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Autore: Alexxassa    23/02/2012    3 recensioni
Nuova storia, spero vi piaccia:
Alessandra è una ragazza che non sa cosa pensare del suo amico Francesco, uno dei tanti stronzi della terra a cui vuole bene.
Dal terzo capitolo:
“Ti posso parlare un attimo?”
“Muoviti però perché altrimenti perdo la corriera!” dice avviandosi verso gli spalti, era il posto più tranquillo per parlare…
[...] “Ok, senti… sei strano va bene? Non so cos’è o perché non sei più stronzo ma questo tuo lato improvvisamente gentile non mi dispiace. Ma visto che bastava così poco a farti diventare sopportabile, anche se non so cos’ho fatto, te lo devo chiedere… perché prima eri così stronzo? Perché ogni volta che ti vedevo dopo mi facevi sentire una vera merda? Ti piaceva così tanto farmi soffrire?” mi sentivo una vera cretina a dirglielo, però in tutti questi anni avevo sofferto per colpa sua, era tempo che lo sapesse.
[...] Mi sorpresi nel sentire che mi stringeva la mano, era la prima volta che lo faceva, o meglio la prima volta che lo faceva sinceramente.
“Mi dispiace!” ripeté, questa volta guardandomi negli occhi. Gli credetti, e mi sentii stupida per aver fatto un tale polverone solo per delle scuse. Ma ero felice di averlo fatto.
Gli strinsi la mano.
“Ci vediamo domani!” mi disse, io gli sorrisi e corsi in classe.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io e Giulia andammo in camera mia per guardare un film, avevamo scelto ‘Tutta colpa dell’amore’, ma non lo seguivamo particolarmente visto che eravamo impegnate a parlare del pomeriggio appena passato.
“Allora com’è Anghel? Ti piace?” le chiedo.
“Si, beh è carino e tutto quello che vuoi ma a dire la verità lo trovo noioso…” diceva Giulia un po’ tra le nuvole. “Sai mentre eravamo ad ordinare c’era francesco inparte a noi che continuava borbottare qualcosa di impossibile da capire… ma mi sembrava ovvio che fosse geloso! Secondo me c’è rimasto male.”
“Mi dispiace per lui, ma in un modo o in un altro me lo devo scordare! Non posso perdonargli così da un giorno all’altro 8 anni di giornate in cui mi ha fatto sentire di merda, non posso dimenticarmi tutto il male che mi ha fatto solo perché non è più così…” dico con un alzata di spalle, come se non mi importasse. Magari fosse stato così facile!
“Come vuoi… ma io resto dell’idea che ti piaceva anche prima!”
“Come mai Anghel ti sembrava noioso?” cercai di cambiare argomento.
“Dai! Devi affrontarlo! Devi affrontare i problemi. Segui quello che ti dice il cuore!!” non aveva funzionato molto bene il mio cambio d’argomento, e Giulia aveva centrato il punto.
“Non so nemmeno cosa significa ‘Segui il tuo cuore!’, cioè il mio cuore non mi ha mai detto niente! Non è che quando ce l’ho davanti il mio istinto mi dice qualcosa!” cercai di spiegarmi, e anche un po’ per non sentirmi del tutto vigliacca per aver scelto la via più semplice. “Comunque guarda che Andra non è poi così male!”
“Ma non sarà mai Francesco!”
Non sapevo che fare, Andrea lo conoscevo da pochissimo, non sapevo praticamente niente di lui, era ovvio che non fossi seriamente interessata a lui, però… quando stavo con lui mi dimenticavo del resto del mondo. Ma quando ero Francesco, lui era il mio mondo.
Che cosa significava?
Io e Giulia parlammo fino a tarda notte, e quando finalmente ci addormentammo erano le due di mattina passate. Ci svegliammo entrambe intorno alle dieci. Ci preparammo e andammo a fare un giro fuori.
“Hai pensato a cosa fare?” mi chiede Giulia appena fuori casa.
“Sono più confusa di prima! Lascerò semplicemente che le cosa succedano. Sperò solo che capirò presto cosa fare!”
Non finii di parlare che mi arrivò un messaggio, era Andrea: ‘Ciao, sono Andrea xD Ti andrebbe di vederci questo pom?’
Avevo detto che avrei lasciato che le cose succedano, quindi accettai.
“A che ora ti vengono a prendere i tuoi?” chiedo a Giulia dopo aver risposto al messaggio.
“Tra un’oretta credo, perché?”
“Esco con Andrea!” le dico sorridendo.
 
Lei mi da una mano a scegliere cosa mettermi per l’appuntamento, alla fine non scegliamo niente di che, anche perché io non so cosa apsettarmi da un appuntamento simile.
Arriva l’ora dell’ incontro così mi avvio verso la fumetteria, dove ci saremmo trovati. Era l’unica in quel paesino dove vivevamo, ma l’adoravamo entrambi.
Arrivai puntuale mentre lui era già lì ad aspettarmi.
“Ciao!” lo saluto appena mi vede.
“Ciao, vuoi entrare a dare un’occhiata?” mi chiede facendomi cenno alla fumetteria.
“Puoi starne certo! È da un po’ che non ci vado!” dico avviandomi verso la porta.
“Allora qual è il tuo manga preferito?” mi chiede guardando un po’ i numeri appena arrivati.
“Beh, non ho esattamente un manga preferito… diciamo che tra i più famosi i miei preferiti sono ‘Death Note’ e ‘InuYasha’, ma anche tanti altri. Però me ne piaccio molti che non sono per niente famosi…” cerco di spiegarmi.
“No, io invece adoro in assoluto ‘Naruto’ è il mio preferito da sempre!”
Continuiamo a parlare di cose in generale finché non arriviamo al parco dove ci sediamo.
“Sai penso che tu sia fantastica!” mi dice Andrea guardandomi dritta negl’occhi. Il suo sguardo mi mette in soggezione.
“Io invece pensi che avresti bisogno degli occhiali!” dico abbassando lo sguardo e incominciando a fissarmi le scarpe.
“Perché lo dici? Sei una bellissima ragazza d auna personalità fantastica!” dice cercando il mio sguardo che restava insistente sulle mie scarpe.
“Senti, non è vero! Mi trovi interessante solo perché ci piacciono le stesse cose e perché la pensiamo allo stesso modo per molte cose. Ma sinceramente non sai niente di me!” dico guardandolo negli occhi, infastidita dal suo insistere. Quello che successe dopo mi lasciò di stucco.
Appena alzai il viso incontrai le sue labbra, mi allontanai subito ma lui mi riportò di nuovo vicino a lui, avvicinò i nostri visi e mi baciò, prima piano, dolcemente, poi con più insistenza.
Io all’inizio ricambiai il bacio poi mi bloccai, migliaia di immagini riempivano la mia mente, tutte immagini di Francesco, alcune erano di quando eravamo un po’ più piccoli altre erano più recenti. Lui che sorrideva, lui che mi abbracciava, o semplicemente LUI.
Mi staccai di colpo da Andrea. “Mi dispiace. Non posso.” Gli dico e basta, poi incomincio a correre verso la stazione.
Avevo appena capito cosa significava seguire il proprio cuore.
Lui abitava nel paese accanto al mio, con la corriera ci arrivai in dieci minuti.
Mi misi a correre verso casa sua, verso il suo ristorante di famiglia. Entrai di corsa nella hall dell’agriturismo e trovai la madre di Francesco.
“Salve, si ricorda di me? Sono Alessandra. Un’amica di Francesco. Lui c’è?” chiesi ancora col fiatone.
“Certo che mi ricordo! Vai su, è in camera sua, terza porta a destra.” Disse cortese sua madre.
Corsi verso le scale e mi ritrovai davanti alla sua porta. Presi tutto il coraggio che avevo e bussai.
“Che vuoi?!” mi chiede aprendo la porta, quando vede che sono io il suo viso si trasforma in puro stupore. “Alessandra! Scusa pensavo fossi mia ma…”
Non lo lascio finire la frase e lo bacio cercando di esprimergli tutto ciò che provo.
“Ti devo parlare!” dissi sorridendogli. Lui era sempre più stupito. “Mi piaci, mi sei sempre piaciuto. Molto probabilmente sono sempre stata innamorata di te. Te lo dico solo adesso perché sinceramente prima ero troppo piccola, lo sono ancora adesso. Sono troppo giovane per pensare di dire la parola ‘ti amo’ ma la verità è che è quello che provo! O almeno è quello che credo di provare. Non mi interessa se mi ricambi o no te lo devo dire! Forse eravamo solo bambini, forse lo siamo ancora, ma ti ho giurato amore eterno otto anni e mezzo fa, non mi è mai fregato se eri stronzo, eri tu! È vero certe volte mi facevi stare di merda, ma non eri sempre così! Eri gentile! Ed io vivevo per quei momenti! Ma ora… ora tu sei sempre gentile e sei diventato il significato della mia vita!” non sapevo se mi ero spiegata ma speravo che capisse.
“Perché hai aspettato così tanto a dirmelo?” mi chiese lui con la dolcezza nella voce.
“Perché non ne sono mai stata sicura!”
“Mi hai baciato tu di nascosto?” mi chiede avvicinandosi pericolosamente a me. Io abbassai di colpo la testa imbarazzata.
“Sì… ero io.” Sussurro.
Questa volta è lui a stupirmi. Mi alza leggermente il viso con un dito e mi bacia dolcemente. “Ti amo. E me ne frego se pensi che sia presto per dirlo!”



Fine



Ciao a tutte! Mi dispiace dirvi che la storia è già finita! Non me lo aspettavo ma con la comparsa di Andrea mi era venuta questa idea e avevo decisa di usarla e poi è venuto fuori questo finale... anche se non mi piace moltissimo...
è durata davvero poco, ma spero che vi sia piaciuta ugualmente! Magari farò un'altra storia collegata aquesta in futuro ma per ora non penso...
Spero che recensirete comunque!
Voglio anche ringraziarrvi assolutamente tutti! Tutti quelli che hanno letto, quelli che hanno seguito la storia, quelli che l'hanno messa tra i preferiti e quelli nei ricordati! Ma sopratutto un grazie enorme a chi ha recensito! Mi ha fatto davvero piacere leggere le vostre recensioni!
Ad un'altra storia (spero)
Ale
 
  
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