io.

Cosa avrà visto Lua ti tanto sconvolgente? Perché Darkai ha guarito i guerrieri Z? E Goku placherà il suo stomaco? Le risposte nel prossimo avvincente capitolo, non vi resta che aspettare e poi leggerlo tutto d’un fiato! Magari lasciando un commentino ;-)

 Ringrazio i miei numerosi (scherzo, ovvio) fan, che hanno letto, commentato o aggiunto la mia storia fra le preferite o seguite.

Ciao e a presto

Da PrincipessLua

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Yami no Yoake