19/02/2012
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Bond-Il filo rosso del destino
“Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?
Fuori era scoppiata una tempesta talmente forte che rimanemmo nel negozio di dischi per più di due ore.
Parlai così tanto di me che non ti chiesi nemmeno il nome.
Ti ricordi cosa eravamo?Perchè sembra che tu,te ne sia completamente dimenticato”
***
-bip bip bip bip-
Sobbalzai di colpo quando all’improvviso partì la suoneria del cellulare.
Alzai il capo dal bancone per riacquistare una posizione al quanto consona per quello che doveva essere il mio lavoro.
Vidi dalla luce del telefono che ciò che mi aveva svegliata,era un messaggio.
-la stagione migliore per incontrare la vostra anima gemella,sarà l’autunno-diceva
-col cavolo!-
Credevo fermamente in tutto quello che poteva indicarmi il futuro.
Oroscopi,fato e quant’altro.
Cercavo disperata un legame indissolubile che mi unisse per sempre con un’altra persona,un filo,
un nastro che poteva legarmi con qualcuno di speciale.Ma puntualmente,quella persona non arrivava mai.
Ma si sa che i legami fra gli esseri umani,non si posso stringere come si stringono i nastri per renderli più forti,
per renderli in scioglibili..questo lo sapevo benissimo,ma io volevo a tutti i costi un legame stretto forte,
magari proprio con un filo rosso.Quello del destino.
Forse ero testarda,forse ero una ragazzina convinta che l’amore cambiava le persone.
Ed ero anche convinta che,prima o poi,da quella porta vetrata di quello stramaledetto negozio di dischi,
sarebbe entrato il mio principe azzurro,bello,ricco e divertente e insieme,avremmo vissuto in una villa pazzesca
con tanto di piscina.
Ma ero solo una ragazzina,e infondo,lo sarei sempre stata.
Sapevo che non ero in grado di amare nessuno in modo maturo,ma nonostante questo,volevo essere amata,
volevo essere felice.
-Nami!non dormire!-sbuffai guardando il mio capo mettersi il giaccone-io vado a casa,è successo una cosa e..comunque devo andare!Chiudi tu!-
Certo che dovevo aver preso una bella botta a quell’epoca,per chiamare Franky “capo”.
Per tre volte alla settimana,usciva due ore prima dicendomi che doveva andare via per questioni familiari.
Ma sapevo che non era vero.
In cuor suo,sperava che io non ne sapessi nulla.Temeva che sarei corsa da sua moglie a spifferare qualsiasi cosa,
ma non me ne fregava nulla.L’unica cosa di cui mi fregava,era che dovevo rimanere in negozio fino all’orario di chiusura,
per lasciargli spazio a sfogare i suoi bollori con qualche amante di turno.
L’unica cosa a tenermi compagnia,era il suono della pioggia che rimbombava nel negozio.
Pioveva così tanto che rischiava di consumare la strada.
-dodici..-emisi sottovoce al passare di un altro ragazzo sul marciapiede.
Non so perché,ma avevo deciso di contare tutti i ragazzi carini che quella sera,passavano.
Pregavo il drago celeste che almeno uno di loro,entrasse.
-bip bip,bip bip-
Altro messaggio.
-Fa che non sia l’oroscopo,ti prego..-
-Stasera siamo tutti da Sanji,ti aspettiamo ♥ ,Robin-
Guardai l’orologio alla parete,segnava le sette e mezza e il sorriso,finalmente ritornò sulle mie labbra.
Fra poco avrei rivisto i miei amici.
- Ehm..Siete ancora aperti?-
Mi chiedevo se la gente faceva attenzione ai dettagli, a volte.
Per esempio se quando qualcuno si innamorava, si innamorava anche di quella cicatrice sul braccio,petto o gamba.
Mi chiedevo se ci si innamorava subito di tutto, o piano piano di qualcosa.
Se ci si innamorava sempre più a fondo, o se una volta innamorati si resta innamorati di quel che veniva fuori
quando il cuore iniziava a battere un po' più forte.
Comunque,era il tredicesimo.
Grazie infinite, Drago Celeste.
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Quante cavolo di Fiction inizio e non finisco mai? ._.
Lo so,sono proprio pessima.Perdonatemi.
E' che inizio qualcosa e poi perdo l'ispirazione ç_ç comunque
ho gia in mente due,tre capitoli per questa qui,spero non mi abbandonerete ç_ç ♥
PS:Forse,la frase iniziale potrebbe somigliare a quella del manga 'Nana',(in effetti da lì l'ho presa XD)
ma non c'entra un piiiiffero!