Ponytail,
bangs, brushes, farewell.
[
Happy Birthday,
filthy
cow.
]
Salve a tutti ~
Sono stata tanto
assente per via del mio computer che non voleva più
accendersi
-forse perché l’ho anche preso a cazzotti-
*cough* volevo dire--certamente il disco avrà
qualche problema.
E sugello il mio
trionfale ritorno (??) con una DiamReize :3
Ci vediamo sotto a chi
ci arriva ~
Non mi viene
nemmeno un’idea.
Avrei dovuto
rifletterci un sacco tutti i santissimi giorni, e invece li ho
lasciati scorrere via così!
Pensa. Diam. Trova
qualcosa.
Mi guardo in giro alla
ricerca di qualcosa di bello, di speciale, ma non ho mai
fatto molti regali, io.
Allungo una mano verso
un cuore di smeraldo, ma poi la tiro subito indietro.
Troppo sdolcinato.
Non voglio mica
coinvolgerlo in una confessione in grande stile, per vedere i
suoi occhi neri dilatarsi con stupore e poi ridacchiare nervoso.
O anche solo farmi
vedere agitato, balbettare, non riuscire a dire una parola.
-Diam? Che hai? Sei un
po’ rosso.
-Eh! Ehm.. no, niente,
una signora mi stava guardando male.
Vedendomi
indietreggiare di colpo Ryuuji si gratta confuso la tempia, volgendo
di nuovo lo sguardo alle bancarelle.
“Sabato 25
febbraio, ore 17.49, compleanno di Reize.”
Ce l’avevo
scritto anche sul cellulare, tanto da segnarmi addirittura
l’ora
della sua nascita ornata da una stellina.
Diamine, sono proprio
innamorato come una
ragazzina., Penso abbastanza schifato.
Adesso sono
appena le cinque e dieci, ma il sole sta già tramontando.
Camminiamo fra una
rete metallica piena di foglietti scribacchiati e di
lucchetti di innamorati e delle bancarelle in legno dove signore in
carne o
ragazze che masticano cicche urlano di avvicinarsi a chiunque le guardi
in...
-EHI ragazzo! Guarda
questi vestiti!
Appunto.
Deglutisco
avvicinandomi pericolosamente a Reize, temendo in un secondo
richiamo della tizia. Una ragazza abbastanza conciata che sicuramente
mi avrà
chiamato per non sentirsi richiamare dalla madre, che sta mostrando
tutta
orgogliosa un ombrello a un possibile cliente.
Reize guarda avanti,
sempre sorridendo, e io lo scruto dal basso, partendo dal
naso affilato alle labbra sottili e scure.
-Quindi ti hanno
chiamato per... la nazionale giapponese.- azzardo, pensando
subito dopo a mille altri argomenti che avrei potuto tirare in ballo.
-Sì!- dice
lui, gonfiandosi nel piumone beige aperto e nella felpa marroncina.
-Chissà
chi hanno chiamato d’altro.
Gran.
Vorrei dirgli, Gran.
Lui sarà stato chiamato di sicuro, ed è la mia
principale
preoccupazione.
Penso che Reize abbia
un debole per lui e non riesco ancora a venirne a capo.
Fra una settimana
Ryuuji andrà a fare le selezioni per i mondiali e, per
quanto
cattivo mi possa sembrare, vorrei che non lo prendessero, ma
è troppo...
incredibile
per non essere ammesso.
Il suo Astro Break
è davvero incredibile.
Lo osservo mentre
sbircia i fogliettini appesi ai fili metallici che scappano
alla rete, ad un certo punto si blocca e ne guarda uno, poi scoppia in
una
fragorosa risata.
E a quel suono il mio
cuore perde un battito - ci metterei la mano sul fuoco.
-Diam, ce ne sono un
sacco talmente romantici
e italiani che fanno sbellicare!
Mi avvicino senza
capire inizialmente cosa intende e ne leggo un paio,
trattenendomi appena.
Poi, passando lo
sguardo su “Il nostro amore non a ne inizio ne fine ti amero
per sempre amore mio” e “Quando mi avesti lasciato
fui morto” apro le labbra e
lascio andare una risata trattenuta da troppo; osservare Reize che si
tiene la
pancia leggendone altri non fa che aumentare tutto ciò.
Non penso che gli
innamorati di cui stiamo ridendo ne sarebbero contenti, ma io
sto passando dei momenti preziosissimi
con lui.
Alla Aliea non si
rideva quasi mai. Mai.
Siamo diventati irriconoscibili.
Irriconoscibili!
Alzo di
scatto il viso, prendendo per un gomito Reize che sempre ridendo mi
chiede cosa c’è.
Io tiro fuori dalla
tasca un elastico e mi fiondo a chiedere in prestito una
spazzola a Maki che abita qui vicino.
Mi apre Burn,
spettinato, con una misera maglietta a maniche corte nella bellezza di
febbraio e
con un’espressione da ebete.
-Ehm... Nag-chan,
c’è Maki? Avrei bisogno di una spazzola...
-Nh.- E’
tutto quello che riesce a dire, poi urla sul posto il nome della
ragazza seguito dalla parola spazzola.
Grazie, così
ero capace anche io.
Sumeragi
arriva alla porta, stupendosi nel non trovarsi davanti una
incavolatissima
Suzuno a cui sono stati toccati i capelli o Ulvida.
Prendo la spazzola e
corro verso una panchina col cuore in gola, trascinandomi
dietro Ryuuji che mi tiene per mano.
Io ce l’ho
freddissima, ma lui, che l’ha tenuta in tasca, è
caldo e ha la presa
salda.
Deglutisco, pregando
di non bloccarmi come spesso, troppo spesso mi è capitato
in sua presenza.
Forza.
Lo faccio sedere su
una panchina davanti al molo, con l’odore di sale che viene
su e ci pizzica già le narici.
Armeggio un
po’ con la spazzola, facendomi mentalmente coraggio.
All’inizio
è una delusione, i suoi capelli non stanno come diamine
voglio io e
spesso mi arriva uno sguardo confuso o leggermente irritato.
Ho la tentazione di
indietreggiare e cercare qualcosa d’altro. Oppure far finta
di niente, pretendendo di dimenticare questo intervento.
Poi mi accorgo di
avere una mezza idea, e gli spingo giù una frangia
raggruppando
il resto dei capelli morbidi e sottili nell’elastico nero.
Prendo fiato e dico:
-Fatto.
Non sentendo reazioni
ma vedendo solo due occhi neri dai riflessi viola
squadrarmi perplessi, stringo i pugni fortissimo nelle tasche e inizio
con la
mia piccola spiegazione.
-Beh, ecco, sai... Se
nell’Inazuma ti riconoscono subito potrebbero non
trattarti bene—o accoglierti.- faccio una pausa, stando
attendo ad ogni
movimento delle sue pupille, delle sopracciglia o della bocca.
-Ricordati che
li abbiamo praticamente rovinati e fra gli alieni siamo quelli che
hanno
distrutto più... scuole.
Inspiro e trattendo il
fiato, sempre supplicando Aphrodi di farmela passare
franca.
Poi chiudo gli occhi.
-Buon compleanno!
Non faccio in tempo ad
aprire le braccia che lui mi salta letteralmente
addosso, più alto, stringendomi le spalle.
Avvampo, cercando di
non muovermi a scatti mentre gli avvolgo anche io la
schiena.
-Sei un genio, io
l’ho sempre detto!
Dice compiaciuto, la
sua voce mi rimbomba nelle orecchie, meravigliosa; e il profumo di muschio che
viene dalle sue spalle.
Bloccato, non riesco
nemmeno a dire grazie, mentre lui si stacca senza togliere
le mani dalle mie spalle.
-E’ un
po’ sdolcinato ma...- inizia abbassando lo sguardo,
arrossendo.
Io sento il sangue
affluire velocissimo alle guance, sicuro che siano diventate
più rosse dei capelli di Nagumo, allargando gli occhi
zaffiro.
-Ogni volta che mi
farò la coda, ai mondiali, mi ricorderò di te.
Sorrido finalmente
sciogliendo i muscoli.
Un po’
sdolcinato?
Mentre
deglutisco un’ultima volta sento un retrogusto dolcissimo, come se a ricevere il regalo
fossi stato io.
Adesso mi viene in
mente che non voglio assolutamente che vada via ai mondiali.
Non fare il bambino
capriccioso.
Allargo il sorriso,
riprendendo a camminare mentre lui si tasta soddisfatto la
frangia e la coda.
Andrà ai
mondiali, ne sono sicuro.
E prima di ogni
partita si legherà la coda.
__________________________________________
Ecco,
io sono convintissima che sia stato Diam
ad acconciare in quel modo i capelli a Midorikawa, ecco
perché ho messo Missing Moments e non What if?
x°° *volaunaporta*
L’ho buttata giù un po’ di fretta, e mi
sembra che sia venuta un po’ una
schifezzina orz"
DiamxReize, una delle mie coppie preferite in assoluto.
-avreidovutofareonoremeglioaquestiduecucciolotti-
*coff*
L’idea iniziale della risata di Reize era che trovasse fra i
foglietti qualcosa
di Suzuno e Shuuya, come una scritta idiota
mezza cancellata e la firma in bello stile di Bryce, ma mi sono detta
che per
una volta potevo anche evitare di fare accenni alla GouenGaze *qualcuno
le
lancia una porta addosso*
Tanto alla fine si sa da chi si fa accarezzare i capelli Gazelle
*qualcuno le
spara*
Spero che vi sia piaciuta :3
Grazie mille a chi legge e recensisce ♥
Cha.
Ingombrantissimo
P.S.:
Tanti auguri a teee,
tanti auguri a teee,
tanti auguri vecchiona, tanti auguri a teee!
Stai
tranquilla che te la canterò anche personalmente, Mango.
Tanti auguri :3
La parte iniziale sono
io.
La parte del regalo
sono io. Perché quando ti faccio un regalo mi sembra
addirittura
spregevole che tu me ne faccia uno con un sorriso.
Ma lo sai che sono una
spocchiosetta orgogliosa. -non sai che fatica sto
facendo per essere dolce.-
*passa Gazelle con una
spazzola e un tic all’occhio e va a menare Axel*
La parte del mezzo
addio ai mondiali sono io alla fine della terza media.
Non mi andava di farti
un regalo materiale perché ti avrei regalato un manga/
una pietra/ una camicia/ una sciarpa. Ugh, no dai.
Quindi ho preferito
questa. Una DiamxReize orribilmente terrificante che in
questo momento manca di un titolo! *suonano trombette*
Domani, brutta vacca
ritardata e rimbecillita -oh ma come ti voglio bene, sono
anche capace di dimostrartelo con dolcissimi soprannomi- vieni a
mangiare a
casa mia, mi cronizzi i due cuccioli e faremo i giochi che ti va.
Preferisco un regalo
come una fanfiction che ricorderai sempre e che magari
certi giorni ti tirerà su di morale con come contorno una
serata
divertentissima a un regalo materiale. Come una matita per truccarsi.
Ah, a proposito, se
hai mai desiderato che ti chiami amore o tesoro scordatelo
perché mi fa venire le coliche. Brr. Anche solo a stare ad
ascoltare discorsi
simili, perché mi sanno tanto, tantissimo di amicizie false,
superficiali e non
durature. E la nostra non è così.
ùwù *si gonfia*
C’è
una differenza sostanziale nella fanfic e noi due -tolto il fatto che
io
non sono un maschio, e tantomeno lesbica- ed è quella che
Diam per un po’ gli
dice addio, noi questo non lo faremo mai.
Vero? E’ una
minaccia, se non si fosse capito.
Sono fortunata ad aver
trovato un’amica come te. Che mi picchia quando dico che
vorrei passare alla BanGaze e che mi dice che sono stronza quando la
meno così
tanto per.
Insomma.
Sei Mango, tu. Devi
solo diventare un po’ meno ritardata, piagnucolona,
stupida, superficiale, cavallo, ippopotamo, ZeKi, puzzolente, vaccosa,
sanguisuga e bla bla.
... L’hai
capito che stavo scherzando, no? Spero che tu ci sia arrivata alla
seconda parola, ma credo che il tuo cervello si sia attivato in
ritardo—quindi alla
ZeKi x°°
*viene presa in pieno
da un Brivido Bollente*
Sì! Ho
capito! Non è da me augurare buon compleanno a qualcuno a
cui tengo con
tutta la dolcezza di questo mondo. Non sono in grado di esprimermi
completamente nemmeno scrivendo, il modo in cui sono più
libera. HAHA, ma forse
il problema è che io non sono affatto dolce, tch. =3=
Infatti il sottotitolo
significa “Buon compleanno, mucca schifosa”
Ma ti basta sapere che
io non ti mollo anche se non lo dico.