L’odio che si può provare nei confronti di qualcuno è così immenso che non è contenuto in una sola anima. A volte ne servono due. Zero aveva due anime, ho almeno così era convinto. Metà vampiro, metà cacciatore di vampiri. Cacciatore di se stesso. Ma la cosa che più lo distruggeva, era sapere che la sua “protettrici-vittima” era proprio la persona a cui lui teneva di più. Yuuki . . . la Yuuki che gli dava il suo sangue, che gli prendeva il viso tra le mani quando notava in lui qualcosa di sbagliato. La Yuuki di cui era innamorato. Ma oltre se stesso, c’era un altro nemico da battere. Kaname. Quel vampiro che tanto disprezzava. Che tanto odiava. Quel vampiro a cui lei riservava ancora quello sguardo così bello. << Maledetto!>> esclamò Zero, colpendo il bordo del lavandino. Chiuso in quel bagno che ormai conosceva a memoria, sapeva che se avesse fatto troppo rumore Yuuki avrebbe bussato chiedendogli se era tutto ok. Ma lui cosa avrebbe risposto? “ Pensa a te stessa” oppure “ Sto bene” ? Troppe volte aveva ormai usato quelle parole, che ormai sembravano così retoriche e prive di significato. Alzò lo sguardo allo specchio e vide la sua immagine: un Livello E, un vampiro senza speranze future, poteva competere con un Puro Sangue, figlio di una grande dinastia di vampiri? E se avesse potuto competere, alla fine Yuuki che decisione avrebbe preso? Forse non voleva realmente saperlo. Voleva davvero andare da Kaname e sfidarlo, dirgli di stare lontano da lei, ucciderlo se necessario, ma non poteva. E non perché non fosse forte o avesse la certezza di essere ucciso, ma non lo faceva per lei. Non avrebbe mai fatto nulla che potesse spezzarle il cuore. Così Zero uscì da quel bagno colmo d’odio verso il suo rivale, ma pieno di un amore inconfessabile verso quella ragazza che nonostante tutto, continuava a proteggerlo.