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Autore: Lullola    24/02/2012    2 recensioni
Questa è la mia prima FanFiction, se vi fa schifo vi comprendo in pieno. Comunque è dedicata alla coppia Yaoi GouFubu. :3
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una fresca mattina autunnale e come tutti i giorni Shirou si diresse alla Alpine, la sua scuola.
Si preparò in fretta, ma prima di andarsene incrociò lo sguardo in una vecchia foto di famiglia, scattata prima dell' incidente in auto. Da quel giorno il grigetto dovette occuparsi di sé stesso, non c' era mai nessuno che lo aiutasse ed era costretto a vivere da solo. Finito di prepararsi si recò sul posto, dove fu convocato dal preside e lui, sorpreso, si diresse verso l' aula del dirigente scolastico. "Fubuki, sei stato trasferito nella Raimon Junior High. Essendo il nostro miglior studente ti abbiamo lasciato in custodia del signor Raimon", shoccato da queste parole Shirou uscì dalla stanza senza nemmeno pronunciare una sillaba. La sua mente pensò solamente a quello che gli era stato riferito "Ed ora che farò? Come sarà la mia nuova scuola? E i miei compagni?..". C' era solo un modo per scoprirlo, e non avendo molta scelta fece le valigie e salutò i suoi amici per dirigersi a Minato con un treno.

Il veicolo oscillava e Fubuki, non avendo ancora sistemato i bagagli, cadde addosso ad un ragazzo. Si rialzò di scatto e abbassò la testa per chiedere perdono "S-scusami tanto, non ho fatto attenzione e sono caduto" disse l' albino tutto rosso alzando lo sguardo verso il misterioso ragazzo su cui era scivolato. Aveva la pelle abbronzata, i capelli biondo platino volti all' insù che lo facevano assomigliare ad un 'porcospino', gli occhi neri come la pece e lo sguardo indifferente. "Non fa niente tranquillo" gli rispose il ragazzo, Shirou fu attratto da quei suoi occhi che esprimevano diffidenza e gentilezza allo stesso tempo e arrossì nuovamente, "Io sono Shirou Fubuki, tu invece?" "Sono Shuuya Gouenji. Vedo che ti stai trasferendo" rispose lui "Si, vengo dall' Hokkaido. Ora devo andare é stato un piacere conoscerti Gouenji-Kun" dicendo questo se ne andò salutando il biondino, che ricambiò il saluto, dirigendosi alla sua postazione.

Per tutta la durata del viaggio, Shirou non smise nemmeno per un secondo di pensare a Gouenji, ai suoi occhi e a quanto fosse stato gentile nei suoi confronti, ma dovette smettere quando il conduttore dichiarò che il treno era arrivato a Minato e sceso dal veicolo, Shirou vide il signor Raimon che lo attendeva vicino ad una panchina "Tu sei Fubuki, vero? Ti stavo aspettando, sono sicuro che ti troverai bene nella nostra scuola" e detto questo lo fece accomodare nell' auto e lo portò in una casa che si trovava di fronte alla scuola. Questa é la Raimon, incomincerai le lezioni da domani, intanto ti consiglio di farti un giro della città così ti orienterai". Come suggerito dal signor Raimon, Shirou iniziò a girovagare per la città, ma prima mise apposto le valigie con la massima cura. Quella abitazione era eccessivamente grande per lui, soprattutto se confrontata alla sua vacchia casa a Hokkaido, ma non ci fece caso. Prese il suo pallone da calcio e andò subito a giocarci. Non sapendo dove trovare un campetto chiese informazioni in giro e ne dedusse che c' era uno vicino al fiume e vi si recò. Il campo era grande e vuoto, quindi iniziò subito a correre da una parte all' altra delle porte, cercando di segnare con la 'Tormenta Glaciale', una tecnica speciale precedentemente usata da suo fratello Hayden. Allenandosi non notò l' arrivo dei giocatori della Raimon e il capitano, Endou, fu subito colpito dalla sua bravura "Wow, sei veramente bravo a giocare a calcio! Io sono Mamoru Endou, il capitano della Raimon, tu come ti chiami?", Fubuki imbarazzato lo ringraziò e rispose timidamente "Piacere, io mi chiamo Shirou Fubuki e mi sono appena trasferito nella vostra scuola". Saputo la notizia Endou esplose in un grido di felicità "Veramente ti sei trasferito nella nostra scuola?! Che bello, così potresti entrare nella nostra squadra e giocare con noi! :DD" "Mi farebbe molto piacere, ma ora devo andare, ciao Capitano!" lo salutò Shirou "Ciao Fubuki!" gli risposero in coro i compagni di squadra di Mamoru, che d' ora in poi sarebbero stati anche i suoi compagni. Quella stessa notte Fubuki non riuscì a dormire, felicissimo di aver conosciuto dei nuovi amici e Gouenji, che sperava tanto di poter rincontrare.
Era già mattina e la sveglia squillò svegliando Shirou, che nonostante tutti i suoi pensieri, riuscì a dormire come un angioletto. Finalmente era arrivato il suo primo giorno di scuola alla Raimon Junior High ed era molto nervoso. Si preparò con cura e prima di andarsene, prese in mano la medesima foto che si era sempre portata ovunque, ritraeva la sua famiglia e ricordava con nostalgia tutti quei bellissimi momenti che purtroppo ormai sono solo un' illusione. Mise a posto la foto e si diresse a scuola. Prima di entrare in classe incontrò Endou. Mamoru era un ragazzo coi capelli color cioccolato e gli occhi dello stesso colore e in testa aveva sempre una fascia arancione. Era allegro, con una grande voglia di migliorarsi sempre più e amava il calcio. Come al solito correva come un matto visto che credeva di essere in ritardo, ma per la prima volta era in notevole anticipo "C-ciao F-fubuki, come và?" disse il capitano senza fiato dopo la faticosa corsa "Bene grazie Endou ^^ Nonostante tutto, saremo oltre compagni di squadra anche compagni di classe" rispose lui contento "EVVIVA! :DD" esultò Endou facendo un salto per poi sbattere contro la porta. Entrarono in aula e Fubuki si guardò intorno e notò che era sotto stressa osservazione da parte delle ragazze che continuavano a bisbigliare su quanto fosse carino il nuovo arrivato e soprattutto chi era, ma fece in tempo a sentire urlare Endou "Ciao Gouenji, abbiamo un nuovo acquisto in squadra!". Il cuore di Fubuki batté molto più forte del normale dopo aver sentito pronunciare quelle parole dal capitano. Shuuya smise di guardare il cielo e si voltò in direzione di Fubuki "Ecco il nostro nuovo membro! É fortissimo e sono sicuro che con lui diventeremo imbattibili!" esclamò Mamoru che nello stesso tempo gli luccicavano gli occhi dalla felicità. Shirou arrosì e divenne rosso come un pomodoro alla sola vista di Shuuya che gli si avvicinò "C-c-cia-o G-gouenji-K-kun, a-anche tu f-frequenti q-questa s-scuola..?" "Ciao Fubuki, non credevo di trovarti qui. Quindi era a Minato in cui dovevi trasferirti" gli rispose il 'porcospino' "S-si.." annunciò il grigetto imbarazzatissimo. "COSA?! Voi due vi conoscete già?" Domandò Endou, dopo essersi ripreso dal suo stato di ebbrezza "Si, ci siamo conosciuti ieri in treno, mentre tornavo da Wakkanai" disse indifferente il biondino e Fubuki semplicemente annuì. Tutti si sedettero ai loro posti e Shirou si sedette nel banco libero vicino a Shuuya, poiché il professore entrò in classe e la lezione era ufficialmente iniziata. Per tutta l' ora Fubuki rimase imbarazzato, ma prese ugualmente appunti e seguì la lezione, anche se a volte si girava che guardare Shuuya. Il biondino continuava a fissare il cielo, avvolto nei suoi pensieri e qualche volta si girava pure lui per guardare Shirou, mentre scriveva e provò una strana sensazione dentro di sé. Dopo la scuola Endou, Fubuki e Gouenji si diressero al club di calcio, dove erano riuniti tutti ed incominciarono a giocare a pallone. Shuuya era un attaccante fenomenale e Shirou lo era altrettanto, ma lui oltre ad essere bravo in attacco, era un difensore formidabile. Erano un' accoppiata perfetta, anche se erano di elementi opposti.
Dopo l' allenamento Shirou decise di andate a comprarsi un gelato e Mamoru insieme a Gouenji, Kidou e Kazemaru decisero di seguirlo. Shirou si comprò un cono alla crema, il suo gusto preferito, Shuuya alla fragola e si sedettero in una panchina, mentre gli altri gustarono i loro coni seduti da qualche altra parte parlando di calcio come era il loro solito fare. Fubuki mangiò il suo gelato ed era talmente arrossito che non riuscì nemmeno a parlare, perciò Gouenji attaccò briga "Com' é il tuo gelato?" "B-buo-ono.." rispose molto timidamente l' albino "Come mai sei così silenzioso Shirou?" tentò nuovamente Shuuya per rompere la tensione "Ehm, no niente" cercò di scusarsi Fubuki che si girò verso Gouenji e vide che lo fissava e perciò si voltò di scatto più arrossito di prima. "Sei sicuro di stare bene?" gli domandò il numero 10 mettendogli una mano sulla fronte per essere sicuro che non avesse la febbre, in quel momento il grigetto sentì una vampata improvvisa di calore nel cuore "S-sto b-bene, tranquillo..º///º". Shirou non sapeva che gli stesse succedendo, era molto confuso e svenne di colpo. "Fubuki, Fubuki, che hai? Ti senti male? Rispondimi!" Gouenji lo prese in braccio e chiamò gli altri avvisandoli che tornava a casa del numero 9 per controllare come stesse. Correndo più forte che poté arrivarono a casa dell' albino e il biondino caricò Shirou sotto le coperte e scoprì che per fortuna non era niente di grave ed era solo svenuto. Intanto che aspettasse che Shirou aprisse gli occhi Shuuya vide una foto sul comodino su cui era fotografata una famiglia felice e riconobbe subito che si trattava senza dubbio della famiglia Fubuki. Shirou si riprese ed era ancora molto confuso e non sapeva più dove si trovava, l' unica cosa che ricordava era di essere stato al parco a mangiare un gelato in compagnia di Gouenji. Ripreso del tutto vide una figura vicino alla porta che conosceva molto bene "Tranquillo, sei a casa tua. Eri svenuto e ti ho riportato a casa in braccio" disse il biondino tranquillizandolo con in mano la fotografia "Grazie Shuuya.." rispose Shirou. Gouenji si avvicinò all' albino porgendogli la foto "Spiegami una cosa, sono i tuoi genitori e tuo fratello quelli nella foto, vero? Dove sono ora in questo momento?" "Si sono la mia famiglia, ma ora non ci sono più perché da piccolo abbiamo avuto un incidente e la nostra auto è stata travolta da una valanga. Io sono l' unico sopravvissuto.." detto questo Shirou prese la foto e iniziò a piangere. Gouenji si avvicinò al grigetto e lo abbracciò "Io non ne sapevo nulla, perdonami Fubuki.." Shirou continuò a piangere "Non é colpa tua Shuuya, ma ora a causa di questo incidente sono solo, completamente solo.." "No, non sei solo. Ci sono io con te e tutti i tuoi compagni di squadra e ti vogliamo tutti bene, non ti abbandoneremo mai. Sappilo!" Confortato da quelle parole Shirou smise di piangere e abbracciò a sua volta Shuuya. Per la prima volta in vita sua dopo quel tremendo incidente, Fubuki fu felice, perché capì di non essere più solo in quel mondo che tanto odiava e di aver trovato tanti amici che gli volevano bene e che staranno sempre al suo fianco, soprattutto era contento di aver conosciuto Shuuya, per il quale provava più di una semplice amicizia.

"Arigatou Gouenji-Kun" 

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