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Autore: thedragontosaphira    24/02/2012    16 recensioni
Draco pestava il pavimento lucido della clinica.
A furia di andare avanti ed indietro aveva creato un solco profondo.
Era nervoso e si ri peteva " cazzo, cazzo stanno per nascere
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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one shot cani






" La felicità esiste..ne ho sentito parlare "
(G.Bufalino)










Draco pestava il pavimento lucido della clinica.

A furia di andare avanti ed indietro, aveva creato un solco profondo.

Era nervoso e si ripeteva " cazzo, cazzo, stanno per nascere ".

Come tutti quelli in attesa nella saletta, nervoso come un gatto carezzato contro pelo, si era già fumato un pacchetto di sigarette.

Volute di fumo avevano cercato  di mascherare la sua ansia.

Ogni tanto guardava l'ora, tirando fuori la " cipolla d'oro", regalo di sua moglie al loro primo anniversario di nozze.

- " Era dentro da troppo tempo, che diavolo stava facendo quel medimago da strapazzo? " - Si domandò, passandosi le lunga dita fra i capelli.

Era un gesto di consuetudine, specie se era nervoso.

Sbuffò, le attese non erano per lui, non era mai stato paziente, ed ora meno che mai.

L'impiegata alzò lo sguardo dalle scartoffie e lo guardò, ammonendolo, mentre si posava un dito sulle labbra, facendogli capire di non disturbare.

Alzando una spalla la ignorò, alla fine pagava, quindi aveva tutto il diritto di protestare.

Era appoggiato al muro e giocherellava con la punta  della sua bacchetta, ed i ricordi andarono dietro nel tempo, a quando l'aveva stretta tra le sue mani, accarezzata dolcemente.

Aveva udito il suo mugolio di piacere, soddisfatta per le attenzioni che lui le dava.

Non poteva crederci, era stato amore a prima vista.

Lei si era persa negli occhi plumbei di Draco, gli aveva sfiorato con il naso il profilo del viso spigoloso.

Lasciava che lui le accarezzasse il ventre, era così morbida al tocco.

L'amava incondizionatamente, a lei non importava se aveva il marchio dell'ignominia, se era stato un mangiamorte o Dio in persona, a lei interessava solo che lui la stringesse a se, che le carezzasse il capo, che le sussurrasse quanto l'amava ed era importante.

L'amore spesso nasce, così dal nulla e cresce forte senza barriere di sorta, non importava chi fosse a donarlo, se buono o cattivo, era solo amore tra due esseri, due creature viventi.

Sentiva i suoi lamenti e sentirla soffrire gli straziava il cuore.

Ma comunque sapeva che, presto, la gioia della maternità avrebbe cancellato le fatiche.

Chissà come sarebbero stati? Si stava chiedendo la serpe bionda. A chi sarebbero assomigliati? Ma per ora non era importante, la cosa che più gli premeva era che tutto andasse bene, che i piccoli fossero sani, poco importava il resto, come poco importava il loro sesso.

Maschi o femmine? Ma chi se ne fregava, in quel momento il suo pensiero andava alla madre, che sicuramente era stremata.

Sapeva che non si sarebbe lamentata, ma come i loro sguardi si fossero incontrati, sarebbe stata fiera del regalo che gli aveva fatto.

Il loro era vero amore, era inutile negarlo.

Quando ormai era oramai giunto all'esasperazione, vide un medimago uscire con un sorriso che andava da orecchio ad orecchio e che gli disse

- Venga signor Malfoy, complimenti sono nati.-

Con timore entrò dentro ed un sorriso gli si allargò su viso.

Il medimago proseguì

- Complimenti sono sei, madre e piccoli, stanno bene. -

Ma lui sembrava non udire le parole dello specialista, aveva occhi solo per lei.

Faceva scorrere le sue iridi argentee dalla madre ai figli, fiero e tronfio, quasi la fatica l'avesse fatta lui, sei ed erano tutti e sei perfetti, e belli come la madre.

Si chinò sulla puerpera, le baciò il capo, posandole una delicata carezza e le sussurrò

- Sei stata bravissima, sono fiero di te. -

Erano belli ed erano tutti e sei loro, così morbidi al tatto.

Il medimago osservando il suo sguardo rapito, scrollando il capo disse

- Qualche ora e madre e figli potranno tornare a casa. -

Dopo poche ore dal parto, prese la cesta ed uscì dalla clinica.

Arrivato a casa, la depositò al caldo vicino al camino, e sedendosi vicino, osservò ogni movimento della neo mamma.

Per quanto inesperta, era la natura a guidarla, lui era certo che entro pochi giorni sarebbe stata perfetta.

La grattò dietro orecchio e, chinandosi, disse

- Grazie mille dolce compagna di mille scorrerie, grazie per il tuo dono, sei splendidi cuccioli da amare. -

Lei gli poggiò il muso in grembo, sapeva che lui l'amava e lei ricambiava senza remore, incondizionatamente.

Lei era di più che la sua cagnolina, lei era una compagna, quasi alla stregua di sua moglie, che dalla porta lo stava osservando e che, ridacchiando, disse

- Se non sapessi che è un cane, giuro che sarei tremendamente gelosa, ma alla fine anche lei è parte della famiglia. -

Al Manor presto guaiti, uggiolii ed urli per scarpe rosicchiate, nonchè appetiti da saziare riempirono l'aria.

Ma non aveva importanza, l'amore non aveva confini, che fosse stato per un animale od un umano, lui aveva imparato ad amare e grazie ad una Grifona..

Amare vuol dire guardarti negli occhi e dirti grazie!

 
   
 
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