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Autore: Densie Arya    26/02/2012    0 recensioni
La Profezia narra che verrà il tempo in cui il male sarà definitivamente debellato.
In quell'epoca utopica ci saranno solo le persone meritevoli che cammineranno su un mondo perfetto.
I Giardini dell'Eden e la Terra si fonderanno in un'unica località accogliente per l'umanità.
Tutti i malvagi saranno scacciati e rinchiusi nell'Inferno.
Ma per far sì che ciò avvenga, nascerà una Prescelta con il compito di sconfiggere definitivamente i demoni immondi che vagano indisturbati sul pianeta.
Una Prescelta guidata da un Protettore Inaspettato, con il supporto del Consiglio del Bene contro tutti i demoni, i fantasmi e le creature magiche più disparate e di cui gli umani ignorano l'esistenza.
La scadenza è fissata al trentesimo anno dalla nascita della Designata, il dì la cui somma del giorno, del mese e dell'anno diverrà 50.
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La storia della Prescelta. La mia storia.
Avviso: La storia sarà molto molto molto lunga.
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo - L'Addio Più Doloroso

 

Il mio corpo era a qualche metro da lui, disteso a terra.
Eppure avrei saputo dire con precisione ogni sua minima sfaccettatura fisica, dall'imprecisione del suo naso alla piccola cicatrice sul suo tallone.
Stavo soffrendo, eppure il male fisico non mi causava più alcun problema.
Era l'abitudine, la routine, ad avermi innalzato la soglia del dolore.
Stessa cosa non avrei potuto affermare dei miei sentimenti.
Per la prima volta in tutta la mia memoria, che non corrisponde all'interezza della mia vita ma solo ad un esiguo periodo di tempo, mi sentivo preoccupata, triste e tormentata.
Lui mi si avvicinò, guardandomi con tutta la compostezza e la tristezza di cui era capace.
Era pronto a lasciarmi, perchè l'avevo messo in guardia.
Ma si può esser pronti a lasciare l'amore della propria vita per un fine non meglio identificato?
"Ti amo." disse, avvicinando il proprio viso al mio.
Io, con gli occhi chiusi e bagnati da lacrime amare, non trovai alcuna risposta adatta: mi limitai ad alzare con estrema lentezza la mia mano destra, posandola sulle sue labbra.
"Fammi parlare. Mi dimenticherò di te, non voglio cedere all'incapacità di esprimere i miei sentimenti prima che succeda."
Quante volte gli avevo chiesto di farlo? Di metter le carte in tavola. Eppure non ci era mai riuscito.
"Sssh. Questo momento sarà dimenticato da entrambi, che senso ha sprecarlo?" sospirai, tenendo gli occhi chiusi per non fargli capire quanto l'anima mi facesse male, mentre tentava di uscire dal mio corpo.
"Sprecarlo?" mi chiese lui, con un piccolo broncio sul viso. Non potevo vederlo, ma lo conoscevo abbastanza da dedurre i suoi comportamenti dal semplice tono di voce.
"So già che mi ami. L'ho sempre saputo." confessai e, se non fossero state già in fiamme, le mie guance si sarebbero colorate volentieri di uno spiacevole rossore.
"Allora non andartene. Trova il modo." la sua voce tradì un filo di panico, mettendomi nella posizione di spiegargli di nuovo la realtà.
"Non ho scelta. Non appena la mia missione sarà finita... potrei tornare." o almeno lo speravo. Nessuno spiega mai a quelle come me il regolamento. Nessun tomo avrebbe potuto.
"E ricominciare tutto? I litigi? Le tue bugie? Il mio caratteraccio?" risi, senza saper bene come affrontare il momento. Avevo detto addio ad un sacco di gente, ma non ricordavo nemmeno una di quelle occasioni.
"Sarà bellissimo. Sarò umana e potremo vivere una vita normale... Sempre se tu mi vorrai." Un sogno. Un sogno irrealizzabile.
"Non dire sciocchezze. Che io lo ricordi o meno, ti amerò per sempre."
Buio. Il trasferimento stava per avvenire.
E, per la prima volta, ebbi paura.
Paura di non tornare, paura di non avere mai una vita normale... paura di non amare mai più.
E quando il vuoto mi prese, i miei ricordi svanirono, così come quelli del mio amore.
Furono cancellati e modificati ricordi di tutte le persone che mi avevano incontrata in quell'anno.
 
Ma la verità sulle Doppelganger la può sapere solo una persona in ogni 'vita'. 
E quella persona è destinata a dimenticare non appena la Doppelganger lascia il corpo per posarsi in quello di un'altra.
Quella che avrebbe preso il mio posto non sarebbe stata in grado di riconoscerlo.
Tutti gli altri, avrebbero avuto semplicemente una versione distorta dei loro ricordi su di me.
Una persona identica, dopotutto, stava per prendere il mio posto, stava per ridere con i miei amici, frequentare le mie lezioni.
Ma solo per un anno.
E' questo il destino delle Doppelganger... Almeno finchè la Prescelta tra loro non compirà la missione.
Il Consiglio del Bene aveva istituito quella rotazione per salvaguardare l'identità della Prescelta.
30 Doppelganger, 30 Corpi Umani, 30 Anni... Una sola Prescelta.

 

  
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