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Autore: GiadaGrangerCullen    26/02/2012    2 recensioni
Strani uomini ad Hogwarts, una lotta, un mistero da scoprire. Il coraggio di una Tassorosso e futura Auror.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nimphadora Tonks
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
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Non c'era nessuno, era da sola di fronte all'ignoto. Nessuno poteva aiutarla, doveva cavarsela da sola. Era sempre stata un'imbranata lo sapeva, non sarebbe mai riuscita a passare i MAGO e ora poco prima di affrontare gli esami era sopraffatta dalla paura. Ma dopo quello che aveva passato, quello che aveva superato, doveva proprio ricredersi, chi osava prenderla in giro.

 

***

Vagava sola per i corridoi di Hogwarts. Aveva ancora un quarto d'ora prima di andare nell'ufficio della McGrannit per la sua punizione. Aveva accidentalmente urtato un'armatura, che poi era caduta e aveva rotto una finestra, i cui frammenti erano finiti addosso al povero professor Vitious, ma questo non era un buon motivo per una punizione. Era stato un incidente. Doveva, però, ritenersi fortunata a non doverla passare con Gazza.

Ancora dieci minuti, si rese conto di essere nell'ala opposta del Castello rispetto all'ufficio della vicepreside; era meglio sbrigarsi o avrebbe avuto motivo di prolungare la punizione. All'improvviso si rese conto di aver perso nuovamente l'orientamento, troppo persa nei suoi pensieri. Era diventata davvero così sbadata? Dove si trovava? Non poteva arrivare in ritardo, altrimenti... I suoi pensieri si fermarono. Tutto era diventato buio, freddo. Sentiva qualcosa muoversi accanto a lei e si bloccò. Era Magia Oscura, ne era certa. Erano mesi che si preparava per i test attitudinali per diventare Auror, ormai se ne intendeva. Insomma, aveva letto la teoria. Cominciava a tornare la luce, sentì un rumore sordo alla sua destra e vide una porta chiudersi. Decise in un lampo, con un coraggio e una determinazione da Grifondoro si fiondò all'inseguimento della sua curiosità, dimenticando il suo impegno. Si trovava in un passaggio segreto, doveva essere così, un lungo e stretto corridoio, che sembrava lievemente in discesa, dove c'erano due uomini che correvano davanti a lei. Era la sua occasione, li seguì. Erano più veloci di lei oltre ad avere un gran vantaggio, lanciò un incantesimo Immobilius, ma li mancò. Sbucarono nella Sala d'Ingresso dove ebbe appena il tempo di prendere il respiro, perché i fuggitivi erano usciti e correvano verso i confini della scuola. Una volta nel cortile urlò “Incarcerarmus!” verso uno dei due. Lo colpì in pieno petto e delle corde lo immobilizzarono. L'altro intanto continuava a correre e lei dietro a lui.

L'uomo stava per passare sotto ad una quercia, lei levò la bacchetta e disse: “Reducto” . Uno dei rami si spezzò e cadde, ma mancò il bersaglio. Questo si voltò e si instaurò una lotta. Schivava abilmente le maledizioni dell'avversario, cercando a sua volta di colpirlo. Era caduta a terra per schivare l'ennesima fattura, quando un lampo di luce rossa, proveniente da dietro, le passò sopra colpendo l'uomo.

Silente, la McGrannit e un uomo assai strano, con una gamba di legno e un occhio magico che roteava velocemente nell'orbita, si stavano avvicinando a grandi passi.

Signorina Tonks! Che ti è venuto in mente?” La McGrannit era sconcertata.

Minerva, credo che questo non sia né il momento, né il luogo più consono. Alastor, ti prego di riportare questi due al loro posto” , disse Silente indicando gli uomini. “Ci vediamo fra un'ora alla Testa di Porco. Intanto voi due vogliate seguirmi nel mio ufficio.” Allungò la mano in un gentile gesto di invito e ci dirigemmo verso il Castello. Mi voltai e vidi il mago con l'occhio magico smaterializzarsi con i due furfanti al di fuori dai cancelli. Non c'era più nessuno in giro, dovevano essere andati tutti a dormire. Non era mai stata nell'ufficio del Preside, chissà cosa doveva aspettarsi. Una volta arrivati a destinazione si ritrovarono in una stanza circolare, colma di oggetti magici di vario genere: le piaceva molto quello stile. Notò una fenice addormentata su un trespolo poi volse il suo sguardo al professor Silente, un po' spaventata. Alla fine parlò:

Signorina Tonks, ha dimostrato grande coraggio stasera, per questo a Tassorosso verranno assegnati la bellezza di quaranta punti.” Sul viso di Dora apparve un gran sorriso. “Dovrei pregala di una cosa, però: non parli con nessuno di quello che è accaduto stasera. Quei due uomini sono dei Mangiamorte detenuti ad Azkaban e hanno colto il nostro attimo di distrazione per fuggire. Grazie a lei non ci sono riusciti, ma la notizia potrebbe non piacere alla gente, quindi la prego di essere discreta.” Dora annuì seria.

La punizione è spostata a domani.”, aggiunse la McGrannit. “Penso che sia ora di raggiungere il tuo dormitorio.”

Certo” rispose, ingoiando tutte le domande che le erano salite alle labbra, e si congedò.

 

***

Aveva rimuginato a lungo sull'accaduto senza arrivare da nessuna parte. Aveva mantenuto la parola data, non ne aveva parlato con nessuno, nemmeno con Eveline, la sua migliore amica. Era stato facile, addirittura, inventarsi una scusa per spiegarle cosa aveva fatto quella sera al posto di andare in punizione. Ripensò a tutto ciò e si rese conto che gli esami non erano un problema dopotutto. Carica di questo nuovo coraggio si diresse verso la Sala Grande, pronta a sostenere i suoi MAGO e desiderosa di risolvere quel suo primo mistero da futura Auror.







Salve! Questa storia è stranissima, non ha un senso. L'ho scritta per un contest su un altro sito, ma non so... Ditemi voi che ne pensate. GGC :)

   
 
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