Molte persone hanno una vita normale, una famiglia, un lavoro normale. Altre persone no.

Queste erano le riflessioni di una giovane donna mentre era intenta a prepararsi per andare nel suo ufficio. O forse era un nome ironico?

Lei non aveva bisogno di quelle mura abbellite da quadri, non aveva bisogno della scrivania in mogano con lastra di marmo di Carara, non aveva bisogno di queste cose.

Sospirò salendo sulla sua lussuosa macchina, di lei non si sarebbe mai lamentata, almeno questo era un ‘inconveniente’ piacevole del suo mestiere: tantissimi soldi.

Il Porche Carrera 5 sfiorava appena l’ asfalto. Aveva fretta? No, nel suo lavoro non c’ era fretta, tutto non aveva tempo, era tutto stasi, la fine non ha mai fretta. “Buon giorno Kaori!” la salutarono allegre le sue segretarie, Kasumi e Reika, “Buon giorno!” rispose mesta la donna osservandosi un attimo nel grande specchio dell’ ingresso del suo ufficio, il taior di chanel nero le stava alla perfezione, sospirò, perché non aveva fatto la modella? Ma alla sua domanda arrivò subito la pronta risposta del suo cervello ‘perché pensi!’, sospirò profondamente, “Kaori, tutto apposto?” le chiese Miki, sua assistente e sua grandissima amica, comparendole alle spalle senza fare rumore, Kaori sobbalzò un attimo “Si.. si Miki tutto apposto.. Stai tranquilla…Con Umi come va?” le chiese mentre si accomodava sulla sua morbida poltrona “Tutto bene. Il matrimonio non è poi così terribile come si pensa..” disse Miki. Kaori sorrise. Ancora non era abituata all’ idea di Miki sposata, la conosceva da sempre, e ora le mancava quella complicità che c’ era prima, le loro serate brave per discoteche, sospirò, ma che giorno strano, era in vena di ricordi.

“Kaori.. ohi! Ci sei?” Miki le muoveva le mani davanti agli occhi “Eh? Si si.. dimmi..” Miki sbuffò sorridendole “Ti ho solo ricordato che a pranzo hai l’ appuntamento con tuo fratello, vi vedete all’ Epos.. Oggi ti presenta Saeko..” “Ahh Miki ma lo sai di chi è sorella Saeko?” disse Kaori facendo i suoi classici occhi da pettegolezzo fresco “No dimmi..””Di Reika..!” “Ma veramente?” “Giuro!” “E te come fai a saperlo?” “Semplice.. l’ altro ieri sera ero a casa di Hideyuki e un suo amico che si è trasferito da poco dall’ America, l’ amico di Mick ed Umi.. dio come si chiama..” “Ryo Saeba.,..” rispose l’ amica interessata a ben altre cose “E insomma.. dai non mi tenere sulle spine..” “e insomma mi chiama Reika per dirmi che avevo un ‘appuntamento’ dalla polizia, e nel correre dico il suo nome e Hide mi chiede subito se fa di cognome Nogami, e io annuisco.. E così scopro che reika è sorella di Saeko, ma figlia dell’ispettore capo della polizia di Tokyo e sorella della scrittrice di gialli Yuka Nogami… Te ne rendi conto?” Miki sorrise “Quella ragazza ha un passato oscuro alle spalle..” “Tu ci ridi!” le fece una linguaccia Kaori, in quel momento squillò il telefono “Kaori sono Reika, i signori Fujico sono arrivati, li faccio accomodare?” “Ovvio, grazie..!” “Ci siamo?” “si..”, Kaori si alzò pronta a ricevere i suoi clienti, mentre Miki sedeva al lato dell’ ampia scrivania pronta a scrivere tutte le informazioni necessarie.

“Non essere nervosa Saeko, Kaori è la ragazza più dolce del mondo, ti adorerà…”, un bella donna dai lunghi capelli blu sorrise con amore al fidanzato, mentre una mano stava a proteggere il ventre piatto “Ma gliel’ avete detto?” chiese una terza voce mentre sorseggiava un po’ di acqua in attesa di ordinare “No, ancora non sa nulla, è meglio aspettare…Sai mia sorella è molto gelosa di me sono tutta la sua famiglia” “E’ grandicella Hide, immaginerà che tu voglia una vita, anche lei ce l’ ha.. Ti volevo chiedere un particolare di Kaori che non mi hai mai detto, di cosa si occupa precisamente tua sorella? Ho saputo da Reika che ha un’ appartamento a dir poco sconvolgente, quasi come la sua macchina..” chiese curiosa Saeko “Amore.. posso solo dirti che mia sorella.. svolge.. uno strano lavoro…” rispose Hideyuki osservando la fidanzata .

Dopo pochi minuti la videro entrare nel locale e farsi accompagnare al tavolo del fratello, “Yuki, scusa il ritardo, ma ero in.. riunione..” sorrise la donna, Saeko l’ osservò, era veramente come l’ aveva descritta Hideyuki, bella, altera, al di fuori di questo mondo, una pelle diafana in contrasto con i lunghi capelli rossi lisci, il suo viso regolare esprimeva una perfezione quasi maestrale, e i suoi occhi erano profondi ed accattivanti. “Finalmente Kaori…” l’ abbracciò il fratello, “Sorellina ti presento la mia fidanzata, Saeko Nogami.. Saeko lei è mia sorella, Kaori…”, le due donne si strinsero cordialmente la mano, e mentre Kaori sorrideva sentì un tremito alla base del collo e vide in un flash bianco Saeko con imbraccio un bambino, il flash finì e lei riprese controllo del suo corpo sotto gli sguardi preoccupati dei tre commensali “Kaori..” chiese Ryo avvicinandosi per sostenerla “Tutto bene..” “Saeko.. sei incinta…” la vide arrossire e farfugliare qualcosa “Kaori.. io volevo.. sai.. non..” “Perchè Hideyuki devo sempre scoprire così le cose? Non lo sai da poco.. lo sento.. sai che non puoi mentirmi eppure lo fai ancora…” sospirò lasciandosi cadere sulla sedia. Era Stanca, sentiva gli sguardi dubbiosi di Saeko e Ryo su di lei “Volete sapere come ho fatto giusto?”, i due annuirono “Sono una medium…” “Cioè?” chiese Ryo un attimo spiazzato “Il medium comunica tra il mondo dei vivi e dei morti.. E’ un intermediario..” “Quindi il mio bambino..” tremò Saeko, Kaori scosse la testa, non meritava di spaventarsi così “Sta benissimo… E’ in salute.. L’ ho sentito perché noi Medium percepiamo tutto, sensazioni, spiriti che non ci vogliono comunicare nulla ma che semplicemente vagano..” “Ma tu li vedi?” “Prima li percepiscono.. se Loro vogliono si mostrano..” “E quindi la tua agenzia..” stava per dire Ryo “Si occupa di ritrovare persone scomparse, da più o meno tempo, che siano vive o morte..” “Hideyuki anche tu?” chiese Saeko “No, non ho di questi poteri..” “Non sono poteri.. è una sensibilità maggiore…”.

Proprio mentre parlava ebbe un flash: era in un bosco, correva correva, i passi alle sue spalle erano sempre più vicini correva, una casa, una casa? Doveva cercare la strada, fermare una macchina, un dolore incredibile alla schiena e poi il buio.

Finito il flash Kaori tornò in se toccandosi la schiena nel punto in cui era stata colpita la ragazza “Che c’ è Kaori?” chiese il fratello vedendola pallida “Devo scappare scusate…” e correndo uscì prima che Hideyuki potesse raggiungerla, aveva sempre lasciato fuori il fratello da queste questioni, lui non avrebbe capito gli spiriti che la cercavano per poter abbandonare la terra.

Nessuno spirito poteva andarsene dal mondo dei vivi se aveva ancora qualcosa di incompiuto che lo legava a questo mondo. E Lei aveva il compito di spezzare questo legame per far trapassare le anime