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Autore: Manu75    25/09/2006    17 recensioni
QUESTA FAN FICTION ESISTE ORA IN UNA NUOVA VERSIONE RIVEDUTA E CORRETTA (SENZA AVER ALTERATO LA STORIA) PER TROVARE LA NUOVA VERSIONE BASTA ANDARE SUL MIO PROFILO, GRAZIE! (L'autrice)...- Sembra che se ne vada in giro con le spalle alzate, come se niente e nessuno lo toccasse – fece una piccola smorfia – eppure a me ricorda una superficie ghiacciata… sotto la quale ribolle un fiume di lava….così mi chiedo….cosa accadrebbe se si affezionasse davvero a qualcuno?...e se amasse una donna?
E soprattutto…- proseguì lui, continuando a fissarla negli occhi – che tipo di donna potrebbe mai fare breccia nel cuore di un uomo simile..?...forse ho la mia risposta…- ...
Due occhi limpidi e chiari, la purezza di un animo fiero ed onesto e l'amore che vale tutta una vita.....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Eccomi qui…per una volta ho cercato di cimentarmi in una ff che non avesse Severus come protagonista. Mi sono fatta quasi violenza devo dire… :-), ma i personaggi di cui tratto sono comunque tra i miei preferiti e questa ff è frutto di un’ ispirazione, come sempre mi accade. Spero di essere riuscita a scrivere qualcosa di buono, anche se nessuno mi ispira quanto Severus.

E prima o poi tornerò su di lui…..perchè mi sa che ho ancora delle cose da dire su Sev.:-)

Non so quando proseguirò questa ff, l’ho scritta di getto e visto che mi assenterò un’po non la aggiornerò molto presto, intanto ditemi che ne pensate, commentate, le critiche, anche negative, mi vanno benissimo, purchè costruttive!

Grazie!

'Come un diamante'

PARTE PRIMA

Marzo.

La luce pallida del mattino filtrava nei corridoi imponenti di Hogwarts.
Un uomo corpulento e dall’aria piuttosto irascibile percorreva quei corridoi a testa bassa, mugugnando in tono lamentoso e furente insieme qualcosa di incomprensibile. Urtò una ragazza che avanzava nella direzione opposta e, senza neppure sollevare lo sguardo, borbottò qualche parola di scusa e proseguì la sua marcia verso l’uscita del Castello.
La ragazza si massaggiò la spalla destra, lanciando uno sguardo accigliato a quell’uomo così maleducato, poi, dopo aver fatto ondeggiare la lunga treccia di capelli scuri sulla schiena, con aria irritata, riprese il suo cammino.
- Evy!Hei, Evy!- una voce, seguita dall’allegro scalpiccio di passi, bloccò nuovamente la ragazza dalla lunga treccia bruna.
Un attimo dopo un’altra ragazza le si era precipitata addosso, abbracciandola e facendola vacillare, ridendo e ansimando insieme.
- Evy!Eccoti finalmente!E’ una vita che ti cerco!-
- Se tu non passassi metà del tuo tempo a chiacchierare in ogni angolo della Scuola non dovresti passare l’altra metà a cercarmi , Charlotte!- le rispose con voce quieta la ragazza, ma il suo era un rimprovero bonario e affettuoso. E lo sapevano entrambe.
Erano due ragazze graziose, ma che ad una prima occhiata apparivano molto comuni. Charlotte aveva dei begli occhi azzurri, ma il viso era cosparso di lentiggini e si poteva definire tutt’al più simpatico. Una massa di ricci biondo scuro completavano quell’aria sbarazzina, che comunicava energia e vitalità.
- Eppoi si può sapere quando la smetterai di chiamarmi Evy?!E’ una cosa assurda!-
- Sono sette anni che me lo chiedi, Evy e da sette anni io ti do sempre la stessa identica risposta!- e schiarendosi la voce in maniera teatrale, Charlotte, fece un passo indietro e assunse un ‘aria didattica.
- L’unico diminutivo per il tuo nome, che avesse un nesso logico e fosse plausibile,era Minnie e francamente ti si addice come un tutù rosa si addice al Professor Slughorn!E il tuo nome completo, Minerva, è veramente troppo lungo e serioso, ragion per cui io ti chiamo Evy!-
Minerva alzò gli occhi al cielo, ma il pensiero del Professor Slughorn avvolto da un attillato tutù rosa ebbe il sopravvento e scoppiò a ridere di gusto.
Il riso si addiceva al volto magro e asciutto di Minerva, perché la illuminava e la faceva parere la ragazza giovane che era. Di solito la sua aria quieta e severa e i suoi modi rigidi la invecchiavano un’po’. Il suo volto aveva dei lineamenti molto fini, con un bel naso diritto e occhi grandi, scuri e vellutati, ombreggiati da lunghe ciglia scure. La bocca era troppo sottile e dalla linea severa, però, e i capelli, sempre raccolti in una strettissima treccia, non aiutavano ad addolcire l’insieme di quel viso interessante, ma non bello.
Ripresero a camminare, chiacchierando.
- Uh!Lo sai chi era quel tizio?- sbottò ad un certo punto Charlotte – Ma si, quello che ti ha quasi travolta poco fa, Evy!- proseguì, in risposta allo sguardo interrogativo dell’amica – Era il segretario del Ministro della Magia!Si si, ne sono sicura, ho le mie fonti io!Non sbuffare Minerva e non guardarmi con quegli occhi!Comunque, sai per quale motivo era venuto qui?Per proporre nuovamente al Professor Silente un incarico importante al Ministero!-
Minerva continuò a marciare lungo il corridoio, con il volto leggermente incupito adesso.
Charlotte le lanciò un’occhiata maliziosa.
- Ma, ovviamente, il Professor Silente ha rifiutato!- improvvisamente scoppiò a ridere – Mi hanno detto che mentre quel tipo, il Segretario, gli portava l’ambasciata del Ministro, il Professore continuava a trasfigurare il proprio braccio in un bastone di ulivo, dall’aria molto dura e pesante aggiungerei, dicendo che stava preparando la sua prossima lezione!Credo che quel poveraccio abbia temuto di vederselo piombare in testa!E’ matto il Professor Silente!- e lanciò nuovamente un’occhiata a Minerva, la quale continuava a marciare, con un’espressione sempre più buia sul volto.
- Dovresti mostrare più rispetto per il Professor Silente, Charlotte. Non è affatto matto..- le narici le si dilatarono un istante - ..è solo..-
- Un genio…- finì per lei la sua amica, con l’aria di chi si è sentita ripetere qualcosa all’infinito.
Minerva si girò verso di lei e, vedendone l’espressione divertita sul volto, arrossì leggermente.
- Oh, Evy…sei proprio cotta….- Charlotte scosse la testa, sconsolata.
- Charlotte!Non dirlo nemmeno per scherzo. Io l’ammiro perché è un mago geniale, davvero. Un ottimo insegnante. Non farti sentire, per cortesia, mentre dici certe sciocchezze. Rammenta che lui è un Professore-
- Si, ma è per prima cosa un uomo.- sospirò Charlotte – E piuttosto affascinante, anche, in un suo modo tutto particolare- lanciò ancora uno sguardo a Minerva, che camminava impettita, con le sopracciglia corrugate.
- Povero Pete…- sussurrò desolata.
- Come dici, Charlotte?- le chiese Minerva di rimando.
- Nulla. Dicevo che se non ci sbrighiamo faremo attendere il Professor Silente- e entrambe accelerarono il passo, fino all’Aula di Trasfigurazione.

Arrivarono appena in tempo. Non appena presero posto, infatti, il Professor Silente in persona fece il suo ingresso.
Ogni sua apparizione aveva dell’incredibile, in quanto il suo aspetto, già fuori dal comune, era reso straordinario dal suo abbigliamento, sempre incredibilmente appariscente. Tutti sapevano che Albus Silente era un eccentrico. Non si poteva non notarlo, anche in mezzo ad una folla.
Era alto e magro e camminava sempre con un passo elastico e deciso, con un’aria energica e dinamica.
Aveva dei capelli lunghi, che scendevano oltre le spalle, di un caldo color castano, che andavano spruzzandosi d’argento ogni giorno di più, così come anche la lunga barba.
Il viso era affascinante, con il prominente naso adunco che lo dominava. Ma erano gli occhi quelli che attiravano maggiormente l’attenzione. Erano azzurri e brillanti, limpidi come ruscelli di montagna. Bastava incrociare quello sguardo una volta, per comprendere quanto Albus Silente fosse intelligente, arguto, abile. Quanto fosse straordinario.
Di sicuro era bastata una volta a Minerva Mc Granitt.
Avvertì una leggera stretta alla bocca dello stomaco quando il Professore fece il suo ingresso, come sempre le accadeva, ma nascose alla perfezione il proprio turbamento.
Minerva era una ragazza pratica e con la testa sulle spalle. Di certo non incline a facili romanticismi. Lei lo ammirava, tutto qui.
Tuttavia non perse un singolo movimento, una sola espressione, di Albus Silente.
Li catturò e li ripose nel proprio cuore. Presto avrebbe preso il suo M.A.G.O e non l’avrebbe rivisto mai più. Quelle ultime lezioni sarebbero divenute il suo tesoro, da conservare per sempre. Lo aveva deciso, come un Generale decide la propria strategia per la battaglia finale.
Travolta dalla malinconia di quel pensiero, rimase li, in mezzo agli altri studenti, con l’aria impettita e severa di sempre, accanto a Charlotte, come sempre aveva fatto in quei sette anni trascorsi ad Hogwarts.
- Bene, oggi affronteremo il complicato tema della trasfigurazione di una singola parte del corpo umano in un oggetto inanimato. Procedimento molto complicato, specialmente per quello che riguarda il processo inverso. Ritrasformare la parte trasfigurata, infatti, senza perderne la vitalità e le funzionalità, comporta davvero notevoli difficoltà. Vi prego di osservare.-
E, con un’espressione vagamente divertita, il Professore trasformò il proprio avambraccio destro in un poderoso bastone d’ulivo, nodoso e dall’aria a dir poco letale. I suoi occhi brillavano ilari, come se un pensiero molto divertente stesse attraversando la sua mente.
Minerva si voltò verso Charlotte. Le due fecero uno sforzo immane per non scoppiare a ridere.
Per darsi un contegno, Minerva, scrisse qualcosa sulla propria pergamena, mentre un grande calore le inondava il petto.
Albus Silente era davvero speciale.

FINE PARTE PRIMA

  
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