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Autore: Black Mariah    22/02/2012    3 recensioni
-Io...noi non possiamo...- gli disse non guardandolo, cercando di aggiustarsi alla meglio il vestito.
Gerard le si avvicinò di nuovo e cercò nuovamente di baciarla, non dandole ascolto.
-No, basta...davvero...Io non voglio...- disse lei allontanando il viso dal suo per non farsi corrompere nuovamente dalle sue labbra.
-Perchè?- disse quasi arrabbiato Gerard. Che le prendeva? Non poteva darsi di nuovo a lui e poi allontanarlo quando voleva lei.
-Perchè sono fidanzata, cazzo.- rispose Annie arrabbiata con se stessa -E non ho intenzione di tradire il mio ragazzo, nè tanto meno di essere la tua amante!- continuò ad alta voce.
"SEGUITO DI LIKE A FUCKIN' ROCKSTAR" (non è necessario leggere la prima storia)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sometimes I think I'll die alone
Live and breathe and die alone
Sometimes I think I'll die alone
Sometimes I think I'll die alone
Sometimes I think I'll die alone
I think I'd love to die alone

 
Ad Annie sembrò fermarsi il cuore.
Era una sensazione strana, non l’aveva mai provata. Era senso di colpa unito a paura. Non sapeva da quando Chace stesse ascoltando e non sapeva cosa avesse ascoltato di quella conversazione.
Lo guardò negli occhi, e quelle perle celesti quasi le fecero mancare l’aria. Il viso del ragazzo sembrava triste, le sue labbra erano leggermente inclinate all’ingiù, la fronte corrucciata in segno di incomprensione.
Annie pensò un attimo a Gerard. Che testa di cazzo incredibile…era ancora dietro di lei, e probabilmente era anche immobile. Con lo sguardo superò per un attimo Chace e intravide Frank. Fantastico…si era portato anche l’amichetto per essere aiutato…
-Annie…- disse piano il ragazzo biondo scuro davanti a lei. La sua voce era bassa.
La riccia ritornò a guardare quello che sarebbe dovuto essere il suo ragazzo e si accorse che non stava guardando lei, ma il rosso dietro le sue spalle.
Aveva capito tutto, o meglio, aveva capito abbastanza. In quel momento si sentiva tradito sì, ma voleva anche parlare a quattr’occhi con la persona che aveva creato tutto quello: Gerard.
Quando Annie vide la situazione iniziò ad avere seriamente paura, aveva paura che Chace facesse qualcosa di insensato…e per insensato intendeva Chace che iniziava a picchiare  Gerard, e in quel momento non le sarebbe affatto dispiaciuto.
-Chace…ehm…io- iniziò a dire la ragazza, preoccupata, ansiosa e…colpevole.
-Non dire niente- fece lui e quelle parole le fecero più male del previsto. Aveva ragione se la trattava così.
Gerard guadava Chace. Aveva combinato un bel casino. Era rimasto in silenzio per tutto il tempo a non pensare e a non fare niente per cercare di migliorare la situazione. Si stava comportando da codardo.
-Quando è successo?- chiese Chace. La sua voce ora era calma, ma dentro stava morendo dalla voglia di andare da quel cretino con i capelli rossi e gonfiarlo di botte.
Stava fissando Annie…era così bella, era così speciale per lui…pensarla tra le braccia di Gerard, gli diede quasi allo stomaco…Ma come aveva potuto fargli questo…
-Non è successo nien…- iniziò a dire Gerard, prendendo coraggio.
-Non dire stronzate-
Chace rispose acido. Annie non l’aveva mai sentito con quel tono di voce. Il dolore allo stomaco divenne più forte.
-Allora? Quando è successo? Quante volte è successo?- la sua voce iniziò a farsi più alta. Ora stava davvero perdendo il controllo.
Annie si avvicinò per cercare di calmarlo, per dirgli di non fare sceneggiate in quel posto, di andare da un’altra parte, ma non fece in tempo.
-Annie? Vuoi rispondermi?- disse strattonando la ragazza che gli si era avvicinata.
Gerard vide Chace stringere il polso della ragazza e sbottò.
-Ehi!- iniziò a dire ad alta voce –Che cazzo fai?- si avvicinò al ragazzo, anzi gli era di fronte. Annie era tra di loro.
Chace al solo sentire la sua voce iniziò a sbraitare come non aveva mai fatto. Fino a quel momento era stato abbastanza calmo, ma di certo quella testa di cazzo non avrebbe dovuto dirgli come comportarsi con la sua ragazza, soprattutto quando l’aveva tradito con lui.
-“Che cazzo fai” a me?- esclamò diventando tutto rosso. –Tu dici “che cazzo fai a me”? –
-Chace calmati- iniziò a dire Annie. Gli mise le mani al petto per cercare di fermarlo e allontanarlo.
-Sei andato a letto con la mia ragazza, figlio di puttana!- disse spintonando Annie e arrivando a Gerard. Avrebbe voluto dargli un pugno.
Gerard fece finta di non sentire quell’ultima frase e continuò –Azzardati ancora a toccarla in quel modo…-
-E tu cosa? Sentiamo.- disse Chace –Mi picchi? Non dirmi come devo comportarmi con la mia ragazza! Come…come ti sei permesso a metterti in mezzo a due persone? E ho anche parlato con te ieri! Per questo eri nel backstage! Da quanto va avanti questa storia?! Da quanto va avanti?- ripetè più adirato che mai questa volta rivolgendosi alla ragazza.
-Non ti interessa.- rispose Gerard sferzante. Non aveva mai sfidato in quel modo una persona, ma in quel momento la faccenda era personale. Stava avendo la sua rivincita su quel belloccio che non aveva mai sopportato.
-Non mi interessa?- ripetè Chace fulminandolo con gli occhi.
-Oh, finiscila Gerard- disse Annie allontanandolo dal ragazzo con una spinta. Quel suo tono di superiorità e di disprezzo nei confronti di Chace le dava ai nervi. Era la persona meno indicata in quel momento che avrebbe dovuto parlare con il suo ragazzo.
Gerard fece un passo indietro, mantenendo lo sguardo di sfida nei confronti del ragazzo.
L’aveva fatto solo per Annie altrimenti l’avrebbe picchiato.
-Annie, rispondimi-  disse poi il ragazzo più calmo prendendo Annie dalle braccia.
-Non va avanti un bel niente, Chace- fece la riccia con tono pacato e colpevole distogliendo lo sguardo di disprezzo dal viso di Gerard.
-Non mi mentire…Come…come hai potuto?- chiese il ragazzo quasi disperato guardando gli occhi di Annie.
-Mi…mi dispiace…- disse la ragazza mortificata. Stava per piangere, stava per piangere perché si sentiva male per aver ferito una persona straordinaria che l’aveva aiutata…e in quel momento avrebbe tanto voluto farsi abbracciare da lui. Voleva sentire i suoi pettorali sotto le mani, voleva sentire il suo profumo, il suo corpo…ma rimase lì, immobile a sentire il vento freddo che entrava dalla porta e che le sbatteva sulle gambe.
-Ti, ti giuro…è…è successo una volta sola, e mai più…-
-Quando?-
-Chace…- fece Annie chiudendo gli occhi. Non voleva rispondere a quelle domande.
-Ho detto quando…- disse lui ancora più arrabbiato.
-Ieri-
Ad Annie venne il torciglione allo stomaco. Era una puttana, ecco cos’era.
-Ieri?-
Chace iniziò a respirare a fatica.
Ieri… e quando sarebbe successo se erano stati sempre insieme? Durante la mattina forse…quando lui era ancora a Los Angeles o forse…
-E’ per questo che non sei venuta a prendermi dalla stazione.- concluse con voce roca e bassa. Adesso non aveva nemmeno la forza di guardarla. Il solo pensiero della sua fidanzata, nuda, con un altro…con Gerard…lo feriva troppo.
Annie non rispose. Che avrebbe dovuto dirgli? Che era vero? Che si era dimenticata di lui perché era troppo presa dall’andare a letto con Gerard?
Gerard vide l’espressione della ragazza. Era quell’espressione che lui non sopportava, quell’espressione di dolore, di sensi di colpa. Stava per piangere…lo sapeva, e avrebbe voluto stringerla, abbracciarla, consolarla, ma non avrebbe potuto farlo, perché Chace era lì, perché lei non avrebbe mai voluto, e perché se ora stavano vivendo quella cosa era tutta colpa sua.
Gli occhi di Chace erano quasi inquisitori, non stava pensando di giudicare la ragazza davanti a lui, in quel momento non stava pensando affatto, ma non riusciva a levarsi l’immagine di quel tradimento dalla sua testa.
-Chace…è colpa mia. E’ tutta colpa mia- gli disse Gerard avvicinandosi. –Non prendertela con lei.- Era la prima cosa da uomo che faceva da dopo tanto tempo. –Sfogati su di me. Sono io che…-
-Sei tu…cosa, Gerard? Sei tu che l’hai convinta? Queste cose si fanno in due, quindi non è solo colpa tua.- rispose più calmo, forse deluso.
Annie si sentì mortificata, quelle parole erano ancora più affilate di spade.
“Queste cose si fanno in due”
La sua voce gli rimbombò nella testa.
-Senti…possiamo andare da un’altra parte, per favore?- sussurrò quasi Annie, rivolta a Chace.
-Voglio delle spiegazioni…vere questa volta- rispose il ragazzo tenendo gli occhi bassi. Quegli occhi celesti erano più spenti che mai.
Annie annuì con la testa e commentò con voce tremante –Ok. Ma solo…andiamo via di qui…-
Chace si girò e iniziò ad incamminarsi verso l’uscita superando Frank che era rimasto immobile a guardare la scena. Il chitarrista fece un cenno con la testa che Chace ignorò e poi ritornò a guardare la coppia di fronte a lui.
Annie fece un passo per stare dietro l’attore ma improvvisamente sentì le dita di Gerard attorno il suo polso. Quel contatto le fece battere il cuore forte nel petto ma le provocò anche una sensazione di disgusto.
-Annie…io non volevo…scusami- disse Gerard con un tono dispiaciuto e soffocato.
-Lasciami stare- disse lei non girandosi nemmeno a guardarlo e ritirando subito la mano.
Si incamminò e fece finta di non vedere Frank. Gerard rimase immobile a guardare la sua schiena e le sue gambe che si allontanavano e che secondo lui diventavano sempre più piccole e più distanti.
La ragazza mentre percorreva il corridoio e infine la grande stanza della tavola calda si sentì molto in imbarazzo, le sembrava di avere tutti gli occhi puntati addosso. Stava camminando con la testa china cercando di non perdere di vista Chace che era già uscito.
Dopo qualche attimo lei lo raggiunse. Era una situazione estremamente imbarazzante. Di solito era lei quella che veniva tradita e non quella che invece tradiva, e sapere cosa Chace stesse provando in quel momento, per colpa sua per giunta, la faceva stare ancora più male.
Inizialmente nessuno dei due parlò. Chace era ancora girato e dava le spalle alla ragazza. Erano così tanti i pensieri e le immagini che aveva per la testa che non riusciva a parlare. Si era accorto che Annie l’aveva raggiunto e sentiva persino il vento sibilare. Si trovavano dietro la tavola calda. In una parte un po’ più appartata.
-Che cosa ho sbagliato?- disse a sorpresa il ragazzo girandosi. –E’…è stata colpa mia? Che cosa ho fatto che non ti è piaciuto? Perché l’hai fatto? Io…io…Annie non capisco. Ti ho dato tutto quello che potevo darti…ti ho trattato come mai nessuno avevo trattato prima…-
Chace aveva iniziato a parlare a raffica, e più che arrabbiato sembrava disperato.
Annie stava ascoltando tutto e contemporaneamente scuoteva la testa. Non era per lui che l’aveva fatto. Lui non centrava nulla…Lui…lui era perfetto…
-Allora? Perché ci sei andata a letto?  E’…è perché canta in un gruppo? E’ perché è…una rockstar? Lo trovi più eccitante? Che cosa ha lui più di me?- concluse alla fine quasi mortificato.
-Ma no Chace…che dici…- disse Annie sull’orlo di una crisi di pianto. –Lui non ha niente più di te. Tu sei…sei perfetto…- disse in maniera soffocata.
-E allora perché l’hai fatto?!- chiese un’altra volta in maniera ancora più dispiaciuta. Le sue mani si avvolsero attorno le braccia della ragazza e l’avvicinarono di più.
Gli occhi lucidi di Chace colpirono Annie dritto al petto. Era ora di raccontargli la verità…
-Io…mi sono comportato male? Non ti ho dato abbastanza attenzioni?-
-No, Chace…tu…tu sei stato la persona che mi ha trattato meglio in tutta la mia vita…ma…tu…sei troppo perfetto per me…- disse abbassando lo sguardo.
-Cosa? In che senso? Avresti voluto che ti trattassi male? Che fossi assente e che avessi bisogno di te solo per il sesso?- domandò lui confuso e arrabbiato.
-La maggior parte dei ragazzi con cui sono stata mi ha trattato così…- commentò la riccia.
 –Ma no…non volevo che tu mi trattassi così. Sei stato…Sei un fidanzato perfetto, davvero.-
-Io…non capisco- disse Chace lasciando Annie e passandosi una mano tra i capelli. –Io ho cercato di farti sentire al centro delle mie attenzioni, ho cercato di essere il tuo migliore amico oltre che il tuo ragazzo, ma tu mi hai sempre tenuto nascosto qualcosa…Credi che…credi che non mi sono mai accorto che piangevi durante la notte? O che ti svegliavi di soprassalto? Che non mangiavi o che vomitavi ogni cosa? O che certe volete eri perennemente triste o perennemente con la testa tra le nuvole? E’ cambiato tutto dalla festa a Miami…ci ho pensato giorno e notte…e tu eludevi sempre l’argomento…è lì che l’hai incontrato di nuovo non è vero? Quando ti ho trovato sulla spiaggia…e da allora che va avanti? Dimmi la verità Annie.-
Quelle parole sorpresero la ragazza più che mai…Si era accorto di tutto, di ogni cosa, e lei che continuava ad escluderlo dalla sua vita…Se magari gli avesse detto tutto dall’inizio…da quando si erano messi insieme…forse ora le cose sarebbero state diverse.
-No Chace. Ti ho detto che io e Gerard non siamo mai stati…amanti…mentre stavo con te.- disse davanti all’evidenza. Gli avrebbe detto tutto, ogni cosa.
Chace corrucciò le sopracciglia. Era confuso.
-Sì…io e lui…stavamo insieme. Prima che ti conoscessi. Prima che ci fidanzassimo. Gerard ed io siamo stati insieme per un anno e mezzo…-
Chace si sentì morire.
-Ma quando stavo con te…giuro che non ho mai pensato di nuovo a lui…fino alla festa a Miami. L’ho rivisto dopo non so quanto tempo. Lui stava con un’altra ragazza e voleva parlarmi…per questo era venuto in spiaggia…qualche giorno dopo…la mattina in cui mi hai fatto trovare il vestito grigio…si è presentato a casa a chiedermi di ritornare da lui…era disposto a  lasciare la sua ragazza…Io, io l’ho baciato…ma mi sono fermata…perché stavo con te e volevo te. Perché con te stavo bene…E se ne è andato. Non lo più rivisto…fino a ieri…e oggi mi ha detto che si sposa- concluse la ragazza.
Chace rimase in silenzio, cercava di metabolizzare quelle parole e immaginarsi tutto…Si erano visti già un’altra volta…e lei gliel’aveva tenuto nascosto…era vero, si era fermata…ma non l’aveva fatto il giorno prima…
-Per favore…dimmi qualcosa…- pregò la cantante.
-Cosa dovrei dirti?- disse lui. –Dovrei dirti quello che provo in questo momento? Che vorrei ammazzare di botte quella testa di cazzo? Che non riesco a levarmi l’immagine dalla mente di te nuda che fai sesso con quello? E’ questo che dovrei dirti?-
Annie si stava per sentire male…come biasimare quel ragazzo…
-E’ per questo che non mi hai mai detto “ti amo” guardandomi negli occhi. Era perché amavi ancora lui, non è vero?-
-Non lo so…- rispose Annie. –Chace io con te sto bene. Tu mi piaci, sei bello, sei bravo, sei gentile e premuroso ma…-
-…ma non è abbastanza- concluse lui arrivando al dunque della questione. -…Per quanto io sia giusto per te non ti senti come ti faceva sentire lui, vero? Ma sai una cosa…tu non ci hai nemmeno provato a stare bene…non dicendomi nulla ti sei chiusa a riccio, e non mi hai mai fatto avvicinare a te come avrei voluto io o…come hai fatto fare a lui…suppongo-
-Già…e tu non immagini dove mi ha portato far avvicinare a me così tanto una persona. Se non ti ho permesso di farlo, è stato perché avevo paura di soffrire di nuovo come mi aveva fatto soffrire lui e perché questa volta volevo davvero che funzionasse…ma ho sbagliato. Ho tradito la persona migliore che avessi potuto conoscere e mi dispiace…e sono pronta a prendermi le mie responsabilità…accetterò qualsiasi tua scelta.- concluse un po’ più decisa.
-Forse non hai mai pensato per un attimo che io sono diverso da lui…Non so quello che avete fatto, non so perché vi siete lasciati e non voglio nemmeno saperlo, ma non parlandomene…non accennandomi nemmeno della sua esistenza…hai sbagliato. Hai fatto in modo di non riuscire a costruire niente di nuovo. Il problema è che anche se fossi davvero pentita e io ti perdonassi…non smetteresti di provare quello che provi…per lui- concluse Chace.
Annie non disse nulla. Aveva centrato in pieno. Ci aveva visto giusto...su ogni cosa.
- Io…credo di aver sentito abbastanza…Ho…ho bisogno di stare un po’ solo…- aggiunse il ragazzo guardando la cantante.
-Chace…- fece prendendo fra le sue mani quelle del ragazzo . -Mi dispiace- disse e qualche lacrima gli rigò il viso. Non voleva farlo stare male. Era l’ultima cosa che avrebbe voluto…
-Anche a me…- rispose lui. I suoi occhi azzurri si riempirono di lacrime e per probabilmente l’ultima volta le sue labbra si poggiarono sulla fronte di Annie.
-Vado a prendere le mie cose dal tour bus…- disse con voce smorzata.
Annie chiuse gli occhi…era una stupida…le scappò un singhiozzo.
-Non andare via…- sussurrò debolemente lei, il necessario per farsi sentire.
-Non vorrei farlo…- disse allontanandosi.
Anche in quella situazione, anche quando la vittima era lui, aveva dimostrato di saper essere calmo, gentile e rispettoso. Era questo che Annie amava di lui, ciò che Gerard non aveva saputo darle. E ora se ne stava andando…se ne stava andando perché lei si era fatta prendere dall’istinto e perché non aveva pensato alle conseguenze…era rimasta senza niente…senza nessuno. Nel giro di un’ora aveva perso l’autostima, il suo ragazzo e un amante cretino che si sarebbe sposato. Non voleva nemmeno pensarci.
Rimase immobile a guardare Chace allontanarsi.
La sensazione di scappare e di sparire era più forte che mai in quel momento pari alla voglia di rincorrerlo e di abbracciarlo e magari dargli un altro bacio per l’ultima volta.



***
Evvai ce l'ho fatta! dopo non so quanto tempo! cioè saranno quattro mesi che non l'aggiorno! perdonatemi D: ma ho avuto da fare e pensare alle fanfiction proprio non era cosa! un bacione a tutte!!
   
 
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