E se io fossi diversa ?
Capitolo I
La fine della guerra e l'inizio di una nuova vita
(Pov Hermione)
La guerra magica era
finalmente finita, dando spazio ai maghi di piangere i propri cari e avere una
vita tranquilla, sicuri di poter ridere e vivere spensierati senza la paura di
Colui-che-non-deve-essere-nominato e i suoi seguaci.
In questa guerra ho avuto paura come mai prima. Ho combattuto fino la fine a
fianco di Harry, sono la ‘seconda salvatrice del Mondo Magico’ secondo le
persone. Ma non mi importa di quello che dicono che io sia e non mi importa
essere famosa. Questa guerra mi ha resa più forte e matura e ora che è finita
non riesco a rilassarmi comunque. Il fato mi ha portato via alcuni amici come
Tonks e Lupin, Malocchio,Colin Canon e
molti altri. Ma fortunatamente lui si era salvato. Si, Fred non era
morto e di questo ero profondamente felice, poiché lui e George sono due enti
fondamentali della mia vita. Tutta la famiglia Weasley mi sta a cuore ma senza
loro due la famiglia sarebbe danneggiata perché loro con il loro modo di fare
davano allegria e allo stesso tempo forza alla famiglia, anche nei momenti
peggiori. Fred era rimasto ferito gravemente ma Poppy è riuscita a salvarlo e
ora fortunatamente è alla Tana con gli altri e conoscendolo probabilmente stava
architettando qualcosa con George. Questo
però non mi rende comunque più tranquilla,anzi.
Dopo aver ridato la memoria ai miei genitori,
che mi hanno riabbracciata piangendo di gioia nel rivedermi –colmando il mio
cuore di amore per loro, i miei genitori, coloro per la quale combattevo
maggiormente, per poter riabbracciarli –hanno ascoltato i miei racconti sulle
avventure. Spiegai loro tutto nei minimi dettagli, apparentemente rigida ma
nulla impedì a dei brividi di attraversarmi la schiena quando parlai della
guerra, dello scontro finale. Da poco siamo arrivati a casa, a Londra
naturalmente e sebbene fossi a casa, con i miei genitori e tra poco avrei
rivisto i miei amici mi sentivo ..strana. Più che altro sporca. Perché da
quando avevo la cicatrice –che mi distingueva dagli altri –non riuscivo a
togliermi dalla testa quei momenti in cui mo sono state incise quelle lettere
che formavano la parola Mezzosangue e non riesco a dimenticare la risata
di Bellatrix Lestrange, ormai morta e sepolta grazie a Molly, lo sguardo di
Malfoy Jr. come se stesse provando dolore o compassione per me. Ma non appena
pensai questo mi resi conto della sciocchezza che avevo pensato. Lui mi odia,
prova disprezzo nei miei confronti e mi reputa inferiore a lui e alla sua
famiglia. Ciò mi rattrista, vorrei che questa guerra ponga fine a queste
disuguaglianze, ai pregiudizi. Abbiamo combattuto in molti, purosangue e non. Tutti
abbiamo perso qualcuno di caro e tutti abbiamo provato forti emozioni,
cambiando.
E ora, in camera mia, a un mese dalla fine della guerra magica, ripenso a tutto
quello che è successo nella mia vita da quando ho scoperto la magia e il
fantastico mondo magico, con la mia casa –che presto avrei raggiunto, per l’ultima
volta –Hogwarts mi addormentai.
***
Mi svegliai alle sette di
mattina sentendo odore di frittelle all’arancia provenire dal piano di sotto. Scesi
giù dal letto e dopo una doccia fredda ed essermi cambiata, finii di fare il
baule. Misi per ultimo il mio diario, sigillato da un incantesimo che impediva
alle persone di leggerne il contenuto e un album di fotografie di me assieme ai
miei migliori amici ovvero Harry, Ron –naturalmente –e Ginny, i gemelli,
Neville e Luna. Noi otto abbiamo legato molto in questi anni, soprattutto tra e
dopo la guerra. Neville e Luna ci avevano da poco riferito che stavano insieme
e non posso esserne più felice. Sono perfetti insieme. Chiusi sorridendo il
baule e scesi in cucina e dopo aver mangiato, con il cuore in gola dall’emozione
abbracciai i miei genitori e con il baule levitante mi materializzai alla Tana,
dove i miei amici e la mia famiglia magica mi attendeva.
Arrivata inspirai l’aria di casa Weasley dove vi erano anche i signori Tonks con il piccolo Teddy, che non
appena mi vide cambio i capelli facendoli assomigliare ai miei. Gli diedi un bacino sulla guancia ridendo
vedendolo battere le manine felice e salutai gli altri. Molly mi abbracciò
forte contenta di vedermi e non potei
che ricambiare emozionata da tanto affetto da parte della donna. In meno di un
minuto sentii un rumore di suole si scarpe che correvano e gridolini e in men
che non si dica, mi trovai davanti i miei amici. Harry e Ron corsero da me e mi
abbracciarono forte ma lasciarono spazio a Ginny e poi ai gemelli che erano
particolarmente felici di vedermi, forse mi avevano preparato qualche scherzo. Però,
poco dopo mi diedero una notizia davvero particolare : avrebbero riaperto il negozio, ma a Hogsmeade
e –sotto consenso della Preside –avrebbero avuto libero accesso alla suola per
venirci a trovare e in più in un ala della torre una vecchia stanza in caso
volessero rimanere li. Passai una bellissima giornata in loro compagnia. Quell’aria
piena di risate, affetto e allegria mi colmavano il cuore e mi rendevano di
buon umore.
Londra, stazione di King’s Cross, 1 settembre
ore 10.50
E arrivo il fatidico primo
settembre e con lui il mio primo giorno dell’ultimo anno alla scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts. Arrivammo appena in tempo alla stazione e dopo aver
salutato i signori Weasley entrammo in uno scompartimento con Luna e Neville
che ci salutarono calorosamente e ci raccontarono teneramente come si fossero
messi assieme e passato l’estate un po’ a casa di Luna e un po’ da Augusta, la
nonna del ragazzo. Con gli occhi lucidi ci disse che i suoi genitori stavano
meglio e facevano molti progressi e ciò mi rese davvero felice per lui. Non provavo
compassione per lui ma un affetto infinito e saperlo felice e che i suoi
genitori si stavano riprendendo, mi rese orgogliosa di lui, che in questa
guerra ha dimostrato molto coraggio.
Arrivati, io e Ron assieme ad altri Prefetti dovemmo dividere gli alunni e
guidammo i primini da Hagrid, con gli
occhi lucidi nel vederci. Lo salutammo velocemente e raggiungemmo Harry
&CO. su una delle carrozze che ci portarono a Hogwarts.
Dopo un banchetto favoloso
e un istruttivo discorso di benvenuti dalla preside McGranitt, mostrammo la
strada per la Sala Comune ai piccoli Grifondoro –delle vere pesti –e dopo aver
detto la parola d’ordine, averli raccomandati su alcune cose riguardanti la
Signora Grassa e sulle regole della scuola, mostrammo loro i dormitori e
augurammo loro un anno efficiente.
Passammo una bella serata insieme, con
Seamus, Dean, Neville e Ginny. Il Trio, quest’anno non aveva avventure con in
mezzo Tom Riddle e con la capacità di Harry di mettersi nei guai, scherzammo
sulle eventuali possibili avventure, degli imminenti M.A.G.O. e sulle vacanze
trascorse.
Qualche ora e qualche sbadiglio più tardi decidemmo di andare nei dormitori a
dormire; quest’anno io e Ginny –essendo entrambe al settimo anno –eravamo compagne
di stanza e la prof come premio ci diede
una camera solo per noi due. Parlammo ancora un po’ serenamente, quando ad un
tratto, mi venne in mente un’idea alquanto folle. - Ginny, mi insegneresti a volare? – le chiesi.
La ragazza parve sorpresa e le spiegai il motivo di quella richiesta. - Sai Ginny, una delle mie paure più grandi era
volare. Avevo paura del vuoto, ma quest’estate mia madre insisté nel farmi fare
un corso di bunjee jumping e paracadutismo, assolutamente folle secondo me,
però servì a farmi ricredere sul volo. Imparai le regole del Quidditch e a
stare in equilibrio e a volare su una scopa…si ne ho comprata una…e be mi piace
motlo questo sport. Solo che non credo potrei essere in grado di far parte
della squadra, ma mi piacerebbe saper
giocarci.. magari durante le vacanza alla Tana potrei giocare con voi, così per
non stare in disparte a leggere sempre - terminai. Ginny rimase tutto il tempo
in silenzio ad ascoltarmi poi dopo avermi scrutato disse: - allora, ogni
giorno, dalle sei alle sette di mattina ci alleneremo, e anche qualche sera
tardi, quando i ragazzi avranno altro da fare. E – fece un cenno con il dito
per impedirmi di dire qualcosa – farai i provini per la squadra, se sarai
brava. Cercatore e portiere non sono possibili, che ruolo vorresti fare ? – mi chiese
poi. – cacciatrice, come te –le risposi. E da li, iniziai a vivere come una
vita nuova e segreta con Ginny.
*La so-tutto-io di Hogwarts, la strega più brillante di Hogwarts era tornata ma nessuno sapeva che lei e la sua amica, avevano in programma che la ragazza entrasse a far parte nella squadre di Quidditch di Grinfondoro. *
___________________SPAZIO AUTRICE _________________
Salve
a tutti, sono Martina. Ho iniziato questa fan fiction poco fa e
mi piacerebbe che chi la leggesse la recensisse. Vorrei sapere
cosa pensate di questa storia e se vale la pena continuare a scriverla.
Ringrazio coloro che la mettono tra le preferite/ricordate/seguite e chi la recensisce.
Un bacio,
Tina.