Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Melath    22/02/2012    3 recensioni
I ragazzi cinque anni dopo. Come sono diventati? Si rincontreranno mai?
Stiamo a vedere!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tina entrò nell’ospedale con il vestito verde addosso. Li aveva disegnati lei ma, dio, poteva fare qualcosa di più comodo.
‘Miiiiiiiiiiiiiiiiiike! Oddio muoio, muoio, muoio!’ urlò mentre il fidanzato la trasportava in sedia a rotelle verso la reception,  facendola sbattere contro ogni angolo.
Mercedes era con loro, oramai era convinta che l’avessero presa per l’ostetrica ufficiale del Glee Club, ma era la più materna tra tutti quindi non le dispiaceva poi molto.

Alla fine al matrimonio erano rimasti in quattro gatti. Non proprio quattro, ma mancavano anche Sam e Artie e sicuramente il numero che avevano preparato non sarebbe uscito proprio bene. Ma un bambino è sempre un bambino. Gli sposi non avevano partecipato alla creazione. Non cantavano. Il che aveva reso tutto più difficile visto che erano parte integrante dei numeri che solitamente preparavano.

La sala del municipio era gigantesca. Vista la non convenzionalità degli sposi nessuno si stupì quando gli inviti arrivarono con una doppia coppia segnata sulle partecipazioni. Fortunatamente era stato uno dei più eleganti del club a organizzare il tutto.

Le panche erano addobbate con piccoli mazzetti di tulipani colorati avvolti da dei fili di rafia. Il tappeto rosso tradizionale era stato sostituito da uno color panna decorato con un elegante perimetro verde, scelto per potersi abbinare con i vestiti delle damigelle.
Le ragazze indossavano un leggero vestito verde pastello stile impero. I capelli erano stati intrecciati in elaborate trecce che correvano intorno a tutta la testa. Per i ragazzi era stato scelto uno smoking tradizionale nero con una bomboniera dello stesso tessuto di seta grezza scelto per l’abito delle ragazze.

Per gli sposi la pezzetta di stoffa era stata sostituita con dei fiori di orchidea della stessa tonalità dei vestiti. Il tutto riusciva a risultare completamente elegante e primaverile. O meglio. Avrebbe potuto. Se Santana non avesse insistito per indossare con un vestito aderentissimo. Suo solito insomma.

I vestiti degli sposi erano stati la sfida più dura di tutta l’organizzazione. Ognuno aveva le sue idee e non avrebbero voluto
 cedere per nessun motivo al mondo. Quella fu forse l’unica volta che sentirono urlare Tina.
‘BASTA!’ disse lanciando un metro che cadde ai piedi della sposa che stava litigando con una delle sarte.
‘I vestiti li faccio io quindi decido io. E non mi frega di cosa vogliate. Sarete tutti fottutamente belli, d’accordo? Non fatemi arrabbiare che ho gli ormoni a mille e potrei infilzarvi con tutti gli spilli che ci sono qui dentro ok? Ci siamo capiti?’ L’asiatica si girò e si lasciò andare sulla poltrona della scrivania.
‘Hilary, allunga quell’orlo e copri il seno. Non ho intenzione di firmare il matrimonio di Snookie.’

Per la seconda coppia era stato leggermente più facile.

-
 
Mentre l’ostetrica cercava di far respirare Tina, questa era preoccupata di conoscere che modifiche avrebbe potuto fare la sposa. Perché sapeva che le avrebbe fatte. Se solo conosceva un pochino Santana Lopez, sapeva che si sarebbe almeno accorciata la gonna.
Nemmeno al suo matrimonio avrebbe accettato di non essere la più sexy.
Brittany non era stata un problema.

‘RESPIRI!’

Aveva accettato tutto, l’unica cosa a cui proprio non aveva rinunciato era stato il cappello. Ma visto che il rinfresco si sarebbe tenuto all’aperto, Tina aveva ceduto.

‘STIA CALMA!’

-

Rachel aprì le porte di fondo della sala del municipio e Finn la raggiunse.
‘E’ arrivato il momento. Sei pronta?’
‘Non lo sono mai stata davvero. E’ impressionante vedere come siamo cresciuti.’ Chiuse la porta.
‘Ho sempre pensato che saremmo stati tu ed io ad attraversare quella navata’, disse Finn indicando con un cenno della testa la porta che Rachel stava chiudendo.
Dalle scale sentirono Quinn e Puck salire trafelati e rossi in volto. ‘Siamo in ritardo, maledetto cretino.’ Salutò Rachel con un bacio e abbracciò Finn. ‘Voleva farmi venire in moto. Con questo vestito!’ fece una giravolta e tutti e tre i ragazzi rimasero a bocca aperta. Era davvero una dea quella ragazza. ‘Abbiamo dovuto chiamare un taxi all’ultimo minuto. Siamo qui per un pelo. Devo farmi stringere un po’ il busto, Tina è di la con San?’
‘Tina sta partorendo.’ Disse Rachel con un sorriso a trentadue denti.
‘Oddio è bellissimo!’ Che giornata meravigliosa! Va bene, vado a sistemare da sola. Noah, vieni.’

Puck diede un pugno al braccio di Finn. ‘Ti comanda a bacchetta eh!’ Chiese il più alto dei due.
‘E’ l’amore bellezza!’

I ragazzi li guardarono allontanarsi. ‘Sono sempre stati fatti l’uno per l’altra quei due.’ Disse Rachel.
‘Lo pensavo anche di noi. Ed eccoci qui. Sai, stavo quasi per chiederti di sposarmi l’ultimo anno.’
‘Cosa?’ chiese stupita la ragazza. ‘Stai scherzando.’ Disse prendendogli un braccio.
‘No. Mi ha fermato Kurt. Mi ha mostrato il tuo futuro. Sai quando siamo spariti per tre giorni e nessuno voleva dirvi dove fossimo? Mi portò qui. Mi fece capire che non era il mio posto. Io sto bene a Lima. Mi piace la mia casa. Ora con Jaqueline che lavora qui sarà dura. Ma credo che ci vedremo di più ora.’ Sorrise e se ne andò, lasciando Rachel allibita davanti alla porta della navata.

Gli ospiti stavano riempiendo la sala. Per una coppia  a destra, e per una a sinistra.
Jessie la venne a cercare. Era ora di prepararsi per il numero.
‘Che c’è amore?’
‘Finn voleva sposarmi.’
‘Scu-scusa?’
‘Al liceo. Poi ha cambiato idea. Sono allibita.’
Jessie l’abbracciò forte. ‘Andiamo amore. Non è così grave.’
Rachel si girò con uno sguardo assassino. ‘Il problema sta nel fatto che tu ancora non mi abbia detto nulla di matrimonio, non credi?’
L’ex Vocal Adrenaline sbiancò. ‘Pensavo volessi un Grammy prima, amore. O-Oh uno stipendio.’
Lei sorrise.  ‘Sì è vero. Mi ero quasi scordata.’ Disse baciandolo e trascinandolo verso la fine della coda.
La loro strofa era l’ultima. Arrivò davanti agli sposi ed abbracciò Santana.

‘Non ci siamo mai prese. Ma ti voglio bene.’
‘Io no.’ Rispose la latina.
‘Dio Santana, da agitata diventi ancora più stronza.’ Esordì Kurt a fianco a lei.

-

Mike continuava a fare avanti e indietro lungo il corridoio davanti la sala parto. Sam era rimasto con lui.
L’ostetrica gli aveva impedito di entrare: ‘Abbiamo già una paziente da curare, non possiamo prenderci cura anche di lei e dei suoi mancamenti.’
I ragazzi sentivano la stilista urlare all’interno della sala. Il padre non riusciva a credere che quelle urla fossero umane.
Decise  di sedersi su una delle sedie, ma il suo piede aveva deciso di non collaborare.
Mike non riusciva a capire più nulla.

-

So no one told you life was gonna be this way 
Your job's a joke, you're broke, your love life's D.O.A.
It's like you're always stuck in second gear 
When it hasn't been your day, your week, your month, or even
your year, but 


I ragazzi entrarono nella navata ballando. Era tutto molto simile al matrimonio di Burt e Carole, ma questo era il Glee Club, giusto?

I'll be there for you
When the rain starts to pour
I'll be there for you 
Like I've been there before 
I'll be there for you 
'Cause you're there for me too 


Santana entrò nella navata con la gonna accorciata di una buona decina di centimetri e uno spacco sbalorditivo. Tina aveva ragione, non si era data per vinta. Il suo compagno non aveva spiccato parola per tutta mattina. Il verde del fiore al suo occhiello riprendeva splendidamente il verde dei suoi occhi. Fortunatamente loro non avrebbero dovuto ballare troppo. Dave non era mai stato un gran ballerino. Aveva canticchiato qualcosa, ma ballato mai. E quella situazione lo stava davvero mettendo in imbarazzo.

You're still in bed at ten and work began at eight 
You've burned your breakfast so far, things are going great 
Your mama warned you there'd be days like these 
But she didn't tell you when the world has brought you down to your knees, and


Lui non era mai stato uno da tulipani ed orchidee, ma per Kurt questo ed altro. Non poteva rischiare di perderlo ancora per una cosa del genere. Aveva già fatto lo sbaglio di non trasferirsi a New York perché non era uno da New York. Ma se la ami una persona, lo diventi no? Almeno un pochino almeno.
Si stava comunque vergognando tantissimo mentre faceva quell’imbarazzante balletto con Santana a fianco. Si girò verso Kurt che stava procedendo nella sua direzione con Brittany. Il ragazzo gli fece un grande sorriso d’incoraggiamento mentre prendeva le mani di Brittany e faceva una lunga giravolta rischiando di inciampare nel suo lungo strascico.
Fortunatamente Dave non avrebbe avuto questo problema visto che Santana praticamente una gonna non ce l’aveva.

-

Quando Mike sentì il primo vagito gli sembrò che il mondo si aprisse sotto di lui e cadesse a picco come Alice nella tana del coniglio.
Irruppe nella sala parto e corse verso il suo bambino. Alice era bellissima. Tagliò il cordone e aspetto che gl’infermieri si occupassero di tutti i crismi mentre lui cercava di tranquillizzare la moglie.
Il nome l’aveva scelto in quel momento. Quando aveva visto la terra aprirsi durante il primo vagito della sua bambina. Il primo vagito di Alice.

-

No one could ever know me
No one could ever see me 
Since you're the only one who knows what it's like to be me 
Someone to face the day with 
Make it through all the best with 
Someone who always laughs at 
Even when I'm at my worst, I'm best with you


‘Ciao.’
Blaine si girò verso la voce sconosciuta che l’aveva salutato. Era seduto dalla parte della sposa. Non credeva ce l’avrebbe fatta a partecipare, ma tutto sommato non stava andando male. Vedere Dave tentare (e non esattamente riuscire) di ballare era una bella soddisfazione. Ma non stava andando male soprattutto perché si era perso negli occhi luminosi e nel sorriso gigantesco del ragazzo che gli stava porgendo la mano.
‘Sono un amico di Santana.’
‘Studi con lei?’ Proprio i denti tutti perfetti. E le labbra disegnate. E che gambe aveva questo ragazzo.
‘Diciamo di sì. No, diciamo di no. L’ho conosciuta ad un bar. E’ una ragazza fantastica. Tu come la conosci?’
‘Sono l’ex dello sposo.’
‘Ahia.’ Disse il bel ragazzo dagli occhi chiari.
‘Sì, ma si rimedia.’ Sorrise Blaine cercando di metterci tutto il fascino possibile. Cosa del tutto impossibile visto che gli occhi del ragazzo lo stavano scansionando. Avrebbe potuto dirgli se aveva un tumore se fosse rimasto a fissarlo ancora un po’.
‘Mi chiamo Blaine, comunque.’
‘Sebastian, piacere.’

I'll be there for you
I'll be there for you
I'll be there for you
'Cause you're there for me too



Ghgggghgh capitolo finale.
Per fortuna dovevo metterci pochino perchè era tutto in testa. Mi scuso ma non ce l'ho fatta ad aggionare prima. E poi è l'ultimo. E' un po' un epilogo.
Ho dovuto mettere Sebastian, che è lo stesso del telefilm visto che la Seblaine mi sta uccidendo in questo momento, solo incontrato in occasioni diverse. Ma è Grant.
Ringrazio tutti quelli che mi hanno sopportato e recensito e messo tra i prefeirti e tra le seguite e tutto. Davvero grazie, non me lo sarei mai aspettata. Siete fantastici.
Grazie ai miai amori, alla mia gis family per aver letto ogni capitolo ed avermi sostenuto e sponato e grazie alla Marti per aver betato tutto. Senza di lei non ce l'avrei mai fatta.
E smetto di ringraziare che sembra abbia scritto il romanzo del secolo.

Ovviamente non so se ci si può sposare in coppia, ma a NY e a Glee si può tutto. E tutto quello che ho messo, del parto e dei fiori sono esperienze personali quindi non dovrebbero esserci grandi cose impossibili. 


Davvero, grazia ancora. 

E se vi manco immensamente, sto lavorando a una Angst Santana e a una Seblaine alternativa. Buttateci un'occhio, ok? GRAZIE, ancora.
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Melath