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Autore: Tifawow    28/09/2006    8 recensioni
Una one shot sulla mia coppia preferita Theodore Nott Senior/Astor Zabini(rispettivamente genitori di Theodore Nott J. e Blaise Zabini)...i pensieri del primo mentre stringe tra le braccia il suo amore addormentato...un regalo per la mia compagnia che da un po voleva che la scrivessi
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci alla mia ennesima yaoi, scritta ieri notte tutta d'un botto mentre la linea fastweb era saltata e non avevo niente di meglio da fare*__*

Ed eccoci alla mia ennesima yaoi, scritta ieri notte tutta d'un botto mentre la linea fastweb era saltata e non avevo niente di meglio da fare*__*

Allegramente basata su uno dei tanti giochi di ruolo da tavola che faccio con i miei amici dove io e una mia amica interpretiamo una delle nostre coppie preferite: Astor e Theodor.

E' un po insolita ma a noi piace *__*

vrò ripetuto questa notte? capelli, in quella che vuole essere una carezza eterna.r te non sono io.terti accarezzare.le tut

*****

E ancora ti sto guardando.

Ti guardo dormire.

Steso qui, al mio fianco, le labbra piegate in un’espressione corrucciata e leggermente infantile, le palpebre chiuse, a nascondere quei tuoi bellissimi occhi scuri, le tua guancia rosata posata sul braccio con il quale ancora ti cingo…sembri quasi un bambino quando dormi sai? Intoccato dal tempo, dalla scuola, dai pregiudizi della gente, così puro e innocente da farmi tremare al pensiero di sporcarti.

Sei così bello Astor.

Resterei ore a guardarti così, in silenzio, senza parlare per paura di rompere questo magico momento.

Ti amo.

Questo mi è stato chiaro fin dal primo mento che ti ho visto.

Sembrano passati anni da quel giorno…eravamo solo bambini ricordi? I nostri genitori si erano incontrati per discutere di chissà che cosa, e avevano pensato che non sarebbe stato male che noi due facessimo amicizia.

E per una volta devo dare loro ragione.

Ti ricordo ancora, con quel sorriso impacciato, quei tuoi modi di fare così dolci e leggermente buffi, la tua espressione serena mentre mi proponevi di giocare assieme a te...bellissimo anche allora, mi sei entrato nel cuore da subito anche se nella mia ingenuità non riuscivo a capire quanto fosse profondo quello che ci legava; mi hai conquistato subito con il tuo modo di fare così allegro e spontaneo, così diverso dal mio che era fin troppo artificioso.

Diventammo amici quel giorno, amici veri…eravamo così fieri di poter dire “questo è il mio migliore amico”, allora ci accontentavamo di poco; ci completavamo l’un l’altro, allora come adesso: tu eri l’istinto, ed io ero la razionalità.

E come fui felice il giorno del nostro arrivo ad Hogwarts, quando il cappello parlante sulla tua testa urlò “Serpeverde!”, dimostrandomi ancora una volta che eri degno figlio di purosangue…fino a quel giorno eravamo stati inseparabili, e da quel momento lo fummo ancora di più.

Non passò molto tempo per il nostro primo bacio.

Non ricordo molto di quella sera, ero completamente ebbro di te…la luna, il lago, la leggera brezza primaverile, il dolce profumo dei fiori notturni.

E poi tu.

Le tue labbra, morbide, invitanti che si posavano sulle mie, il tuo dolce profumo di sandalo e cannella, il tuo abbraccio forte e delicato nello stesso tempo, la tua voce leggermente tremante nel sussurrarmi il tuo amore.

Ricordi la nostra prima volta?

Sono passati quasi due anni ormai, ma nella mia mente è tutto come allora, dolce e perfetto…ero spaventato, e anche tu lo eri. Tremavo mentre le mie mani ti accarezzavano, mentre ti spogliavo, mentre ti baciavo, mentre insieme consumavamo il nostro amore…continuavo a ricercare il tuo sguardo in quella spirale che ci stava avvolgendo, i tuoi occhi forse ancora più spaventati dei miei, ma ugualmente carichi d’amore e desiderio.

Anche allora solo con il tuo sguardo riuscivi a farmi sentire come mi sento ora in tua presenza…nudo, indifeso, fragile, perché è questo che sono infondo, anche se cerco con tutto me stesso di non mostrarmi.

Solo tu sai come sono davvero.

Solo tu sei riuscito ad andare oltre all’apparente velo di gelo e freddezza che mi contraddistingueva, a conoscere il vero Theodor, quello che non è fatto solo di studio e manie di grandezza, a capire la mia vera essenza e ad accettarla, ad amarla…perché mi ami, lo so. L’ho sempre saputo.

Anche se cerchiamo di farci male a vicenda, anche se ogni giorno che nasce ci vede tra le braccia di una nuova ragazza, entrambi sappiamo che è solo una maschera, un qualcosa atto a coprire il nostro vero amore, i nostri veri sentimenti…è l’unica cosa che possiamo fare infondo.

Se gli altri sapessero che succederebbe?

I nostri genitori non ce lo perdonerebbero mai…quale disonore peggiore per un padre, vedere il proprio figlio, il proprio erede donare il proprio cuore e il proprio corpo a un altro uomo, come stiamo facendo noi due? Siamo di famiglia troppo altolocata per poter anche solo sperare nella loro comprensione…io un Nott e tu uno Zabini, quale accoppiata!

I nostri compagni di casa non accetterebbero…quale vero serpeverde accetterebbe una cosa simile? Molti di loro nemmeno conoscono l’amore, sposano chi viene scelto dai loro genitori e non ci pensano su.

Forse sarei stato anche io così se non ti avessi incontrato.

E ancora ti sto guardando amore mio.

Credo di essere sul serio un debole, se non riesco nemmeno a resistere alla tentazione di sfiorare, anche per un solo istante, la morbida pelle del tuo viso, di prenderti la mano e sprofondare nel tuo tenero abbraccio e di sfiorarti le labbra con le mie, per poi baciarti di nuovo, e ancora, ancora....per sempre.

Sarebbe così bello poterlo fare alla luce del sole, davanti a tutto il mondo, senza doverci nascondere nel buio di questa stanza.

Ho pensato spesso di farlo.

Ma alla fine non ho mai trovato il coraggio.

Eppure ti desidero così tanto.

Ardo dal desiderio smanioso di averti ogni volta che casualmente sfioro il tuo corpo...ora più che mai, ora che sei così stretto e vicino a me, avvinto dal sonno e dal mio abbraccio...perchè non ho il coraggio di prenderti e di portarti via con me?

Che domande, perché sono debole.

Il grande e fiero Theodor Nott, così spaventato dalla vita reale che non ha nemmeno il coraggio di vivere alla luce del sole tutti i suoi sentimenti.

Ti rigiri nel sonno mugugnando qualcosa.

E ancora ti sto guardando.

Hai detto il mio nome, l’ho sentito chiaramente.

Lentamente allungo la mano verso il tuo volto, scostandoti una ciocca di capelli dalla fronte, chiara scusa per poterti accarezzare, pregando che questo mio gesto non ti svegli…non vorrei mai turbare il tuo sonno.

Dovrei lasciarti andare…lo so che questo amore ci distruggerà alla fine, che ci logorerà…non mi importa di soffrire, ma tu meriti solo il meglio, e sicuramente quel meglio per te non sono io.

Ma la mia codardia è tale da non riuscire nemmeno a lasciarti andare.

Se solo al mondo esistesse qualcuno che ti ama anche solo la metà di quanto ti amo io, sarei più che felice di lasciarti a lui, ma so che non è possibile, il mio amore è troppo forte, troppo intenso per essere anche solo lontamente simile a quello di qualcun'altro.

Morirei nel sapere di non essere più nel tuo cuore.

Ancora la mia mano indugia sui tuoi capelli, in quella che vuole essere una carezza eterna.

Ti amo Astor Zabini.

Quante volte te l’avrò ripetuto questa notte? Forse troppe, eppure non mi stancherei mai di dirlo.

Vorrei uscire sul tetto di Hogwarts e urlarlo, urlare i miei sentimenti per te, fare in modo che tutti mi sentano, che tutti sappiano...è bello sognare ogni tanto.

Sei ancora tra le mie braccia...non ti svegliare amore, non privarmi del dolce piacere che provo nel guardarti dormire...lasciati cullare fino all'alba del nuovo giorno, lasciati sussurrare all'orecchio parole d'amore come quelle che sto dicendo ora, lasciati soffocare di baci e carezze.

-Theo...- la tua voce è appena un sussurro mentre ti stringi di più a me.

-shh dormi...non volevo svegliarti...-

le tua braccia si serrano di più attorno al mio corpo -ti amo...- quante volte me lo avrai detto questa notte? Non fermarti mai ti prego, continua a dirmelo, urlamelo, picchiami con queste parole perchè al mondo altro non mi è rimasto.

-ti amo anche io Astor...-lente le mie labbra si poggiano sui tuoi capelli suggellando le parole con un bacio.

Non mi importa del giudizio della gente.

Se per averti dovrò peccare, decadendo nel disonore e tingendo tutto con il mio desiderio, ebbene, sono pronto ad espiare.

Ti amo Astor.

Ti amerò per tutta la vita.

***FINE***

Dedicata alle uniche tre persone con le quali mi sento a casa...Cri, Evi e Marzio.

Non mi basteranno mai le parole per dire quanto vi voglio bene e quanto siete speciali...non mi importa dei problemi che posso avere in questa casa quando so che in altre trre case non molto lontane da qui ci siete voi che siete la mia vera famiglia.

L'unica di cui ho bisogno.

Grazie di tutto, vi voglio bene, davvero.

Deda/Tifawow

   
 
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