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Autore: magikale    24/02/2012    11 recensioni
un ragazzo figo e ricco sfondato, una semplice ragazza che diveterà la sua cameriera personale. una serie di avventure e di momenti dolci tra questi due ragazzi....spero di avervi incuriosito=)
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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POV Ashley

“Resisti Ashley! Ce la puoi fare!” mi incita Daniel stringendomi la mano.
Siamo in sala parto e sto cercando di far nascere nostro figlio. Fa male, tantissimo.
“Forza Ashley, un’ultima spinta!” dice il dottore tra le mie gambe.
Non mi piace che tutti mi fissino in quel punto, ma in questo momento mi importa poco.
Faccio come mi dice e sento un pianto di un bambino. È nato. Non ci credo, è nato mio figlio!
Mi tagliano il cordone ombelicale e puliscono il bambino dal sangue.
Daniel è disorientato, si guarda intorno confuso e con un’aria persa, che tenero.
Si avvicina un’infermiera con un bambino avvolto in un telo e me lo porge con sguardo dolce.
Le lacrime spingono ai lati degli occhi. Questo bambino è bellissimo e quando arriva tra le mie braccia smette di piangere.
Il suo respiro regolare mi riempie le orecchie e mi calma. Il mio fidanzato mi prende il viso tra le mani e mi bacia teneramente.
Gli porgo Christian e lui lo prende impacciato, sono tentata di scoppiargli a ridere in faccia tanto è buffo.
“Sei stata bravissima.” Mi dice e io gli sorrido.
Inizia a giocare con il naso del bambino e a dargli piccoli baci sulle guancie.
Questo è il giorno più bello della mia vita.

Il giorno dopo mi portano Christian in camera e vengono tutti a trovarmi.
“Ashley!”
“Ciao Giulia.”
“Dov’è il bambino?” 
le indico la culla al mio fianco e i suoi occhi brillano.
Dietro di lei ci sono Josh, Erik, Sophia e i nostri genitori che entrano in fila.
“Che bello! Daniel ti assomiglia tanto.” Esclama mia madre, Jacinda annuisce in segno di assenso.
“Qui ci vogliono le foto!” dice Sophia prendendo la macchinetta fotografica dalla sua borsa.
La appoggia sul tavolino di fronte al mio letto ed inserisce l’autoscatto, poi si avvicinano tutti e sorridiamo.
Il flash mi colpisce gli occhi e fa piangere il bambino.
“Oh mi dispiace, dovevo toglierlo..”
“Non preoccuparti, non è per quello. È l’ora della pappa.”
“Allora noi usciamo.”
Dice Giulia.
“Aspetta, io voglio restare!” protesta Josh.
Il mio fidanzato lo fissa truce. “Esci subito, idiota.”
“Stavo scherzando!”
si difende ridendo.
Quando tutti sono usciti Daniel si siede al mio fianco con un sorriso dolce sulle labbra.
Tengo meglio il piccolo tra le braccia e sposto la maglia dell’ospedale per scoprire un seno e allattare Christian.
“Dai Chris mangia.” Lo incito.
“Inizi già con i soprannomi? Ha solo un giorno.” Scherza Daniel.
“Uffa, ma è carino!”
“Per te tutto è carino.”
“No. Non avevi detto che tu eri figo? Bhe io ti trovo figo.”
“Ma grazie. E io ti trovo bellissima.”
Arrossisco di botto e passo il bambino, che ormai è sazio, a lui.
Lo culla dandogli un bacio sulla fronte e a quella scena non resisto, afferro il cellulare e scatto una foto.
È venuta benissimo e decido di metterla come sfondo dello schermo.

Due settimane dopo..

La radiolina emette un rumore metallico prima di riprodurre il pianto del bambino.
Apro piano gli occhi e sento che il letto si alleggerisce. Blocco Daniel per un braccio girandomi verso di lui.
“Vado io. Tu domani hai un processo e devi essere riposato.” Gli dico dandogli un leggero bacio a fior di labbra.
“Grazie.” Mi risponde prima di tornare steso sul materasso e crollare di nuovo nel mondo dei sogni.
Raggiungo la camera di Chris e lo allatto cullandolo tra le mie braccia.
Non mi dispiace svegliarmi per coccolarlo, e poi non piange quasi mai. Succede una volta alla settimana come massimo.
Torno a letto e mi riaddormento vicino all’uomo che amo. Lo abbraccio e sorrido al pensiero della nostra storia.
Come è iniziata e dove siamo arrivati adesso. Un ricordo mi assale.
Avevo più o meno sei anni e stavo giocando in un parco quando un bambino mi si avvicina.
“Ciao. Vuoi giocare con me?”
“Certo! Come ti chiami?”
“Daniel, e tu?”
“Ashley. A cosa vuoi giocare?”
“Alla cameriera e al padrone.. va bene?”
“Si si, mi piace!”

Giocammo per un’oretta e poi quel bambino dagli occhi verdi mi disse una frase.
“Amo la mia cameriera.”
Il ricordo svanisce e io sbarro gli occhi guardando il viso del mio fidanzato che dorme.
Possibile che sia lui quel bambino?


SPAZIO DI ALESSIA
waaaaaaa è finitoooo!! =’( mi vien da piangere.. ma don’t worry (be happy) domani scriverò il seguito!!
Che mi dite del ricordo di Ash? Sono cattiva a farlo finire così? Scusate se è corto… ma la fantasia è volata via per questa storiaxD
Baci Alessia
   
 
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