Il drago spalancò le sue ali formando una grande nube di polvere in modo da nascondersi, noi però riuscivamo comunque a sentirlo.
Galad scagliò una freccia infuocata verso il drago.
- Ma cosa fai Galad ?
Gridai.
- Lo sai che il fuoco contro i draghi non ha alcun effetto!
Egli mi guardò e poi disse:
- Sta zitto e guarda!
La freccia sembrava aver cambiato improvvisamente direzione e andò a colpire un gobelin, servitore del drago, che stava rimarginando le ferite della bestia.
- Bravo Galad, ma come hai fatto a vederlo?
Gli domandai.
- Dimentichi che sono un arciere e per colpire i nemici da lontano devo avere la vista migliore di un falco.
In quel momento la nube di polvere scomparve e noi potevamo rivedere il drago, che spalancò la bocca e creò una barriera di fuoco intorno a noi.
Nefasto sfruttò i suoi poteri: si impossessò del corpo di un rapace che stava volandoci attorno e lo usò per attraversare la barriera di fuoco.
Io e Galad, dato che nefasto si era impossessato di un rapace molto grande, ci aggrappammo a lui.
Una volta fuori dalla barriera di fuoco attaccammo il drago tutti assieme:
- CARICA !
Io sfoderai la mia spada, Galad caricò una freccia sul suo arco e Nefasto si preparò a scagliare un altro incantesimo, ma il drago fu veloce e lo schivò, neanche io riuscii a colpirlo, la mia spada sfiorò appena il suo ventre senza recargli danno.
Il drago ci attaccò nuovamente con il suo soffio infuocato, ma non ci facemmo cogliere di sorpresa e ci buttammo di lato nella boscaglia, dove ad attenderci c’erano dei gobelin.
- Ho un piano!
Disse Nefasto.
- Ma voi mi dovrete aiutare!
- D’ accordo.
Risposi.
- Voi due occupatevi dei gobelin, in modo da lasciarmi il tempo di accumulare energia sufficiente a creare una potente magia oscura.
- Va bene!
Io e Galad ci lanciammo a tutta forza sui gobelin mentre Nefasto si sedette a terra.
Passato un po’ di tempo Nefasto si rialzò e posò le mani sul capo pronunciando una formula magica, poi le rivolse verso il drago.
All’orizzonte comparvero tre legioni di ombre che avvolsero la bestia in una morsa gelida come se tante lame metalliche la stessero trafiggendo. Allora corsi verso il drago sguainando la spada e lo trafissi all’altezza del cuore, mentre una freccia lanciata da Galad gli colpì l’occhio destro. Il drago emise un grido agghiacciante e cadde a terra con un tonfo rintronante.