Fanfic su artisti musicali > Nightwish
Segui la storia  |       
Autore: petitecherie    20/02/2012    5 recensioni
Tuomas è alle prese con il componimento del suo nuovo album, vorrebbe aspettare la Musa tranquillo, ma si sa, se sei un poeta e vivi in un posto sperduto come Kitee, non possono capitarti che guai! O una meravigliosa sorpresa, chissà!
Dal prologo:
"Tuomas rientrò in casa con un'espressione a metà tra il divertito e il perplesso. I due nuovi arrivati lasciavano prevedere scintille. Arthur sembrava un bambino fantasioso e avido di fiabe e quel quarto d'ora a parlare con lui, l'aveva messo più a suo agio che tanti discorsi fatti con gente più adulta.
La madre, invece, non riusciva proprio ad inquadrarla. Di certo, gli sembrava leggermente pazza. O magari, era molto più sana di lui. Si accese una sigaretta e si avvicinò alla Korg e iniziò a suonare.
Follow the madness, Alice, you know once did."
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Tuomas Holopainen
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Beauty and the Beast'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
taikatalvi Finlandia, Kitee, ottobre 2009

Sposto una ciocca di capelli dagli occhi e mi fermo ad ammirare il risultato. Si, lo studio di questo bel lilla mi piace, dà l'idea di un posto in cui ci si possa esprimere e rilassare, cosa fondamentale se sei un'artista. In particolare, mi piace la porzione di parete su cui si posa la flebile luce del sole finlandese. Ci ho disegnato un albero e un repertorio di piccole creature fatate. Ho usato dei glitter per le decorazioni in modo che con la luce si possano creare effetti 'magici'.
Ho montato anche una libreria dell'Ikea in modo da poterci infilare tutti quei di libri di fiabe che di solito ispirano le mie creazioni. In realtà, ci ho messo un pò di tutto -anche gli Harmony- ma, vabbè, la fantasia si stimola con qualsiasi cosa, no?
Vicino alla finestra c'è il mio tavolo da disegno e sparsi intorno, tutti gli strumenti dell'illustratori. Perchè, si, io, Alice Bell, sono un'llustratrice per bambini specializzata in creature mitologico-fantastiche. A disposizione.
<< Bello, cara, mi piace questo colore. >> Le mie farneticazioni sono interrotte da mia zia Susan, il vero motivo per cui, io e Arthur, ci ritroviamo in questo angolo di mondo sperduto. Ho accettato di venirci solo dopo che mi è stato assicurato che il caffè e internet non erano merce rara.
<< Spero solo che con le lampade renda bene, ho il timore che lo scarso sole invernale possa essere un problema per i giochi di luce. >>
<< Oh. >>  vedo zia farsi mogia mogia.
E mi sento in colpa, dannazione. In fondo, nessuno mi ha costretto a trasferirmi, comportarsi da schizzinosa non è il caso. << Tranquilla, zia. Un pò di photoshop e sistemerò tutto! >> le dico.
<< Cara, ho preparato il caffè, vuoi una tazza? >>
<< Certo, zia. >>
Scendiamo al piano di terra. Questa casa -una villetta a due piani- è terribilmente spoglia da quando zio Kimi è morto. Lui e zia non erano amanti dell'accumulo e così, alcune stanza sono rimaste vuote. Ma quando perdi una persona con cui hai vissuto per quasi quarant'anni, tutto questo vuoto,  il bianco, non fanno che peggiorare le cose.
E così, un pò perchè sono la nipote preferita di zia, un pò perchè sono l'unica della famiglia che lavora in base alle consegne e non ha un posto fisso, mi sono trasferita in Finlandia col pargolo al seguito. Certo, rischio che mio figlio diventi un sociopatico metallaro, ma un pò di pepe nella vita che male fa?
<< Allora, cara, con il finlandese come va? >>
Trattengo una smorfia di disgusto << Bhà, migliora. Cioè, capisco un pò di più e si, credo che riuscirei a spiccicare due parole di senso compiuto nel caso fossi costretta. >>
<< Tesoro, sei così dolce. Sai, pensavo che, visto che Artie sta frequentando la scuola locale, dovremmo sforzarci di parlare finlandese anche a casa, per agevolarlo. O non si farà mai amici. >>
Ecco, ho appena smesso di sentirmi in colpa.
Ho passato tutte le estati della mia vita - fino ai 10 anni, pardon - in questa landa desolata e zio Kimi mi ha insegnato questa lingua 'soave'. Siccome amo farmi del male, quando Artie era piccolo gliel'ho insegnata a mia volta, come una specie di codice segreto tra noi due. Peccato che non avessi la sfera di cristallo già da tempo!
<< Possiamo provarci. >>  Dio me ne scampi!
Finisco il mio caffè. << Zia, ti serve qualcosa? Devo uscire, sai, devo prendere quei colori. >>
<< Nulla, cara. Anzi, comprati un paio di maglioni in più, ne hai portati così pochi. >>
Io odio la Finlandia!!!

***

Qualcuno mi deve spiegare perchè sono qui. Ok, no, il motivo lo so. Intendevo in questo negozio. E anche in questo caso, il motivo lo so. Sbuffo.Ho provato a far capire a questa specie di commesso biondo che mi guarda con gli occhi a palla il tipo di pennelli che sto cercando, ma se mi rifila di nuovo gli acquerelli, giuro che lo tramortisco con una tavolozza.
Sto rischiando di sbattere la testa per la disperazione sul bancone, quando squilla il telefono del negozio. Il commesso mi fa un cenno e io, oserei dire sollevata, mi volto per guardarmi un pò giro. Se non fosse che finisco dritta contro un giubotto di pelle.
Poteva essere un palo, Alice, non lamentarti,su.
<< Salve! >>
Alzò la faccia un pò stupita e mi trovo Gesù di fronte. Deus ex machina, ah?
<< Tuomas, ciao. >>
<< Come mai qui? >>
Ok, si sta facendo i cavoli miei o è semplice buona educazione? << Voglio uccidere questo commesso. Non ci sono riuscita con te, provo con lui. >> ribatto un tantino acida.

***

Rimango un attimo perplesso a quell'uscita per poi, scoppiarle a ridere in faccia. Forse ho peggiorato la cosa perchè i suoi occhi si restringono come fessure. Ma è solo un attimo, in quanto si unisce subito alla risata.
<< No, no >> fa poi, << mi servono dei pennelli e con i colori ce l'ho fatta, ma il tipo lì, non ci capiamo, ecco. >>
<< Posso darti una mano, se vuoi. >>
<< Te ne intendi? >>
<< No, ma come traduttore vivente me la cavo. >>
E per fortuna, ho ragione. Alice acquista con aria soddisfatta i suoi pennelli e io ritiro la carta decoupage per mia madre.  La vedo osservare la carta con un sopracciglio sollevato << Eh si, ho un debole per i tavolini ricoperti di rose. >>
Riscoppia a ridere. Se fallisco come musicista, posso diventare un intrattenitore.
<< Arthur? >>
<< Dovrebbe essere a casa ormai. Il pulmino lo lascia lì per le 16. Immagino che mia zia sia lì a riempirlo di schifezze. >>
<< Tua zia? >>
In poco vengo aggiornato sugli ultimi eventi della famiglia Bell. Conoscevo Kimi, e Susan è un'amica di mia madre, ma non ricordavo che avessero nipoti. Alice e Arthur si sono trasferiti da Londra, perchè erano gli unici della famiglia a poter badare alla zia. Effettivamente, mia madre mi aveva raccontato di una sua amica un pò giù di morale, ma non avevo capito chi fosse. << Come sta andando l'esperienza? >> domando
<< Al momento, uno schifo. Senza offesa, ma questo posto non è che mi piaccia poi così tanto. >>
Ammetto che per una nata e cresciuta a Londra, Kitee sia un esilio piuttosto pesante.
<< Magari troverai qualcosa a cui affezionarti. >> provo a dirle.
La vedo stringere le labbra, un'ombra di incertezza nello sguardo.
<< A cosa ti servono? >>
<< I pennelli? Oh, sono un'artista. Illustro fiabe, paesaggi, roba fantasy, per intenderci. >>  risponde col tono di chi è pronto a difendere la sua scelta di credere ancora alle favole e alla magia.  Allora, una speranza c'è per farti cambiare idea.
<<  Credi che Artie si offenderà se farai un pò tardi? >>
<< Perchè? >> chiede, quasi preoccupata.
<< Voglio farti vedere una cosa. >> sussurro <<  una cosa magica. >>
Lascio che prenda la sua macchina. Immagino che sia un pò terrorizzata, alla fine, sono uno sconosciuto che l'ha convinta a seguirlo e credo che guidare la tranquillizzi. Della serie 'ti lancio fuori da quest'auto quando voglio'.
<< Eccoci qui. >> la informo, una volta giunti a destinazione.
Siamo vicinissimi al lago Karjalan Pyhäjärvi, attorniati dalle betulle, con il sole che sta tramontando all'orizzonte.
<< Taikatalvi >> le dico, mostrandole il panorama.
Alice è senza parole. Sorride, e vale più di mille risposte.

***

Più tardi, molto più tardi, quando una donna dalla nera chioma riposò nel suo letto assieme al figlio, un poeta descrisse la magia dell'inverno.

Lapsistain rakkain tää näyttämö on
Mis kuutamo kujillaan kulkee
Taipunut havu, kesä hoivassa sen
Valkomeren niin aavan
Joka aavekuun siivin
Saapuu mut kotiin noutamaan

Päällä talvisen maan hetki kuin ikuisuus
Mi pienen kissan jaloin luokseni hiipii
Tääl tarinain lähteellä asua saan mis
Viulu valtavan kaihon
Ikisäveltään maalaa
Laulullaan herätää maan











§*§

Eccoci al primo capitolo^^
Non so se questa storia durerà undici capitoli come le canzoni di Imaginaerum o sarà più lunga, per il momento, ecco come è nata la meravigliosa Taikatalvi.
Grazie a tutti coloro che leggono :*

Disclaimer: i personaggi non mi appartengono, non scrivo a scopo di lucro e blalblalbla
La canzone citata è Taikatalvi, interpretata dai NW.
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Nightwish / Vai alla pagina dell'autore: petitecherie