Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Marty_Angel    23/02/2012    8 recensioni
Scott era un vigliacco, lo era sempre stato. Allora perchè si era precipitato a salvarla? Dopotutto era solo un'altra concorrente eliminata. O forse no?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dawn, Scott
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
scott 7

Dawn si staccò nuovamente da Scott per riprendere fiato, mettendosi di nuovo a cavalcioni sul suo basso ventre. Aveva il fiato corto e la faccia paonazza ma nonostante questo, doveva ammettere che non si era mai sentita così incredibilmente viva. Queste sensazioni per lei erano nuove, sconosciute, misteriose, eppure così  incredibilmente affascinanti. Cos'erano quelle scariche elettriche che le percorrevano la schiena? E la voglia sempre maggiore di baciarlo? 

Che Madre Natura la proteggesse da pensieri non troppo consoni per lei!


                                                                                                                                    ***

 Il ragazzo sotto di lei, la guardò con più attenzione: si, non c'era dubbio, era proprio bellissima. Ancora stentava a credere che l'avesse baciato e di come, diamine!, lo avesse fatto maledettamente bene! Inutile dire che stava perdendo il controllo del suo corpo e il milione era ormai diventato una realtà lontana che non lo riguardava affatto. Voleva averla, in quel momento, subito, in quel preciso istante o non si sarebbe più contenuto.

- Sai verginella, ora io potrei tranquillamente prenderti sbatterti al muro e stuprarti. Chi me lo impedirebbe?- ghignò il rosso cominciando per l'ennesima volta a stuzzicarla. Lei lo guardò sottecchi per nulla preoccupata da questa sua affermazione.

- Ti pregherei di non chiamarmi più così- disse esplorando la sua aura. Rosso, rosa e verde. Speranza? Per cosa?

- Non è forse la verità?- continuò lui malefico. Ah! Era arrivato il suo turno di spiazzarla, questa volta ce l'avrebbe fatta a metterla con le spalle al muro per una buona volta!

- Certo che lo è ma le persone non sono migliori di altre se si sono uniti insieme ad un altro essere- gli rispose. Certo che la bionda parlava veramente in modo strano. A volte aveva la sensazione che provenisse da un altro mondo, parallelo al suo, in cui si viveva sugli alberi e si parlava come Dame del '700.

- Oh che termini usi? Ti da fastidio usare parole come sesso, giochini erotici o quella roba li?- la sfotté lui. Lei scosse la testa facendo ondeggiare i capelli lunghi.

- Non ha importanza come una persona lo dica, l'importante è l'essenza delle cose. Madre natura lo ha insegnato a tutti noi ma sembra che gente, simile a te, se lo sia dimenticato-

- Certo, certo, la tua solita storia di terra, sole e pioggia. Io dico che stai cercando di sviare il discorso perché hai paura!-

- E di cosa?-

- Del sesso ovviamente-

- Dovrei? Te l'ho già detto, c'è la tua coscienza a impedirti di toccarmi- questa volta Scott non mollò. Aveva già perso troppe volte, così si mise a sedere pure lui e si ritrovò nuovamente faccia a faccia con la ragazza.

- E se mandassi la mia coscienza a fanculo? Come la metteresti verginella?- le chiese con un ghigno stampato in faccia e cingendole la vita sottile con le braccia. Di nuovo i loro visi si trovarono a pochi centimetri di distanza.

- Non lo farai Scott, ne sono più che sicura- gli sussurrò facendolo rabbrividire. Ecco il ragazzo stava nuovamente perdendo! Eh no, cambio di strategia, doveva passare subito al contrattacco! Ah, Scott l'uomo delle strategie!

- Impediscimelo!- ghignò lui facendo scorrere la mano da dietro la schiena sulla pancia. A quel contatto la bionda spalancò gli occhi sorpresa. Che avesse letto male l'aura? No, anche adesso era sicura di non essersi sbagliata eppure... eppure la sua mano ora stava salendo su, sfiorando una parte di lei che doveva rimanere proibita. Raggio Di Luna ansimò e cercò di respingerlo debolemente. Per la prima volta, Dawn si spaventò, non di lui, ma di quello che stava provando. Cos'era quella sensazione di calore che si stava propagando velocemente nel basso ventre?

- Hai paura?- le chiese improvvisamente il rosso fermandosi. Lei ne approfittò per liberarsi dalla sua presa.

- Sei impazzito?! Come... cosa?- non riusciva neanche a formulare una frase da tanto era sconvolta. Si rese conto che il suo cuore rischiava seriamente di uscire dalla cassa toracica e di esplodere.

- Non hai risposto alla mia domanda- la continuò a incalzare lui. La grande vittoria della Iena sulla Luna! 

- Anche se fosse?- ribattè lei.

- Perché ne hai? Cioè, Davvero nessuno ti ha mai toccato? Cazzo hai 16 anni e sei beh...- Scott stava per tradirsi dicendo "carina" ma non sia mai detto che il grande bastardo diventi improvvisamente un docile gattino! Così rimediò dicendo - Accettabile-

Inutile dire che Dawn aveva perfettamente capito qual'era il termine che il compagno stava per usare. Non era ovviamente la prima volta che succedeva ma questo la sciolse un pò.

- Come ti ho già detto Madre Natura..- non finì la frase che fu interrotta dal compagno

- Se se, la solita storia ma non mi sembra che ti abbia messo una cintura di castità permanente!-

- No quello no-

- E allora qual'è il problema? Perché non hai mai baciato ne fatto altro con un ragazzo?-

- Perché ti preme tanto saperlo?- se lo stava chiedendo pure lui da alcuni minuti, su come mai era interessato delle vicende passate della ragazzina. Scrollò le spalle con faccia indifferente, mentendo agli altri e, più di tutti, a se stesso.

- Così, non che me ne freghi qualcosa, solo per vedere quanto fossi verginella- sbottò lui. Scese il silenzio finchè Raggio Di Luna prese di nuovo parola, rompendolo.

- I miei compagni, conoscenti o amici pensavano che fossi stramba, una matta che parlava agli animali e roba simile. Per non parlare di quanto sia inquietante, vero Scott?- questo pensiero la fece sorridere divertita. Il ragazzo ripensò a quando la bionda aveva intuito che aveva avuto un infanzia disastrosa, solo guardandolo dritto negli occhi. Si era rintanato nel confessionale, spaventato a morte come un cucciolo ferito.

- Si in effetti...- mormorò lui che, al sol pensiero della sua infanzia, rabbrividiva ripensando a tutte le percosse ricevute.

- E quindi niente, loro lasciavano in pace me e io lasciavo in pace loro. Cosa c'è di tanto strano?- chiese ingenuamente.

- Ah niente ma ora perché hai così tanto paura? Prima, quando mi hai respinto, sembrava ti stessi stuprando veramente. Ste cose sono normali alla nostra età, sai com'è- sbuffò lui.

- Non mi sembra di averti dato il permesso di fare una cosa del genere-

- No ma questo significa che il discorso delle aure è una balla- esultò lui sorridendo malignamente. Lei lo guardò fisso negli occhi e gli sussurrò.

- Saresti davvero capace di violentarmi?- il ragazzo ci pensò su e la risposta gli parve fin da subito chiara: ovviamente no. Non disse nulla, lasciando intendere a Dawn ciò che pensava.

- Lo immaginavo. Ti ho respinto perché beh... era una cosa non so nuova, insolita...- mormorò lei tormentandosi le mani e abbassando lo sguardo. Scott sorrise senza farsi vedere, forse doveva essere un pò meno brusco e tentare nuovamente. Ma si, in fondo che poteva succedere?

                                                                                                                                ***


Scott le alzò dolcemente il viso e la baciò senza lasciarle il tempo di reagire o pensare. Le punzecchiò le labbra con la lingua e aspettò che dischiudesse la bocca per poter entrare. Di nuovo sospiri e respiri mozzati volarono per la grotta mentre Scott stringeva ancora di più a se la ragazza, doveva sfruttare l'occasione o gli sarebbe sfuggita di mano!

Dawn sentì nuovamente quando il ragazzo fosse terribilmente "teso" e come risposta si aggrappò alle spalle di lui stringendo più forte possibile la sua canottiera.

- Devi rilassarti- le ordinò Scott. La bionda, come risposta, si limitò a fissarlo. Si poteva fidare di uno così? Certo che no ma allora perché trovava le sue labbra incredibilmente attraenti? E perché non le dava assolutamente fastidio la libido del rosso a livelli storici? Non lo sapeva e non riusciva a capacitarsene. La sua aura, forse per la prima volta, si tinse di un brillante rosso scoppiettante che sembrava emanasse energia, alimentato da chissà quale fuoco. Oddio, che anche lei lo... volesse? In quel senso, intendiamoci. Ma come poteva una creatura così fragile, così "bambina", provare questi sentimenti così poco consoni? Tutte domande senza risposta.

- Ci provo- gli sussurrò abbracciandolo e appoggiando la testa sulla sua clavicola. Il rosso allora, con cautela, le passò la mano tra i capelli e scese poco più in basso soffermandosi all'altezza del cuore.  La sentì agitarsi tra le proprie braccia.

- Calma Raggio Di Luna, rilassati, non sto facendo niente- disse lui baciandole la fronte.

- E'... e' strano... caldo, intenso non saprei come descriverlo non...- un ghignò ampio tutta la faccia si allargò sul viso del ragazzo. Era riuscito a...

- Oh è più semplice di quanto credi Dawn, ti stai eccitando!- eccitare? Lei rimase un pò spiazzata da questa parola alquanto volgare. Non disse più niente e rimase a contemplare la parete di fronte a se, guardarlo in quel momento le avrebbe provocato solo ulteriore imbarazzo. Le carezze del rosso le mozzavano il respiro e non seppe ne come, ne quando e tanto meno il perché, con le mani prese i bordi della sua canottiera oramai lacerata. Sapeva di dovergliela sfilare ma lo ammetteva, non ne aveva il coraggio. Così rimase un pò pensierosa mentre la mano del compagno si intrufolava sotto il suo maglione verde e saggiava la consistenza del tessuto sotto.

Scott si accorse del movimento inatteso delle braccia di Dawn, forse era riuscito leggermente a sbloccarla? Si compiacque per la sua bravura e con fare leggermente più deciso le tolse il primo indumento. La sottile camicetta azzurra che portava sotto fu rivelata e il ragazzo per poco non svenne alla vista di quel corpo così piccolo ma perfetto allo stesso tempo. Capì che aveva l'intenzione di coprire il più possibile quella meraviglia scesa dal cielo ma glielo impedì con la mano ancora libera, che cercò la sua e l'aiutò ad alzare la propria maglietta bianca.

- E' ok- le continuava a ripetere dolcemente e sembrava che al suono della sua voce, si tranquillizzasse un poco. Stentava a seguire un ritmo così lento, a quest'ora con le altre avevano già iniziato da un bel pezzo ma per Lei, era disposto a sottoporsi a quella lenta tortura se così fosse stato necessario. Si stupì di quanto tenesse a quella femmina, Colei che aveva fatto eliminare poche ore prima senza alcun problema. Forse l'aveva fatto perché... beh, odiava ammetterlo, ma quella ragazza gli piaceva veramente troppo.

In men che non si dica i vestiti dei due erano sparsi per terra e si ritrovarono in biancheria entrambi. Ad essere sinceri, Dawn non se n'era neanche accorta perché continuamente distratta dai suoi baci e carezze sempre più decise. Lui la fece pian piano scivolare sotto di se, in modo premuroso, così che la gamba ferita non le dolse più di quel tanto. Raggio Di Luna emise un gemito bassissimo mentre si rendeva conto della situazione in cui si trovava. Il suo reggiseno di color bianco latte era in bella mostra davanti ad un ragazzo! Si coprì formando una X con le braccia, non voleva che la vedesse così in quanto sapeva di non avere forme particolarmente grandi o tonde e credeva di non essere abbastanza gradevole...

- Ehi ehi, che ti prende?- le sussurrò lui posizionandosi meglio sopra la bionda. Sentiva il suo piccolo corpicino caldo premere contro il suo e questo, lo mandava in visibilio. Con il ginocchio sfiorò la sua intimità e un ghignò beffardo attraversò il suo volto. Allora le piaceva come l'aveva massaggiata e come erano messi ora, eh?

- Non possiamo farlo... non posso io!- esclamò lei spaventata, la Iena la guardò storto. Merda, che aveva fatto che non andava ora?

- Motivo?- chiese sentendo che eaveva raggiunto il limite. Non poteva essere giunto fin li senza concludere niente! Il suo fratellino la sotto non vedeva l'ora di essere liberato e cominciava a dare segni di impazienza.

- Io non ti conosco! Sei uno sconosciuto! Non posso dare via la mia purezza per un tipo così!- beh si certo non aveva tutti i torti ma a volte il desiderio di perdere una persona è così grande che si è disposti a tutto.

- Si che sai chi sono! Non siamo stati compagni di squadra?-

- Solo per 2 settimane. Mi hai sbattuta fuori come se fossi un cane...- mormorò lei distogliendo lo sguardo dal ragazzo sopra di se. Quel fatto ancora la turbava e aveva ragione, cazzo! Come poteva affidarsi a uno come lui? Spregevole, vigliacco, vile e approfittatore. Si sentiva realizzato? No, per niente. La strinse forte a se e le sussurrò.

- Ed è stata la decisione più demente che io abbia mai preso. Scusami Dawn...-




Angolo autrice

Ma quanto sono teneri? *w*

Scott e Duncan: Per niente!

Scott: Quando passo all'azione? :D

Pervertito, Duncan ti sta proprio rovinando!

Duncan: Semmai migliorando!

No decisamente no! Comunque passando al capitolo: scusate il leggero ritardo ma oggi era l'unico giorno libero che avevo per scrivere! Spero di non essere caduta nel volgare e che piaccia a tutti!

Scott: Ma che volgare, che non ho fatto niente! Io che mi scuso con Dawn, figuriamoci! U.U

Dawn: Hai detto qualcosa Scott?

Scott: Emh ovviamente no... la scrittrice vi da appuntamento al prossimo capitolo alla prossima!!

Grazie Dawn ti devo un favore :D



                                                                                                                  Marty Angel
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Marty_Angel