E di certo, il torpore dei miei arti era dovuto ad una specie di immobilità onirica.

Quella tipica di quando sei addormentato, di quando vuoi muoverti, vuoi correre e senti di essere fermo come un macigno, non potendo muovere nemmeno mezzo muscolo.

E così senti gli spasmi nei tuoi arti, che in preda a febbrili guizzi elettrici che partono dal cervello, cercano di ritrovare la loro naturale mobilità.

E invece restano fermi.

Invece il cervello, viaggia, scollegato da tutto il resto...non avendo nessun tipo di obbligo, anche nel sogno può portarti ovunque tu desideri, no, forse questo non è esattamente vero, perchè il cervello poi, nell'atto di sognare, è collegato in presa diretta con qualcosa di più profondo, chiamato inconscio, e quello non è che poi è ben gestibile...tutt'altro.

E così puoi ritrovarti a novantanni suonati, a sognare di quando eri bambino e correvi sul prato! bè... in fondo se così fosse, questo inconscio non sarebbe poi così male...perchè come dicevo prima, lì anche un novantenne può tranquillamente sognare di librare agili passi e eleganti falcate, in una corsa spensierata.

Purtroppo, l'inconscio, non si capisce come mai, mescola per la maggior parte delle volte, esperienze che ti hanno toccato profondamente. Facendotele rivivere come se fossero reali, però in stati emozionali esattamente contrastanti...

Se sei felice, non si sa perchè ma l'inconscio in combutta con il cervello, ti fa vivere sogni che insinuano in te i dubbi...un velenoso consigliere!

Se sei triste, ti fa vedere la felicità in maniera lontana, come se volesse mostrarti quello che può essere, ma che non è...

Se sei confuso invece...ti tortura!

Ecco, esattamente il punto è questo.

Io sono confuso.

Esattamente credo di essere addormentato, e di non riuscire a svegliarmi.

E sono torturato dall'inconscio.

In altre circostanze probabilmente riderei di me. Ora però, non riuscendo più a distinguere il sogno dalla realtà, confondendo anche l'onirico con il vissuto reale. Mi sento perso,pù di prima.

Sono assalito da mille visioni, ma ce ne sono alcune che mi colpiscono di più di altre, una in particolare mi ossessiona.

Sbiadita e lontana, sento di averlo vissuto sulla pelle, e sento ancora le gocce di pioggia che cadevano fredde sulle mie braccia scoperte...

Vedo persino nitidamente la polena del veliero, a forma di capra...sono sicuro che si tratti della Going Merry....Tanto tempo fa.......L'amata Merry, l'inizio di tutto.

Non sono assalito da ricordi che mi sarei aspettato, come dire, più consoni a me, non sogno duelli fantastici in cui sono il protagonista, non sogno di tagliare acciaio o enormi montagne con il potere delle mie spade...

E' solo quell'unico insignificante ricordo a perseguitarmi in questo sogno!

Quando abbiamo ripreso il mare da Logue Town, quando in mezzo alla tempesta siamo salpati verso il Grande Blue.

Sotto il diluvio, noi cinque...con i piedi sopra ad un barile colmo di sakè.

Pronti a brindare il realizzarsi dei nostri sogni.

Mi sento così...puerile!

Così stupido, così infantile da detestarmi!

Invidio loro da morire, perchè continuano a perseguire fedelmente i loro obiettivi, mentre io sono ad un punto morto. Mi piacerebbe semplicemente capire il perchè mi sento così.

Perchè oggi l'idea di voler diventare lo spadaccino più forte del mondo mi disgusta, perchè disprezzo l'obiettivo che io mi ero imposto, infangando ora, anche la memoria di Quina.

E perché, benché mi trovo in un sogno, ora non la vedo di fronte a me, a prendermi a parolacce per quello che sono diventato. Per essere tanto meschino, merito di essere almeno perseguitato dal suo fantasma, mi pare più che logico! O forse, non mi reputa nemmeno più degno di essere considerato? E non la biasimerei. Avevamo fatto una promessa, e ora che tutto mi sembra così stupido e insensato, mi piacerebbe che almeno lei, salisse dal regno dei morti per schiaffeggiarmi?

Gli esseri umani sono proprio stupidi, ed io appartengo degnamente alla categoria.

E' inutile dire, che devo rivedere le priorità nella mia vita, altrimenti finirò per diventare un guscio vuoto privo di qualsiasi tipo di linfa vitale.

Questo è poco ma sicuro, devo riprendere le redini della mia vita, altrimenti finirà male, peggio di come mi avevano predetto tanto tempo fa. Almeno allora, mi avevano assicurato che con il tenore di vita che avevo, e con l'assidua tendenza a cacciarmi in situazioni estremamente mortali, avrei tirato le cuoia in tenera età!

Ah!

Forse anche qui sono io a sbagliarmi!

Non è detto che le sofferenze siano solo legate alla carne.

Non avevo calcolato le sofferenze dello spirito...allora è vero! Sto decisamente morendo per atroci sofferenze implodendo in me stesso!

Ora mi sento perseguitato anche da uno strano ticchettio nella mia testa.

Il tempo...inesorabile che passa...da quante ore sono fermo in questo stato di oblio.

Sto perdendo la pazienza, vorrei svegliarmi, restare solo con me stesso tutto questo tempo sta continuando a ledere profondamente la buona opinione che avevo di me.

Che poi...

Oltre a tutto questo marasma, sono ossessionato anche da altri ricordi,sogni? Farneticazioni febbrili? L'ho detto che non sono più in grado di distinguere la realtà...

Appartiene ad un sogno il timido e inaspettato avvicinamento a lei?

E' un altro scherzo del mio cervello già profondamente provato da molte turbe psicologiche? Oppure è il desiderio che si nasconde dentro il mio cuore da tanto tempo, e che mai ho voluto ascoltare per paura di rovinare tutto?

Il desiderio di esserle vicino.

La voglia di non essere solo un nakama.

Di essere qualcosa di più.

In fondo credo, che tutto questo sia solo un puzzle, una specie di rompicapo, nella quale se riesco a mettere insieme i tasselli al loro posto, forse, ritroverò me stesso.

Mi va bene anche l'idea di accettare i cambiamenti, perchè so che nella vita ce ne devono essere per andare avanti, non sono così ottuso. So che ce ne saranno sempre, e voglio essere in grado di accettarli, anche a caro prezzo.

Poco importa un rifiuto, e nemmeno mi turba l'idea di essere sbeffeggiato pubblicamente.

Lei è una delle mancanze che ho sentito di più in questi due anni di separazione.

Ok, ammetto adesso che il peso sul petto si è un po' attenuato.

Forse sto facendo progressi, perchè mi viene pure da ridere. Si può ridere in un sogno?

Va bene, è il mio sogno e posso ridere. Me lo concedo.

Lei è l'unica che con la sua sola immagine riesce a rendermi più sereno.

Anche tutta sta' paranoia degli obiettivi da raggiungere, con la sua figura al mio fianco, riesce ad essere più sopportabile.

Si, mi viene da ridere, perchè mi sento proprio sciocco.

Sono stato qui, in questo oblio, spaventato dai miei pensieri, terrorizzato dal mio futuro, e non capivo una cosa così semplice.

E' lei la chiave di tutto.

Forse bastava semplicemente che io accettassi tutto questo.

E ora, che tutto riprende il suo posto, il viaggio, la promessa, i sacrifici e i duelli...mi appare l'immagine di Quina, nitida e splendente, vedo i suoi occhi limpidi, vedo il suo sorriso meraviglioso...non era andata via, come poteva esserlo. Lei è sempre stata con me, non mi ha mai abbandonato, che sciocco sono stato a pensarlo.

Ma concedimelo amica mia, concedimi il fatto di essere umano, altrimenti, il nostro sogno non riuscirò mai a realizzarlo.

Concedimi di essermi innamorato, e l'amore si sa, tendenzialmente confonde.