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Autore: Svea    20/02/2012    2 recensioni
i suoi occhi erano tristi , i più tristi che avessi mai visto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina Zayn si era rotto un dito ed era toccato a me portarlo all’ospedale , gli altri avevano tutti impegni assolutamente improrogabili … Avevo appena consegnato  uno Zayn urlante ad un’infermiera dall’aria esperta che , se Dio vuole , lo portò lontano da me e dalla mia emicrania. Improvvisamente era calato il silenzio e mi accorsi di  trovarmi  da solo in una di quelle salette d’aspetto  che stanno ““all’incrocio” tra più reparti , i colori dominanti erano il bianco delle pareti e il verdolino del pavimento.  L’odore di disinfettante ti entrava nel naso in modo assolutamente fastidioso e l’unico rumore presente era il brusio della macchinetta del caffè nell’ angolo. Ad un certo punto un cigolio attirò la mia attenzione: una delle tante porte che si affacciavano sulla sala si era aperta e una ragazza si era affacciata.  Portava i capelli marroni molto corti  alla maschietto, ma  anche così era indubbiamente molto bella. Solo dopo un po’ si accorse di me e mi sorrise, ma i suoi occhi erano tristi , i più tristi che avessi mai visto. Restai come paralizzato  davanti a quegli di cerbiatto, due pozze di cioccolato fuso. Distolse lo sguardo solo dopo qualche secondo ma a me parvero ore, si diresse verso la macchina del caffè e solo allora mi accorsi che portava un camice lungo fino al ginocchio  di quelli legati dietro, era una paziente. Stava aspettando che la macchinetta finisse il suo caffè quando la porta da cui era uscita si aprì di nuovo , stavolta di scatto ne uscì un’infermiera. Questa dopo essersi guardata intorno la vide e si mosse verso di lei così velocemente  che per un attimo ebbi  paura che la travolgesse. ma , Lei, invece, le si fermò con le mani sui fianchi e l’espressione di una madre che ha colto il figlio con il dito nel barattolo della nutella e disse solo :- lo sai chenon devi , adesso torna subito di là. Il tono chiaramente non ammetteva repliche e la ragazza si allontanò senza protestare. Un secondo prima di varcare quella porta si voltò di nuovo verso di me e di nuovo mi sorrise ed io mi persi nel suo sguardo e  fu come se ci fossimo detti più di mille parole.  L’attimo dopo era sparita  dietro quella porta. In quell’esatto istante accaddero molte cose insieme : Zayn  risbucò da non so dove con la mano ingessata , la macchinetta del caffè emise un sonoro BIP ad indicare che il caffè era finalmente pronto. Per la prima volta in vita mia desiderai di non aver mai imparato a leggere perché fu in quell’istante che mi accorsi che  sopra la porta dietro la quale era scomparsa  la ragazza torreggiava la scritta : Malati Terminali.
Sono passati due anni e dal quel giorno io non ho mai più bevuto il caffè.

  
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