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Autore: ValeBarbieKlaus    22/02/2012    2 recensioni
Questa è la storia di una ragazza, Giorgia, che si trasferisce dalla nebbiosa Milano alla più solare Firenze. Dopo gli ultimi mesia Milano ha deciso di cambiare e di iniziare una nuova vita. Con una madre oltre oceano e un padre non molto presente acrà molto tempo da passare con i suoi nuovi amici e con chi all'inizio le sembrerà tutt'altro, ma per colpa dei suddetti amici, feste in maschera e un progetto di inglese sarà costrette a stare molto con lui. E se all'inizio non si sopportano alla fine...
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Never Ending Story'
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I Look After You

 

Capitolo 2: My New ClassMate

 

Da quel primo giorno di scuola era già passata una settimana, l'amicizia tra me e Chiara si era ormai solidificata così come il mio rapporto con Lorenzo era diventato sempre più polemico infatti lui non perdeva occasione per provocarmi e naturalmente di chiamarmi con quell'assurdo nomignolo. Avevo appena parcheggiato il mio motorino quando una Ferrari California per poco non mi investì, ero già propensa ad insultare chi mi aveva quasi messo sotto quando notai che alla guida della macchina ormai parcheggiata a qualche metro da me c'era Lorenzo e a quel punto non riuscii più a trattenermi e gli urlai contro.

"Ti sembra il caso!?! Cazzo mi hai quasi investito!!" di certo quando mi arrabbiavo non brillavo in finezza e Lorenzo non perse l'occasione di farmelo notare.

"Giulietta se usi un linguaggio così volgare è ovvio che poi Romeo si suicida..." io prima o poi l'avrei ucciso era questo che pensavo in quel momento.

"Ma la vuoi smettere di chiamarmi in quel modo stupido?? Ti vorrei ricordare che io ho un nome ed è Giorgia, forza dillo con me Gior-gia...." gli parlavo come se fosse un bambino dell'elementari, ma invece di ripetere il mio nome disse ben altro.

"Il tuo nome è Giu-liet-ta" mi disse con lo stesso tono con cui gli avevo parlato io poco prima e a sentire quel che disse sbuffai sonoramente.

"Ma non lo capisci che più mi dai contro e più io insisto?"

"Si infatti scusami, tu sei solo un bambino viziato che vuole a tutti i costi averla vinta con tutti ma mi dispiace hai sbagliato persona..." gli risposi iniziando prima con un tono sarcastico e poi finendo con tono convinto e arrabbiato.

"Visto adesso ti darò addosso finchè non me la darai vinta..." mi disse con tono divertito.

"Scordatelo non te la darò mai!" brava Giorgia dopo questa vuoi dire qualche altro bel doppio senso o ti fermi qua?? e questa era la bellissima voce della mia coscienza che mi avvisava di aver appena detto un doppio senso che poi doppio senso non era, comunque me lo fece notare anche il ghigno stampato sul suo volto e come a rallentatore lo vidi avvicinarsi al mio orecchio e sussurarmi.

"Non ti preoccupare che tanto non te ne pentiresti..." mi disse con voce calda e maliziosa che mi procurò diversi brividi alla schiena ma mi ripresi presto e per la stizza gli tirai un schiaffo. In quel momento arrivarono Chiara e Tommaso che l'aveva accompagnata a scuola con la sua Porsche 991.

Sia Chiara che Tommaso non videro la scena ma soltanto Lorenzo che si teneva la mano sulla guancia.

"Ragazzi che cosa è successo??" ci chiese Chiara.

"Niente!!" rispose prontamente Lorenzo.

"Che c'è ti vergogni a dire che una ragazza ti abbia tirato un schiffo?? O è il fatto che io non sia caduta ai tuoi piedi come tutte le altre??" gli chiesi e a quel punto vidi farsi stupite le facce degli altri due.

"No, non è assolutamente per questo, è che non volevo farti fare la figura del maschiaccio, sennò Romeo non arriverà mai..."

Detto questo non resistetti più ed entrai a scuola, lasciai la mia roba dul banco e mi richiusi in bagno dove inevitabilmente scoppiai a piangere. Dopo qualche minuto arrivò Chiara che mi chiese come stessi. Le risposi di stare bene cosa per niente vera e che lei capii, dopodichè iniziammo a parlare di altro finchè non gli raccontai di Marco.

Parlammo di molte cose come del fatto che non sopportassi essere chiamata Giulietta perché lui mi chiamava così e che io gli dicevo in tono scherzoso che lui invece era il mio Romeo e cose del genere. Poi se ne uscì con una frase che non stava nè in cielo nè in terra.

"Comunque tu e Lorenzo sareste carini insieme..." mi disse e io a quel punto le scoppiai a ridere in faccia.

"Che c'è hai voglia di prendermi in giro?? E poi non vedi come non ci sopportiamo a vicenda???" le chiesi.

"Guarda che io sono serissima e proprio perché credo in ciò che ho detto che vi darò una mano a farvi capire che in realtà voi vi piacete e molto, direi..."

"Cosa hai in mente Chiara??" le chiesi preoccupata da quello che avrebbe potuto fare.

"O lo scoprirai molto presto..." mi disse in tono misterioso.

Dopodichè mi asciugai le ultime lacrime, mi rifeci il trucco e poi con gli occhi ancora un po' rossi per il pianto tornammo in classe.

 

Le ore passarono e così ci ritrovammo nelle ultime due ore, cioè inglese.

La lezione era già iniziata da un bel po' quando la prof stufa del casino che stavano facendo Lorenzo e Tommaso iniziò a berciare come suo solito.

"Vi avevo avvisato e adesso lo faccio: Tramaglini vai dietro accanto a Capuleti mentre tu Salvatore siediti qui davanti accanto a VanDerKlaus..." ma fu presto interrotta da Chiara.

"Scusi prof, potrei stare io accanto a Tramaglini, sa com'è: riesco a trattenerlo meglio..." disse.

"Si va bene ma niente effusioni o cose del genere durante le mie ore" alla risposta della prof i due diretti interessati annuirono.

Presi la mia roba e andai a sedermi davanti accanto a Lorenzo, capii che la storia del riuscire a controllare Tommaso fosse solo una scusa quando Chiara mi mandò un bigliettino con su scritto solo una semplice frase: e il mio piano ha inizio...

Al quale risposi con un: you'll die very soon Salvatore...

Quando lo lesse la sentii ridacchiare. Intanto Lorenzo continuava a disturbare la lezione tanto che la prof dopo un po' si stufò e ci fece fare un bel compito a sorpresa sul programma di letteratura dell'anno precedente, per fortuna che in quella materia fossi più avanti e che quindi sapessi tutto su Shakespeare e quant'altro.

Già dopo qualche minuto Lorenzo iniziò a mandarmi bigliettini per sapere quella o quest'altra domanda che io ignorai completamente.

Perché non rispondi ai miei bilgiettini?? mi chiese ad un certo punto ed io presi la palla al balzo per riscattarmi per quello che mi aveva detto solo qualche ora prima.

Sai non vorrei che passasse di qui Romeo e vedendomi parlare con te se ne andasse...

Non attesi molto la sua risposta che fu: davvero divertente... per favore aiutami...

Ero davvero tentata di aiutarlo ma dovevo resistere e così scrissi la mia risposta.

Forse se stamattina mi avessi trattata meglio adesso ti starei aiutando...

Ma fui stupita dalla sua risposta tanto che decisi di aiutarlo tanto il mio compito lo avevo già finito: ok va bene mi dispiace, sono disposto a chiederti scusa in ginocchio purché tu mi aiuti...

E così gli passai quelle domande che poi in realtà non erano molte.

 

Quando la campanella suonò consegnai il mio compito, però prima di uscire dovevo fare una cosa. Aspettai che anche Lorenzo consegnasse, così in classe rimanemmo noi due, Chiara e Tommaso.

"Avevi detto che se ti avessi aiutato mi avresti chiesto scusa in ginocchio e io adesso sto aspettando che tu lo faccia..." gli dissi e vidi sulle facce dei nostri due amici un'espressione divertita come quella che era dipinta sul mio volto.

"Spero tu stia scherzando..." mi disse incredulo.

"Certo che no, tu me lo hai scritto e adesso lo fai..." gli risposi diretta e concisa come poche altre volte ero stata.

"E va bene... ma niente video o cose del genere, sia chiaro" si bloccò giusto il tempo di mettersi in ginocchio e dopo riprese.

"Mi dispiace tanto per quello che ti ho detto stamattina Giulietta..." mi rispose con una faccia da cucciolo senza però perdere del tutto il suo caratteraccio infilandoci un Giulietta alla fine.

"Ok, va bene per questa volta ti perdono..." e gli porsi la mano per aiutarlo a tirarsi in piedi.

"Mio Dio ma quanto pesi!?!" gli chiesi mentre lo aiutavo ad alzarsi con un tono a metà tra lo stupore e la curiosità.

"Questi sono tutti muscoli baby..." mi disse con un tono che non riuscii ad identificare se fosse serio o se mi stesse prendendo in giro.

"Guarda, quasi quasi preferisco Giulietta... ma proprio non ti riesce chiamarmi col mio nome??" gli risposi ma questa volta non con stizza ma bensì scherzando. Lo vidi aprire bocca per rispondermi già con un'aria maliziosa che subito lo interruppi.

"No, non rispondermi non lo voglio sapere. Ti ho appena perdonato e non vorrei doverti picchiare di nuovo..." detto questo uscii dalla classe e me ne andai.

 

All'uscita mentre stavo salendo sul mio motorino già pronta a partire mi raggiunse Chiara con cui iniziai a parlare.

"Ora ripetimi che non vi piacete a vicenda... non lo avevo mai visto così da quando lo conosco, non l'ho mai sentito scusarsi con nessuno soprattutto umiliandosi in quel modo, tutto questo perché il mio piano sta funzionando..." mi disse.

"Chiara?" la chiamai.

"Si??" mi rispose.

"Fossi in te dormirei con un occhio aperto..." e detto me ne andai.

Angolo dell'autrice:
Eccoci al secondo capitolo.... Si iniziano a capire delle cose su Giorgia ma solo nei prossimi capitoli si chiarirà tutto...

  
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