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Autore: Memole87    01/10/2006    4 recensioni
"Stava lì da 67 giorni. Eppure ogni giorno si stupiva. Era ancora tutto da conoscere. Solo il rumore dell'altro inquilino lo risvegliò dai suoi pensieri. Si rimise a sedere nel letto. Si sdraiò e aspettò l'arrivo del mattino e della colazione." Ispirato al telefilm di italia uno "Prison Break". Ho dato però la mia personale sfumatura, e ho usato i personaggi di DB..cosa ne sarà mai uscito?!?!Ringrazio i lettori e chi mi lascerà un commento ^^
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le cose si complicano

Le cose si complicano...

 

 

Erano già le due del pomeriggio. Il clima era piuttosto caldo, quasi afoso, e l'umidità regnava

incontrastata nelle celle del carcere della città del Nord.  Completamente sudato continuò

imperterrito il suo lavoro. Si era preso l'arduo compito di trivellare con il piccolo cavatappi durante

l'ora della siesta delle guardie. Secondo Vegeta là dietro c'era una stanza vuota; dentro

quest'ultima,  una fessura del condotto d'aria, che ormai non era più utilizzata. La fessura avrebbe

portato alle tubature e ai nuovi condotti d'aria.  Alla libertà.  Un piano geniale.  Ma come caspita

conosceva le vie delle tubature?  Doveva ancora chiederlo. Nel mentre continuava a far girare la

punta del cavatappi nel cemento del muro. Vegeta aveva lasciato una specie di disegno sferico con

sette stelline al proprio interno. La chiamava "Sfera del Drago". Secondo la sua ipotesi, bucando al

centro delle stelle, si bucavano anche i centri nevralgici del muro, così sarebbe diventato molto più

facile creare un buco per accedere alla stanza vuota. Si era offerto lui per il turno del pomeriggio,

perché la notte era stato il turno di Crilin. Si fermò un attimo per ripulirsi dal sudore. Faceva

decisamente caldo. Chissà che cavolo era successo all'aria condizionata. Intanto nel corridoio si

sentivano dei passi in lontananza. Stava arrivando Junior. Goku per non rischiare, smise di

trivellare, nascose il cavatappi sotto il letto, sistemò il poster dove si intravedevano le stelline e i

buchi , si sdraiò e si prese qualche minuto di pausa.

 

 

***

 

La villetta era molto carina. Aveva un giardinetto provvisto di fontana e di bei fiori di stagione. Il

vialetto era lastricato di pietra rosea, intonata con la tinta altrettanto rosa dell'intonaco. Alcuni

giocattoli erano sparsi oltre il recinto bianco. Un camion, un triciclo, una piscina di plastica vuota e

tre palle colorate. Doveva avere figli. Non si aspettava di certo una casa del genere.  Stiamo

parlando di un uomo coinvolto in un'importante inchiesta, un uomo che per vincere, usa tutti i

mezzi, e che pur di salvarsi la pellaccia è pronto a mandare in carcere innocenti. Questo doveva

essere Jack. Un assassino, un truffatore, una pedina nelle mani di qualcun'altro. Di questo Chichi

era certa.  Niente, nemmeno suo padre l'aveva dissuasa dall'andare all'appuntamento. Percorse il

viale del giardino.

 

" Eccola qua la bella Chichi, quasi quasi mi dispiace ucciderla " con un sorriso diabolico l'autista

della bella berlina nera sfrecciò via.

 

Prima che Chichi potesse suonare il campanello una voce familiare la fermò.

 

"Ciao Chichi!! Come stai?" la donna percorse il vialetto a passi spediti abbandonando le buste della

spesa e l'abbracciò. "finalmente sei venuta a salutarmi! Che ci fai da queste parti?!"

 

"Oh Linda, va tutto bene, ma non posso trattenermi, ho un appuntamento molto importante con il

tizio che abita in questa villa" disse un po’ agitata . Linda doveva starne fuori, troppo pericoloso.

 

"Ah beh cara la padrona l' hai proprio davanti ai tuoi occhi!" sorrise trionfante. "E' proprio destino

che tu venga a berti un the a casa mia!"

 

"Ma...ma qui non abita un certo Jack?" farfugliò Chichi confusa.

 

"Jack è il bambino a cui devo preparare il pranzo!"- sorrise- "Sono la sua baby-sitter da anni, anzi

devo sbrigarmi che fra un po’ torna!"

 

Chichi era confusa e irritata. Le avevano mentito, si erano beffati della sua buona fede, ed ora si

trovava a casa della sua vecchia amica. Non aveva tempo da perdere. Guardò Linda e le disse:" Mi

dispiace amica mia, ma non posso fermarmi a prendere un the. Ho tanto lavoro da sbrigare allo studio

e devo andare".

 

"Va bene cara, fammi almeno il favore di portarmi le buste della spesa che ho lasciato là. Avevo

troppa voglia di abbracciarti e le ho abbandonate subito!. Sorrise. Chichi si ricordava il suo sorriso.

Era piuttosto ammaliante e splendente.

 

Chichi tornò verso le buste quando un boato e un forte calore improvviso la spinsero in terra. Le

spalle della donna ardevano incontrollate. Sentiva l'aria pesante di fumo, e l'odore acre di bruciato

le aveva invaso senza ritegno le narici. Chichi non riuscì a vedere nulla, sentiva solo le lacrime

scenderle, come fossero un riflesso incondizionato per il troppo fumo. Sentiva il crepitio del fuoco,

il rumore delle sirene e caldo. Tanto caldo alle spalle.

 

***

 

 

"Bene bene, il mio paziente preferito sta migliorando giorno dopo giorno...cosa posso volere di più?"

disse una bella voce femminile.

 

"Magari una museruola" grugnì il paziente.

 

"Zitto specie di scimmione, o vuoi ripetere l'esperienza del prelievo?" sorrise malignamente la

donna.

 

L'infermeria oggi era piuttosto affollata. I letti erano tutti occupati, e i detenuti facevano ore di

fila per essere visitati dalla Dott.ssa Brief. Tutti gli stessi sintomi: spossatezza, stanchezza agli

arti, tachicardia, disidratazione. Probabilmente era colpa del caldo.

 

"Ehi Vegeta" chiamò Yamcha dal suo letto "avvicinati un attimo".

 

Yamcha, dopo il cazzotto di Vegeta, era completamente rinato, non faceva altro che fare andata e

ritorno dall'infermeria. Vedeva tutti i giorni la Dott.ssa Brief. Era bellissima, rimaneva per

parecchi  minuti guardandola estasiato. Tutto merito di Vegeta. Avevano pareggiato i conti. Lui gli

aveva procurato il cavatappi, e Vegeta gli aveva procurato un soggiorno quotidiano per una

settimana da Bulma. Stop. Era ora di avanzare alcune proposte.

 

"Voglio entrarci anche io nel tuo piano". disse rudemente. Tono che non gli si addiceva proprio.

 

Lo sguardo di Vegeta divenne fulminante. Quel cretino di Goku e la sua bocca.

 

"Scordatelo!" rispose solamente.

 

"Ah ma davvero? Ti ho procurato una frusta per sbattere le uova dalla cucina". disse mentre si 

slacciava la camicia lurida e sgualcita. "togli la frusta e avrai un'altra punta per bucare".

 

Vegeta lo guardò torvo. Un'altra punta sarebbe stata molto utile. Il problema però era un altro. Del

piano erano a conoscenza già troppe persone. Goku, Crilin, Vegeta e ... Napa. L'omone compagno di

cella di Vegeta era stato informato dell'ipotesi dell'evasione. La sua forza fisica sarebbe stata

sicuramente d'aiuto. E poi come poter giustificare i continui spostamenti di Vegeta durante l'ora

d'aria e i ripetuti incontri con il fratello Goku?

Livido di rabbia prese Yamcha per il collo, iniziò a stringere lentamente e lo avvertì

 

 "Sei dentro. Prenditi tutte le responsabilità del caso. Se scopro che vieni meno anche e solo ad una di queste,

non rivedrai più la luce del sole. Non devi parlarne con nessuno, tantomeno con quell'oca giuliva

-spostò il dito indice verso la dott.ssa Brief intenta a sistemare una flebo- se ti scoprono prenditi

le tue colpe e non tirarci in ballo. Noi ci siamo visti solo raramente. Chiaro?".

 

La gola di Yamcha era piuttosto violacea. La morsa di Vegeta era salda e vigorosa. Si stropicciò gli

occhi per ritrovare la lucidità persa e si mise una mano intorno alla gola. Vegeta era già andato via.

Yamcha si toccò. Quel bastardo gli aveva preso la frusta e lui non si era accorto di niente.

Respirava a fatica.  <> pensò.

Si distese in un lettino, e iniziò ad urlare :" Non respiro, non respiro".

Vegeta e i suoi regali, grazie a lui adesso la dolce dott.ssa Bulma gli era accanto, gli accarezzava la

testa , poteva vedere quasi distintamente il suo bel seno che debordava dal camice. Poteva sentire il

suo calore e la voce preoccupata.

 

***

 

Goku era molto agitato. Non gli  piacque per niente l'interrogatorio di Junior. Era troppo

inquisitorio. Forse sapeva qualcosa? Non aveva più detto nulla da quando Vegeta aveva cercato di

dargli un pugno in faccia. Doveva parlarne con il fratello.

 

"Come si permette quel muso verde...bastardo!" Vegeta era fuori controllo. Odiava Junior fin dal

primo avvistamento. Inoltre doveva ancora rendergli il benvenuto.

 

"Ormai sorveglia sempre la mia cella. Dopo che mi ha interrogato, si è spostato, ma pochi minuti dopo

è magicamente riapparso, senza fare rumore. Sospetta qualcosa". sentenziò Goku.

 

"Ascolta, dobbiamo aumentare il ritmo. Tu e Crilin dovete aumentare il ritmo. Soprattutto di notte".

 

"Non ci riusciremo mai Vegeta. Vedrai non ci darà tregua!" disse disperato.

 

"L'unico modo sarebbe far isolare tutto il braccio "C"...così le guardie non si avvicineranno alle

nostre celle".

 

"Basta far scaldare gli animi." disse Crilin.

Fino ad allora il ragazzo non si era interessato al dialogo dei due fratelli, anche per non rischiare un

pugno da Vegeta. In questo momento però notò la difficoltà, e pensò di poter dare una mano.

 

"ehi tappo di che ti intrometti?!" -lo ammonì Vegeta- "stanne fuori, decido io qua".

 

"Forse ha ragione lui. Vegeta, bisogna far scaldare gli animi, e aumentare la pressione dei

carcerati".

 

"Io avrei un'idea - scese dal letto, e si avvicinò ai due- i detenuti tengono a due cose: l'ora d'aria, e

il fresco. Manomettiamo le caldaie e facciamo aumentare la temperatura. Vedrai che impazziranno

tutti".

 

Il piano di Crilin, non era male. Avrebbero sofferto il caldo per qualche giorno, ma in cambio la una

libertà di azione piuttosto ampia. Le guardie non si sarebbero mai addentrate in un luogo dove

regna l'anarchia più totale. Solo un'idiota come Junior non avrebbe avuto paura di entrare e

mettere le cose in "ordine" a modo suo. Ma sarebbe stato solo contro centinaia di detenuti

arrabbiati e disidratati. Il piano andava solo messo in atto.

 

Vegeta sogghignò. "Allora non sei tanto male testa pelata".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco il nuovo capitolo!!! Grazie ancora a tutte le persone che mi lasciano una recensione, siete

mitiche! Ringrazio anche a chi legge solamente la storia, apprezzo tutto ^__^.

Spero solo di non annoiarvi, ma anzi di farvi passare qualche minutino tranquillo, lontano dalla frenesia e

dalla quotidianità...magari vicini al povero Goku che sta per finire sulla sedia elettrica....o forse

no??Vedremo in futuro!!Un bacio

                                                                                                                     Nicole

  
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