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Autore: hinata 92    20/02/2012    3 recensioni
Dunque dunque.
Codesta storia sarà la prima (credo) Round Robin della sezione Fairy Oak.
Preciso fin da subito che io non ho postato il primo capitolo, quindi chi primo arriva, decide come sviluppare la storia.
Spero che la aprirete, e decidiate di mettere del vostro in questa fan fiction creata con l'intenzione di unire tutti coloro che adorano questo fandom.
Io ci ho messo l'idea, il resto tocca a voi ^^
Aprite per leggere le regole, e poi... AGGIORNATE!
Un bacione, speriamo che abbia successo ;)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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AUTORE DEL CAPITOLO: hinata 92

AUTORE DEL CAPITOLO: hinata 92
TITOLO DEL CAPITOLO: L’ora del racconto

GENERE PRINCIPALE DEL CAPITOLO: introspettivo, con un leggero retrogusto comico in qualche punto, giusto per gradire.
RAITING PRINCIPALE DEL CAPITOLO: verde, verdissimo!
AVVERTIMENTO: nuovo personaggio!

 

 

Era stata una giornata pesante per le mie alucce. Troppe emozioni, belle e brutte. Il ritorno a Fairy Oak, la vista delle mie bambine cresciute, la nascita della piccola Orchidea e… Raven.

Già, ora sapevo tutto. C’è voluto un bel po’ prima che trovassero il coraggio di raccontarmi l’accaduto, ma finalmente l’avevano fatto. Tuttavia, dopo la nascita della bambina nessuno sapeva più cosa pensare.

 

Sospirai pensando alla cara vecchia Tomelilla. Quanto avrei voluto averla al mio fianco in quel momento, lei che magari non sapeva proprio cosa fare, ma sapeva rassicurarti con un sorriso bello come l’alba o il tramonto sul mare. La mia strega, che non si arrendeva mai mai mai, nemmeno quando tutto le era contro!

Quanto mi mancava Tomelilla! Avrei saputo essere brava come lei per sostenere le mie bambine?

 

 

Uscimmo tutti insieme dalla casa di Vaniglia e Jim. Era giusto che stessero con la loro bambina da soli. Decidemmo dunque di rivederci il giorno successivo per discutere della profezia e della piccola Orchidea.

 

Sbadigliai. Pervinca mi guardò e sorrise. Stava tornando con me a casa Periwinkle, per quella sera voleva dormire con me, come ai vecchi tempi, e Grisam non aveva saputo dirle di no. Morivo dalla voglia di buttarmi sul letto, era davvero tanto che non dormivo… ma a quanto pare non era destino nemmeno quella sera.

 

 

Dalia ci aprì la porta, ma non la trovai felice come mi sarei aspettata da una neo-nonna.

« Felì… c’è una visita per te… »

Stavo per chiederle chi fosse, ma non ebbi bisogno della sua risposta. Le mie antenne captarono un suono fin troppo familiare e, senza aggiungere altro, entrai e mi diressi verso la cucina.

No, non era possibile, era… era assurdo! Era troppo per una giornata sola! Eppure… eppure

 

Eppure eccolo lì. Le mie antenne non potevano sbagliarsi.

« Ma cosa… »

« Felì! Felì! Ti ho trovata!!! »

« Marcel! »

Il ragazzo mi abbracciò. Piangeva, lo sapevo senza nemmeno guardarlo. Erano i suoi singulti ad avermi guidato fin lì.

« Felì, io… io l’ho fatto di nuovo! E non potevo… senza di te… »

Mi staccai per un secondo dalle sue grinfie:« Marcel, come hai fatto a trovarmi? Teoricamente tu non dovevi sapere… »

Il ragazzo si asciugò le lacrime e sorrise:« Il tuo diario, Felì. Io… in questi anni potrei… ecco… avergli dato una sbirciatina! »

Lo guardai furiosa:« Marcel! Come hai potuto? »

« Con la lente d’ingrandimento e molta attenzione perché tu non mi scoprissi! Lì parlavi spesso di Fairy Oak e così… ho pensato di venire a cercarti qui! »

Sorrisi. Non avrei dovuto, lo so, ma quel ragazzo mi faceva tanta tenerezza.

« Non funziona così di solito… sei stato fortunato, ero qui per caso! Ma tu… fatamia, quanta strada hai fatto! E da solo poi! Cos’è successo di così grave per farti correre da me? »

A Marcel tornarono i lacrimoni agli occhi:« L’ho fatto di nuovo! Il roseto della mamma… »

Non dissi più nulla. Mi misi al suo fianco e lo lasciai sfogare fin che non si addormentò, sfinito.

 

 

Pervinca mi si avvicinò:« Felì… chi è questo ragazzo? »

La guardai lì, al fianco di Marcel, e mi venne da sorridere. È una visione rara per una fata! Ma se le avessi detto solo così le avrei confuso ancora di più le idee. Mi allontanai un pochino, quanto bastava per poter parlare con senza svegliare Marcel e nel contempo non perderlo di vista.

Senza mai staccare gli occhi dal ragazzo, incrociai le braccia e iniziai a spiegare. Suonava la mezzanotte, l’ora del racconto…

 

 

« Cosa credi che abbia fatto in questi cinque anni? Che me ne sia stata a riposare? Oh, no, , il lavoro di una fata non ha pause né vacanze! Naturalmente mi sono occupata di un altro bambino! In questo caso, di Marcel! »

« Non è un po’… grandicello? »

Sorrisi:« Se non fosse stato così, oggi non sarei potuta essere qui a guardare i vostri bambini! Come ben sai, una fata può stare con un bambino al massimo per quindici anni. Ma c’è un eccezione, un’eccezione che tu dovresti conoscere bene… un’eccezione che qui si è chiamata Dodicisofficisoffidivento… »

Pervinca si rattristò:« Flox… e così anche lui… »

Annuì:« La luce della sua fata precedente si è spenta poco dopo che me n’ero andata da voi e il consiglio chiese a me di sostituirla. A me e nessun’altra fata. »

« Perché volevano proprio te? »

« Perché ero l’unica ad avere esperienza nel trattare contemporaneamente con un Magico della Luce e uno del Buio. La situazione di Marcel è… particolare! E così ho accettato di prendermi cura di lui per cinque anni. All’inizio non è stato per niente facile, oh no! Al contrario, prima di ottenere la sua fiducia ho dovuto avere pazienza per quasi un anno… fatablù, mi ha fatto proprio disperare in quel periodo! »

« Io continuo a non capire perché volevano proprio te. »

« Come posso spiegarti… ecco! , cosa differenzia un Magico della Luce da uno del Buio? Oltre ai poteri, intendo! »

Pervinca rispolverò quello che aveva imparato con Tomelilla:« I gusti in fatto di colori, gli orari di veglia e di riposo, il carattere… un sacco di cose! »

« Esatto! Allora ti chiedo uno sforzo di fantasia: immagina Vaniglia… »

Pervinca annuì.

« … con tutti i suoi gusti, le sue abitudini e le sue capacità… »

annuì di nuovo.

« … e dalle i tuoi poteri. Cosa succederebbe? »

La mia bambina esclamò subito:« Sarebbe un disastro! Crollerebbe dal sonno quando sarebbe il suo momento di volare e tenterebbe di creare e rendere più bello il mondo finendo per… »

« Hai centrato il problema di Marcel. »

Pervinca lo guardò perplessa:« Quindi lui è… un Magico del Buio che si comporta come uno della Luce? »

« Esatto, ma il problema è più complesso! Marcel vive in un villaggio molto lontano da qui e appartiene a una famiglia di Magici del Buio molto potente. Fin da piccolissimo ha dimostrato di avere un innato talento per la magia… e da qui sono partiti i problemi! Non si sa bene il perché, ma lui ha l’istinto tipico dei Magici della Luce nel voler creare e migliorare, ma con i poteri che si ritrova ovviamente ottiene l’effetto contrario. Per questo motivo, un po’ di anni fa, prima che diventassi la sua fatina, ha preso una decisione definitiva, che mantiene tuttora: ha deciso di non usare più i suoi poteri! »

« Ok, problema risolto, dunque! »

Scossi la testa:« Pensi che sia così facile rinchiudere la magia? Una magia potente come quella di Marcel, poi? , la magia è un po’ come una pentola a pressione: o la si fa sfogare, o prima o poi questa esce da sola! E qui iniziano i problemi… »

Pervinca fissò il ragazzo beatamente addormentato. I capelli castani ricadevano sugli occhi chiusi, ma che aveva potuto vedere in precedenza essere neri come l’ebano. Da seduto com’era non si notava tanto, ma era decisamente più basso di lei e un pochino rotondetto per la sua età. Ma il suo volto puntellato di lentiggini era meraviglioso quando sorrideva. Io lo sapevo bene.

« Sai una cosa, Pervinca? Sono cinque anni che non dormo più. Neanche una notte. Per una fata non è un grosso problema, ma ammetto di aver sperato in un caldo lettuccio di pane, quando sono arrivata qui… ma ora che c’è anche Marcel temo di dover rimandare ancora! »

Pervinca mi guardò confusa.

« Marcel è sonnambulo, . Quando dorme sogna di essere un Magico della Luce e inizia a muoversi e a usare i suoi poteri… con effetti contrari a quelli che vuole ottenere, però! All’inizio causava piccoli danni, molto piccoli, ma poi i suoi poteri si sono manifestati completamente! Figurati che una notte, se non fossi riuscita a svegliarlo in tempo, avrebbe distrutto l’intero villaggio con un solo gesto della mano! »

« Accidenti! È potente, allora! »

« Più di tutta la sua famiglia messa insieme… forse più dell’intero villaggio! Quando ha compiuto quindici anni ho dovuto andarmene per legge, ma sapevo che la situazione non era affatto risolta! E a quanto pare Marcel ha deciso di seguirmi… se ho capito bene, stavolta ha rivolto le sue attenzioni al roseto di sua madre, al quale si dedicava da almeno vent’anni… »

« Ed è scappato per aver fatto seccare due rose? »

« Prima di tutto, era quasi un ettaro di roseto! E poi, conoscendo i suoi poteri, credo che l’abbia completamente bruciato o raso al suolo… dev’essere scappato perché non aveva più il coraggio di guardare in faccia sua madre! »

Sospirai. Per quel giorno avevo avuto decisamente troppe emozioni.

« E ora come faccio a convincerlo a ritornare a casa? E poi non posso lasciarlo da solo! E non posso nemmeno lasciare Orchidea! Oh, fatamia, che situazione! »

Pervinca sorrise:« Sicuro che si chiami Marcel e non Macel? »

La fulminai con lo sguardo.

« Ehi, scherzavo, Felì! Ci penseremo domani, per stanotte ne abbiamo avuto tutti abbastanza! Tienilo d’occhio quanto basta, Felì, anche se dubito che per stasera abbia ancora la forza di muoversi nel sonno… e poi, già che è qui, potresti fargli conoscere una persona! »

« Chi? »

« A Fairy Oak abbiamo una persona che convive tutti i giorni con i poteri da Magico del Buio e l’istinto da Magico della Luce… e viceversa! Potrebbe fargli bene conoscerla! »

Impiegai un po’ a capire il significato di quelle parole.

 

 

« Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? »

La ragazza dai capelli color del pane, accompagnata sempre dai suoi tre buffi amici.

Sì, pensai proprio che a Marcel non avrebbe fatto male un giretto da Shirley Poppy

 

 

Ciao a tutti! Ho fatto un capitolo decisamente più lungo, ma mi piaceva l’idea di questo nuovo personaggio! E visto che Orchidea è risultata essere una femminuccia, chissà… potrebbe essere importante ai fini della trama! E poi c’era un errore di date nei primi capitoli che bisognava risolvere: come faceva Felì a essere libera dopo cinque anni se un incarico ne dura quindici???

Sperando che Marcel vi piaccia, non vedo l’ora di vedere cosa ne farete!

CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Hinata 92

 

  
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