Amo questa coppia, li trovo perfetti assieme,
però ho voluto cambiare un pò la realtà.
Come sapete è tutto di mia invenzione, ciò che scrivo non rispecchia la realtà
non è il mio scopo.
Spero di farvi divertire, quindi fatemi sapere che pensate!
Demi
Mi stavo dirigendo verso casa di mia sorella dopo una giornata di lavoro, svoltai con la macchina e la parcheggiai nel vialetto, afferrai la borsa scendendo dall'auto e mi ritrovai di fronte alla porta, infilai la chiave nella serratura ed entrai
“sono tornata” urlai per farmi sentire
“ed ecco qui la sorella zitella” sentii alle mie spalle, appena mi girai vidi il marito di mia sorella in boxer e canottiera, mi misi le mani davanti agli occhi e girai lo sguardo
“per carità Christopher copriti!”
“ehi, io sono a casa mia, tu sei l'ospite, posso andare in giro come voglio” disse prendendo un sorso dalla sua bottiglia di birra
“sì certo, ma tu e mia sorella non dovevate andare ad una festa?” chiesi togliendomi il cappotto
“già quella stupidissima festa” brontolò tra se e se
“e non ti ha detto nulla che sei ancora così?”
“no, ma solo perché non mi ha ancora visto”
“ah ecco mi sembrava strano, dov'è adesso?”
“boh credo di sopra” diedi ancora uno sguardo schifato a mio cognato e poi salii al piano di sopra in cerca di mia sorella
“Dallas sono qui” esclamai, da una stanza vidi venirmi incontro due bimbe
“zia Demi” urlarono venendomi ad abbracciare
“piccole mie come state? Dov'è la mamma?”
“di là, questa sera stai con noi?”
“sì e faremo tutto ciò che vorrete, quindi andate in camera a pensare, forza!” le due bimbe corse nella loro cameretta e io andai nella camera matrimoniale
“ehi Dallas” la trovai intenta ad infilarsi le scarpe
“Demi sei arrivata, scusa ma questa sera c'è una gran confusione”
“lo vedo, scommetto che siete in ritardo”
“esatto, e non ho idea di dove sia finito Chris, mi aveva detto che si sarebbe preparato ma qui non lo vedo” disse velocemente sistemandosi i capelli
“in realtà è giù di sotto in mutande”
“cosa? Ora mi sente” uscì dalla stanza e si diresse al piano di sotto “Chris!!” urlò ancora, lentamente scesi anche io le scale e in pochi secondi mia sorella aveva spedito suo marito in camera a cambiarsi, mi buttai sul divano
“allora com'è andata a lavoro?”
“stancante, per la promozione non si sa ancora niente purtroppo”
“dai presto ti diranno qualcosa” si avvicinò al box e prese in braccio suo figlio più piccolo “amore della mamma” gli sussurrò in un orecchio cullandolo tra le sue braccia, aveva un modo magnifico di fare la mamma, la invidiavo, aveva una famiglia incredibile, anche Chris nonostante tutti i suoi difetti e il suo comportamento da idiota, sapeva essere un marito e un padre perfetto.
Desideravo anche io una famiglia come la loro, ma dopo una brutta rottura mi sono buttata sul lavoro e ho avuto solo piccole avventure senza importanza
“me lo puoi tenere un attimo, vado a vedere se l'altro bambino è pronto” disse riferendosi a Chris, presi Josh in braccio e mi risedetti sul divano a cullarlo.
“ok noi usciamo, bambine fate le brave con la zia” si raccomandò Dallas alle sue due piccoline, Jennifer e Sophie
“a me basta che non distruggiate la casa, della zia potete fare quello che volete” feci una smorfia a mio cognato, il quale ricambiò, ma venne subito tirato via dalla moglie, io invece rimasi lì a fare da baby sitter ai miei tre nipotini.
Il giorno dopo a lavoro, una donna molto elegante mi venne a chiamare
“Demi ti sta cercando il signor Clark” il direttore del network per cui lavoravo mi stava cercando, strinsi la cartellina che avevo in mano al mio petto e mi diressi nel suo ufficio, la donna mi fece passare
“signor Clark mi cercava?”
“oh Demi sì, siediti” mi accomodai sulla sedia di fronte alla scrivania, di fianco a me c'era la donna di prima, guardai entrambi un po' intimorita
“bene Demi, io la signorina Fanning” disse indicando la persona a fianco a me “ci abbiamo pensato a lungo e abbiamo deciso che tu sei la persona più adatta, hai un viso fresco, attiri un pubblico giovane e vogliamo puntare su di te per la nuova trasmissione” a quella notizia rimasi scioccata
“q-quindi la promozione è mia?” balbettai
“certo, sempre se tu vuoi” mi chiese la signorina Fanning
“certo, sono assolutamente ciò che cercate” affermai con un grosso sorriso in faccia
“benissimo, la trasmissione andrà in onda tra una settimana, abbiamo già l'ospite per il debutto, tu dovrai intervistarlo”
“perfetto!”
“tu cerca di curare al meglio la tua immagine, ricorda che adesso sarai davanti allo schermo, non più dietro” sorrise il signor Clark porgendomi la mano, gliela strinsi e mi alzai per
lasciare l'ufficio
“grazie mille, non ve ne pentirete” ero al settimo cielo, la mia carriera avrebbe subito una svolta, ho sempre coordinato i servizi televisivi, ho sempre assistito i conduttori, adesso sarebbe arrivata la mia occasione, avevo la possibilità di condurre un programma sulla musica e sullo spettacolo tutto mio.
Alla sera corsi a casa di Dallas
“sono io” urlai, vidi spuntare Chris e mi misi una mano davanti agli occhi
“Demi!”
“Chris sei vestito?” chiesi schifata
“certo che sono vestito, tua sorella mi ha obbligato” tolsi la mia mano dagli occhi
“credo abbia fatto bene”
“ma come? Non vuoi ammirare il mio super fisico” disse ridendo e alzandosi la camicia facendo trasparire i suoi addominali contornati dalla pancetta tipica di chi beve birra
“non fare l'idiota” gli risposi ridendo e andando in cucina, lì trovai mia sorella indaffarata con il bucato
“Dallas ho una notizia magnifica”
“Dem scusa, ho un sacco di cose da fare...”
“ho avuto la promozione!” esclamai, lei mi guardò, fece cadere il cesto del bucato emanando un gridolino acuto e mi venne ad abbracciare
“oh mio dio è fantastico! Quando te l'hanno detto?”
“proprio oggi, è stato inaspettato, adesso devi venire fuori con me, festeggiamo”
“non lo so, ho i bambini, le faccende” sbuffò, intanto entrò mio cognato
“ehi ho sentito urlare, Demi ha finalmente trovato un fidanzato” ridacchiò, gli feci il verso per prenderlo in giro, sapeva quanto desiderassi un vero fidanzato e per punzecchiarmi mi colpiva sempre in quel punto
“e tu hai trovato il modo di eliminare quella pancia?”
“cara mia questa è la pancia che hanno i veri uomini, quelli che bevono birra” affermò fiero, Dallas si avvicinò
“senti vero uomo, io esco con mia sorella, tu fai il vero padre” gli diede una pacca sulla spalla
“ehi non vale mi avete incastrato” si lamentò.
Io e Dallas eravamo in camera sua a prepararci, mi imprestò un vestito e in poco tempo eravamo pronte per uscire.
Lasciammo Chris con i bambini, ci infilammo in macchina alla volta del centro di Los Angeles.
Non sapevamo dove andare, girammo parecchio in cerca di qualche bar, infine trovammo un locale molto carino, parcheggiamo ed entrammo, la musica risuonava ovunque, al centro c'era una pista da ballo piena di gente che si dava alla pazza gioia.
Adocchiai un tavolo, ci sedemmo e provammo a chiamare un cameriere ma con poco successo
“cavolo con questo casino non riesco a chiamare neanche un cameriere” urlai sedendomi
“aspettiamo un po', magari dopo riusciamo a ordinare qualcosa”
“va bene” dissi
“ehi non sembri così felice per la promozione”
“no lo sono, è solo che mi sento come se mi mancasse qualcosa”
“sarebbe?” mi chiese Dallas guardandomi
“quando ti guardo a casa con i bambini e con tuo marito, penso che forse io non troverò mai quello che hai tu”
“ma cosa stai dicendo, hai una vita meravigliosa te”
“ma io voglio qualcosa di stabile, una persona su cui fare affidamento”
“sei giovane, hai solo 25 anni, hai tempo”
“lo so” sbuffai, sapevo di essere giovane, ma ero stufa delle avventure di una notte, dei ragazzi idioti che hanno il cervello grande quanto una nocciolina, volevo qualcosa di più “vado al bancone del bar che è meglio” mi allontanai.
Joe
“ehi amico che combini?” chiesi a John, lui era un mio carissimo amico, ci conoscevamo da parecchi anni
“cerco qualcosa di interessante in televisione” bofonchiò sgranocchiando delle patatine, mi buttai accanto a lui sul divano
“che ne dici di uscire stasera?”
“andiamo al solito locale?”
“mmm sì, vediamo se c'è qualcuno di interessante”
“ma un ragazzo di 28 anni come te, invece che andare in giro per locali non dovrebbe sistemarsi?”
“ma per quello ho tempo e poi dopo la rottura con Pamela non mi va di vedere nessuno”
“ma è successo 5 mesi fa”
“questo cosa c'entra, non ho voglia di avere una relazione” mi alzai e andai in bagno per farmi una doccia.
Alla sera io e John eravamo pronti per la serata, presi la macchina e mi diressi verso il locale.
Entrai salutando il butta fuori e mi feci spazio tra la gente
“che ne dici di una birra?” John annuì
“va bene, ci vediamo al solito tavolo”.
Andai verso il bancone, oggi c'era più gente del solito, non c'era spazio, così decisi di aspettare un attimo, mentre mi guardavo attorno vidi una ragazza mai vista prima, molto bassa, ma con ai piedi dei tacchi vertiginosi, capelli lunghissimi nero scuro, tentava di farsi notare dal barista che faceva avanti e indietro cercando di accontentare tutta la clientela.
Senza pensarci due volte mi avvicinai
“ehi, scusa!” continuava ad urlare
“difficile farsi sentire con questa confusione” si girò non appena parlai e mi guardò rivolgendomi un sorriso imbarazzato
“ehi sì, è parecchio che aspetto, ci sto quasi rinunciando” sorrisi e alzai lo sguardo verso il barista
“ehi Jack mi porti due birre? Una anche per questa ragazza”
“in realtà sono con mia sorella” aggiunse lei
“allora tre birre grazie” Jack annuì e in poco tempo venimmo serviti
“grazie” prese la borsetta
“no tranquilla, faccio io” appoggiai qualche dollaro sul bancone e insieme ci allontanammo dalla folla inferocita
“io comunque sono Demetria, ma puoi chiamarmi Demi” mi porse la mano
“e io sono Joseph, ma puoi chiamarmi Joe e queste sono le tue due birre” sorrise e prese le bevande, aveva un sorriso smagliante, diverso da quello delle altre ragazze
“vieni spesso qui?” mi chiese avvicinandosi al mio orecchio per farsi sentire
“ehm sì, ormai sono di casa, tu invece è la prima volta?”
“sì, sono qui per festeggiare una promozione di lavoro”
“forte, di cosa ti occupi?”
“lavoro per un network televisivo, condurrò una trasmissione sulla musica e sullo spettacolo”
“allora congratulazioni” venimmo interrotti da una ragazza che picchiettò sulla spalla di Demi
“ehi ti sto aspettando da un po', dov'eri finita?”
“scusami, stavo parlando con Joe” si girò verso di me “Joe questa è mia sorella Dallas”
“ciao” le dissi facendole un cenno con la testa
“è stato un piacere Joseph, cioè Joe” mi disse la ragazza dai capelli neri prima di andarsene, io ritornai da John, lo trovai seduto ad un divanetto
“ma dov'eri finito? E la mia birra?”
“ah scusa me ne sono dimenticato” dissi scrutando il locale con molta attenzione
“ah certo e io adesso come faccio?” non diedi importanza al mio amico e continuai a guardarmi attorno attentamente “ma si può sapere che stai cercando?” chiese scrollandomi
una spalla
“eh? Una ragazza”
“chi?”
“l'ho incontrata prima al bar, era davvero bella”
“ma tu non eri quello che non voleva nessuno?”
“ma tu ascolti sempre quello che dico? E comunque non ho detto che voglio sposarmela, solo conoscerla”.
Demi
“allora chi era quello?” mi chiese Dallas curiosa
“Si chiama Joe, mi ha aiutato a chiamare il barista”
“beh non è niente male”
“sì è carino, ma non lo so” dissi poco convinta
“dai Demi, non ti concentrare sulla famiglia o sui mariti, goditi la vita più che puoi”
“sì ma chissà dov'è ora, lasciamo perdere” io e mia sorella continuammo a bere e a chiacchierare.
Quando voltai lo sguardo lo intravidi di nuovo, fui colta dall'indecisione, ma su consiglio di Dallas mi buttai
“Joe!” urlai, ma lui non mi sentì, ci riprovai ma con poco successo, notai che aveva voltato lo sguardo verso di me, così alzai un braccio per farmi vedere e così successe, si avvicinò in
compagnia di un altro ragazzo leggermente più basso e con la corporatura più tozza
“ci si rivede” esclamò con un grosso sorriso
“sembrerebbe” dissi imbarazzata
“questo è il mio amico John, loro sono Demi e Dallas” l'amico di Joe posò subito gli occhi su mia sorella
“salve bellezza” cercò di abbordarla, mia sorella arrossì e ricambiò il sorriso, poi si avvicinò al suo orecchio
“sono sposata” gli sussurrò, il ragazzo diventò bordeaux, farfugliò qualcosa a Joe e si allontanò
“poveretto, l'hai completamente stroncato” rise Joe, Dallas si alzò ridacchiando
“Dem sono stanca, torniamo a casa?” io guardai per un attimo Joe
“ehm in realtà vorrei restare ancora un pò” mi sorrise, mi lasciò un bacio sulla guancia e si allontanò.
Io e il ragazzo di fronte a me continuammo a parlare e a bere, la mia testa cominciò a girare mi sentivo brilla e avevo la risata facile, ci buttammo sulla pista da ballo e cominciammo a scatenarci.
Dopo l'ennesimo drink decidemmo di andare via, eravamo troppo ubriachi per guidare così cominciammo a camminare
“che male ai piedi” mi lamentai massaggiandomi una caviglia
“senti, casa mia non è lontana, ti va di venire da me?” ci pensai un po' su, ma l'alcol aveva inibito ogni mia possibilità di rifiutare l'invito
“va bene”.
Dopo poco arrivammo, salimmo nell'appartamento
“ehi bella casa” esclamai guardandomi attorno
“grazie, vuoi qualcos'altro da bere?”
“no credo di aver bevuto abbastanza” barcollando mi sedetti sul divano, lui mi raggiunse togliendosi la giacca di pelle, aveva un fisico mozza fiato, lo trovavo incredibilmente attraente, mi sentivo libera da ogni freno, ero ubriaca sì, ma abbastanza cosciente da capire cosa stavo facendo.
Nella frazione di pochi secondi le mie labbra incontrarono le sue, le nostre lingue cominciarono ad intrecciarsi, sentii le sue mani avvolgermi la vita, una stretta sicura e salda che mi fece rabbrividire, io continuai ad accarezzargli le guance ricoperte da una barbetta ispida che a me piaceva da morire.
Ci alzammo e ci spostammo verso la camera da letto senza interrompere il bacio, mi appoggiò delicatamente sul letto e una sua mano si infilò sotto il mio vestito finendo sul mio fianco.
Con le mani gli percorsi l'addome scendendo e gli slacciai i pantaloni, risalendo poi a sbottonargli la camicia, i suoi baci si intensificarono sul mio collo, questo fece sì che il mio respiro divenne più pesante.
Ormai eravamo quasi completamente nudi, portai una gamba attorno alla sua vita e lo strinsi a me, comincia a mordicchiargli il lobo dell'orecchio facendolo eccitare, il suo respiro caldo sfiorava il mio collo e le sue mani accarezzavano il mio seno con estrema dolcezza.
Quanto entrò dentro di me sentii dei brividi percorrermi tutta la schiena, cominciò a spingere aumentando il ritmo ad ogni movimento, il mio respiro affannoso si interrompeva per lasciar spazio a dei piccoli gemiti, lo strinsi a me cominciando a baciarlo avidamente, a volte mordendogli il labbro.
Sentii le ultime spinte più lente ma più intense, entrambi raggiungemmo l'orgasmo, poi uscì dal mio corpo, si stese affianco a me e io comincia a baciargli il collo, scendendo sulla spalla, poi ritornando sulle labbra e infine caddi in un sonno profondo assieme a lui.
Ok, il primo incontro tra i due è stato abbastanza sconvolgente,
ma ricordate che questa FF non rispecchia la realtà.
Che ne pensare di Demi nei panni di una zia?
Ho voluto inserire anche Dallas, la vera sorella di Demi, per cambiare un pò.
Sto scrivendo anche un'altra FF su Joe "Believe in me" se avete voglia fateci un passo.
Al prossimo capitolo!
Un bacio Debby!