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Autore: Rejoice96S    25/02/2012    1 recensioni
Un incubo, forse la realtà.
Non è mai troppo tardi per ritrovare gli U2. Non è mai troppo tardi per un po' di musica. Non è mai troppo tardi per l'amicizia. Non è mai troppo tardi per l'amore.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Genio, non è un messaggio criptato.. E’ chiaro che è stato scritto per noi! Mi sa che dobbiamo ritornare a Dublino.. Subito!” Dileggiò il batterista rivolgendosi all’amico occhialuto.
La situazione era questa: tu e Larry avevate fatto un incubo che coinvolgeva un po’ tutti, eccetto Adam e Trè. La stranezza era che ogni particolare del sogno stava avverandosi.
 
“Bene, ora.. Con la stessa velocità con cui siamo arrivati fin qui, prendiamo l’aereo e andiamo in Irlanda, ok?” Ordinasti freddamente. Non ce la facevi più a sopportare tutto ciò. Poteva anche trattarsi di una burla, ma dovevi rivedere Brittney al più presto.
“Ma, ma.. Dobbiamo ritornare a casa?” Balbettò Dave, deluso. Voleva scattare ancora qualche foto di Londra per pubblicarla poi su Twitter. Durante tutto il tour degli U2 infatti, passò più tempo a fotografare che a provare.
“Forza, posa quell’aggeggio e andiamo all’aeroporto. Sapete, non ho mai visto Dublino se non prima di qualche concerto.” Disse Billie allegramente.
“Così, presero il primo aereo diretto a Dublino, si imbarcarono e, in un’oretta, arrivarono a destinazione. Il tempo non era il massimo, stava quasi per piovere, ma andava bene così.
“Bene, siamo qui.. E ora?” Domandasti con non poca perplessità.
“Ehm..” Mugolarono in coro gli U2.
“Va beh.. Almeno lasciatemi chiamare un attimo Adam, magari ci può dare qualche consiglio.” Suggerì Bono. “Sssssh, fate silenzio!” Sta squillando!”
“Pronto?” Una voce alquanto goffa rispose al cellulare.
“Pronto sono io.. Ma che diamine hai combinato alla voce?!”
“Niente.. Gnam.. Sto solamente mangiando un cornetto al cioccolato.”
“Ingoia subito, e stammi a sentire: dove sei ora?”
“Dietro di te!”
“Non scherzare, bassista dei miei stivali! Dico seriamente!”
“Ma è vero! Giratevi, voialtri. Sono nella caffetteria dell’aeroporto, insieme a Trè! Ah, dice che vi saluta e vi manda un bacio!” Rispose Adam.
“Cooooosa?! Trè è qui?! Perché non ci ha detto niente?!” Urlasti.
“Gnam.. Hai idea di quanto costi una chiamata internazionale?” Rispose tranquillamente Trè afferrando il cellulare dell’amico. “Comunque.. Venite qui e spiegateci tutto, così vi prendete anche un caffè. Soprattutto tu, Mikey!” E riattaccò.
 
Senza la più pallida idea su come quei due fossero lì, proprio in quel momento, vi avviaste verso la caffetteria. Prendeste qualche sedia e vi sedeste affianco ai due perdigiorno.
“Si può sapere cosa vi passa per la testa?” Li rimproverò Larry, sorseggiando un buon cappuccino.
“E va bene, ci avete scoperti. Volevamo organizzare una festa a sorpresa con voi, visto che qualche settimana fa era il compleanno del signor Armstrong.” Confessò Trè.
“Oh.. Insomma! Perché volete farmi sentire più vecchio? Ho quarant’anni.. Embè?” Disse Billie.
“Guarda che noi siamo al di sopra dei cinquanta! Quindi, per piacere, taci.” Sorrise The Edge, molto educatamente.
“Va bene va bene va bene.. Passiamo ai fatti!” Interruppe bruscamente Larry, visto che anche lui odiava l’argomento ‘vecchiaia’. Gli spiegò tutta la situazione, nei minimi particolari. Dal sogno in comune al biglietto rinvenuto a Londra.
“Uhm, è tutto molto strano.. Non può essere una semplice coincidenza! ‘ Gli Americani devono seguire gli Irlandesi nel loro luogo d’origine’ avete detto eh? Ma certo! Il Mount Temple School! E’ da lì che è iniziato tutto!” Gridò Adam.
“Giusto! Ma.. E’ domenica, sarà chiuso..” Sottolineò Dave scoraggiandosi.
“Mah, tentar non nuoce!” Aggiungesti con gli occhi che ti brillavano, ad indicare la ritrovata speranza.
“Forza! Tutti in macchina! Io e Adam avanti e voi dietro!” Saltellò Trè.
“Come?! In cinque sui sedili posteriori di una minuscola Trebant? Ti sei rincretinito?” Gli urlasti.
“Oh, dettagli.. Muoviamoci che non abbiamo molto tempo!” Spicciò Bono.
 
Ebbene, non si sa come, riusciste ad entrare in macchina. Vi avviaste. Adam guidava. Trè vi ammirava compiaciuto mentre eravate stretti come sardine.
“Non riesco a vedere dove andiamo!” Gemette Billie.
“Non ce n’è bisogno. Che c’è, non ti fidi di come guido?” Chiese scherzoso Adam.
“Mica tanto..” Rispose The Edge.
“Sempre meglio di Bono.”
“Adam, ti ho sentito! Ritira subito quello che hai detto, altrimenti...” Minacciò l’accusato.
“Altrimenti cosa? Mi fai il solletico? Comunque.. Siamo arrivati. Ecco il cancello della scuola.” Concluse rapidamente il bassista mentre apriva le portiere dell’auto per liberarvi da quella prigione con le ruote.
 
Entraste, lentamente. Gli U2, assaporando ogni ricordo. Voi Green Day, ammirando ogni bellezza.
“Ehi, ma quelle lì sono..” Esclamasti meravigliato. Non te l’aspettavi. Per niente. Rimanesti senza parole e con una lacrima di gioia che ti rigava il viso.



Angolo dell'autrice:
Ebbene, anche questa fanfiction sta per finire.. Il prossimo sarà l'ultimo capitolo. Spero che vi piaccia e, mi raccomando.. RECENSITE!!! :D

  
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