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Autore: Little Dreaming Writer    25/02/2012    4 recensioni
Long-fic a quattro mani, scritta da Little Dreaming Writer (Reby) e _MELiSSiNA_ (Meli).
Long-fic sui vampiri, che altro si può dire?
Due ragazze.
Il loro enorme e pericoloso segreto: una sofferenza eterna.
Un solo ed unico modo per salvarsi: una gemma nascosta e un’antica profezia.
Un aiuto indesiderato, ma che si rivelerà essenziale.
Tra paure, indecisioni, titubanza e quel po’ d’amore che non guasta mai, le storia delle due ultime vampire sulla terra, di un ragazzo dagl’occhi acquamarina e di uno dai capelli grigi.
Che succederà?
[Cit. dalla storia: … “E solo al sanguinare della luna, le stelle avranno pietà di coloro che patiscono pene eterne. …”

Quello non aveva senso…
Eppure racchiudeva il segreto della gemma che stavano cercando. Era l’ultima parte del rituale che avrebbe permesso loro di lasciare una volta per tutte la terra, senza la più minima sofferenza.

“… la cosa non ha senso.” Ribattè la mora, una nota rossa negl’occhi e un tono insofferente.
“Lo so…” sbottò l’atra …]
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Xavier/Hiroto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Lo scorrere veloce del treno sui binari accompagnava il suo instancabile sguardo mentre correva da una parola all’altra, tra le pagine gialle e consumate del suo libro.
E per l’ottava volta in un ora i suoi occhi grigi abbandonarono l’ultima parola, stancamente, e tornarono a posarsi sulla prima della pagina, mentre un sospiro carico di insofferenza scappava dalle sue labbra. Poi riprese a leggere di nuovo tutto da capo, sempre più stanca, sempre più irrequieta, tentando di trovare un senso in quel miscuglio di metafore che dominavano l’ultima pagina  prima della copertina scura.
E solo al sanguinare della luna, le stelle avranno pietà di coloro che patiscono pene eterne. …
Ma che significa?
Puntò istericamente la matita sul foglio chiaro appoggiato al finestrino del treno, quasi spezzandone la punta, mentre gl’occhi argentei le cadevano sui lunghi capelli mori della ragazza addormentata di fianco a lei, rannicchiata sul sedile a sinistra e con la testa appoggiata sulla sua gonna a pieghe.
Le accarezzò dolcemente i capelli, scostandole uno dei due ciuffi rossi dal viso pallido, e portò lo sguardo fuori dal finestrino, tra le case, gli edifici e le auto che, sotto il cielo vuoto e scuro, sfrangiato dalla pioggia, sembravano scappare veloci dai suoi occhi di mostro, così come avevano fatto quelli colmi di terrore di tutte le persone che avevano incrociato l’immagine dei suoi denti aguzzi e insanguinati, da trecento anni a quella parte.
Sospirò amaramente, passandosi stancamente la lingua sulle labbra, il solo pensiero del sangue le riaccendeva una fame repressa con cui lottava da parecchio tempo, e che voleva nascondere ad ogni costo, perfino a se stessa.
Ricominciò a far scorrere gl’occhi lungo la pagina del libro, alla ricerca di quelle risposte che avrebbero posto fine a quella tortura eterna a cui lei e la sua amica erano costrette.
Cominciava a detestare le metafore.
Troppo inverosimili.
Che senso aveva girare intorno a una cosa quando la si poteva dire apertamente, senza troppi giri di parole?
… Quando l’occhio del pipistrello rivedrà di nuovo quella luce vermiglia che da secoli aspetta, le anime spente riprenderanno il loro posto, e la vita abbandonerà definitivamente gl’angeli neri che avranno la possibilità di vederlo. …
L’occhio del pipistrello era quello che stavano cercando, quello che avrebbe portato via ciò che da secoli rimaneva di loro.
Questo lo sapeva…
E sapeva già anche dove trovarlo…
La luce vermiglia era… il sangue della luna.
Quello non aveva senso…
Eppure racchiudeva il segreto della gemma che stavano cercando. Era l’ultima parte del rituale che avrebbe permesso loro di lasciare una volta per tutte la terra, senza la più minima sofferenza.
La leggera frenata che fece fermare il treno in stazione le fece alzare la testa dal libro.
“Stazione di Inazuma-cho.” Informò i passeggeri una voce maschile dagli altoparlanti.
Ripose accuratamente i suoi appunti tra le pagine, insieme alla matita, per poi riporre il tutto nella borsa scura che teneva tra i piedi.
“Seline.” Scosse leggermente l’amica, facendole aprire gl’occhi “Svegliati, è ora di scendere.”
La mora si mise a sedere, stiracchiandosi rumorosamente, per poi alzarsi il cappuccio, infilare le mani nella tasca della felpa nera ed avviarsi verso l’uscita al seguito dell’altra.
Pochi minuti dopo le due stavano camminando per la strada affollata davanti alla stazione, sotto la pioggia battente, mentre alle loro spalle una buona centinaia di persone prendevano il loro posto all’interno del treno dal quale erano appena uscite.
Seline si guardava attorno un po’ spaesata, mentre nei suoi occhi una nota chiara d’arancione si faceva lentamente più consistente, come ogni volta che lo sconforto si faceva strada in lei.
“Che cerchiamo?” chiese strattonando la giacca grigia della ramata al suo fianco, che intanto spostava lo sguardo da un lato all’altro della strada, alla ricerca di qualcosa di preciso, un edificio ben impresso nella sua mente.
“Un fulmine…” si limitò a rispondere, scostandosi una ciocca fradicia dal volto e sistemandola accuratamente dietro l’orecchio. “Lì sotto è nascosto ciò che cerchiamo.”
Seline osservò attentamente il cielo, di un grigio spaventoso, “E quando l’avremo trovato?” chiese innocentemente “Che resterà da fare allora?”
“Dovremo far sanguinare la luna…” sussurrò incerta l’altra, sistemandosi i capelli con fare nervoso.
“Annabell, la cosa non ha senso.” Ribattè la mora, una nota rossa negl’occhi e un tono insofferente.
“Lo so…” sbottò l’atra “Non è colpa mia se è scritto in modo indecifrabile.” Ed aumento la velocità del passo, seguita a ruota dall’amica, mentre la stazione alle loro spalle spariva nella fitta pioggia, e il suo silenzio spettrale le avvolgeva come un’ombra.



Angolo Autrici:

Reby: Ciao, popolo di EFP! ^^

Meli: Buongiorno a tutti ^^
Reby: ma è sera...

Meli: -.-" metti che la leggano domani u.u
Reby: ok ok -_- non dico più niente ...
Meli: xD non te la prendere
Reby: ^^ continuiamo che è meglio... allora, se state leggendo queste righe, vuol dire che siete arrivati alla fine del capitolo soprastante senza effetti collaterali... ALLORA NON FA COSì SCHIFO! **
Meli: che ti aspettavi? l'hai scritto tu

Reby: =.= no, lo abbiamo scritto insieme, è una FF a quattro mani, ricorda
Meli: sì, ma il capitolo tu u.u
Reby: =.= ok, sto zitta che è meglio...
Meli: comunque, sappiamo tutti che genio è Reby quindi non ci potevamo aspettare altro, giusto?
Reby: >.< smettila! non sono un genio!
Meli: no, hai ragione, sei un Dio
Reby: >.< NO! sono una persona normale... scarsa oltertutto U_U"

Meli: prova a ripeterlo
Reby: cosa? che sono una persona normale e oltretutto scarsa? *riceve una padellata in faccia*
Meli: *si strofina le mani* bene, cos'è che dovevamo fare?
Reby: *mezza stordita* presentare la storia... credo... chi sono io? non ricordo @___@
Meli: sì, proprio quello. allora questa è... UNA FF VAMPIRESCA! MUAHAHAH! :[
Reby: Nooooo.... non lo avevano capito, guarda!
Meli: >.<
Reby: comunque, per ora non possiamo dire niente, se non chi è l'OC di chi u.u
Meli: la mia è Seline! \(^^)/
Reby: E la mia è Annabell... ^^
Meli: bene, e ora dobbiamo andare
Reby: scusate se siamo sbrigativa, la prossima volta ci impegneremo, promesso. u.u
Meli/Reby: CIAO A TUTTI! ASPETTIAMO LE VOSTRE RECENSIONI! ^u^
Le autrici vampirose :[
   
 
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