Marta mangiucchiava la matita guardando il libro di fisica con aria sconsolata.
Si rassegnò allo studio dell’odiata materia scolastica e procedette lentamente, pagina per pagina, dilettandosi talvolta donando alle foto di eminenti professori un generoso paio di baffi o qualche impietoso paio di corna.
Poi all’improvviso tutto cambiò. Fuori dalla finestra della sua stanza vide che il mondo aveva perso senso. Persone e animali si staccavano dal suolo e ascendevano al cielo. Alberi prima verdi come smeraldi ora assumevano tinte zaffiro e l’acqua nelle pozzanghere, chiara e dei colori del mondo, evaporava o ghiacciava in miriadi di palline violacee.
“se le leggi della fisica non esistono più –si disse la ragazza- tanto vale continuare a studiarle”
Chiuse il malvisto volume didattico e accese il suo lettore mp3.
Si isolò dal resto, ascoltando note musicali ad alto volume volteggiando per la stanza.