"Dai Casey non ci pensare lo sai com'è fatto Derek" disse Emily mentre sorseggiava la sua coca-cola.
"Lo so, ma non lo sopporto. E' così egoista e strafottente, lui e i suoi discorsi!" ribattè furiosa e avvilita Casey mentre guardava al di là della sua amica. Le parole di Derek di due giorni fa non le erano ancora andate giù.
"Senti tu hai solo detto quello che pensavi, affermando una tua convinzione! Non c'è niente di sbagliato, nè tantomeno da vergognarsi!" tentò di rincuorarla la riccia con uno sguardo supplichevole. Da quando erano entrate al centro commerciale Casey aveva un'aria imbronciata e guardava storto ogni cosa. E adesso Emily era stanca.
D'improvviso un cellulare squillò.
"Oh è il mio!" affermò Emily con un tono di sollievo. Intanto Casey osservava un gruppo di ragazzi coetanei che ridevano rumorosamente e che stuzzicavano le loro amiche.
Casey si sentì bollire di rabbia, afferrò la sua borsa e con tono furibondo esclamò
"Emily io me ne torno a casa! Scusami ti chiamo stasera"
"Ma Cas....Va bene!!" sospirò l'amica ancora immersa nella sua chiamata.

A passo veloce Casey si diresse verso la fermata dell'autobus.
"Idioti, tutti idioti senza cervello" continuava a pensare dentro di sè. Dopo 10 minuti arrivò l'autobus e la ragazza si sedette ai posti infondo per stare sola. Ma insieme a lei salì un altro ragazzo, biondo e con l'aria tranquilla, che si sedette accanto a lei lanciandole un'occhiata ammiccante.
"Ehi tu devi essere McDonald del corso di algebra" disse sorridente il ragazzo. Casey si voltò verso il suo interlocutore, riconoscendolo. Era Brian Holeman, uno dei ragazzi più carini del liceo e....stava parlando con lei, la zimbella del momento, nonchè ragazza modello e, per grande sfortunata, sorellastra del famigerato Derek Venturi.
"Oh, ehm si sono io...tu sei Brian" balbettò Casey visibilmente rossa in volto.
Durante il tragitto chiaccherarono del più e del meno e Casey potè notare molte volte lo splendido sorriso di Brian, mentre lui potè perdersi nei grandi occhi azzurro-cielo di lei.
Quando la ragazza giunse al capolinea, Brian si offrì di accompagnarla a casa, da bravo ragazzo, e continuarono la loro chiaccherata fin quando non giunsero davanti al pianerotto di casa McDonald/Venturi.
"Mi ha fatto molto piacere conoscerti Brian e grazie ancora per avermi accompagnata" disse Casey con un timido e dolce sorriso sul volto.
"Il piacere è stato tutto mio Casey....ci si vede a scuola e chissà, magari un giorno usciamo insieme" disse Brian facendole un occhiolino, poi si allontanò.
Il cuore di Casey era in subbuglio, si sentiva andare a fuoco e, ancora assente dal mondo reale, si ritrovò dentro casa.
Si diresse con la testa tra le nuvole al piano superiore, sentendosi davvero felice.
In quel momento la porta di Derek si aprì, ma non uscì di certo lui, bensì una biondina magra e con una minigonna viola scuro, che rimase sulla soglia della porta notando la figura di Casey.
"Oh tu devi essere Casey....Io sono Angeline" disse la ragazza con voce acuta e piatta.
"Ehm io sono Casey" rispose la ragazza inarcando un sopracciglio, sperando in cuor suo, anche se non sapeva bene il perchè, che non fosse accaduto niente nella camera del fratellastro.
Poco dopo vide la figura del ragazzo comparire dietro Angeline
"Allora ci vediamo domani Angie" e la salutò con un sorrisetto misto tra soddisfazione e imbarazzo. Poi si girò verso la sorellastra, e come se nulla, fosse le domandò
"Allora ti sei divertita oggi perdente?"
Casey lo squadrò dall'alto al basso e rispose acida
"Non sono affari tuoi. E tirati su la zip, idiota" e se ne andò in camera sua sbattendo la porta. Perchè le dava fastidio anche solo pensare che pochi istanti fa Derek aveva combinato qualche cosa con quella bionda insipida?
Intanto Derek guardò in basso e, leggermente rosso in volto, si alzò la zip del jeans.



















Eccomi tornata. Terzo capitolo, spero vi piaccia. Un bacio