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Autore: Myzar195    22/02/2012    3 recensioni
"Trunks non mi preoccupa, lui starà bene ovunque andrà..ma Bra.." lui non incrociò il suo sguardo "Bra ha bisogno di questo. è capace, forte.." "nostra figlia vive in un mondo di fantasia!" la interruppe lui "Come te! Guardati Vegeta, sei un Guerriero che osserva il mondo dall'alto aspettando una nuova battaglia! sei distante, e ostico..ma anche tu provi sentimenti...quando ti renderai conto, che tua figlia è uguale a te?" fece una pausa e il suo sguardo si spostò sulle spalle del compagno, la sua voce si affievolì ancora di più "...ed è per questo che la amo tanto, perchè è esattamente come te"
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Pan, Trunks | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo due giorni chiamai Trunks
“hei guarda chi si fa risentire!”
“hem gia.. senti Trunks i tuoi sono in casa oggi? Devo parlare con loro…”
“beh si. Ma perché vuoi parlarci?”
“mmm….tuo padre di che umore è?”
“sembra tranquillo oggi, si sta allenando, ma perché?”
Riflettei un secondo
“senti è un segreto, quindi tieni la tua boccaccia chiusa! Voglio chiedere a tuo padre il permesso di sposare Bra”
Silenzio dall’altra parte della cornetta
“hahahahahaha! Buon per te amico! Ti faccio le mie congratulazioni!”
“sssssh! Stai zitto è una sorpresa!”
“aaah scusa!scusa! allora ti aspetto oggi, passi dal prete a farti dare l’estrema unzione prima?”
“ha.ha.ha. spiritoso come sempre! Ciao!”
“ciao!”
Chiusi la conversazione e mi preparai per uscire; anello in tasca, fagioli di Balzar pure…ok potevo partire.
Spiccai il volo e con molta calma mi diressi alla Capsule Corporation.  Non avevo pensato a cosa avrei detto a Vegeta! Provai a formulare un discorso
“Vegeta! Voglio sposare Bra!”
No ok così mi avrebbe incenerito all’istante
“Vegeta, potentissimo prin…”
No ok troppo troppo…
“aaaaah cosa faccio!?”
Mi passai le mani nei capelli, sperando che giungesse una risposta, ma niente. Avrei improvvisato .. sentivo i brividi salire furtivi lungo la mia schiena punzecchiandomi. Ero morto. Fantastico.
Giunsi a destinazione e atterrai lentamente. Mi posai una mano sulla gola e sospirai, dovevo stare calmo…calmo…
“hei Goten finalmente!”
Gridò Trunks spuntandomi alle spalle, il balzo che feci mi catapultò a 100 metri di distanza, il cuore in gola.
“Trunks io ti ammazzo se lo fai ancora!”
Gridai, lui rimase basito a fissarmi
“mamma mia amico! Non pensavo avessi così paura di mio padre!”
Mi fissai la punta delle scarpe, nemmeno io pensavo di avere così paura, eppure in quel momento mi terrorizzava…
Sbuffai e mi diressi verso la porta, accompagnato da Trunks che rimase in silenzio dietro di me, finalmente aveva capito che non si trattava di uno scherzo e che ero davvero intenzionato a fare le cose per bene. Ripensai per un momento alle minacce di mia madre mentre mi puntava un mattarello in faccia, ripetendomi che se non avessi seguito le tappe si sarebbe vendicata.
Mi fermai davanti alla porta e il mio migliore amico mi diede una pacca sulla spalla, una spinta verso l’ignoto.
“tranquillo amico, se la situazione si fa pericolosa intervengo io”
Disse cercando di tranquillizzarmi, ma la fifa mi aveva piombato i piedi a terra. Chissà dove ritrovai il coraggio e mi diressi a passo infermo verso il salotto di quell’enorme casa. Varcai la soglia e incrociai Bulma intenta a leggere degli appunti meccanici
“ciao caro, che ci fai qui?”
Chiese fermandomi, notò subito il mio sguardo e sorrise
“che c’è ragazzo? Ti sei morso la lingua?”
Scappo o resto? Scappo o resto?
“ehm…dovrei parlare con te e Vegeta se non ti dispiace…è una cosa piuttosto importante”
Il suo sguardo divenne serio e incrociò le braccia al petto
“certo, Goten”
Poi distolse lo sguardo e alzò la voce per farsi sentire nell’altra stanza
“Tesoro? Vegeta? Puoi scendere per qualche minuto, è importante!”
Disse, dal piano di sopra sentii arrivare un grugnito
“che c’è?!”
Ed ecco arrivare la mia morte personale, occhi neri come la notte e capelli a punta, scendeva le scale irritato, deglutii rumorosamente.
Bulma studiò la mia espressione e prima che il marito la raggiungesse mi fece un occhiolino.
“coraggio”
Mi sussurrò, io feci un passo avanti e mi avvicinai a Vegeta che mi fissò stranito.
“Goten che ci fai qui? Ti vedo troppo spesso per i miei gusti di recente”
Lo sguardo burbero di Vegeta si posò prima su di me e poi sul figlio che rimase immobile dietro di me.
“quindi? Che succede?”
Chiese irritato, Bulma lo raggiunse e si aggrappò a un suo braccio sempre sorridendo.
“credo che debba chiederci qualcosa tesoro”
Disse invitandomi a continuare la frase, non so come ma ce la feci
“in effetti è così, beh Vegeta tu sai quanta stima io provo per te…”
“taglia corto ragazzo, ho da fare!”
Mi fissai i piedi e pensai a Bra, a  quanto volevo renderla felice e non l’avrei mai lasciata…ma perché invece di pensare non glielo dicevo?
“Vegeta, devi sapere che io e Bra stiamo insieme gia da un anno e beh…io la amo e quindi voglio chiederti il permesso di sposarla”
Chiusi gli occhi e mi parai il viso aspettando l’esplosiva reazione che mi aspettavo. Niente. Socchiusi un occhio e vidi il suo viso diventare rosa poi rosso poi viola…mi chiedevo se stesse respirando e perché non reagisse, pure Bulma si voltò verso di lui a guardarlo scostandosi un poco, un istante dopo esplose in una carica di energia trasformandosi in super saiyan sempre senza dire una parola, afferrò però Bulma che prese a sventolare come una bandiera per la forza che stava sprigionando
Trunks si piegò in avanti e si coprì gli occhi per il vento che nasceva dall’aura dorata che sprigionava, anche io mi trasformai, non sapendo bene cosa dovevo fare, o lo avrebbe visto come una minaccia!? Ero morto.
“VEGETAAAA!”
Strillò Bulma, a un metro e mezzo da terra
“Calmati Vegeta!”
Dissi cercando di placarlo, ma riuscii solo a farlo arrabbiare di più. Il trambusto che generarono i mobili scagliati contro le pareti fece accorrere Bra che spalancò la porta.
“papà! Che stai facendo?!”
Gridò, la mia Bra, bella e..
“AAAAAAAAAH!!”
Strillò e si trasformò in super saiyan.
“adesso ci diamo tutti una regolata qui!”
Disse posandosi le mani sui fianchi, poi si voltò verso di me e mi fissò con aria arcigna, corrugando la fronte e creando due pieghette, terribilmente carine tra le sopracciglia.
“si può sapere che hai fatto?!”
Chiese, ma ero imbambolato sui suoi occhi azzurri e i capelli biondi che raccolti in una coda si alzavano, anche il ciuffo aveva preso una piega buffa, ma terribilmente bella.
Notò il modo in cui la fissavo e arrossì, poi voltò la testa spostando lo sguardo verso il muro e facendo una lieve smorfia..sempre mantenendo quel rossore purpureo che le riuscivo a strappare solo quando la baciavo.
“piantala di fissarmi Goten! Mi irriti.”
Fingeva ancora, ma non sapeva cosa avevo appena fatto.
“non c’è bisogno che menti Bra! So tutto”
Ci voltammo tutti verso Vegeta che gelò entrambi con uno sguardo di ghiaccio.
Bra lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite e il rossore che  aveva solo sulle guance si estese in tutto il viso e coprendoselo cominciò a strofinarlo sulle mani. Doveva essere terribilmente imbarazzata.
Mi avvicinai a lei e le misi una mano sulla spalla, lei tuffò il viso sul mio petto cercando di coprirsi dalla vergogna. Vegeta rimase interdetto.
Bra scoppiò in lacrime e si aggrappò alla mia maglia, la fissai e feci un sorriso, la mia principessa…bellissima, fortissima e terribilmente timida.
Il vento cessò. Bulma atterò e rimase a terra per i giramenti di testa. fissai lo sguardo negli occhi di Vegeta ancora trasformato, vedevo dello shock, della gelosia. Si chiedeva perché la sua bambina non fosse corsa tra le sue braccia. Come faceva quando era piccola e aveva paura dei tuoni durante le notti di tempesta; oppure quando si intrufolava nel letto dei genitori e sentiva il bisogno di sentirsi protetta, allora si creava un piccolo rifugio tra le braccia del padre. Sapevo tutto ciò perché Bra me ne aveva parlato, aveva condiviso i suoi ricordi con me. I più felici. Inutile, rimpiazzato.
Sentii il bisogno di ritrasformarmi. Non c’era motivo per rimanere super saiyan. Pure Bra si ritrasformò.
Vegeta era immobile davanti a me, in silenzio. Tutti lo eravamo, l’unico rumore erano i singhiozzi di Bra attutiti dalla mia maglia.
“so che ti prenderai cura di lei”
Disse infine Vegeta. Orgoglioso e potente. Anche lui non vedeva più la necessità della trasformazione e tornò normale.
Incrociò le braccia al petto e fissò prima me, poi Trunks e poi soffermò lo sguardo su Bra, accennò un sorriso.
“se la fai soffrire…ti spezzo le gambe”
Disse e voltandosi uscì dalla stanza più simile a un campo di battaglia che a un salotto.
Toccò la porta che cadde a terra e si avviò nel corridoio, io e Trunks ci scambiammo uno sguardo prima interdetto poi complice.
“ma non dovevi tirarmi fuori dai guai?”
Chiesi, lui rise
“non sapevo quanto mio padre potesse mettermi paura”
Disse giustificandosi. Lo capivo. Anche io mi ero sentito nello stesso modo. Spiazzato dalla paura, ma il pensiero di poter vivere per sempre con la ragazza meravigliosa che stringevo tra le braccia mi aveva tolto ogni paura.
“hai visto Goten? Basta prenderlo per il verso giusto”
Disse ad un tratto Bulma alzando la testa dal pavimento.
“oh mamma!”
Disse Trunks accorrendo in suo aiuto, ma stava bene, solo un po scossa.
Bra riemerse dalle mie braccia e mi fissò
“ti amo”
Disse, sorrisi e le diedi un bacio sulla fronte. 
“ti amo”
Sussurrai.
Mi sentii degli occhi puntati addosso, Trunks sorreggeva la madre che aveva gli occhi pieni di lacrime, e mi faceva segno di continuare…oh la proposta!
Mi scostai da Bra che rimase interdetta, poi mi frugai nelle tasche e trovai la scatoletta di velluto. Ne accarezzai la superficie morbida e feci un sospiro.
Mi inginocchiai davanti a lei, mi rivolse uno sguardo incuriosito.
“che fai?”
Chiese, poi tirai fuori la scatolina e la aprii davanti a lei che rimase a fissarmi basita.
“Bra Brief. Sei la ragazza più testarda, affascinante e intraprendente che io abbia mai conosciuto.Sei terribilmente emotiva…”
Feci una pausa e sentii Bulma singhiozzare
“dolce, splendida..e ti amo con tutto il cuore. Ho sfidato la morte venendo qui oggi a chiedere il permesso a tuo padre, quindi spero che la tua risposta sia un si altrimenti potrei morirne, mi vuoi sposare?”
I nostri sguardi erano intrecciati e lo scintillio che emanavano i suoi mi fece sorridere, lei non rispose, si chinò semplicemente in avanti e mi baciò gettandomi le braccia al collo, poi scostandosi mi sussurrò
“certo che ti voglio sposare, scemo”
   
 
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