Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: IrishBreeze    28/09/2006    7 recensioni
Anche ad Hogwarts arriva Novembre. E con Novembre le piogge. Ed il freddo. E la voglia di stare in un letto con qualcuno. E la voglia di avere per sempre quel qualcuno. Tutto comincia quando uno scioccato Sirius apprende da James un qualcosa di molto personale sull'amico Moony... Il freddo, la notte e la pioggia faranno il resto.
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: James Potter | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

E vabbè. Ecco un'altra Remus\Sirius, che cosa ci volete fare. Questa però è un po' differente, ma lo si noterà di più nei prossimi capitoli... A dire il vero questo capitolo non mi convince troppo, ho provato a scriverlo e a riscriverlo, ma lla fine è quasi sempre meglio la prima versione. Spero che vi piaccia.

 

 

Rainy November Nights

Uno

Era novembre. Era arrivato novembre anche ad Hogwarts, e non prometteva niente di buono. La pioggia scendeva copiosamente, ed in lontananza si potevano sentire i tuoni rimbombare. Il tutto dava un’aria decisamente cupa al Castello, influenzando così i suoi abitanti ai più nefasti pensieri. Per i Malandrini quello sarebbe stato il loro ultimo Novembre nella scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e, decisamente, non se lo stavano per niente godendo. Sirius era (ovviamente) in punizione, per aver tentato di buttare dei Serpeverde nel lago e farli così divorare dalla Piovra gigante che vi abitava, Peter, sempre più in difficoltà con l’enorme mole di lavoro che gli toccava, per recuperare anche gli argomenti degli anni scorsi, era in biblioteca, James giocava con una piccola pallina sulle poltrone del dormitorio, e Remus sembrava tutto indaffarato a scrivere qualcosa su un foglio di pergamena. Tutto questa prima che Remus mettesse a posto le pergamene, fissasse intensamente James negli occhi, e gli svelasse una cosa che si teneva da dentro da ormai quasi 6 anni. La conseguenza di questa rivelazione però, lasciarono Remus molto più affranto di quanto si aspettasse. Dopotutto, era una cosa difficile da concepire, lo sapeva bene…

James, dal canto suo, non riusciva più a muovere un muscolo, cervello compreso, e se Remus avesse potuto leggergli nella mente avrebbe precisato che il cervello non era affatto un muscolo.

James, ti prego, non fare così…”

Remus si sentì davvero davvero molto male. Era successo. Aveva detto tutto a James. Lo sapeva che avrebbe dovuto stare zitto, accidenti, James e Sirius erano come fratelli, era logico che James la prendesse così, come se il fatto che lui e Sirius fossero due maschi non fosse già abbastanza. Ma la situazione per Remus si era fatta ormai insostenibile. Il fatto che quello fosse il loro ultimo anno ad Hogwarts, gli aveva messo una depressione addosso tale che ormai non riusciva più a portarne il fardello da solo. Doveva sfogarsi, e non c’era che una soluzione: parlare a James. Si sarebbe confidato con Sirius, ma in questo caso ovviamente non poteva farlo in quanto diretto interessato, e con Peter non c’era mai stata una confidenza tale da rivelargli questo segreto, quindi, l’unica opzione rimasta era James. James il quale, tra l’altro, ormai da un bel po’ disponeva di una nuova sensibilità, circa da quando si era reso conto che il sentimento che provava per Lily Evans era un qualcosa di più che semplice attrazione fisica.

Ma ora James Potter non riusciva a parlare. Solo dopo aver notato la faccia del licantropo, riuscì finalmente a proferir parola. Remus sembrava incredibilmente abbattuto, fissava il pavimento e sembrava sull’orlo di una crisi di pianto.

Remus, io… E’ un cosa assurda, ma io… io capisco, voglio dire, non sono bigotto e..”

Oh no, questo non lo ho mai creduto, lo so che non è una cosa facile da comprendere…”

Già, questo no… Ma… da quando?”

Non lo so con precisione… Mi è sempre piaciuto, e col tempo è cominciato a piacermi sempre di più, e poi ancora di più, e ehm…”

Già, già. Ma quand’è che effettivamente si era innamorato di Sirius Black? Ci deve pur essere stato un momento in cui Remus si accorse di provare ormai sentimenti molto forti per l’amico… Beh, Remus non se lo ricordava, casomai ci fosse stato, quel momento. Aveva la netta sensazione che in fondo lui l’avesse sempre amato. Da sempre, fin da quando aveva accolto con un sorriso il fatto che lui fosse un Lupo Mannaro. Forse, ecco… Era quello che gli piaceva di Sirius. Era sempre così pieno di attenzioni per lui, era stato il primo a far sentire Remus veramente contento di essere se stesso. Insomma, anche James e Peter aiutavano Remus, anche loro avevano preso a cuore l’amico, ma Sirius… Lui, ecco, era come se credesse che la licantropia dell’amico fosse una sua colpa, e faceva di tutto, veramente di tutto, per non fargliela pesare. E Remus era rimasto colpito da tutto questo. Nessuno si era mai preso a cuore in quel modo la sua felicità, a parte forse sua madre, gli altri generalmente erano tutti troppo impegnati a fuggirlo per farlo sentire benvoluto. Con Sirius si era sentito per la prima volta veramente amato da un'altra persona. Nel tempo, il sentimento di eterna riconoscenza e di gratitudine che provava per Padfoot si era trasformato in qualcosa di più grosso, talmente grosso che ora aveva dovuto dirlo a James.

Io, Remus… Sono contento che tu me l’abbia detto. E’ che, non vorrei essere antipatico, ma non credo che Sirius…”

Oh no, figurati… Io… non ho mai pensato che lui… Insomma, a lui piacciono le ragazze, lo so però…. dovevo dirlo a qualcuno.”

Già, perché non era l’amore verso Sirius a farlo stare male. Erano tutte le sue speranze disilluse che lo facevano stare peggio di tutte le notti di luna piena della sua vita. Troppe volte, troppe volte si era ritrovato a pensare “E se io… E se Sirius…”, a immaginare improbabili eventi che finivano con improbabili baci, a sperare ancora e ancora che il suo amore fosse ricambiato… No, troppe delusioni. Ora aveva bisogno di qualcuno, qualcuno con cui potesse sfogarsi. Odiava fare la vittima, ma davvero non ce la faceva più.

James guardò con infinita pena l’amico che continuava a fissare per terra. Remus… Era sempre stato… così sfortunato. Non si meritava anche questa delusione. Ma questa era una situazione troppo… troppo impossibile ecco. Non ci si innamora dei propri migliori amici. E non perché fossero tutti maschi, non ci si dovrebbe innamorare fra amici, donne o uomini o animali che siano. E Remus era così sensibile… Chissà quanto aveva sofferto. Doveva stare davvero male per avergli raccontato tutto, James sapeva bene quanto il ragazzo fosse riservato, e questa non era certo una cosa facile da raccontare.

James si sporse in avanti e prese la mano di Remus che penzolava dalla sedia fra le sue. Il ragazzo alzò la faccia da terra, e James notò che come aveva immaginato c’erano tracce di recenti lacrime sulle sua guance.

Remus… Io… ci sono io. Non ti preoccupare, puoi, puoi dirmi quello che vuoi, lo sai… Non posso dire di essere felice per quello che provi per Sirius, Moony, perché penso che sia un sentimento che ti farà soffrire, ma ci terrei a farti sapere… Per ogni cosa, ci sono.”

Questa volta fu il turno di Remus di rimanere senza parole. James lo guardava con un sorriso così sincero da farlo rimanere totalmente spiazzato.

Sempre tenendogli la mano, James si alzò dalla poltrona, ed automaticamente si alzò anche Remus. Si guardarono per un attimo.

Remus… puoi piangere, se vuoi”

Una frase scema, forse. Ma quello che conta è che finalmente Remus si gettò nelle braccia di James e pianse, pianse liberamente per tutti quei 6 anni durante i quali aveva sperato e sofferto invano.


***


“James… cosa cazzo stai dicendo?”

“Cazzo Sirius, è così… gli piaci, te l’ho detto, mi ha pianto addosso prima, sarò o no capace di capire cosa provano i miei amici?!”

“Ha….ha…. ha pianto?!”

James sospirò. “Sirius, mettiti bene in testa che Remus non è come te. Quando si innamora, si innamora davvero. Non penso che tu possa capire cosa intendo.”

“Il genere Sacro Amore teniamoci per mano e raccogliamo margherite?” Sirius sembrava prossimo al vomito.

“Er… no, non esattamente… Cazzo Sirius sforzati di pensarci da solo”

Silenzio.

“James, non so se ti sei reso conto… Da come me lo dici sembra la cosa più normale del mondo... Mi spieghi come cazzo dovrei prenderla io?! Uno dei miei migliori amici si è innamorati di me!! E nemmeno per una sveltina, a quella magari ci avrei anche potuto pensar-“

“Sirius!!!”

“Senti James, è un cosa inconcepibile. Siamo due uomini. Per lo meno, io lo sono. Lui effettivamente visto un po’ da dietro potrebbe anche assomigliare ad una dolce ragazzi-“

“No, vedo che non l’hai presa molto seriamente.”

“Sono spiazzato, J. Cosa… cosa dovrei fare ora scusa? Dirgli scusami tanto Moony ma davvero non sono frocio?”

“PADFOOT!! Di tutte le cose stronze che potevi dire questa è davvero la peggiore, provaci solo a dire una cosa del genere a Moony che ti uccido”

Scherzavo Jamie caro. Ma lui lo sa che me l’hai detto?”

James improvvisamente si bloccò.

“Beh… effettivamente, non mi ha mai proibito di raccontartelo anche se… glom”

“Non dovevi dirmelo eh?”

“Ehm, no, in effetti… Tutta colpa tua. quando vengo a contatto con te il mio cervello smette di funzionare per osmosi cazzo, dovrei ricordarmelo…”

“Oh ho, simpatico…”

“A proposito, senti questa, prima ho incontrato Snivellus per le scale, senti un po’ questa, e nel corridoio c’era anche Lily e…”

Il cervello di Sirius automaticamente smise di seguire il filo del discorso di James. Come era noioso, quel ragazzo. Lily di qua e Lily di là, agghiacciante. E ora veniva pure a raccontargli di piacere a Remus. Santo Cielo. Di certo non poteva dire di non esserne contento, esercitare un fascino supremo sulle donne è un conto, ma far innamorare anche gli uomini… Questo era decisamente molto più di quello che chiedeva. E ne era davvero contento. A Sirius piaceva piacere. Adorava essere adorato. E questa cosa di Remus lo gasava in un modo pazzesco. Brrr. Era una cosa davvero eccitante. Chissà se Remus sentiva un brivido di freddo ogni volta che lo vedeva, chissà se per esempio in questo momento stava pensando a lui… Chissà se la notte, nelle coperte, pensava a lui… Che genere di fantasie poteva avere, un Prefetto?! Oh no, non pensiamoci per favore, non pensiamoci… Anche se, Remus non era solo un Prefetto, era anche una Marauders, e non uno qualsiasi, era la coscienza del gruppo, praticamente… Ed ora era innamorato. Oddio, non proprio ora, erano 6 anni che spasimava per Sirius, 6 anni durante i quali si era sempre tenuto libero per il suo Padfoot… Solo a pensarci, a Sirius veniva il capogiro. 6 anni. Sei anni da solo, senza nemmeno una donna… o un uomo, nel suo caso. Dannazione, mettendo da parte che l’oggetto dei suoi desideri fosse lui, facendo a finta per un attimo che fosse Peter, per esempio, anche il fatto di scoprirsi gay deve essere stata una cosa… Beh, straordinaria. Ogni tanto pure a Sirius era venuto qualche dubbietto, ma più ci pensava, più era convinto di essere assolutamente etero. Non che vedesse nell’omosessualità un qualcosa di sbagliato, anzi. Ma insomma, a lui piacevano le donne punto e basta. O forse Remus non era gay… Forse Remus lo era diventato in quanto Sirius maschio. Solo per lui. Ecco, quell’ipotesi gli garbava già di più. Chissà se Remus…

“… e se ne è andato!!!! Ma ti rendi conto???!!! Non so più cosa pensare!!!”

“Uuuuuuuh. Eh che ci vuoi fare. Boh, non saprei che dire.”

“Sempre chiaro e deciso come al solito, Padfoot. Ecco perché preferisco Moony. Almeno lui mi ascolta…

“Già. Chissà quanto soffre poverino. “

“Idiota”

“Ma James...” d'improvviso Sirius sembrava molto serio “Cosa... come mi comporto con lui? Voglio dire, devo fare finta di non...”

“Di non sapere assolutamente niente, Sir. Comportati come al solito, fai lo stronzo, difendilo, prendilo in giro perchè è sempre lì che studia, fai tutto esattamente come al solito. Prima ho poi gli passerà.”

Sirius annuì, anche se non credeva che gli sarebbe mai passata. Remus non era come lui e James, era così... sensibile. Erano sei anni, e dico 6! che amava Sirius in silenzio, come sarebbe potuto passargli tutto da un giorno all'altro? Forse sarebbe stato meglio parlargli, dirgli che la smettesse di illudersi, che si guardi un po' in giro, che... Ma avrebbe mai trovato il coraggio di farlo?

Sirius... Io ho sonno, Peter sta già dormendo sul letto, Moony immagino sia sotto a studiare... Posso spegnere la luce o devi fare qualcosa?”

No no spegni. 'Notte”

Buona notte”


Remus, come previsto da James, effettivamente era in Sala Comune che finiva di fare i compiti. A volte gli sarebbe piaciuto fare come Sirius, semplicemente, fregarsene... Che ore potevano essere? Mezzanotte? Accidenti a lui che si era messo a frignare come un bambino fra le braccia di James... Se avesse fatto l'uomo per una volta avrebbe utilizzato il tempo che aveva usato per piangere per fare quell'odioso tema di Pozioni... Lumacorno... Bah, tanto buono e tanto caro ma quando si trattava di dare i compiti non si tirava di certo indietro.... 120 centimetri di pergamena su un argomento così insulso... Tsk, benvenuto, settimo anno ad Hogwarts. Sbadigliò. Forse era meglio se... Sì, effettivamente era meglio andarsene a dormire. Radunò i fogli di pergamena scritti, impilò ordinatamente tutti i suoi libri e finalmente salì nel dormitorio.

Aprì piano la porta quel tanto per accorgersi che tutti stavano già dormendo. Probabilmente era molto più tardi di mezzanotte, se anche James e Sirius erano a letto. Depositò tutto nel suo baule e si infilò sotto le sue coperte. Al contatto con le lenzuola fredde, rabbrividì. Che strana sensazione.... Ecco che ora cominciava a scaldarsi... Si raggomitolò sul fianco sinistro, piegò le ginocchia e mise un braccio sotto alla testa. Ecco che gli ultimi fugaci pensieri si affacciavano nella mente di Remus prima di cedere finalmente al sonno... Domani doppia ora di Trasfigurazione... Speriamo che ci sia il bacon a colazione... quanto manca alla prossima luna piena....... D'improvviso, il lato destro del letto cedette sotto il peso di qualcosa, sotto il peso di qualcuno... Qualcuno che ora era entrato nelle coperte, ed aveva immobilizzato la testa di Remus, domandando con voce confidenziale: “Posso dormire con te, Moony?”

Sirius!! Vai nel tuo letto... E mollami la testa...”

No. Resto qua. Non mi va di dormire solo.”

Che idiota... Forse aveva davvero ragione Lily Evans, a chiamarlo borioso...

Va bene va bene, ma perchè mi tieni la testa?! Mollamii!”

Non volevo che ti spostassi dalla tua comoda posizione. Pareva che ti stessi addormentando, non volevo farti girare all'improvviso con la mia venuta”

Potevi avvertirmi, per esempio”

Giusto. Ma se tu quello intelligente, non io. Buonanotte.”

Remus Remus... Poteva dirgli che non voleva che si girasse perchè non voleva vederlo in faccia? Perchè era nel suo letto? Non sapeva spiegarselo, questo, Sirius... Era stato... Era stato un impulso improvviso. Aveva visto Remus entrare nelle coperte, lo aveva visto tremare e poi rilassarsi, invaso dal calore che solo le coperte calde di un letto in autunno ti possono regalare... E poi lì così, tutto raggomitolato come un bambino, a dormire in quel grande letto bianco vuoto... E si era reso conto che anche lui dormiva in un grande letto bianco vuoto, e che non voleva più dormirci, passi per il grande, passi per il bianco, ma vuoto proprio no... Accanto al suo, il corpo di Remus era immobile. Sirius cominciò a temere il peggio. No, respirava... Non gli era venuto un improvviso attacco cardiaco , probabilmente era solo agitato perchè l'uomo che gli piace è nel letto con lui... Sirius si morse le labbra. Ecco cosa stava facendo. Stava illudendo Remus. Girati Moony, ora voglio vedere il tuo viso, girati ora, dimmi che stai sorridendo... Ma non si voltò. Restò nella stessa posizione senza muovere un muscolo per tutto il resto della notte. A volte il respiro gli mancava. A volte il suo corpo misteriosamente cominciava a tremare e a sudare. Auto controllo. Questa è la parola. Fermo. Immobile. Sentiva il respiro di Sirius... Maledizione. Ma possibile che in sette anni questa sia la prima volta che divido un letto con Sirius? Ci deve pure essere stata un'altra volta, dai... Ma scavando e scavando nella sua memoria Lupin non riusciva a ricordare nessun altra volta. Era la prima volta che aveva un contatto corporeo così vicino con Sirius, a dire il vero. Solitamente, quand o si dormiva insieme, o quando bisognava fare qualcosa a coppie, o magari passare solo in due in qualche passaggio segreto per non essere individuati, ci si organizzava con uno schema Sirius-James, Peter-Lupin. Anche perchè solitamente Peter e Remus erano sempre i meno entusiasti di quelle scorribande, anche se poi si divertivano, e quindi il loro atteggiamento pessimistico e disfattista dava incredibilmente ai nervi a Sirius. No, non era mai stato così vicino a Sirius. Se lo sarebbe ricordato. Nel sentire Sirius che si stava avvicinando a lui, muovendosi nel sonno, Remus rivisse la sensazione di brivido nell'entrare nelle lenzuola fredde.... Dormire. Devo dormire e.... e pensare che quello accanto a me non sia Sirius è... è... Severus. E' Severus. Si addormentò in cinque minuti.


  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: IrishBreeze