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Autore: skiblue    27/09/2006    13 recensioni
[...] -Secondo te mi innamorerò di nuovo?- disse in tono impersonale, come se quella frase non la riguardasse, come se fosse una domanda stupida, che non la toccava. E se i suoi occhi smeraldini non fossero stati vitrei e vuoti, probabilmente il suo tono avrebbe ingannato anche Tomoyo. Ma la giovane non credette a quel tono, lei sapeva, sapeva cosa aveva cambiato la sua Sakura, sapeva cosa l'aveva ferita interiormente. [...]

Una storia nata per caso per una Sakura diversa dal solito.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Li Shaoran, Sakura, Sakura Kinomoto, Tomoyo Daidouji, Yukito/Yuki
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, volevo dare qualche avviso prima di lasciarvi leggere la fanfiction. Innanzitutto la storia non segue del tutto gli eventi del manga. Mi spiego, lei ha catturato le carte, e fatto tutto quello che riguarda quell'aspetto della storia, quello che nella mia fic cambia è l'aspetto romantico. Come scoprirete Sakura avrà uno cocente delusione, ma quello su cui probabilmente si fonderà la fic sarà il modo in cui lei cercherà di tirarsi su. Naturalmente sarà indispensabile Li Shaoran, e vi chiedo di dimenticare la dichiarazione dell'anime e del manga. Per il resto posso dire che userò i nomi normali, ovvero quelli del manga, e che la storia non dovrebbe superare i 10-9 capitoli.

Un ringraziamento speciale va a sheila che mi ha spronato a scrivere questa fic, senza la quale sicuramente questa storia non sarebbe nata. La dedico inoltre anche alle mie sorelline, che, a modo loro, mi sono state vicine.

Spero vi possa piacere. 

Mon phare dans le brume 

Sotto il ciliegio

-Senti Tomoyo- una voce dolce si alzò dalla panchina, poco distante una ragazza dai capelli scuri alzò il capo, osservando curiosa colei che aveva parlato. Le sorrise, invitandola a continuare. Sakura Kinomoto sospirò appena. -Secondo te, Tomoyo, secondo te...- era come se la domanda le si bloccasse nelle corde vocali, intasandole. Cosa che non faceva che aumentare la curiosità di Daidouji Tomoyo.

-Secondo me, cosa?- domandò fissandola, per un secondo gli occhi verdi di Sakura si incantarono sulla figura della sua migliore amica, a volte la invidiava. Momenti in cui la tristezza la rapiva tra le sue fredde spire, soffocandola. Momenti terribili, gli stessi di cui aveva una terribile paura. Odiava l'invidia. Eppure non poteva fare a meno di invidiare il sorriso luminoso della sua amica, la sua felicità. Cose che ormai parevano averla abbandonata. Forse per sempre.

-Niente, non ti preoccupare- balbettò infine accasciandosi sulla panchina, sotto il ciliegio in fiore. Un petalo cadde, posandosi sul suo naso, con un gesto indispettito lo spostò.

-Dai Sakura-chan- insistette Tomoyo, la giovane dai capelli castani la guardò per un attimo irritata, irritazione che le passò non appena i suoi occhi si riflessero in quelli blu, di Daidouji. Chinò il capo.

-Secondo te mi innamorerò di nuovo?- disse in tono impersonale, come se quella frase non la riguardasse, come se fosse una domanda stupida, che non la toccava. E se i suoi occhi smeraldini non fossero stati vitrei e vuoti, probabilmente il suo tono avrebbe ingannato anche Tomoyo. Ma la giovane non credette a quel tono, lei sapeva, sapeva cosa aveva cambiato la sua Sakura, sapeva cosa l'aveva ferita interiormente.

Le si avvicinò dolcemente e la cinse in un dolce abbraccio. Sakura chinò la testa sulla sua spalla. Aveva già pianto per quello che le era accaduto, per quello che involontariamente la persona più importante per lei le aveva inferto. Eppure le lacrime, quando il pensiero ricadeva su quel pomeriggio, su quella panchina, su quella domanda, non potevano fare a meno di scendere. Era inevitabile. 

-Sakura, Sakura non piangere più, non piangere più- parole sussurrate all'orecchio, parole rese vere dall'amicizia. Eppure lei non poteva smettere. Piangendo si sfogava, dimenticava per un attimo gli avvenimenti, concentrata sul sordo dolore interiore si dimenticava chi e che cosa l'avesse provocato. Represse un singhiozzo. Le sue spalle iniziarono a venire scosse dai singhiozzi, silenziosi.

Un volto si delineò dietro le sue palpebre, una persona. 

Lei sapeva chi era, ma voleva ignorarlo. Sapeva che finché lui avesse aleggiato nei suoi pensieri lei non avrebbe più sorriso, e lei voleva sorridere. Voleva vivere.

E dopo il suo viso, vide chiaramente le immagini di quel pomeriggio, sbiadite ma ancora di una forza sconvolgente.

Una ragazza cammina lungo il vialetto, accanto a lei un ragazzo più alto, dai corti e folti capelli grigi. Le sorride, e un acceso rossore si diffonde sulle guance della ragazza, lo osserva curiosa e imbarazzata. Ma soprattutto segue ogni suo movimento, lo fa con cura, senza bramosia, ma con bisogno. Ha bisogno di vederlo, di stare con lui. Corre un po' più avanti e si volta, ora lo vede bene, il suo sorriso luminoso, gli occhi socchiusi, il giaccone pesante. Sorride, di nuovo.

-Sakura, oggi sei più graziosa del solito- dice, aprendosi ancora in un sorriso, rivolto solo a lei, tutto suo. E lei lo coglie, lo gusta e lo guarda, quel sorriso, lo stesso che gli regala un attimo dopo, riflesso dei suoi sentimenti, del suo amore di quattordicenne. 

Un lieve vento le circola tra i capelli spettinandoli, Yukito si avvicina. Si sporge, sono vicinissimi, i nasi quasi si sfiorano, Sakura arrossisce come paralizzata dal colore degli occhi del suo Yukito, lui pare non accorgersene, le scosta una ciocca da davanti a gli occhi smeraldini. Sakura sorride. 

E' tutto un gioco di sorrisi, il loro. Fugaci, espressivi, dolci, innamorati... ma solo dalla sua parte. Quelli di Yukito sono affettuosi, ma non sono altro. Ma lei non lo sa, lei ci crede nella loro storia, che non esiste, che non è mai esistita. Ma lei crede che i suoi sentimenti siano ricambiati. E il comportamento di Yukito può essere frainteso, è ambiguo, tanto.

-Oh piccola, hai degli occhi così belli che è un peccato vederli coperti- le sussurra e lei arrossisce, glielo deve dire, eppure sono così vicini che non si sa trattenere. Si avvicina e gli pone un bacio sulle labbra. Yukito sgrana gli occhi, guarda la sua Sakura imbambolato. Ora non sorride più. La allontana con una lieve spinta, scombussolato. Quasi rimpiange di non essere restato a casa.

Indietreggia, lento, gli occhi puntati in quelli di Sakura, che ora si sono riempiti di lacrime, le mani stette lungo il busto, lo sguardo vacuo.

-Yu..Yukito..?- balbetta, perchè l'ha respinta? Lei credeva che lui le volesse bene, ed è così, ma non in quel senso. Eppure... le lacrime rigano il suo volto, e tremolano negli occhi di Yukito. Capisce che l'ha distrutta, ma... si avvicina, lento, quasi cercando di scusarsi. Lei si scosta.

-Sakura ti prego... io... non posso, devi capirmi- inizia, lei scuote il capo.

-Credevo di piacerti- mormora il volto basso, le lacrime cadono.

-Ma mi piaci, solo che...- riprende avvicinandosi e lei si sposta, rapida le lacrime calde la bagnano, ancora. Lo allontana con un sguardo diverso, diverso da prima. Lui non l'ha mai vista piangere non così, è interdetto.

-Credevo di essere importante- continua, inesorabile. Si taglia il cuore da sola, lo affetta, lo distrugge, lo riduce a nulla. E piange, e si dispera, ma deva capire perché. Perché lui non le vuole più bene, perché non la capisce.

-Lo sei, ma... Dio mio Sakura, io...- lei scuote il capo con veemenza. Piange, è disperata. E lui lo sa, sa che la loro amicizia è finita, sa che non lo vorrà più vedere, che solo la sua vista le farà del male, e sospira. Non doveva finire così, no, decisamente le fa male vederla così. Ma lui e lei non possono stare assieme. Lui ama un'altra persona. Suo fratello. Touya.

-Credevo che mi tenessi in considerazione- protestò.

-Lo sei, ma... io sono già innamorato... di tuo fratello- e quelle parole, se possibile, distruggono ancora di più il suo cuore già infranto.

Sakura si asciugò il naso. Erano passati 2 anni da quel pomeriggio, ed in due anni non era ancora riuscita a superarlo. Scoppiò in lacrime. Ancora. Sentì le braccia di Tomoyo sostenerla, sapeva che l'amica la poteva comprendere, tentava per lo meno. E questo già l'aiutava. Non era la sola, naturalmente. Anche Shaoran le era stato vicino, per quel che aveva potuto. Al suo pensiero un lieve sorriso si fece strada sul suo viso devastato dalle lacrime. Un sorriso quasi sereno, ma sicuramente sincero. Il pensiero di Shaoran la confortava. Il suo volto era il faro nella tempestava di sentimenti che avveniva nel suo cuore. L'appiglio che la tirava fuori. Un'amicizia sincera, vera, unica. E Tomoyo era lo stesso.

Sospirò ancora.

-Certo che sì Sakura, certo che sì- mormorò intanto Tomoyo, conscia dei sentimenti di un'altra persona. Sorrise a Sakura. Sì, avrebbe amato di nuovo, non poteva che essere così.

Sakura si alzò, leggera corse avanti, raggiunta in fretta da Tomoyo.

-Ti offro un gelato- disse sorridendo. Tomoyo si illuminò, poi prese il cellulare e mandò un messaggio, quando rialzò lo sguardo, quello di Sakura la squadrava indagatore, con un po' di curiosità. Per un attimo Tomoyo Daidouji fu sicura di vedere la vecchia Sakura Kinomoto. Solo per un attimo. Perché poi gli occhi si spensero, e tornarono freddi, la giovane dai capelli scuri sospirò appena.

Il suo animo si spezzava vedendola così. Le voleva bene, era la sua migliore amica.

-Su Sakura andiamo, mi devi offrire un gelato, no?- disse, la giovane si riscosse ed annuì.

-Si, infatti, ma a chi hai mandato un messaggio?- chiese camminando, apparentemente allegra, i capelli tenuti dietro da una spilla, più lunghi di quando aveva quattordici anni. Era cambiata, e la sua nuova figura era il riflesso di come avrebbe voluto essere dentro. Bella, vitale, allegra. Tomoyo scosse il capo. Era un dolore sordo quello che l'attanagliava, e lei lo sapeva, ma non conosceva il modo per lenirlo. 

Oh almeno non lo riteneva possibile. A meno che... un sorriso le illuminò il volto. A meno che non si innamorasse di nuovo e dimenticasse Yukito. Sotto quel pensiero, rispose alla sua domanda. 

-Ho invitato Shaoran, ti disturba?- chiese innocentemente, Sakura la guardò, come illuminandosi, un sorriso si aprì sul suo volto arrossato. Tomoyo sorrise, naturalmente aveva visto giusto. Ne avrebbe parlato a Shaoran, si disse sorridendo. Intanto Sakura aveva scosso il capo.

-Affatto, sai che non mi spiace vederlo. Mi è stato sempre vicino, come potrebbe disturbare?- mormorò continuando a sorridere. 

Tomoyo rispose al sorriso, divertita da quell'imprevista dimostrazione d'affetto nei confronti del ragazzo. Magari non si trattava solo di affetto... ma Tomoyo non era un'idiota, sapeva che Sakura non aveva ancora scordato Yukito, del resto aveva appena pianto. Ancora. No, Shaoran per lei era solo un amico, per ora...

-Tomoyo?! Vieni- la richiamò la giovane. Tomoyo aprì gli occhi, accorgendosi di essere restata indietro. Correndo raggiunse la sua amica, e iniziarono a camminare, i ciliegi in fiore erano stupendi, ma certamente la vista di alcune coppiette non aiutava Kinomoto, e Daidouji se ne accorse quando vide il sorriso scomparire. Desiderò che Shaoran comparisse presto. 

La bella Cattura Carte ordinò un gelato alla cannella per sé, mentre uno al limone per Tomoyo, glielo porse, ed insieme si sedettero sul prato, dinnanzi al chiosco. Pochi istanti dopo, una figura trafelata le raggiunse. Una scarmigliata capigliatura castana venne toccata dalla mano, in segno d'imbarazzo.

-Non ti preoccupare- disse Sakura sorridendogli, poi gli porse un gelato al cioccolato -Tieni, te l'ho preso. Spero ti piaccia- Li  chinò il capo ed arrossì, Kinomoto non se ne accorse, ma Tomoyo sì e gli rivolse uno sguardo ammiccante, al quale il cinesino rispose con una linguaccia.

Sembrava quasi che nulla fosse cambiato.

-Vi va di andare al cinema? Danno un bel film...- propose il giovane. Kinomoto annuì e guardò Tomoyo.

-Per me va bene, tu che dici Tomoyo-chan?- chiese, poi, la ragazza le volse un bel sorriso luminoso ed annuì.

-Perché no-

Il cinema sarebbe stato perfetto per distrarsi, penso Tomoyo fissando i due amici. E magari l'occasione giusta per ricominciare.

 

To be continued...

 

 

 

  
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