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Autore: MirianaCastello_    25/02/2012    0 recensioni
Parla di un amore a prima vista, ma non voglio dirvi niente, per me è il titolo che conta :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Entrai in casa sua, senza mai lasciargli la mano non mi disse più niente, meglio così volevo mantenere quel silenzio almeno per adesso; c'era un lungo corridoio che portava ad un salone, dove in un film americano avrebbero fatto un ballo, al fondo vi si trovavano due rampe di scale incurvate che portavano ad un piccolo balconcino affacciato sul salone, avanzando notai il lampadario enorme, formato da pietre intrecciate con un fil di ferro dorato, il pavimento era liscio perfetto per una sala da ballo, essendo una ballerina lo sapevo bene, notai delle finestre in alto sul soffitto che emanavano i raggi del sole sulle pietre del lampadario e luccicavano in tutta la stanza, mi venne voglia di ballare quando Luca spezzò quel silenzio -Ti piace?- lasciai la presa della sua mano e avanzai al centro, dove girai due volte per osservare quella stanza meglio di come avessi già fatto -è bellissimo!- si passò la mano tra i capelli come imbarazzato da tutto ciò -lo so- lo guardai bene, sembrava non credermi -posso?- mi guardò torvo -cosa? Ballare?- -Si- -Ah sai ballare?- mi chiese stupito -Si ballo da quando avevo tre anni, so che in teoria non mi avrebbe mai preso nessuno a tre anni, però dicevano a mia madre che ero troppo brava e non potevo sprecare questo mio talento, così non ho mai smesso di coltivare questa mia passione- mi fermai guardandolo speranzosa -magari dopo- la tristezza affievolì sul mio viso -okay-. Mi guidò fino alla sua stanza e disse -Questa è la mia stanza- e indicò una porta sulla destra -la tua è quella lì- e indicò la porta sulla sinistra esattamente davanti alla sua -sistemati pure, c'è il bagno e di vestiti ce ne sono di tutti i tipi- cercai di non osservare troppo e mi limitai a ringraziarlo nel mentre stavo per aprire la porta mi fermò -se hai bisogno bussa- e sorrise -lo farò sicuramente- e scoppiammo a ridere. Entrai la stanza era tutta rosa, un punto a suo favore essendo come ho già detto il mio colore preferito, c'era un letto a baldacchino in legno chiaro con delle tendine che calavano fino a terra, raccolte da dei nastrini in seta bianchi, sulla destra c'era una porta che portava ad un balcone sulla sinistra una scrivania e vicino al comodino due porte aprì quella più a destra e entrai nel bagno anch'esso lussuoso come il resto della casa c'era una vasca al fondo decisi di farci un bagno, iniziai a spogliarmi e presi un asciugamano, riempita la vasca appoggiai l'asciugamano su un mobiletto appena lì a fianco e misi prima una gamba poi l'altra dentro e mi sedetti, era calda confortevole ed era tutto pieno di schiuma, sentì bussare -signorina mi chiamo Linda, sono la sua domestica, ha bisogno?- domestica? Io? -Ciao Linda, starei facendo un bagno- risposi alzando un po' la voce imbarazzata -Oh mi scusi! Se vuole posso farle una maschera facciale..- non volevo offenderla così risposi di si. Finito il bagno mi avvolgei di nuovo in un accappatoio e chiesi a Linda dove fosse l'armadio e lei mi disse la porta accanto a questa -mi chiami che le mando il parrucchiere ad acconciarle i capelli- mi sentivo fuori luogo -grazie- entrai dentro l'altra porta dove trovai una stanza più enorme di quella da letto, non sapevo neanche da dove iniziare a cercare le cose, con l'intimo me la cavai ma con i vestiti no -Linda?- sentì la domestica affrettarsi subito da me -Si?- -Mi sapresti consigliare cosa mettere?- lei mi guardò sorridendo -Signorina nessuna l'aveva mai chiesto, sono onorata, davvero- non mi sembrava di averle chiesto molto -Stai tranquilla, dai aiutami- dissi in tono dolce, mi trovò un vestitino perfetto, bianco con un cinturino nero, aderente e perfetto per il mio corpo, i capelli me li sciolse e li lasciai al naturale, mi infilai delle ballerine nere e aprì la porta della mia stanza. Andai a bussare nella stanza di Luca -Chi è?- disse in tono spazientito mentre apriva la porta -ah se ti disturbo me ne vado- risposi sarcastica, mi osservò dai piedi fino agli occhi -wow- gli uscì senza accorgersene -scusa cioè no entra- sorrisi -ti piaccio?- e feci un giro su me stessa -si sei bellissima- -addirittura- sorrise -che facevi che eri così nervoso?- -niente- disse mentre si lanciò sul letto, mi avvicinai al letto e mi appoggiai contro il muro, la sua stanza era molto simile alla mia, solo che il letto era vicino al muro -dai dimmi cosa c'è- dissi poi sedendomi accanto a lui -niente davvero- restai in silenzio per qualche minuto prima di porgerli l'altra domanda, - e per quello che ti ho chiesto prima? Non volevo, mi dispiace- iniziai a scusarmi senza neanche sapere per cosa esattamente, mi riferivo alla macchina e anche alla proposta di ballare erano state le nostre uniche conversazioni si alzò di scatto e me lo ritrovai davanti che mi accarezzava i capelli -no no no non scusarti sono io che...- non concluse la frase e si rattristò -Luca? Mi dici che hai?- aspettai qualche minuto -Luca?- a quel punto si sdraiò di nuovo con la faccia contro il cuscino e mi sdraiai accanto a lui si girò e mi guardò negli occhi -sappi che io resto qui fino a che tu non mi dici cos'è successo- sembrò non importargli -bene allora me ne vado- a quella risposta scattò e mi prese il braccio nello stesso momento in cui mi stavo per alzare -no non andare!- sorrisi -e io che credevo che eri caduto in stato di shock- sorrise -si ce l'ho fatta, hai sorriso ti ho visto!- lo rifece e lo imitai -mi dici che hai?- ci sedemmo bene -okay-.
  
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