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Autore: Flaine    24/02/2012    9 recensioni
Dopo un'assenza dovuta al mio carissimo *coff* computer, torno con una fantastica (?) one-shot =3=
Fluff, fluff, tantissimo fluff, fluff come se piovesse (??)
Diam●Reize oneside.
[...] Non sentendo reazioni ma vedendo solo due occhi neri dai riflessi viola squadrarmi perplessi, stringo i pugni fortissimo nelle tasche e inizio con la mia piccola spiegazione.
-Beh, ecco, sai... Se nell’Inazuma ti riconoscono subito potrebbero non trattarti bene—o accoglierti.- faccio una pausa, stando attendo ad ogni movimento delle sue pupille, delle sopracciglia o della bocca.
[...]
P.S.: Auguri MangoH.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Dylan/Hiromu, Jordan/Ryuuji
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ponytail, bangs, brushes, farewell.
[ Happy Birthday, filthy cow. ]

 

Salve a tutti ~
Sono stata tanto assente per via del mio computer che non voleva più accendersi -forse perché l’ho anche preso a cazzotti-
*cough* volevo dire--certamente il disco avrà qualche problema.

E sugello il mio trionfale ritorno (??) con una DiamReize :3
Ci vediamo sotto a chi ci arriva ~



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Non mi viene nemmeno un’idea.
Avrei dovuto rifletterci un sacco tutti i santissimi giorni, e invece li ho lasciati scorrere via così!
Pensa. Diam. Trova qualcosa.
Mi guardo in giro alla ricerca di qualcosa di bello, di speciale, ma non ho mai fatto molti regali, io.
Allungo una mano verso un cuore di smeraldo, ma poi la tiro subito indietro.
Troppo sdolcinato.
Non voglio mica coinvolgerlo in una confessione in grande stile, per vedere i suoi occhi neri dilatarsi con stupore e poi ridacchiare nervoso.
O anche solo farmi vedere agitato, balbettare, non riuscire a dire una parola.
-Diam? Che hai? Sei un po’ rosso.
-Eh! Ehm.. no, niente, una signora mi stava guardando male.
Vedendomi indietreggiare di colpo Ryuuji si gratta confuso la tempia, volgendo di nuovo lo sguardo alle bancarelle.
“Sabato 25 febbraio, ore 17.49, compleanno di Reize.”
Ce l’avevo scritto anche sul cellulare, tanto da segnarmi addirittura l’ora della sua nascita ornata da una stellina.
Diamine, sono proprio innamorato come una ragazzina., Penso abbastanza schifato.
Adesso sono appena le cinque e dieci, ma il sole sta già tramontando.
Camminiamo fra una rete metallica piena di foglietti scribacchiati e di lucchetti di innamorati e delle bancarelle in legno dove signore in carne o ragazze che masticano cicche urlano di avvicinarsi a chiunque le guardi in...
-EHI ragazzo! Guarda questi vestiti!
Appunto.
Deglutisco avvicinandomi pericolosamente a Reize, temendo in un secondo richiamo della tizia. Una ragazza abbastanza conciata che sicuramente mi avrà chiamato per non sentirsi richiamare dalla madre, che sta mostrando tutta orgogliosa un ombrello a un possibile cliente.
Reize guarda avanti, sempre sorridendo, e io lo scruto dal basso, partendo dal naso affilato alle labbra sottili e scure.
-Quindi ti hanno chiamato per... la nazionale giapponese.- azzardo, pensando subito dopo a mille altri argomenti che avrei potuto tirare in ballo.
-Sì!- dice lui, gonfiandosi nel piumone beige aperto e nella felpa marroncina. -Chissà chi hanno chiamato d’altro.
Gran.
Vorrei dirgli, Gran. Lui sarà stato chiamato di sicuro, ed è la mia principale preoccupazione.
Penso che Reize abbia un debole per lui e non riesco ancora a venirne a capo.
Fra una settimana Ryuuji andrà a fare le selezioni per i mondiali e, per quanto cattivo mi possa sembrare, vorrei che non lo prendessero, ma è troppo... incredibile per non essere ammesso.
Il suo Astro Break è davvero incredibile.
Lo osservo mentre sbircia i fogliettini appesi ai fili metallici che scappano alla rete, ad un certo punto si blocca e ne guarda uno, poi scoppia in una fragorosa risata.
E a quel suono il mio cuore perde un battito - ci metterei la mano sul fuoco.
-Diam, ce ne sono un sacco talmente romantici e italiani che fanno sbellicare!
Mi avvicino senza capire inizialmente cosa intende e ne leggo un paio, trattenendomi appena.
Poi, passando lo sguardo su “Il nostro amore non a ne inizio ne fine ti amero per sempre amore mio” e “Quando mi avesti lasciato fui morto” apro le labbra e lascio andare una risata trattenuta da troppo; osservare Reize che si tiene la pancia leggendone altri non fa che aumentare tutto ciò.
Non penso che gli innamorati di cui stiamo ridendo ne sarebbero contenti, ma io sto passando dei momenti preziosissimi con lui.
Alla Aliea non si rideva quasi mai. Mai. Siamo diventati irriconoscibili.
Irriconoscibili!
Alzo di scatto il viso, prendendo per un gomito Reize che sempre ridendo mi chiede cosa c’è.
Io tiro fuori dalla tasca un elastico e mi fiondo a chiedere in prestito una spazzola a Maki che abita qui vicino.
Mi apre Burn, spettinato, con una misera maglietta a maniche corte nella bellezza di febbraio e con un’espressione da ebete.
-Ehm... Nag-chan, c’è Maki? Avrei bisogno di una spazzola...
-Nh.- E’ tutto quello che riesce a dire, poi urla sul posto il nome della ragazza seguito dalla parola spazzola.
Grazie, così ero capace anche io.
Sumeragi arriva alla porta, stupendosi nel non trovarsi davanti una incavolatissima Suzuno a cui sono stati toccati i capelli o Ulvida.
Prendo la spazzola e corro verso una panchina col cuore in gola, trascinandomi dietro Ryuuji che mi tiene per mano.
Io ce l’ho freddissima, ma lui, che l’ha tenuta in tasca, è caldo e ha la presa salda.
Deglutisco, pregando di non bloccarmi come spesso, troppo spesso mi è capitato in sua presenza.
Forza.
Lo faccio sedere su una panchina davanti al molo, con l’odore di sale che viene su e ci pizzica già le narici.
Armeggio un po’ con la spazzola, facendomi mentalmente coraggio.
All’inizio è una delusione, i suoi capelli non stanno come diamine voglio io e spesso mi arriva uno sguardo confuso o leggermente irritato.
Ho la tentazione di indietreggiare e cercare qualcosa d’altro. Oppure far finta di niente, pretendendo di dimenticare questo intervento.
Poi mi accorgo di avere una mezza idea, e gli spingo giù una frangia raggruppando il resto dei capelli morbidi e sottili nell’elastico nero.
Prendo fiato e dico: -Fatto.
Non sentendo reazioni ma vedendo solo due occhi neri dai riflessi viola squadrarmi perplessi, stringo i pugni fortissimo nelle tasche e inizio con la mia piccola spiegazione.
-Beh, ecco, sai... Se nell’Inazuma ti riconoscono subito potrebbero non trattarti bene—o accoglierti.- faccio una pausa, stando attendo ad ogni movimento delle sue pupille, delle sopracciglia o della bocca. -Ricordati che li abbiamo praticamente rovinati e fra gli alieni siamo quelli che hanno distrutto più... scuole.
Inspiro e trattendo il fiato, sempre supplicando Aphrodi di farmela passare franca.
Poi chiudo gli occhi. -Buon compleanno!
Non faccio in tempo ad aprire le braccia che lui mi salta letteralmente addosso, più alto, stringendomi le spalle.
Avvampo, cercando di non muovermi a scatti mentre gli avvolgo anche io la schiena.
-Sei un genio, io l’ho sempre detto!
Dice compiaciuto, la sua voce mi rimbomba nelle orecchie, meravigliosa; e il profumo di muschio che viene dalle sue spalle.
Bloccato, non riesco nemmeno a dire grazie, mentre lui si stacca senza togliere le mani dalle mie spalle.
-E’ un po’ sdolcinato ma...- inizia abbassando lo sguardo, arrossendo.
Io sento il sangue affluire velocissimo alle guance, sicuro che siano diventate più rosse dei capelli di Nagumo, allargando gli occhi zaffiro.
-Ogni volta che mi farò la coda, ai mondiali, mi ricorderò di te.
Sorrido finalmente sciogliendo i muscoli.
Un po’ sdolcinato?
Mentre deglutisco un’ultima volta sento un retrogusto dolcissimo, come se a ricevere il regalo fossi stato io.
Adesso mi viene in mente che non voglio assolutamente che vada via ai mondiali.
Non fare il bambino capriccioso.
Allargo il sorriso, riprendendo a camminare mentre lui si tasta soddisfatto la frangia e la coda.
Andrà ai mondiali, ne sono sicuro.
E prima di ogni partita si legherà la coda.




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Ecco, io sono convintissima che sia stato Diam ad acconciare in quel modo i capelli a Midorikawa, ecco perché ho messo Missing Moments e non What if? x°° *volaunaporta*
L’ho buttata giù un po’ di fretta, e mi sembra che sia venuta un po’ una schifezzina  orz"
DiamxReize, una delle mie coppie preferite in assoluto. -avreidovutofareonoremeglioaquestiduecucciolotti- *coff*
L’idea iniziale della risata di Reize era che trovasse fra i foglietti qualcosa di Suzuno e Shuuya, come una scritta idiota mezza cancellata e la firma in bello stile di Bryce, ma mi sono detta che per una volta potevo anche evitare di fare accenni alla GouenGaze *qualcuno le lancia una porta addosso*
Tanto alla fine si sa da chi si fa accarezzare i capelli Gazelle *qualcuno le spara*
Spero che vi sia piaciuta :3
Grazie mille a chi legge e recensisce ♥

Cha.


Ingombrantissimo P.S.:
Tanti auguri a teee, tanti auguri a teee, tanti auguri vecchiona, tanti auguri a teee!
Stai tranquilla che te la canterò anche personalmente, Mango.
Tanti auguri :3
La parte iniziale sono io.
La parte del regalo sono io. Perché quando ti faccio un regalo mi sembra addirittura spregevole che tu me ne faccia uno con un sorriso.
Ma lo sai che sono una spocchiosetta orgogliosa. -non sai che fatica sto facendo per essere dolce.-
*passa Gazelle con una spazzola e un tic all’occhio e va a menare Axel*
La parte del mezzo addio ai mondiali sono io alla fine della terza media.
Non mi andava di farti un regalo materiale perché ti avrei regalato un manga/ una pietra/ una camicia/ una sciarpa. Ugh, no dai.
Quindi ho preferito questa. Una DiamxReize orribilmente terrificante che in questo momento manca di un titolo! *suonano trombette*
Domani, brutta vacca ritardata e rimbecillita -oh ma come ti voglio bene, sono anche capace di dimostrartelo con dolcissimi soprannomi- vieni a mangiare a casa mia, mi cronizzi i due cuccioli e faremo i giochi che ti va.
Preferisco un regalo come una fanfiction che ricorderai sempre e che magari certi giorni ti tirerà su di morale con come contorno una serata divertentissima a un regalo materiale. Come una matita per truccarsi.
Ah, a proposito, se hai mai desiderato che ti chiami amore o tesoro scordatelo perché mi fa venire le coliche. Brr. Anche solo a stare ad ascoltare discorsi simili, perché mi sanno tanto, tantissimo di amicizie false, superficiali e non durature. E la nostra non è così. ùwù *si gonfia*
C’è una differenza sostanziale nella fanfic e noi due -tolto il fatto che io non sono un maschio, e tantomeno lesbica- ed è quella che Diam per un po’ gli dice addio, noi questo non lo faremo mai.
Vero? E’ una minaccia, se non si fosse capito.
Sono fortunata ad aver trovato un’amica come te. Che mi picchia quando dico che vorrei passare alla BanGaze e che mi dice che sono stronza quando la meno così tanto per.
Insomma.
Sei Mango, tu. Devi solo diventare un po’ meno ritardata, piagnucolona, stupida, superficiale, cavallo, ippopotamo, ZeKi, puzzolente, vaccosa, sanguisuga e bla bla.
... L’hai capito che stavo scherzando, no? Spero che tu ci sia arrivata alla seconda parola, ma credo che il tuo cervello si sia attivato in ritardo—quindi alla ZeKi x°°
*viene presa in pieno da un Brivido Bollente*
Sì! Ho capito! Non è da me augurare buon compleanno a qualcuno a cui tengo con tutta la dolcezza di questo mondo. Non sono in grado di esprimermi completamente nemmeno scrivendo, il modo in cui sono più libera. HAHA, ma forse il problema è che io non sono affatto dolce, tch. =3= Infatti il sottotitolo significa “Buon compleanno, mucca schifosa”
Ma ti basta sapere che io non ti mollo anche se non lo dico.

  
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