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Autore: Silvery Lugia    24/02/2012    1 recensioni
Una raccolta di quattro momenti della vita di Roy e Riza, accomunate da un tema: "una cosa da dire", diversa a seconda del momento.
Un'altra fan fiction per rendere omaggio ad una delle coppie più belle di FMA... ovviamente Royai! ;3
Possibili spoiler per chi segue il manga e per chi non ha visto l'ep. 64 di FMA: Brotherhood
E soprattutto... BUON ROYAI DAY!!!! :D
EDIT - rivisti e corretti tutti i capitoli da 1 a 8 :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note iniziali

Finalmente ho postato il nuovo capitolo! ^_^

Scusate se ho impiegato tanto tempo, ma ultimamente con i capitoli dell’altra mia fan fic in corso, “Tre nuovi Alchimisti”, vado sempre in crisi… ^_^’

Buona lettura! ^_^

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A thing to say

 

Capitolo 6: Tutto o niente

 

Infine, il momento della verità era giunto. La riunione era stata lunga e faticosa, e subito dopo si era tenuta la votazione. Ed ora, tutti i più alti gradi dell’Esercito di Amestris, riuniti in quella grande sala, aspettavano con trepidazione il risultato.

Grumman, il Comandante Supremo, prese la parola. Era invecchiato da quando aveva preso il potere e ormai il suo fisico chiedeva totale riposo. Eppure, nei suoi piccoli occhi si vedeva ancora quello sguardo da volpe che ormai era diventata una sua caratteristica. «Bene, è giunto il momento di sapere i risultati. Immagino l’ansia che vi sta attanagliando, soprattutto nei due maggiori candidati.» disse, sorridendo divertito. Continuò: «Secondo gli assistenti che hanno contato i voti, è stata una lotta fino all’ultimo. Questo perché la vittoria è stata decretata da un solo voto di differenza.»

Il cuore di Roy cominciò a battere sempre più forte, tanto che credette che potessero sentirlo tutti i presenti nella sala.

Scese un momento di silenzio, in cui Grumman si divertì a far aumentare l’ansia degli astanti. Gli anni in più potevano anche averlo indebolito e aver fatto aumentare il numero di rughe, ma non avevano mutato minimamente il suo carattere.

«Bene, leggiamo il risultato.» disse il Comandante Supremo, cominciando ad aprire la busta. I gesti furono calmi, ma a Roy sembrarono addirittura al rallentatore. Tra pochi secondi sarebbe potuto cambiare tutto o niente.

Quando Grumman aprì il foglio contenuto all’interno della busta, nascose dietro i grandi baffi il sorriso gioioso che gli si era dipinto sulle labbra. «A quanto pare avevo ragione: sono stati i due maggiori candidati ad avere più voti: il Tenente Generale Olivier Milla Armstrong e il Generale Maggiore Roy Mustang.» I due si alzarono in piedi e il Flame Alchemist, senza farsi notare, deglutì, ma a vuoto: quell’ansia lo stava letteralmente uccidendo.

Il Comandante Supremo continuò: «Ma solo uno di voi» disse rivolgendosi direttamente agli interessati, «ha vinto alle votazioni. Quindi…» e ci fu un altro momento di pausa. Grumman si stava davvero divertendo.

Roy non ce la faceva più, gli sembrava che il cuore volesse uscirgli dal petto tanto che batteva forte.

Quanto avrebbe voluto, in quel momento, avere l’autocontrollo di Riza!

«… il nuovo Comandante Supremo è… il Generale Maggiore Roy Mustang!»

Il Flame Alchemist sbarrò gli occhi. Doveva aver avuto un’allucinazione causata dall’ansia, di certo. Ma il suono degli applausi che proruppe nella stanza lo riportò alla realtà. Subito pensò alla reazione della sua avversaria, la cosiddetta “Regina delle nevi”, e si aspettò un qualche attacco d’ira, ma non ci fu. Anzi, mentre applaudiva la donna sembrava stranamente tranquilla.

«Avanti, nuovo Comandante Supremo, si avvicini!» disse Grumman, sorridendo.

Roy si mosse, ancora un po’confuso. Pensò che, forse, potesse essere un sogno: a breve si sarebbe svegliato e avrebbe scoperto che era tutta opera della sua mente. Ma quando sentì il tocco dell’anziano militare sulla sua spalla, capì che era davvero tutto reale.

«Congratulazioni!» disse l’anziano militare stringendogli la mano. «Domani si terrà la cerimonia ufficiale.»

«Certo… grazie mille, Signore» disse il Flame Alchemist sorridendo.

Compilò e firmò i documenti necessari, e subito dopo tutti i presenti, uno alla volta, andarono a congratularsi con lui. Per ultima, quando se andarono tutti, il Tenente Generale Armstrong si avvicinò. A malavoglia, gli porse la mano, che lui strinse subito dopo.

«Congratulazioni…» disse la donna. «Anche se sai perfettamente che non sopporto affatto questa sconfitta.» aggiunse con tono gelido.

«Lo so, lo so… » disse il Flame Alchemist, mentre faceva un sorriso imbarazzato, dietro cui nascondeva tutta la paura che stava provando in quel momento.

«Bah, mi chiedo ancora come tu abbia fatto a vincere…» sbottò la donna Generale. Gli voltò le spalle e s’avviò verso l’uscita. «Vedi almeno di renderla felice.»

Il moro sbatté più volte le palpebre, confuso. «COSA?!» esclamò lui quando capì, e subito la raggiunse. «Tu… tu sai di me e… e…» balbettò lui, non riuscendo a completare la frase.

«Di te e Hawkeye? Sì.» disse la donna, girando appena la testa e guardandolo con sufficienza.

Il nuovo Comandante Supremo era sempre più confuso. «Ma… ma… come?»

Adesso la “Regina delle nevi” si voltò del tutto verso l’uomo. «Ho i miei informatori» rispose lei con calma, spostando con un gesto della mano alcuni capelli biondi.

Il moro la guardò serio: «Perché non hai usato questa informazione a tuo favore? Avresti potuto eliminarmi con facilità…»

Il Tenente Generale non lo fece finire e in uno scattò d’ira sguainò il suo fioretto finemente decorato: «Non pensare che l’abbia fatto per te!»

Roy fece subito un paio di passi indietro: anche se era il nuovo Comandante Supremo, anche se sapeva che lei era una persona di fiducia in caso di difficoltà, non poteva fare a meno di provare una sensazione di terrore puro quando si trovava di fronte a lei.

Dopo un paio di secondi la donna sembrava essersi calmata, ma continuò a tenere il suo fioretto in mano. «L’ho fatto per Hawkeye. So che è una brava ragazza e provo stima per lei, quindi merita di essere felice. Anche se mi chiedo come possa essersi innamorata di un imbecille come te…»

«Ehi!» esclamò il moro, offeso.

«E poi» aggiunse la donna «volevo che questa sfida fosse combattuta ad armi pari.»

«Oh, bè… allora… grazie…» disse il moro. La donna Generale gli lanciò un’occhiataccia, e lui subito aggiunse: «In nome di Hawkeye!»

«Mh» mugolò la “Regina delle nevi” e girò sui tacchi per andarsene, appoggiando il suo fioretto sulla spalla. Dopo qualche passo, si voltò e puntò la lama affilata contro il Flame Alchemist: «Ah, e ricordati: se non la farai felice, ti farò a fettine e prenderò il tuo posto!»

Il moro s’irrigidì: «C-certo!». Detto questo, la donna s’avviò definitivamente, e lui poté finalmente tirare un lungo sospiro di sollievo.

L’uomo si fece di nuovo serio: ora doveva dare la notizia a Riza. E, tra qualche tempo, dirle quella cosa.

 

- - -

 

Riza non ce la faceva più ad aspettare. Erano ormai passate ore da quando Roy era andato alla riunione, e né lui arrivava, né lei aveva notizie su quello che stava succedendo.

Era una cosa così importante quella che si stava decidendo in quella sala, che anche il suo autocontrollo se n’era andato a quel paese. Roy poteva essere diventato il nuovo Comandate Supremo, e ciò avrebbe significato la coronazione del loro sogno, e significava pure che tutto quello che avevano passato, il dolore che avevano visto, le battaglie che avevano combattuto, tutto quello era servito a qualcosa. Ma poteva essere anche andata in modo diverso, e quindi tutta quella fatica non era servita a niente.

La cecchina continuava riflettere guardando fuori dalla finestra e intrecciando nervosamente le dita delle mani, quando sentì la porta della stanza aprirsi. Immediatamente si voltò, e ciò che vide la deluse: sul viso di Roy non c’era dipinto nessun sorriso. Non poteva sapere che il moro stava ancora pensando al discorso fatto poco prima col Tenente Generale Armstrong.

La bionda s’avvicinò, con il rumore degli stivali sul pavimento come unico sottofondo. Si fermò di fronte a lui, e finalmente risuonò qualche parola nella stanza: «Non è… andata bene

«Cosa?» esclamò confuso il Flame Alchemist, distratto dai suoi pensieri. Quando guardò il viso della donna, la vide leggermente rattristata.

«L’ho visto… pensieroso…» disse la bionda, continuando ad usare il “lei”: chiunque sarebbe potuto entrare da un momento all’altro.

«Stavo… solo riflettendo su una cosa…» spiegò semplicemente lui, stringendosi nelle spalle.

«Allora?» lo incalzò Riza.

Finalmente le labbra dell’uomo si aprirono in un raggiante sorriso: «Bè…. Ecco… Hai davanti il nuovo Comandante Supremo!»

Un’espressione gioiosa compare sul viso della bionda, e il suo cuore fece addirittura una capriola dalla felicità, ma rimase al suo posto e mantenne il solito contegno: «Ne sono così felice!»

A Roy, invece, in quel momento non gliene fregava niente di regole e contegno, così la prese tra le braccia e la strinse. «Finalmente… finalmente il nostro sogno si è avverato!»

«Generale… anzi, Comandante, qualcuno potrebbe vederci!» disse Riza, allarmata.

«Umpf, hai ragione…» Si staccò da lei, chiuse la porta a chiave e tornò subito ad abbracciarla, e ne approfittò pure per darle un bacio sulle labbra. «Così non ci sono problemi!»

La cecchina rise leggermente, stringendosi a lui: «Sei sempre il solito…»

«Sono fatto così, non posso farci niente!» disse lui, sorridendo e guardandola negli occhi color cioccolato, così grandi e stupendi che ci si poteva riflettere senza problemi. «Mi sembra ancora tutto così incredibile…» aggiunse con dolcezza.

La donna tornò seria: «Questo è solo l’inizio… da adesso il lavoro da fare sarà ancora più duro…»

«Lo so perfettamente» rispose il moro. «Ma so anche che, con l’aiuto dei miei sottoposti e della mia meravigliosa assistente, riuscirò senza problemi a fare quel che devo…»

«Sperando solo che l’assistente non debba fare invece la baby-sitter…» aggiunse lei con tono scherzoso, prendendolo in giro.

Subito il Flame Alchemist s’imbronciò, ma poi un sorrisetto furbo si fece largo sulle labbra: «No, solo che dovrà continuare ad essere la mia amante…» e subito s’avvicinò alle labbra della donna, me venne fermato da una mano.

«Non ci sono problemi, » disse lei seria, «ma non sul posto di lavoro! Il mio superiore dovrà tenere a bada i suoi ormoni!»

Roy sbuffò, scocciato. La liberò dall’abbraccio, tanto ormai il bacio era sfumato.

Riza, invece, si divertì a vedergli quell’espressione sul viso. Decise di sorprenderlo: gli prese il viso tra le mani e lo baciò con passione. E il moro, dopo un primo momento in cui rimase interdetto, non si fece sfuggire l’occasione (ovviamente), così la strinse e ricambiò.

Quando s’allontanarono, fu il turno di lei a guardarlo con dolcezza: «Sul lavoro dovrà stare calmo, ma a casa è tutto un altro discorso…»

«Ottimo…» rispose lui con uno dei suoi sorrisi maliziosi.

«Piuttosto…» cominciò la cecchina, allontanandosi e riprendendo il suo tono formale, prima che qualcuno potesse sentire i loro discorsi dal corridoio (e dopo, altro che sogno avverato). «E’ proprio sicuro che quella “cosa” non me la possa dire adesso?» chiese, curiosa.

Il Flame Alchemist fece un sorrisetto divertito: «No, mio caro Tenente Colonnello, ancora non posso

Riza prese il cappotto e cominciò ad andare nel corridoio: «Va bene, per qualche settimana potrò aspettare…»

«Veramente…» la interruppe il moro, sorridendo leggermente imbarazzato, mentre la seguiva e chiudeva la porta «forse dovrai aspettare qualche mese…»

Gli occhi della bionda si sbarrarono. «Qualche… mese? Ma che deve fare?!»

Il moro rise: «Vedrai, vedrai

Raggiunsero l’automobile parcheggiata di fronte all’edificio e salirono, Riza al posto di guida e il moro a fianco.

«Senti…» cominciò Roy, con un tono tra il dolce e il malizioso, «ti va di festeggiare la vittoria a casa mia?»

«Con piacere…»

 

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Note finali

Finito! ^_^

Avete finalmente scoperto cos’era questa fantomatica riunione! Chissà se qualcuno di voi aveva già immaginato che c’entrasse con la nomina del nuovo Comandante Supremo! :D

Che sia chiaro: non so come funzionino queste cose nella realtà, quindi mi sono inventata tutto di sana pianta ^_^’

Non volevo far morire Grumman, mi dispiaceva! Poverello, lui è al primo a sostenere il Royai! (visto che dice a Roy “vorrei che sposassi mia nipote” e… bè, sua nipote è Riza!) XD

Per quanta riguarda Olivier Milla Armstrong (a cui ho pure aumentato il grado), ho pensato che potesse avere un comportamento del genere. L’ha detto esplicitamente che prova stima per Riza (come per Havoc), e sappiamo pure che in fondo (moooolto in fondo) è una donna buona… spero che alla fine non risulti OOC a voi lettori!

Non so perché, ma mi sono resa conto che dopo i primi 4 capitoli, più seri, da questa seconda parte sto scrivendo più scene divertenti… boh, mi viene automatico! E qui entrambi mi sono venuti addirittura piuttosto maliziosi… forse perché, in fondo, è passato del tempo dalla dichiarazione, e quindi il loro rapporto è “maturato” (diciamo così)… Spero che i capitoli vi piacciano comunque! ^_^’’

Il titolo non è un granché, lo so… ma c’è comunque attinenza col contenuto: come ho scritto, sapere il nome del nuovo Comandante Supremo avrebbe potuto cambiare tutto o niente, appunto. (fa schifo lo stesso… -.-‘’ ndVocina nella testa)(Lo so! Ma non avevo idee, maledizione! çAç ndMe)

Come sempre, ringrazio tutti coloro che hanno messo questa storia tra le seguite/preferite/ricordate a anche a chi legge semplicemente, sia su DeviantArt che su EFP. E ovviamente, a chi recensisce la storia! (chissà se, con la comparsa di Olivier, non compaia anche una recensione di VioletJuliet… XD)

Al prossimo capitolo! ^_^

   
 
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