‘Liam, portami via da qui, ti prego! La mia vita è uno schifo, ci sei solo tu per me ormai!’
‘Pup, io non ti lascerò mai, questo te lo devi mettere in testa! Dimentica quel cretino e abbracciami..’
Sì, la chiamavo Pup, gli confidavo tutto e lei si fidava di me, ma forse non avrebbe dovuto. Io in effetti qualcosa gliela nascondevo. Non per colpa mia, ma non potevo confessarglielo, non potevo dirle che forse mi ero innamorato di lei, della mia migliore amica, soprattutto in quel momento.
Dovevate vederla, stava una merda per colpa di un qualcuno che l’aveva abbandonata senza nessuna spiegazione. Lo ucciderei quel bastardo! Come fai a tradire una ragazza del genere? Non ti vergogni poi a guardarla in quegli occhi verdi e profondi? Non ti senti in colpa quando per lasciarla le accarezzi i capelli rossi e le dici che semplicemente non ti interessa più? Oltretutto sapeva del periodo che lei stava passando, la sua migliore amica, Fran, si era trasferita da tre mesi per l’università e lei si era ritrovata tremendamente sola. Ok, io ci sono sempre stato per lei, ma sembrava non accorgersene. Mi piace da quando eravamo piccoli. Quei capelli mossi e rossi, le lentiggini che davano un tocco di colore al suo viso candido, quegli occhi verdi in cui mi perdevo ogni volta che la guardavo. Da quando Fran se n’era andata il nostro rapporto era cambiato, ci eravamo avvicinati parecchio, ma non credo che io per lei potessi essere più di un amico.
‘Mi ha tradita! Lui mi ha tradita! Mi fa schifo! Voglio andare via!’ scappò via piangendo.
‘Dove vai? Fermati, Dio!’
L’ho rincorsa, ho cercato di raggiungerla ma la folla era troppa, non riuscivo più a vederla. Chiesi a tutti. Nessuno mi seppe dare una risposta. L’angoscia saliva. Ma avevo deciso, appena l’avrei trovata le avrei detto tutto. Le avrei detto che l’amavo. I suoi capelli, li avevo riconosciuti. Si trovava in spiaggia, sugli scogli, dove andavamo sempre a chiacchierare del più e del meno. E’ lì che una volta avevo provato a baciarla, ma fui interrotto dal suo cellulare, era lui che la stava chiamando. Ero lontano, troppo.
Urlavo.
‘Alexa! Ti stavo cercando dappertutto! Calmati che ti devo parlare e questa volta è importante! Io..’
Non feci in tempo, la vidi cadere giù. Pochi secondi. Una vita intera.
‘IO TI AMO’
Non me lo sono mai perdonato. Sarei dovuto arrivare prima. E’ solo colpa mia. Alexa non c’è più, la mia Pup se n’è andata per sempre. Mi manca tremendamente. La sogno ogni notte, ho pensato sia lei che mi viene a salutare.
Forse da lassù ha saputo ciò che provo, forse ricambia, forse no.  
So solo che ogni volta che la sogno lei sorride ed è felice.