AUTORE DEL CAPITOLO: hinata 92
TITOLO DEL CAPITOLO: L’ora del racconto
GENERE
PRINCIPALE DEL CAPITOLO: introspettivo, con un leggero retrogusto comico in
qualche punto, giusto per gradire.
RAITING PRINCIPALE DEL CAPITOLO: verde, verdissimo!
AVVERTIMENTO: nuovo personaggio!
Era stata una giornata
pesante per le mie alucce. Troppe emozioni, belle e
brutte. Il ritorno a Fairy Oak, la vista delle mie bambine cresciute, la nascita della
piccola Orchidea e… Raven.
Già, ora sapevo tutto. C’è
voluto un bel po’ prima che trovassero il coraggio di raccontarmi l’accaduto,
ma finalmente l’avevano fatto. Tuttavia, dopo la nascita della bambina nessuno
sapeva più cosa pensare.
Sospirai pensando alla cara
vecchia Tomelilla. Quanto avrei voluto averla al mio
fianco in quel momento, lei che magari non sapeva proprio cosa fare, ma sapeva rassicurarti con un sorriso bello come l’alba o il
tramonto sul mare. La mia strega, che non si arrendeva mai mai mai, nemmeno quando
tutto le era contro!
Quanto mi mancava Tomelilla! Avrei saputo essere brava come lei per sostenere
le mie bambine?
Uscimmo tutti insieme dalla
casa di Vaniglia e Jim. Era giusto che stessero con la loro bambina da soli. Decidemmo
dunque di rivederci il giorno successivo per discutere della profezia e della
piccola Orchidea.
Sbadigliai. Pervinca mi
guardò e sorrise. Stava tornando con me a casa Periwinkle,
per quella sera voleva dormire con me, come ai vecchi tempi, e Grisam non aveva saputo dirle di no. Morivo dalla voglia di
buttarmi sul letto, era davvero tanto che non dormivo… ma a quanto pare non era
destino nemmeno quella sera.
Dalia ci aprì la porta, ma
non la trovai felice come mi sarei aspettata da una neo-nonna.
« Felì… c’è una visita per te… »
Stavo per chiederle chi
fosse, ma non ebbi bisogno della sua risposta. Le mie antenne captarono un
suono fin troppo familiare e, senza aggiungere altro, entrai e mi diressi verso
la cucina.
No, non era possibile, era…
era assurdo! Era troppo per una giornata sola! Eppure… eppure…
Eppure eccolo lì. Le mie
antenne non potevano sbagliarsi.
« Ma cosa… »
« Felì! Felì! Ti ho trovata!!! »
« Marcel! »
Il ragazzo mi abbracciò. Piangeva,
lo sapevo senza nemmeno guardarlo. Erano i suoi singulti ad avermi guidato fin
lì.
« Felì, io… io l’ho fatto di nuovo! E non potevo… senza di
te… »
Mi staccai per un secondo
dalle sue grinfie:« Marcel, come hai fatto a trovarmi?
Teoricamente tu non dovevi sapere… »
Il ragazzo si asciugò le
lacrime e sorrise:« Il tuo diario, Felì.
Io… in questi anni potrei… ecco… avergli dato una sbirciatina! »
Lo guardai furiosa:« Marcel! Come hai potuto? »
« Con la lente d’ingrandimento e molta attenzione perché
tu non mi scoprissi! Lì parlavi spesso di Fairy Oak e così… ho pensato di venire a cercarti qui! »
Sorrisi. Non avrei dovuto,
lo so, ma quel ragazzo mi faceva tanta tenerezza.
« Non funziona così di solito… sei stato fortunato,
ero qui per caso! Ma tu… fatamia, quanta strada hai fatto! E da solo poi! Cos’è successo di così grave per farti correre da me? »
A Marcel tornarono i lacrimoni agli occhi:« L’ho
fatto di nuovo! Il roseto della mamma… »
Non dissi più nulla. Mi misi
al suo fianco e lo lasciai sfogare fin che non si addormentò, sfinito.
Pervinca mi si avvicinò:« Felì…
chi è questo ragazzo? »
La guardai lì, al fianco di
Marcel, e mi venne da sorridere. È una visione rara per una fata! Ma se le
avessi detto solo così le avrei confuso ancora di più
le idee. Mi allontanai un pochino, quanto bastava per poter
parlare con Vì senza svegliare Marcel e nel contempo
non perderlo di vista.
Senza mai staccare gli
occhi dal ragazzo, incrociai le braccia e iniziai a spiegare. Suonava la
mezzanotte, l’ora del racconto…
« Cosa credi che abbia fatto in questi cinque anni? Che
me ne sia stata a riposare? Oh, no, Vì, il lavoro di
una fata non ha pause né vacanze! Naturalmente mi sono occupata di un altro
bambino! In questo caso, di Marcel! »
« Non è un po’… grandicello? »
Sorrisi:«
Se non fosse stato così, oggi non sarei potuta essere qui a guardare i
vostri bambini! Come ben sai, una fata può stare con un bambino al massimo per
quindici anni. Ma c’è un eccezione, un’eccezione che
tu dovresti conoscere bene… un’eccezione che qui si è chiamata Dodicisofficisoffidivento… »
Pervinca si rattristò:« Flox… e così anche lui… »
Annuì:« La
luce della sua fata precedente si è spenta poco dopo che me n’ero andata da voi
e il consiglio chiese a me di sostituirla. A me e nessun’altra fata. »
« Perché volevano proprio te? »
« Perché ero l’unica ad avere esperienza nel trattare
contemporaneamente con un Magico della Luce e uno del Buio. La situazione di
Marcel è… particolare! E così ho accettato di prendermi cura di lui per cinque
anni. All’inizio non è stato per niente facile, oh no! Al contrario, prima di
ottenere la sua fiducia ho dovuto avere pazienza per quasi un anno… fatablù, mi ha fatto proprio disperare in quel periodo! »
« Io continuo a non capire perché volevano proprio te.
»
« Come posso spiegarti… ecco! Vì,
cosa differenzia un Magico della Luce da uno del Buio? Oltre ai poteri,
intendo! »
Pervinca rispolverò quello
che aveva imparato con Tomelilla:« I
gusti in fatto di colori, gli orari di veglia e di riposo, il carattere… un
sacco di cose! »
« Esatto! Allora ti chiedo uno sforzo di fantasia:
immagina Vaniglia… »
Pervinca annuì.
« … con tutti i suoi gusti, le sue abitudini e le sue
capacità… »
Vì annuì di nuovo.
« … e dalle i tuoi poteri. Cosa succederebbe?
»
La mia bambina esclamò
subito:« Sarebbe un disastro! Crollerebbe dal sonno
quando sarebbe il suo momento di volare e tenterebbe di creare e rendere più
bello il mondo finendo per… »
« Hai centrato il problema di Marcel. »
Pervinca lo guardò
perplessa:« Quindi lui è… un Magico del Buio che si
comporta come uno della Luce? »
« Esatto, ma il problema è più complesso! Marcel vive
in un villaggio molto lontano da qui e appartiene a una famiglia di Magici del
Buio molto potente. Fin da piccolissimo ha dimostrato di avere un innato
talento per la magia… e da qui sono partiti i problemi! Non si sa bene il perché,
ma lui ha l’istinto tipico dei Magici della Luce nel voler creare e migliorare,
ma con i poteri che si ritrova ovviamente ottiene l’effetto
contrario. Per questo motivo, un po’ di anni fa, prima che diventassi la sua
fatina, ha preso una decisione definitiva, che mantiene tuttora: ha deciso di
non usare più i suoi poteri! »
« Ok, problema risolto, dunque! »
Scossi la testa:« Pensi che sia così facile rinchiudere la magia? Una magia
potente come quella di Marcel, poi? Vì, la magia è un
po’ come una pentola a pressione: o la si fa sfogare,
o prima o poi questa esce da sola! E qui iniziano i problemi…
»
Pervinca fissò il ragazzo beatamente
addormentato. I capelli castani ricadevano sugli occhi chiusi, ma che aveva
potuto vedere in precedenza essere neri come l’ebano. Da seduto com’era non si notava tanto, ma era decisamente più basso di lei
e un pochino rotondetto per la sua età. Ma il suo
volto puntellato di lentiggini era meraviglioso quando sorrideva. Io lo sapevo
bene.
« Sai una cosa, Pervinca? Sono cinque anni che non dormo
più. Neanche una notte. Per una fata non è un grosso problema, ma ammetto di
aver sperato in un caldo lettuccio di pane, quando sono arrivata qui… ma ora che c’è anche Marcel temo di dover rimandare
ancora! »
Pervinca mi guardò confusa.
« Marcel è sonnambulo, Vì. Quando
dorme sogna di essere un Magico della Luce e inizia a
muoversi e a usare i suoi poteri… con effetti contrari a quelli che vuole
ottenere, però! All’inizio causava piccoli danni, molto piccoli,
ma poi i suoi poteri si sono manifestati completamente! Figurati che una notte,
se non fossi riuscita a svegliarlo in tempo, avrebbe distrutto l’intero villaggio
con un solo gesto della mano! »
« Accidenti! È potente, allora! »
« Più di tutta la sua famiglia messa insieme… forse
più dell’intero villaggio! Quando ha compiuto quindici anni
ho dovuto andarmene per legge, ma sapevo che la situazione non era affatto
risolta! E a quanto pare Marcel ha deciso di seguirmi… se ho capito bene,
stavolta ha rivolto le sue attenzioni al roseto di sua madre, al quale si
dedicava da almeno vent’anni… »
« Ed è scappato per aver fatto seccare due rose? »
« Prima di tutto, era quasi un ettaro di roseto! E poi,
conoscendo i suoi poteri, credo che l’abbia completamente bruciato o raso al suolo… dev’essere
scappato perché non aveva più il coraggio di guardare in faccia sua madre! »
Sospirai. Per quel giorno
avevo avuto decisamente troppe emozioni.
« E ora come faccio a convincerlo a ritornare a casa? E
poi non posso lasciarlo da solo! E non posso nemmeno lasciare Orchidea! Oh, fatamia, che situazione! »
Pervinca sorrise:« Sicuro che si chiami Marcel e non Macel?
»
La fulminai con lo sguardo.
« Ehi, scherzavo, Felì! Ci penseremo
domani, per stanotte ne abbiamo avuto tutti abbastanza! Tienilo d’occhio quanto
basta, Felì, anche se dubito che per stasera abbia
ancora la forza di muoversi nel sonno… e poi, già che è qui, potresti fargli
conoscere una persona! »
« Chi? »
« A Fairy Oak abbiamo una persona che convive tutti i giorni con i
poteri da Magico del Buio e l’istinto da Magico della Luce… e viceversa! Potrebbe
fargli bene conoscerla! »
Impiegai un po’ a capire il
significato di quelle parole.
« Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima? »
La ragazza
dai capelli color del pane, accompagnata sempre dai suoi tre buffi amici.
Sì, pensai proprio che a
Marcel non avrebbe fatto male un giretto da Shirley Poppy…
Ciao a tutti! Ho fatto un capitolo decisamente
più lungo, ma mi piaceva l’idea di questo nuovo personaggio! E visto che Orchidea è risultata essere una femminuccia,
chissà… potrebbe essere importante ai fini della trama! E poi c’era un errore
di date nei primi capitoli che bisognava risolvere: come faceva Felì a essere libera dopo cinque anni se un incarico ne
dura quindici???
Sperando che Marcel vi piaccia, non vedo l’ora di vedere
cosa ne farete!
CIAO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Hinata 92