La Leggenda delle Origini
"Mamma, come sono nati i
vampiri?"
La voce squillante del piccolo Ethan riscosse la madre dai propri pensieri.
Mancava un mese al solstizio d'estate e lui, che aveva appena compiuto dieci
anni, rientrava nel gruppo di bambini che a giugno avrebbero appreso le
leggende della propria gente.
"E i cacciatori?" insisté il bambino.
La donna rise della sua irrefrenabile curiosità. Molti bambini, anche più
piccoli di lui, conoscevano già quelle storie -la Cerimonia era una semplice formalità-,
quindi lei non vedeva perché lasciarlo con il fiato sospeso per ancora altro
tempo.
"C'è un'antica leggenda..." Iniziò con aria misteriosa.
Gli occhi di Ethan s'illuminarono: aveva capito che presto le sue domande
avrebbero trovato risposta. Si sedette sul divano di pelle rossa e, con un
cenno del capo, invitò la madre a proseguire.
Gli occhi di lei sembrarono perdersi nel passato. La sua mente tornò a quando,
per la prima volta, un consector, un custode di verità, aveva parlato, davanti
al fuoco, della Leggenda delle Origini. Quasi ripetendo le sue stesse parole, la
voce della cacciatrice ruppe il silenzio.
All'epoca in cui il paradiso era la casa di tutti gli angeli, prima della
caduta, tutti i sentieri tra i mondi erano aperti. Gli angeli si muovevano
liberamente tra la Terra, il paradiso e il mondo sotterraneo.
Ai suoi quattro
Arcangeli, Michael, Gabriel, Uriel e Azrael, Dio chiese di raccogliere sette
manciate di terra alla base dell'Albero della Vita nel Giardino dell'Eden. Essi
realizzarono che solo tre di loro avrebbero potuto presentarsi al Signore con
due manciate, mentre l'ultimo avrebbe potuto prendere solo una manciata.
Michael e Uriel iniziarono immediatamente a discutere su chi avrebbe dovuto
portare due manciate e chi avrebbe dovuto portarne solo una. Gabriel tentò di mediare tra i due, ma si
lasciò coinvolgere dalla disputa in corso. In questo modo, Azrael, il più furbo
dei quattro, si diresse da solo sulla Terra, prese le sette manciate di terra
e, dopo averle messe in una borsa, si presentò a Dio. Gabriel, infuriato,
dichiarò guerra aperta ad Azrael.
Azrael è l'angelo femminile della Morte o, secondo alcuni, la
personificazione della Morte stessa. Si dice che sarà l'ultima a morire, dopo
aver passato la sua esistenza registrando e cancellando i nomi dal Grande
Libro degli Uomini, rispettivamente alla loro nascita e alla loro
morte. Il suo nome significa, letteralmente, "colei che aiuta
Dio" e per questo è definita anche l'Angelo della Legge.
Sentendosi minacciata da Gabriel, l'Angelo della forza di Dio, decise di
creare un proprio esercito per difendersi. Non potendo controllare i vivi,
decise, quindi, di esercitare il proprio controllo sui morti. Li nutrì del
proprio sangue, conferendo loro poteri soprannaturali. Forza. Velocità. Sensi
acuti. E soprattutto l'immortalità. Niente avrebbe potuto contrastarli.
Ma Dio scoprì quello che Azrael aveva fatto e si adirò.
Tra gli angeli del Signore, compariva Abbadon...
"L'Angelo della Distruzione!" la interruppe istintivamente Ethan.
La madre sorrise. "Sì, Abbadon era l'Angelo della Distruzione. Tuttavia, egli
non è un Angelo di Satana, ma di Dio, che compie la sua opera di distruzione
per ordine di Dio" disse citando i Testi Antichi. Tornò alla Leggenda,
gli occhi di nuovo fissi nel vuoto.
Abbadon e Azrael erano insieme gli angeli dell'Apocalisse. Per quanto i
loro compiti e le loro posizioni nella Gerarchia Angelica fossero diversi, i
due avevano un legame speciale e intenso che li prometteva eternamente l'una
all'altro.
Dio affidò ad Abbadon il compito di
distruggere Azrael e le creature che lei aveva creato. Ma egli, poiché era
affezionato alla sua gemella, propose che fosse data ad Azrael l'opportunità di
rimediare al suo errore.
L'Angelo della Legge, così, dopo che Abbadon l'aveva avvertita, decise di dare
agli umani il potere di contrastare i Morti che ora erano tornati a vagare per
la Terra più forti di prima. Nutrì con il proprio sangue alcuni uomini e donne
degni di fiducia. Ma il sangue angelico aveva effetti diversi, sui vivi. La
Nuova Razza era più veloce, più forte degli umani, ma comunque non quanto i
Morti. Allora Azrael conferì loro un potere che solo l'Angelo della Morte,
oltre all'Onnipotente, poteva dare loro. Ciascuna delle nuove creature
sarebbe sfuggita alla Morte stessa, finché non avesse trovato un compagno con
cui dare alla luce un nuovo Eletto, che avrebbe assunto il compito,
tramandatogli dai genitori, di proteggere la razza umana dai Morti.
Inoltre, Dio, limitò il potere dei Morti impedendo loro di godere a pieno della
luce del sole e costringendoli a vivere del sangue da cui erano nati. E
sarebbero stati vulnerabili alle fiamme dell'Inferno, così che il fuoco potesse
distruggerli.
I Morti sono arrivati fino ai giorni nostri, e camminano tra gli umani con
il nome di Vampiri, noti solo ai discendenti della Nuova Razza, la razza degli
Eletti, che oggi hanno preso il nome di Cacciatori di Vampiri.
"Adesso è tardi, devi andare a letto. Tua sorella starà già dormendo da un
pezzo."
"Ma mamma, io voglio..." protestò.
"Niente ‘ma’. Fila
a letto."
Il bambino, ormai rassegnato, si diresse verso la sua camera e si distese sul
letto. Mentre la madre gli sistemava le coperte, lui sembrava già essersi
addormentato.
Dormi, piccolo mio, pensò la madre baciandolo sulla fronte. Dormi,
mio piccolo Cacciatore.
Note: Questa One-Shot è un extra autoconclusivo del racconto "Akai Ito - Il filo rosso del destino" che io stessa sto scrivendo. Qui si comprende, dunque, il motivo dell'ostilità tra vampitri e cacciatori, nati per essere sempre in conflitto, ma originati comunque dal sangue dello stesso angelo. La parte della leggenda che si riferisce alla storia delle sette manciate di terra che i quattro Arcangeli devono portare a Dio, è tratta da un brano del Corano; la restante parte della storia è di mia invenzione, tralasciando la definizione di Abbadon come "Angelo della Distruzione che compie la sua opera per ordine di Dio". Mi farebbe piacere se voleste lasciare una recensione (di qualsiasi genere, anche negativa, perché si tratta pur sempre di un modo per migliorare), o se voleste passare a leggere l'originale a capitoli che si trova qui -> (Akai Ito - Il filo rosso del destino). Grazie per la lettura! ^^
(Grazie a Legar per le correzioni.)