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Autore: MirianaCastello_    25/02/2012    0 recensioni
Ero in macchina dopo quel bacio inaspettato, sorprendente, non smettevo di toccarmi le labbra, lo sentivo ancora lì vivo come a cinque minuti prima, con la macchina ci allontanammo lentamente da quella casa bellissima, dov'ero cresciuta assieme a lui, Matteo il ragazzo più sorprendente del mondo.
Sentì un grido, sbattei la testa mi sentii schiacciata, per un momento pensai di essere ancora viva, il mio corpo non lo controllavo più, avevo male, ma la voce non usciva, capì che stavo morendo, chiusi gli occhi e poi il buio...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sentì dei bip, risuonavano nella mia testa come i battiti del mio cuore, una voce mi chiamò ma non riconobbi di chi era, anche se il mio corpo sussultò come se l'avesse già sentita prima d'ora -Giorgia? Mi senti sono io! Sono Matteo! Apri gli occhi ti prego! So che sei sveglia!- vedevo tutto sfocato -Infermiera! Infermiera! Giorgia! Giorgia si è svegliata!- subito dopo ritrovai il ragazzo dalla voce sconosciuta accanto a me. L'infermiera, era alta bionda con gli occhi castani, molto dolce e carina e mi aiutò ad alzarmi -Giorgia tutto bene? Il mio nome è Sara- mi toccai la testa e notai che avevo dei fili attaccati in tutto il corpo -Dove sono? Perché sono qua?- dovevo andarmene -Giorgia, calmati sei al sicuro.. Ti ricordi cos'è successo?- -No! Non lo so!- feci una pausa, mi calmai e continuai -Mi chiamo Giorgia... Ho quindici anni...- l'infermiera mi blocco -Hai quasi diciotto anni.. Ti ricordi di quel ragazzo lì fuori?- girai la testa e guardai il ragazzo alto, con i capelli neri e gli occhi blu, aveva uno sguardo gioioso e mi osservava dal vetro con aria speranzosa -No non lo ricordo..- mi bloccai continuandolo a fissare -Può entrare?- l'infermiera sorrise, come se fosse soddisfatta -Certo! Te lo faccio entrare subito! Matteo vieni pure!- a quel nome il mio corpo sussultò di nuovo -Tutto bene?- -Il mio corpo ha sussultato di nuovo al suo nome..- -Di nuovo?- -Si prima, ha sussultato per la sua voce.. Lo conosco? Cosa mi è successo?- -Te lo spiegherà Matteo! Io devo andare.. Se avete bisogno chiamatemi- sorrise chiudendo dietro a se la porta. Mi girai verso Matteo -Mi dici quello che devo sapere?- -Okay, il tuo corpo mi riconosce, ma tu non ti ricordi di me giusto?- -Si esatto..- -Giorgia sei stata in coma due anni e mezzo, hai fatto un incidente, in macchina dove c'erano anche i tuoi genitori, il giorno del mio diciottesimo compleanno..- lo fermai -Io e te da quando ci conosciamo?- -Da quando sei nata..- -Ah.. Ma tu perché sei qui?- abbassò lo sguardo accarezzandosi i capelli e il mio corpo sussultò di nuovo -Io prima dell'incidente, ti avevo baciata- -Perché?- -Immagina il perché..- -Mi ami?- -Non parliamo di questo, tanto non te ne ricordi..- -Ma vorrei ricordarmene! Scusa ti faccio solo del male così e non so perché ma lo so..- sorrise forzatamente -Non importa..- Gli presi la mano e sussultai di nuovo e mi ricordai un emozione -Perché mi hai preso la mano?- -Volevo ricordarmi l'emozione.. E' bellissima..- sorrisi -Ti ricordi di me allora?- mi prese anche l'altra mano -Forse un amore non si può dimenticare.. Voglio vedere altre persone che conoscevo! Per vedere se questo sentimento me lo dai solo tu..- mi diede un bacio sulla fronte e andò via, così ebbi un dejavou ''-Matte, buona notte, ti voglio tanto bene, non te lo dimenticare- disse una bambina con i capelli castani, boccolosi e lunghissimi, la carnagione chiara e gli occhi castani, aveva un viso dolcissimo -Buona notte Gio, anche io ti voglio tanto bene- e mi baciò la fronte un bimbo con i capelli neri disordinati e gli occhi blu come il mare...''. Mi guardai attorno era una stanza carina rosa, con una finestra che affacciava sul paese, vedevo il cielo mi piaceva, sentì aprire la porta era Matteo -Ho avuto un dejavou!- sorpreso posò dei vestiti su una sedia rossa di velluto lì accanto -Cos'hai ricordato?- -Io e te... Eravamo piccoli..- -Cosa facevamo?- -Ti ho dato la buona notte e tu mi hai dato un bacio sulla fronte esattamente come hai fatto prima!- -Gio posso chiederti una cosa?- -Si certo!- -Vieni a casa con me?- ecco il perché dei vestiti -Certo, magari mi ricorderò di nuovo qualcosa- -Vado fuori tu vestiti!- sorrise presi i vestiti e li infilai. Se magari lui mi avesse baciata l'avrei ricordato? O un abbraccio.. Dovevo provare, il mio corpo reagiva alla sua presenza e non riuscivo a controllarlo. Aprì la porta era lì fuori ad aspettarmi il mio fantastico ragazzo -Eccoti!- Sorrise -Matteo io ho pensato che...- 'Dillo Giorgia! Dillo!' Mi ripetevo -Cosa?- -Se prima quando mi hai dato un bacio sulla fronte, ho avuto un dejavou...- -Ho capito.. Ma non posso!- -Non ti ho neanche detto cosa!- -Ti conosco..- -Ti prego..- -No..- -Okay...- e gli misi il broncio. Usciti dall'ospedale sentì l'aria sul viso, mi bloccai e ebbi un altro dejavou ''-Muovetevi! Una barella!- vedevo buio e sentivo voci -I genitori non ce l'hanno fatta- disse una voce acuta e penetrante, sentì l'aria fresca sul mio viso -Mi senti? Il tuo cuore batte ancora! Svegliati!- mi sentivo scuotere -La ragazza è viva! Probabilmente è in coma! Portatela in ambulanza!- Sentì chiudere le porte e la sirena suonare...'' -Gio! Gio stai bene?- ero paralizzata -No..- -Ti devo riportare dentro?- -No..- -Gio ti prego non fare così! Che hai?- -Ho avuto un dejavou..- si rasserenò -Che hai visto?- continuai a fissare un punto fisso nel nulla immobile -Nulla all'infuori del buio.. Ho sentito solo voci.. E rumori..- si preoccupò -Eri già in coma?- -Si.. Matte i miei genitori?- distolsi lo sguardo dal punto e lo guardai, lui abbassò lo sguardo e si fece triste, capì che non ce l'avevano fatta, avevo sentito bene, forte e chiaro, i miei occhi si riempirono di lacrime fino a quando non riuscì più a trattenerle e lui mi abbracciò ascoltando in silenzio i miei singhiozzi.
  
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