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Autore: _Arse_    22/02/2012    1 recensioni
La mia prima storia che ha come ambientazione il Giappone,uno dei luoghi che amo.
Spero vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Hisoka stava a pochi metri da loro,intrappolata tra le braccia di un ragazzo dai capelli neri raccolti in un codino.Dei grandi muscoli gli percorrevano le braccia scoperte dalla maglietta nera che indossava.Aveva uno sguardo duro e gli occhi color carbone guizzavano da una parte all'altra,attenti.
Haruhi non riuscì a trattenersi e senza capire da dove le era venuto quell'impulso corse dall'amica,cercando di non inciampare sul tessuto del vestito.
<< Lasciala andare! >> Gridò,con tutto il fiato che aveva in gola,e quando fu ad un passo da lei il ragazzo con il codino le tese l'indice della mano sinistra,pronunciando delle frasi a lei sconosciute.Haruhi si sentì trascinare all'indietro da una forza potentissima,simile ad un uragano e nel giro di pochi istanti si ritrovò accasciata contro il muro,dall'altra parte del salone.
Hisoka imprecò a bassa voce,cercando invano di liberarsi dalla stretta ferrea del ragazzo,ma lui la strinse ancora di più,senza fiatare.
<< Colshu,lasciala. >> La voce di Eila rieccheggiò per tutta l'aula,facendo riapire lentamente gli occhi ad Haruhi.
Dopo che il ragazzo ebbe ubbidito la donna si avvicinò a Hisoka e la squadrò dall'alto in basso,con espressione impassibile.Dopodichè si voltò verso Sten e parlò:
<< Stephan,accompagna Haruhi a fare una visita per il PSID. >> Disse.
Il diretto interessato fece un verso di disapprovazione. << Non mi va. >> Rispose.
<< Stephan White,esci immediatamente di quì e portati dietro la ragazza.ORA. >> Sibilo Eila strizzando gli occhi.
Haruhi si alzò con un gemito dal pavimento,tastandosi la testa dolorante e prima che potesse ribellarsi Sten l'afferrò per un braccio,uscendo furioso dall'atrio.
Quando la porta si fu richiusa dietro di loro,Hisoka si lasciò sfuggire un sospiro esasperato e fissò la donna che aveva davanti con diffidenza.
<< Tu devi essere la figlia di Takako. >> Osservò,Eila.
L'interpellata lanciò uno sguardo a Colshu,poco dietro di lei e lo riposò sulla donna.
<< Si.Non sapevo dell'esistenza di questo posto. >> Sussurrò in modo deciso.
Eila iniziò a passeggiare avanti e indietro,rimanendo davanti alla ragazza.
<< Ci sono tante cose che tu non sai del PSID. Ma non sono io che posso rivelartele. >> 
Hisoka incrociò le braccia al petto.
<< Non me ne andrò di quì finchè non mi spiegherà che cosa ci faceva Haruhi in questo luogo e tutto il resto. >> 
 
 
<< Ti avrò ripetuto un centinaio di volte di non toccarmi,baka! >> 
<< Zitta,mocciosa. >> 
<< Che cos....come mi hai chiamat...BASTARDO!" 
Haruhi si lanciò verso Sten con una furia mai dimostrata prima e nel giro di pochi attimi il ragazzo si ritrovò spiaccicato contro il muro e lei.
<< Sei testarda. >> Sibilò,assottigliando gli occhi occidentali.
<< Lo so. >> Rispose lei,di rimando.
Si erano fermati nel bel mezzo del lungo corridoio che poco prima aveva percorso Hisoka e non smettevano di lanciarsi sguardi di fuoco.
<< Chi era quel tipo che ha intrappolato la mia amica. Dimmelo. >> Lo minacciò Haruhi seria.
Sten scrollò le spalle,senza cercare nemmeno di liberarsi dalla sua vicinanza.
<< Un CDD,genio. >> 
Haruhi lo strattonò ancora di più,fissando i suoi occhi avvolti nella penombra del corridoio.
<< Di che tipo? >> Chiese,insistente.
Sten si liberò afferrandola per le spalle e spingendola indietro.
<< Non sono fatti che ti riguardano. >> Ribattè,avanzando lontano da lei.
Haru lo seguì,quasi correndo e quando lo raggiunse continuò:
<< Allora perchè non mi lasciate libera? Perchè non mi fate una delle vostre strane magie per farmi perdere la memoria? Se ci sono dentro anche io in questa storia,voglio sapere tutto. E pretendo che lasciate in pace Hisoka. >> 
Il Cacciatore si fermò di colpo,le mani infilate nelle tasche dei pantaloni e lo sguardo dritto verso di se.
<< A primo impatto,non mi sembravi una persona tanto altruista,sai? >>
Haruhi digrignò i denti,ignorando la fitta al petto ormai sempre più frequente.
<< Credevo fossi una ragazza egoista,estremamente egoista e senza cuore. >>
S-E-N-Z-A  C-U-O-R-E
Haruhi fece un balzò indietro,spalancando involontariamente gli occhi e respirando a fatica.
<< SMETTILA! Tu non sei nessuno per giudicarmi! Chiudi quella dannata bocca!"
Sten si girò di scatto e l'unica cosa che vide pochi istanti dopo fu il lungo corridoio vuoto.
 
 
Hisoka era accomodata sopra uno dei tanti letti oro del grosso salone e ascoltava in silenzio Eila che parlava senza sosta.
<< E così,Haruhi deve rimanere quì per un po' finchè non l'avremmo esaminata per bene. >> Concluse.
Il volto di Hisoka si rabbuiò.
<< Non è una cavia da laboratorio. >> Replicò acida.
Eila alzò gli occhi al cielo,sbuffando elegantemente.
<< Visto? Non potete comprendere la gravità della situazione! >> Sbottò,poi continuò.
<< Ora è meglio che tu vada a casa. >> 
Hisoka esitò,poi annuì.Avanzò verso la porta d'uscita e abbassò la maniglia. Prima di uscire si voltò verso la donna.
<< Tornerò,ovviamente. >> Afferrmò,poi sparì.
  
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