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Autore: sara_89    25/02/2012    3 recensioni
Tratto dal primo capitolo
"So cosa ti ci vuole per sbloccarti cara mia."
Io la fisso con un punto interrigativo stampato sulla faccia. Ma di che cavolo sta parlando?
" Dei ragazzi, Cla. So cosa ti serve per sbloccarti, e credimi, come idea ti piacerà "
" Non ne sono così convita, ma spara. " Borbotto, alzando gli occhi al cielo.
Laura si sfrega le mani e un luccichio strano passa nei suoi occhi cioccolato.
" Devi andare a letto con Alex. "
Cosa?
Alex e Claudia, migliori amici... ma anche qualcosa di più?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo due



 
<< Devi andare a letto con Alex. >>
Cosa?
Il bicchiere di plastica che avevo in mano, per fortuna vuoto, mi scivola e cade in terra. I miei occhi sono spalancati e dalla mia bocca non esce nessun suono.
Sono troppo scioccata.
<< Visto? Dalla tua reazione, sembra che la mia proposta ti piaccia. Ah, lo sapevo di essere grande. >> Laura ha uno sguardo fiero e si batte le mani sulle sue spalle congratulandosi da sola. 
Io? Io non riesco ancora a riprendermi.
Notando che non rispondo, Laura smette di pavoneggiarsi e mi guarda inarcando un sopracciglio. << Cla, ma stai bene? >>
Chiudo un'attimo gli occhi e scuoto la testa. 
Okay, Claudia, riprenditi.
<< Ma sei tutta scema? >> Laura sobbalza dallo spavento, ne lei, ma soprattutto io, non ci aspettevamo che il mio tono di voce uscisse così acuto.
Calma Claudia, calma. Un po' di contegno, su.
In tutta risposta, la mia cara amica, sbuffa e incrocia le braccia sotto il seno. << Non capisco che problemi ti fai. Lui ti piace e tu piaci a lui. Fate un po' di sesso, e dopo amici come prima, no? E tu, così, ti potrai sbloccare con gli altri ragazzi. >>
Continuo a fissarla, chiedendomi da dove cavolo le uscita quell'idea, ma non trovo risposta.
Mi gratto la testa nervosa, e dopo un leggero sospiro, riprendo a parlare: << Senti Laura, non ho voglia di discutere di prima mattina, okay? Ti dico solo che la tua magnifica idea, è inaccettabile. Ora iniziamo a lavorare. >>
Senza degnarle un'altro sguardo, mi avvio verso la mia postazione, ma appena mi avvicino sento lei urlare: << Non finisce qui, sappilo. >>
Scuotendo la testa inizio la mia giornata.
 
[...]
 
Lancio un'occhiata all'ora sul computer, e noto che sono appena le 10.00. 
No dico, solo le 10.00 di mattina? Devo stare ancora qui a lavorare ancora per quattro ore? Non c'è la posso fare.
La mia idea di stamattina di stare a casa non era da scartare.
<< No, no... ma dico, davvero Laura ti ha chiesto una cosa simile? >>
Mi giro di scatto e davanti a me compare Mattia, un'altro mio collega e amico fidato, non che ex di Laura. 
Mattia ha 29 anni, corporatura robusta, occhi di un azzurro ghiaccio e viso infatile. Ha un carattere sempre allegro e solare, e a volte si comporta come un bambino. Ma sa anche essere saggio e pieno di consigli, infatti lui è il mio psicologo personale.
Intuendo di cosa sta parlando, alzo i miei occhi al soffitto. 
Dio... ci sono un po' di ragnatele.
<< Sì, Laura mi ha chiesto una cosa simile. Non ti sembra assurdo? Dio, lui è... Alex! >>
Mattia si mette un dito sotto il mento per pensare, e posso sentire i suoi ingranaggi che si stanno dando da fare. 
Mi fa un mezzo sorriso e dopo mi appoggia una mano sulla spalla. << Secondo me, lei ha ragione. Non è una brutta idea. >>
Lo guardo sbigottita, e come mi è successo con Laura, dalle mie labbra non esce nessun suono. Mattia sogghigna, e strizzandomi l'occhio se ne va.
Ma cosa hanno stamattina? Sono tutti impazziti?
<< Claudia senti una cosa... >> La voce del mio capo, Giuseppe, mi risveglia dai miei pensieri, e il mio sguardo cade su di lui. Anche lui mi guarda con una faccia interrogativa. << Sei sicura di stare bene? >>
Continuo a fissarlo come una stupida e dopo scoppio a ridere.
Oddio, sono da ricoverare.
Lui mi guarda ancora stranito, e quando mi ricompongo, assottiglio gli occhi e parlo con una voce da seriar killer. << Commetterò un'omicidio, sappilo. E tu, mio caro Giuseppe, perderai due operai. Contento? >>
Lui sorride, non più spaventato per la mia reazione, ormai mi conosce da quattro anni, e mi scompiglia dolcemente i capelli. << Dai su, cosa farai dopo senza Mattia e Laura? >> E naturalmente, sapeva già a chi mi riferivo.
Escalmo un'imprecazione che non capisco nemmeno io, e Giuseppe scoppia a ridere. << Senti, ero venuto qui, per chiederti se puoi controllare questo ordine. A quanto pare il cliente dice di non aver ricevuto qualche materiale. Puoi controllare ora? >>
Annuisco, e inizio a cercare sul computer.
Almeno per un po' non devo pensare a questa assurdità. 

 
[...]
 
Le 14. Finalmente sono le 14.00! Urrà! Un'altra giornata finita.
Velocemente vado negli spolatoi a cambiarmi, e ancora di corsa vado in mensa.
Ho fame. Tanta fame.
Entro dentro la stanza e prendo il mio vassoio, e dopo mi avvio dalle cuoche.
<< Ciao Cluadia, tutto bene? >>
Annuisco alla domanda di Chiara, cuoca della ditta ed è una signora davvero fantstica. Sempre gentile e disponibile. 
Dopo che mi hanno dato da mangiare, mi avvio verso il tavolo e mi siedo su una sedia libera.
Guardo la mia pasta e mi lecco le labbra.
Pancia mia fatti capanna.
Inizio a mangiare, e dopo qualche minuto sento la sedia di fronte a me spostarsi e una Laura scocciata si siede. Io la guardo senza proferire parola, e notando che neanche lei vuole intavolare un discorso continuo a magiare.
<< Oh, accidenti! Ma perché non ti va bene? >> Ingoio il mio boccone e prendo il mio bicchiere pieno di acqua, e ne bevo un sorso. Quando lo riappoggio sul tavolo, la guardo.
<< E' mio amico. Il mio migliore amico. Non posso andare a letto con lui. Va a finire che dopo, la nostra amicizia cambierà, e io non voglio. >> 
Ammetto di averci pensato tutta mattina, ma l'unica risposta è no. Insomma, io e Alex siamo grandi amici, ma si sa, che il sesso puo' rovinare molti rapporti, soprattutto quello mio e di Alex.
<< Ma anche Mattia è d'accordo. >> Assottiglio lo sguardo e le punto la forchetta davanti al viso. Lei deglutisce e con il viso si allontana. << Approposito di Mattia... ma perché gli hai raccontato questa tua idea? >>
Non fa in tempo a rispondere che noto Alex che si siede vicino a me. << Quale idea? >> Laura sta per rispondere, ma notando il suo sorriso furbo, le lancio un calcio da sotto il tavolo. Lei sobbalza e mi lancia uno sguardo omicida, ma io mi volto verso Alex.
<< Niente, niente. Tranquillo. Una stupida idea di Laura. >> Lui mi guarda non capendo, e i suoi occhi verdi m'incantano.
Cribbio... i suoi occhi sono di un verde troppo brillante.
<< Secondo me, la mia idea piacerà ad Alex. >> Mi giro verso Laura, e il mio contatto visivo con Alex s'interrompe.
Meno male, stavo andando in trance.
<< Non ci provare. >> Sussurro a lei, quella che un tempo era la mia migliore amica.
Alex, non capendo più niente, contiuna a guardare me e poi Laura. << Ma insomma, mi speigate? >>
<< Niente! >> Urlo, e penso di essere rossa come un pomodoro. Ma non potevo immaginare, che Laura, avrebbe parlato.
Io la uccido, giuro.
<< Ho detto stamattina a Claudia, che per sbloccarsi con i ragazzi, dovrebbe andare a letto con uno che conosce bene, un suo amico, e le ho detto anche con chi. >>
Io ormai sono sbiancata, e di sottecchi fisso Alex che annuisce. << Sì, non è una cattiva idea. E chi sarebbe questo tizio? >>
Io fisso Laura,e con gli occhi le chiedo pietà, ma lei, di tutta risposta, non mi guarda.
Stronza.
<< Tu, Alex. >>
Okay, questo è un brutto sogno, vero? Ora apro gli occhi e scopro di essere ancora a letto, sotto le mie coperte al caldo, e che devo ancora iniziare a lavorare. Per avere una conferma più approfondita, mi lascio un pizzicotto sul braccio.
Dopo un "ahi!" apro un'occhio e vedo la stessa scena di prima. Laura con uno sguardo fiero e malefico, e Alex, con gli occhi fuori dalle orbite e la bocca aperta. 
No. Non era un sogno. Cazzo!
<< Ahahaha... >> Io e Laura guardiamo lui, che se la sta ridendo come un matto, e dopo che ha finito, si alza dal tavolo, e lasciando una pacca sulla spalla a Laura, parla: << Certo, certo, come no. A domani ragazze. >>
Alex esce dalla mensa, e io mi rigiro verso quella specie di amica che mi ritrovo. << Tu sei una donna morta, ricordatelo. >>
E dopo un'alzata di spalle da parte sua, continuiamo a mangiare.
Per fortuna in silenzio.
 
[...]
 
Sto facendo un po' di mestieri a casa mia, e ripenso a quello che è successo in mensa. A me stessa, posso ammettere di esserci rimasta un po' male dalla reazione di Alex. 
Non aspettavo che accettasse, quello no... ma con quella risposta, ho capito che lui, non mi ha mai vista sotto quella luce.
Forse non sono tanto desiderabile ai suoi occhi.
Sto facendo il letto, fino a quando non sento il suono del campanello dalla porta. Lancio un'occhiata alla sveglia e segna le 17.30.
Uhm, io non aspettavo nessuno, chi potrà mai essere?
Vado ad aprire, e due occhi verdi smeraldo, mi fissano seri.
<< Ho pensato a quello che ha detto Laura... >>
Il mio cuore inizia a galoppare, e il mio fiato mi ha abbondato.
<< Per me, dovremo farlo, Claudia. >>
Oh, cazzo!
 
 
 
 
 
 






 
 
 
Buona sera care ragazze!
Ammetto di essere stata contenta di trovare le vostre stupende recensioni, grazie! ^-^
Ecco a voi il secondo capitolo, e spero che vi possa piacere.
Devo scappare subito, ma spero che mi lasciate qualche altra recensione, sia positiva che negativa.
Alla prossima, spero, e grazie ancora a tutte, un bacione,
Sara!
   
 
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