Scusate il mio piccolo sfogo, ma ho appena saputo che questa mattina, una mia amica è morta in un incidente, andando a lavorare. E mi sono dovuta mettere a scrivere,perché è l'unico modo che conosco per sfogarmi …

SaraViktoria

Cosa possiamo fare noi, davanti a uno scempio tale?

Centinaia di persone muoiono ogni giorno, ma non ci pensi finché non tocca a te.

E dopo una notte passata per le strade, vedi incidenti, devi rassicurare famiglie in lacrime, cercare di consolarli. E come puoi consolare un marito che ha appena perso la sua metà, un figlio che non vedrà più la madre, un fratello che svegliandosi non vedrà più la sorella??

Sono solo parole vuote, quelle che puoi dire. Inutili, senza senso. Ma le diciamo lo stesso, li abbracciamo , su su, non piangere.

È difficile fermare le lacrime, una volta che hanno iniziato a scendere. E come biasimarli?

Perdere una persona così, un incidente, un ubriaco, un'auto che sbanda. Che senso ha? Che senso può avere la morte?

Perché lei? Perché ora? Se fosse uscita più tardi …

E chi crede al destino pensa che se è successo era perché doveva succedere, ma questo non basta a calmarti.

E chi non ci crede, comunque, non ha una spiegazione.

Non si vuole augurare la morte a nessuno, la vita è un dono di Dio, ma quando poi vedi che l'altro è rimasto illeso, senti frasi a mezza voce. Perché lei? Perché non tu?

Ma non si augura la morte a nessuno, perché la vita è un dono di Dio. E Dio cosa stava facendo, in quel momento? Perché ha voluto chiamarla a sé?

Una volta, a un funerale, ho sentito il prete di turno ringraziare il Signore:

Ti ringraziamo Dio, perché ce l'hai data, e non ti chiediamo perché ce l'hai tolta.

Ma a questo pensi dopo. Quando ormai non ti sono rimaste più lacrime, quando ormai hai ricominciato a dormire la notte, quando non senti più il rumore terribile dell'impatto, le urla, le sirene, il fuoco ….