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Autore: Maybelle91    23/02/2012    0 recensioni
Una donna, una donna all'apparenza forte, che conoscerà un uomo capace di rovinarle la giornata con uno sguardo.. o migliorarla con un sorriso.
Capace di sembrare la vittima, quando è il carnefice.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allie procedeva su un sentiero, sorridendo, perdendosi nelle tortuose vie della sua stessa mente.
Il sorriso sulle labbra non era dovuto a nulla in perticolare, a.. nessuno.
Aveva scordato come sorridere per una persona alla quale battesse il cuore quanto a lei, in quel mondo che di umano non aveva più nemmeno il nome originario.
Non si chiamava più 'Terra'.
A malincuore ricordava gli anni precedenti, mente che si offuscava, calandosi nel macabro e dolce ricordare. Odore di memorie messe li a seccare, come una rosa tra le pagine di un libro, della quale spesso si dimentica l'esistenza.. Allie era un po' come una rosa, dimenticata, ma aveva conservato la sua eterea bellezza.
Era umana, un'umana immortale, non un vampiro.. era preda, o forse carnefice inconsciamente.
6.00
La sveglia, risuona fra le pareti della stanza, lentamente Allie si alza a sedere.
Il letto matrimoniale è disfatto da ambedue i lati, ma è solo lei che durante i suoi particolari sogni si muove da una parte all'altra, anche se le piace credere che il proprio marito.. (ex?) abbia dormito la con lei quella notte.
I suoi figli sono cullati dall'alba nel loro sonno, potrebbe esserlo anche lei, è domenica mattina infondo.
Il cane, ormai vecchiotto, scodinzola stancamente.. Allie sbuffa, si toglie i vestiti lanciandoli dove capita, e nuda va in cerca della porta del bagno, sbattendo contro un paio di spigoli.
«cazzo» esclama com'è solita fare, poi lascia che i suoi bollori scemino sotto il getto getto gelido dell'acqua, il tempo perde ogni valore.. lei non è più Allie, l'acqua ha il potere di annientarla.
10.03
Sarah si sveglia e sbadiglia, le sta per dare un bacio, e la madre sta per ricambiare quando un senso di vuoto la pervade.
Guarda distrattamente negli occhi la figlia, adesso è ferma, appoggiata al mobile della cucina.. briciole di muffin sulla sua magietta, un morso..due morsi..tre morsi.
Nessuna delle due dice nulla, un gelido muro di pioggia tra loro, formato da gocce di assenza.
Non c'è posto per due in quella stanza, cosi l'adulta si alza e con una certa nonchalance esce dalla stanza, e poi dalla casa.
Fa freddo, ladies and gentlemen, ma lei con il suo perpetuo atteggiamento non se ne renderà conto. Cammina, raggiunge l'auto, entra e si ritrova le narici pervase dall'odore stantio nell'abitacolo.
Accende una sigaretta, con le labbra sporche di nicotina, lacerante il tutto.. quella sigaretta che le sta rubando un'ora di vita.
23.27
Il rumore incessante delle lanciette dell'orologio da polso risuona nelle orecchie della giovane donna, non le lascia pace, buca i suoi pensieri e inizia a ballare di una danza disperata con la sua anima. La prende a braccetto, si sente nell'aria, che s'è fatta densa.
Eppur è sola, o almeno questo crede, una certa ansia si impossessa di lei.. la spinge a guardarsi le spalle. Non è ancora tranquilla, ma con passo incerto va avanti, per quel tratto della città non illuminato.. verso qualcosa che ti trascina, a mo' di calamita, ma è cosi fottutamente pericoloso.
Lei non sa perché, semplicemente avanza, verso quel futuro cosi incerto che la ha invitata a prendere un tè caldo.. e ha cosi freddo.. le ossa le fanno quasi male, per il freddo.
Uno spiraglio di luce, un pub, sembra abbandonato a se stesso;
entra comunque.
La luce al neon è leggermente traballante, sembra la stia osservando da un cespuglio, e quando si riesce ad ottenere una certa tranquillità.. ti senti denudata, come un cucciolo senza la propria madre, dinnanzi a un cacciatore.
Sente l'alito caldo di un uomo, che con la sua mole la sta schiacciando contro il muro, nessuno corre in suo aiuto.
Quello biascica qualcosa, è sporco, il puzzo pervade le sue narici.. non osa immaginare quale parte del corpo sia ad emanare quel tanfo insopportabile.
Trattiene un conato di vomito, cerca di respirare, non può avere un attacco di panico!
Non il quel momen..
Il flusso dei suoi pensieri è interrotto, l'uomo che la aveva immobilizzata ha improvvisamente indietreggiato, alle parole cariche d'ira di un ragazzo che dice d'essere il suo compagno.
Sente due braccia forti cingerla in vita, la sta portando fuori dal locale in cui ha appena messo piede, ora sono nella macchina di lui.
Lei si lascia sfuggire un sospiro di sollievo, ma cosa le prende? Da un estreneo è passata ad un altro?
Biascica un ringraziamento quando l'uomo entra nella propria macchina appoggiandosi allo schienale e sospirando rumorosamente.
La aveva salvata, che voleva adesso da lei?
L'ansia la aveva nuovamente colta, e lui aveva girato la testa di scatto, quasi fosse stato in grando di leggere le sue emozioni.
  
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