Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: lynn12    27/09/2006    1 recensioni
E' il seguito de "L'ultima scelta". La vita trascorre serena e felice per Inuyasha, Kagome e i loro amici...ma quanto durerà questa pace?
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 6: YUUKAI (Rapimento)

Il sentiero che portava alla vetta del monte Hosi era difficoltoso e irto di ostacoli, era evidente che non veniva percorso da moltissimo tempo. La pendenza del cammino era resa ancora più insopportabile dall’aura maligna che si avvertiva sempre più distintamente a mano a mano che si avvicinavano alla vetta, divenendo sempre più spessa e pesante. Inuyasha e Miroku, dopo aver insistito non poco, erano riusciti a convincere Kagome e Sango a farsi trasportare da Kirara, in modo da limitare la fatica.

-In realtà, io avrei preferito che tu ci aspettassi ai piedi del monte, Sango- le disse Miroku

-Scordatelo, Miroku!- replicò decisa la sterminatrice –Non sono una di quelle moglie che aspettano il maritino a casa preparandogli da mangiare! Senza contare il fatto che Tsuki deve essere molto potente e io posso esservi di aiuto-

-Tsk, figuriamoci! Io basto e avanzo per occuparmi di quella!- esclamò Inuyasha con tono arrogante –Tu potevi benissimo aspettarci al villaggio insieme al rospo e alla mocciosa. E anche tu, Kagome- “Così io sarei stato più tranquillo” aggiunse il mezzo demone tra se

Il viso di Kagome si adombrò.

-Inuyasha, a cuccia!- gridò

L’hanyou come al solito fu brutalmente attirato verso il terreno. La ragazza lo guardò storto. Sapeva che Inuyasha diceva quelle cose solo perchè era preoccupato per lei, però la infastidiva lo stesso quando si comportava in quel modo. E poi era nervosa e mandarlo a cuccia era un ottimo modo per scaricarsi un po’!

-Ma che ho detto?- si lamentò Inuyasha rialzandosi

-Sai benissimo che non sarei rimasta ad aspettarti per niente al mondo! Sono due anni che combatto al tuo fianco e intendo continuare a farlo!- rispose lei decisa, poi, con un sorriso ironico, aggiunse:-E poi, se non ci sono io, come minimo ti metteresti a litigare con Sesshomaru e ti dimenticheresti del motivo per cui siamo qui!-

Il signore dell’Ovest, infatti, stava seguendo il gruppo di Inuyasha. Visto che lo youkai era lì per il loro stesso motivo, Kagome aveva pensato di invitarlo ad unirsi a loro, pensando che l’aiuto di un demone potente come lui potesse sempre fare comodo. Quando Sesshomaru, senza dire una parola e senza perdere la sua usuale compostezza, aveva iniziato a seguirli, l’aveva preso come un “sì”. Come dire, chi tace acconsente! In quel momento il signore dell’Ovest stava osservando i loro battibecchi a qualche passo di distanza con espressione tra il disgustato e il rassegnato.

-Sono felice che tu abbia una così alta considerazione di me!- esclamò offeso Inuyasha

Kagome, Sango e Miroku scoppiarono a ridere di fronte a quell’espressione così conosciuta. Un battibecco  tra il mezzo demone e la sua compagna era un metodo eccellente per allentare la tensione!

-Se avete finito di perdere tempo, possiamo rimetterci in cammino- intervenne in quel momento Sesshomaru in tono freddo

-Tsk. Per una volta sono d’accordo con il mio ghiacciolo di fratello- disse Inuyasha ironico –Muoviamoci!-

 

Al tramonto, decisero di fermarsi e accamparsi per la notte. Avevano ormai compiuto più di metà della scalata e, se tutto andava secondo i piani, il giorno successivo sarebbero giunti al castello di Tsuki.

-Stranamente oggi non abbiamo subito nessun attacco...- commentò Sango mentre Inuyasha e Miroku accendevano il fuoco

-Non è strano affatto- replicò freddamente Sesshomaru

-Già, stanno cercando di farci innervosire- intervenne Inuyasha –Probabilmente ci attaccheranno durante la notte o, al più tardi, domani mattina, prima che possiamo raggiungere il castello di Tsuki-

-È opportuno che questa notte ci sia sempre qualcuno di sveglio in modo da non essere colti di sorpresa- fece Miroku –Io, Inuyasha e Sesshomaru ci daremo il cambio-

Dopo una veloce cena a base di ramen precotti, Kagome, Sango, Miroku e Sesshomaru si misero a riposare, mentre Inuyasha rimaneva sveglio per primo a sorvegliare i dintorni. Tuttavia, Kagome non riusciva ad addormentarsi. Durante il giorno non aveva il tempo di riflettere su tutto quello che era successo e così alla sera i pensieri si affollavano nella sua testa. Primo fa tutti quale sarebbe stata la reazione di Inuyasha alla notizia che sarebbe diventato padre. Si portò la mano al ventre ancora piatto in un gesto protettivo. Non dubitava dell’amore che l’hanyou nutriva nei suoi confronti, ma, a conti fatti, loro due stavano insieme solo da pochi mesi, nonostante si conoscessero da due anni e insieme avessero affrontato ogni sorta di situazioni e di difficoltà. Erano davvero pronti per avere un figlio? Non che avessero molta scelta, comunque...

-Kagome, cosa c’è? Non riesci a dormire?- Inuyasha le si avvicinò e si sedette al suo fianco

-Mmh...No. Stavo pensando ad alcune cose- rispose la ragazza

-Dovresti cercare di riposare. Domani sarà una giornata dura e per sconfiggere Tsuki ci serviranno anche i tuoi poteri di sacerdotessa-

Kagome si alzò a sedere con aria sbalordita.

-Che c’è? Perchè mi guardi così?- le chiese il mezzo demone

-Questa è la prima volta che mi chiedi apertamente di aiutarti in una battaglia!- esclamò lei

-Tsk! Io ho sempre pensato che tu fossi molto forte-

La ragazza lo guardò con dolcezza, poi, però, un’ombra di preoccupazione le attraversò lo sguardo.

-Credi davvero che domani potrò esservi di aiuto? In fondo non sono ancora in grado di controllare bene i miei poteri...-

-Sono sicuro che ci riuscirai- la rassicurò Inuyasha –E poi...tu mi sei di aiuto anche solo stando al mio fianco- concluse chinandosi a sfiorarle le labbra con le proprie

-Grazie, Inuyasha- gli sorrise felice Kagome

-Ora dormi-

La ragazza si distese nuovamente e chiuse gli occhi. Rassicurata dalla vicinanza di Inuyasha e cullata dalla dolcezza delle sue mani che le accarezzavano i capelli, riuscì finalmente ad addormentarsi.

Tuttavia, un paio d’ore dopo, fu svegliata da una brutta sensazione. Sentiva che un gran numero di demoni si stavano avvicinando. Anche Inuyasha e Sesshomaru se ne erano accorti ed erano già pronti a combattere, mentre Miroku stava svegliando Sango.

-Kagome, resta dietro di me- le disse Inuyasha estraendo Tessaiga

Pochi istanti dopo, Kurai, seguito da un nutrito numero di demoni, era di fronte a loro.

-Oh, peccato, siete già svegli...E io che speravo di svegliarvi a modo mio!- esclamò ironico il demone dell’oscurità

-Fai poco lo spiritoso e vedi di levarti dai piedi!- replicò Inuyasha bellicoso –Non ho voglia di perdere tempo con gente inutile come te e i tuoi amichetti!-

-Se fossi in te starei attento a come parli, cagnolino. Sai, la luna piena ha uno strano effetto sui demoni, li rende stranamente aggressivi e basta un niente per istigarli-

-Questo perchè sono dei demoni di basso livello- commentò sprezzante Sesshomaru

-Vedremo se tra qualche istante sarete dello stesso parere- fece Kurai con un ghigno –Tuttavia, stanotte mi sento generoso, voglio darvi la possibilità di vivere ancora un po’: se mi consegnate la sacerdotessa, vi lascerò andare senza farvi nulla-

-Te lo puoi scordare!- gridò Inuyasha –Ti ammazzerò prima che tu possa anche solo fare un passo in direzione di Kagome!-

-Bene, l’avete voluto voi-

Detto questo, Kurai ordinò alla sua schiera di attaccare Inuyasha e il suo gruppo. Questa volta lo youkai si era portato appresso un gruppo di demoni più potente, ma, nonostante ciò, non ancora sufficiente ad avere la meglio su di loro. Uno alla volta, i demoni venivano fatti a pezzi dalla lama di Tessaiga o dagli artigli di Sesshomaru, tranciati i due dall’Hiraikotsu o dal bastone di Miroku oppure distrutti da una freccia sacra di Kagome. Questa si teneva in disparte per non intralciare i suoi amici e, non fidandosi ancora dei suoi poteri, si limitava a tenere a distanza coloro che cercavano di avvicinarsi a lei grazie al suo arco e alle sue frecce. Ben presto, i nemici furono tutti sconfitti.

-Tsk! Credo che tu stia continuando a sottovalutarci- esclamò Inuyasha in direzione di Kurai dopo aver fatto a pezzi l’ultimo demone

-Forse sei tu che dovresti essere un po’ meno sicuro di te stesso- replicò Kurai schioccando le dita

A quel gesto, un altro numeroso gruppo di demoni circondò il mezzo demone e i suoi amici.

-A questo punto dovreste essere alquanto affaticati e non credo che riuscirete a cavarvela così facilmente stavolta-

Ad un altro cenno, gli youkai partirono all’attacco. Kurai aveva ragione. Inuyasha e gli altri avevano esaurito gran parte delle loro forze per neutralizzare il primo gruppo di demoni e non si erano aspettati un secondo attacco. Oltretutto, questi erano di livello superiore rispetto ai loro predecessori. La lotta era difficoltosa ed estenuante.

Soddisfatto di quello che vedeva, Kurai si diresse verso Kagome. La ragazza, accortasi che si stava avvicinando, gli puntò contro l’arco.

-Non un passo di più o scaglio una freccia- lo minacciò

Per nulla preoccupato, il demone continuò ad avanzare.

-Forza, provaci. Voglio proprio vedere cosa sei in grado di fare- la schernì con un sorrisetto sarcastico

Prendendo di mira il petto, Kagome scagliò la freccia, che, avvolta dalla sua forza spirituale, si diresse precisa verso il bersaglio. Tuttavia, un attimo prima che il dardo lo colpisse, Kurai scomparve come per magia e la freccia si andò a conficcare nel tronco di un albero. Stupita, Kagome si guardò intorno, ma il demone sembrava sparito nel nulla. Improvvisamente, Kurai riapparve alle sue spalle, puntandole un pugnale alla gola.

-Mi dispiace, ma non hai avuto fortuna- le sussurrò all’orecchio –Ora lascia cadere a terra quell’arco-

-Ti illudi se credi che riuscirai a rapirmi indisturbato- rispose Kagome obbedendo  

-Sei convinta che il tuo mezzo demone arriverà in tempo per salvarti, vero? Beh, se fossi in te non ci conterei così tanto. Guarda là-

La ragazza spostò lo sguardo nella direzione indicata da Kurai. Quello che vide la fece inorridire. I suoi amici erano in seria difficoltà, feriti e stremati, stavano dando fondo alle loro ultime forze per non soccombere. Persino Sesshomaru sembrava dover impegnarsi più del dovuto per riuscire ad abbattere i demoni che lo attaccavano. In mezzo a quella confusione, gli occhi di Kagome cercarono allora Inuyasha. Una morsa le attanagliò il cuore. L’hanyou aveva uno squarcio che gli attraversava il petto e sembrava fare fatica persino per tenersi in piedi. Anche lui stava per esaurire le sue energie.

-Inuyasha...- un gemito soffocato le uscì dalle labbra

Nonostante fosse lontano alcuni metri, il fine udito del mezzo demone riuscì a sentire quel richiamo. Si voltò in direzione di Kagome e la rabbia gli montò in corpo vedendola minacciata dal pugnale di Kurai.

-Maledetto bastardo, lasciala andare!- urlò in direzione dello youkai

Incurante delle ferite e della stanchezza, cercò di avvicinarsi ai due, ma un demone lo colpì alle spalle con un grosso bastone di legno, facendolo cadere in ginocchio.

-Inuyasha!-

Kagome avrebbe voluto correre da lui, ma la morsa della mano di Kurai che le stringeva il braccio e la lama del suo pugnale a pochi centimetri dalla sua gola le impedivano di farlo.

-Non agitarti, il tuo mezzo demone può ancora salvarsi, ma tutto dipende da te- le disse il demone dell’oscurità

-Che cosa vuoi dire?- gli chiese lei continuando a tenere fisso lo sguardo su Inuyasha che stava disperatamente tentando di rialzarsi

-Se vieni con me senza fare tante storie, ordinerò a quei demoni di lasciare in pace i tuoi amici-

Kagome esitò per un attimo, poi disse:

-D’accordo, verrò con te. Ma prima voglio che ordini ai tuoi demoni di ritirarsi, voglio vederlo con i miei occhi-

-Come vuoi-

Kurai emise una specie di fischio e a quel suono tutti i demoni si fermarono improvvisamente. Stupiti, Sango e Miroku si guardarono intorno per capire cosa stesse succedendo e fu in quel momento che videro Kagome prigioniera di Kurai. Anche Sesshomaru si volse verso di loro.

-Kagome!- gridò spaventata Sango muovendo alcuni passi verso di lei

-No, Sango, resta dove sei!- la fermò l’amica –Voi tutti, non muovetevi. Io...devo andare con lui. È l’unico modo per salvarvi la vita-

-Che stai dicendo?- esclamò Inuyasha –No, Kagome, non ti permetterò di fare una cosa del genere!-

-Inuyasha, mi dispiace...- Kagome lo guardò con le lacrime agli occhi –A cuccia-

Il mezzo demone fu scaraventato a terra e perse i sensi. Kagome lanciò un ultimo sguardo ai suoi amici, prima di sparire insieme a Kurai ed i suoi demoni.

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: lynn12